Mistero In Blu - Massimiliano Iorio (Il delitto di vicolo Santa Chiara)

  • mese scorso
Max Iorio era un impiegato modello del comune di Rimini: la sua è la storia di una persona tranquilla, travolta da un destino del tutto inaspettato. Una persona colta, sensibile, trafitto da 6 coltellate il 19 marzo 1997 nel suo appartamento...


RISOLTO: ll 23 gennaio del 2012 il bosniaco Zoran Ahmetovic, detenuto per altri reati, confessa l'omicidio di Massimiliano Iorio. Ma come si è arrivati a lui? Il RIS di Parma si rende conto che il profilo genetico sconosciuto presente sulla scena poteva essere attribuibile a nomadi della famiglia Ahmetovic, all’epoca dei fatti presente a Rimini. Quella sera lui e Max avevano avuto in incontro occasionale. Max lo aveva anche presentato al suo ex fidanzato come “Michele”. E Michele era uno dei tanti nomi usati dall’Ahmetovic. Questi racconta di una serata folle, con alcol e droga, alla fine della quale sarebbe stato colto da una sorta di raptus. Zoran aveva strangolato Max, infierito su di lui con sei coltellate e colpito con il vaso dei pesci rossi. Non voleva nemmeno rubare, si era portato via solo quello stereo, lasciando cadere una sua gocciolina di sangue sul mobiletto.

Category

📺
TV
Trascrizione
00:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:30Se fosse un romanzo giallo, il caso che raccontiamo questa sera sarebbe un romanzo di Patricia
00:52Hysmith o di Cornel Wurrich, un noir, una di quelle storie in cui una persona tranquilla
00:57viene improvvisamente travolta da un destino che sta nascosto in agguato e che balza fuori,
01:02pronto a sconvolgere un'intera esistenza. Il nostro protagonista è una persona tranquilla,
01:08è un impiegato, un impiegato modello, una persona pacifica come ce ne sono tante, colta,
01:12sensibile, che improvvisamente si trova ad essere protagonista di un giallo e protagonista
01:17nel modo peggiore. Perché? Come? Cos'è successo a Maxi Orio?
01:23Ecco, cominciamo proprio da quel giorno, mercoledì 19 marzo 1997, a Rimini, e cominciamo
01:30da lui, Massimo Iorio, Max per gli amici. Max ha 38 anni e da 6 fa l'impiegato al comune
01:38di Rimini, ufficio informazioni proprio nel cuore della città. Non è un impiegato come
01:42gli altri, Max, è un impiegato modello, è la persona che tutti vorremmo vedere davanti
01:47allo sportello di un ufficio comunale. Ce ne danno un ritratto due colleghi di lavoro,
01:52Milena Benvenuti e Carla Monti, intervistate per noi da Paola De Martis della redazione
01:57di Misterio in Blu. Massimo ha dato un grosso apporto all'apertura
02:02di questo ufficio, un lavoro che ti devi costruire momento per momento, devi far fronte ai bisogni
02:08della gente e chi aveva bisogno veniva qui, se c'era Massimo comunque beccava lui di solito.
02:15Le persone più così indigenti o i ragazzi persi o coloro che avevano bisogno o dello
02:21stelo o di tornare a casa comunque trovavano un buon referente Massimo. Aveva una sensibilità
02:28eccezionale, lui sentiva la gente, vedeva se una persona aveva dei problemi, bastava
02:41che un cittadino o una persona che lui vedeva per la prima volta venisse qui e avesse bisogno
02:47di aiuto un attimo anche particolare, lui non ha esitato una volta a tirar fuori dei
02:50soldi ad una cittadina mai vista, mai conosciuta qui di passaggio perché aveva fame, aveva
02:57bisogno. Quello che si notava molto bene e ne abbiamo parlato tante volte insieme era
03:02questo suo male di vivere, non accettava la società così com'era, questo porsi per
03:19arrivare, lui queste cose non le accettava. Non solo è un impiegato modello Max, è anche
03:25privatamente una persona splendida. Max è colto, ama moltissimo il cinema e il teatro
03:30e ama la musica, nel suo stereo che è sempre acceso quando è in casa passa di tutto, dalla
03:36musica classica alla tecno di tendenza. Max legge molto e di tutto, libri di ogni genere,
03:43Jack Kerouac, Ernest Hemingway, Herman Hesse, Nietzsche, qualunque cosa, anche i classici
03:48di avventure e di amore, quel giorno, quel mercoledì 19 marzo stava leggendo Via col
03:53vento. Max ama gli animali, ha tre pesciolini che tiene in una boccia sopra il figorifero
04:00e che accudisce con una cura quasi maniacale. Max è sensibile, piacevole e simpatico, a
04:06casa sua in vicolo Santa Chiara, proprio nel cuore della vecchia Rimini, gli amici vengono
04:10e vanno a tutte le ore del giorno e della notte. Max è omosessuale, ma vive la propria
04:16omosessualità con perfetto equilibrio, con tranquilla discrezione, tanto che le amiche
04:20e le colleghe di lavoro non lo sanno che Max è omosessuale, ma non perché glielo nasconda,
04:24ma semplicemente perché non ne parla. Il non sapere noi colleghi, che abbiamo lavorato
04:31fianco a fianco, gomito a gomito, con lui per sei anni, il non sapere che lui era un
04:37omosessuale, ma non tanto per il fatto che lui lo fosse, ma proprio perché ci è baninato
04:43il dubbio che lui non avesse avuto fiducia nella nostra comprensione, ecco questo ci
04:48ha fatto molto molto male e dall'altro lato lo ammiro ancora di più, ammiro ancora di
04:57più questa persona che è stata così brava a tenere nascosto, a tenere divisa la sua
05:03vita privata dalla sua vita quotidiana, lavorativa. Max vive da solo in quel piccolo appartamento
05:11al 99 di vicolo Santa Chiara, si mantiene da solo e vive da solo dopo una convivenza
05:16di sei anni che ha interrotto due anni prima. Max vive da solo, è un single, anzi è il
05:21ritratto del single modello e come ogni single, come parecchi single italiani, torna spesso
05:26dalla mamma, con la quale ha un ottimo rapporto, rinsaldato dal fatto che la mamma recentemente
05:32ha avuto un infarto e questo fatto, questa malattia li ha avvicinati ancora di più.
05:36E lì è successo qualcosa di molto positivo per Massimo, Massimo con sua madre ha sempre
05:41avuto un rapporto diciamo conflittuale come hanno tanti ragazzi e invece durante la malattia
05:50della madre lui si è accorto di volere alla madre un bene immenso e mi disse che era molto
05:57felice che nella disgrazia, cioè nel fatto che sua madre fosse stata male, in questa
06:02sua preoccupazione lui si era accorto che non solo lui voleva tanto bene alla madre,
06:06ma che anche la madre gliene voleva e gliela aveva espresso, guarda Massimo in questo momento
06:13di malattia, in questo momento di bisogno mi accorgo che tu sei la persona che più
06:16mi sta vicino, che più mi aiuta, quindi lui era contentissimo in questi giorni.
06:23Quel giorno, quel mercoledì 19 marzo, Max pranza a casa della mamma, poi una telefonata
06:29verso le 15 e 30, a chi non lo sappiamo, è un appuntamento, un appuntamento per la sera,
06:35però adesso una cosa importante, con chi non lo sappiamo, però da quel momento la
06:39vita di Max cambia, è il destino, come nei romanzi di Patricia Aismith, il mistero che
06:45rompe all'improvviso nella vita di un uomo tranquillo, perché Max il giorno dopo, giovedì
06:4920 marzo, fa una cosa che non ha mai fatto prima, non va al lavoro.
06:53Io la mattina avevo lavorato, dovevo poi fare anche dei verbali perché ero segretaria di
07:01un concorso in quel momento e siccome ultimamente Massimo a volte tardava, pensavo che fosse
07:10in ritardo, insomma, quindi abbiamo aspettato, io e la mia collega, abbiamo aspettato fino
07:16alle due, due e mezza, allora ho aspettato un altro po', fino verso le tre, tre e mezza
07:22e poi ho telefonato a Massimo, insomma, gli ho fatto una telefonata anche abbastanza arrabbiata,
07:26la nostra segretaria telefonica, e gli ho detto Massimo noi ti stavamo aspettando,
07:31insomma, se c'è qualcosa che non va dovevi telefonare, dovevi dircelo, anche abbastanza
07:36arrabbiata perché era successa questa cosa a sua mamma, quindi pensavamo che sua mamma
07:41avesse avuto una ricaduta ed eravamo preoccupatissime, perché lo era anche lui preoccupato per sua
07:47mamma, quindi abbiamo detto va a finire che sua mamma sta poco bene, lui non ci ha pensato
07:51di avvisarci, però stavamo male.
07:54Il suo ex convivente, quello che è stato con lui sei anni, fino a due anni prima, va
07:58a casa a cercarlo, l'ultima volta che l'ha visto è stata la sera prima, verso le sette
08:03e mezzo, dovevano andare a teatro assieme, ma all'appuntamento Max si è presentato
08:07con un'altra persona, un ragazzo, Michele, o almeno così l'ex convivente ricorda di
08:13averlo sentito chiamare, e poi Max se n'è andato con Michele, prima di andare a casa
08:18sua a cercarlo, l'ex convivente chiama una comune amica e gli chiede notizie di Max,
08:23ma no, neanche lei l'ha sentito, non l'ha sentito neanche il fratello di lei, che è
08:26andato a cercarlo quel pomeriggio in ufficio, allora l'ex convivente va a casa di Max e
08:33nota subito che le finestre del soggiorno hanno la luce accesa, suona il campanello,
08:38ma non risponde nessuno, allora chiama, perché a volte il campanello non funziona, ma non
08:42risponde nessuno, a questo punto l'ex convivente si preoccupa, va nel bar di fronte, il bar
08:48Vittoria e telefona di nuovo alla comune amica e gli dice Max non risponde, sono preoccupato,
08:52adesso entro e vado a vedere, a quel punto prende una chiave che si trova nella finestra
08:58dentro il corridoio, dietro il cancello che è aperto ed entra, Fabio sale, apre la porta
09:09ed entra nell'appartamento di Max, nel soggiorno non c'è niente di particolare, niente di
09:14allarmante, i resti della cena, una bottiglia d'acqua, dei bicchieri, posacene e ripieni,
09:19niente di strano insomma, il solito disordine da single, invece no, perché qualcosa di
09:25strano c'è, in soggiorno manca lo stereo, c'è solo il mobiletto colleante di vetro
09:30vuoto, Fabio pensa ad un furto, si preoccupa, va in camera da letto e anche lì vede qualcosa
09:35di strano, a terra tra il letto e l'armadio c'è un mucchio di vestiti sotto un tavolino
09:39capovolto e con una gamba rotta, un disordine pazzesco che dà alla stanza un aspetto allucinante,
09:45sul letto c'è la boccia che conteneva i pesciolini rossi rovesciata, scosta la coperta
09:50allora, pensando che Max sia lì a letto, ma Max non c'è, è sparito, dov'è Max,
09:55dov'è finito? Fabio cerca di riflettere, solleva il tavolino, sposta i vestiti e tocca
10:00qualcosa, qualcosa di freddo, qualcosa di gelido, la mano di Max, qui il nostro caso
10:05si complica, si ora l'assurdo, diventa agghiacciante come un film del terrore, Max è morto, qualcuno
10:11lo ha ucciso e lo ha colpito con 6 pugnalate, 6 coltellate violentissime che lo hanno passato
10:16da parte a parte sfondandogli lo sterno e affondando la lama anche per 15 centimetri,
10:23non solo, prima di ucciderlo qualcuno lo ha picchiato perché Max ha dei lividi sul volto,
10:27ha un livido sul costato e ne ha anche uno più esteso, più profondo dietro la nuca
10:32e non è tutto, c'è dell'altro, perché sotto quel mucchio di vestiti che lo ricopre,
10:37sotto quel mucchio di panni Max è vestito da donna ed è vestito in un modo strano,
10:42in un modo brutto, ha le scarpe col tacco calzate soltanto per metà, ha una calzamaglia
10:49blu che gli arriva soltanto sotto i fianchi, ha una maglietta e poi ha un giacchetto a
10:55fiori, accanto a lui per terra vicino alla testa c'è una parrucca castana e poi attorno
11:00alla vita una cintura di cuoio marrone che non serve a niente, che non tiene su niente,
11:05perché? Max è omosessuale ma non è un travestito, non c'entra niente questo, Max non si sarebbe
11:10vestito così, Max si vestiva da uomo e anche con un certo gusto e allora perché? E non
11:16è tutto, c'è un altro mistero, ci sono i pesciolini, quei tre pesci che teneva in
11:21una boccia sopra il frigorifero, anche i pesci sono stati uccisi, strappati, sventrati con
11:27una furia incomprensibile che ne ha gettati due sul pavimento della camera da letto e
11:33in cucina, perché? Com'è possibile che un impiegato modello del comune, una persona
11:38tranquilla, sensibile e colta, sparisca all'improvviso e venga ritrovata uccisa da sei coltellate,
11:43travestita da donna e immersa in una pozza d'acqua con due pesciolini morti? Ci sono
11:49altri misteri, dall'appartamento di Max, lo sappiamo, è sparito lo stereo, strappato
11:54a forza dal mobiletto che è rimasto vuoto con le ante di vetro, è sparita anche la
11:58macchina di Max, una vecchia polo bianca, un po' scassata, che viene vista la sera
12:03dopo, il 21, girare con i fari spenti e poi viene ritrovata quattro giorni dopo vicino
12:09a un campo nomadi fuori città. C'è un'altra cosa, c'è una sveglietta quadrata che Max
12:15teneva accanto al letto, la sveglia viene ritrovata lì sul luogo del delitto, è saltata
12:19via la pila e le lancette sono ferme e indicano le 3.40, potrebbe essere importante, potrebbe
12:26essere l'ora del delitto, può essere che durante la collotazione la sveglia è caduta
12:30e si è fermata, invece no, perché c'è un ragazzo nell'appartamento di fronte che quella
12:35sera è in casa a guardare la partita, ora il ragazzo verso le 22.40 si affaccia alla
12:41finestra dell'appartamento e vede qualcuno che non è Max, perché è di corporatura
12:45diversa, uscire di corsa dall'appartamento di Max con qualcosa di voluminoso tra le braccia,
12:51caricarlo sulla polo e poi partire sgommando.
13:03A quell'ora probabilmente Max è già morto, lo stesso ragazzo, quello della partita, si
13:07affaccia altre due volte verso l'appartamento di Max, la mattina dopo verso le 5, quando
13:13nota che il cancello è chiuso e poi pomeriggio verso le 3, quando invece il cancello è aperto.
13:20Ora c'è qualcuno che entra e esce dall'appartamento di Max quando Max è già morto, non quadra,
13:25una macchina che continua a girare anche quando dovrebbe essere stata già abbandonata da
13:29un pezzo, cancelli che si aprono e si chiudono da soli, una sveglia che continua a segnare
13:35le ore anche dopo che ha perso la pila, questa roba da fantasmi, roba da film dell'orrore.
13:40Allora cambiamo, trasformiamo questo racconto gotico in un romanzo di Patricia Cornwell,
13:46quella scrittrice che affida i propri intrecci alle certezze del medico legale. Il medico
13:51legale nel nostro caso è il professor De Fazio che conduce l'autopsia assieme ad alcuni colleghi.
13:56Cosa dice il professor De Fazio? Il professore, il medico legale, dice che Max è morto nella
14:04notte tra il 19 e il 20 marzo. Ora aiutiamo il medico legale, cerchiamo di fissare meglio
14:10l'ora della morte. L'ultima persona ad aver visto vivo Max è il barista del bar Vittoria
14:17che l'ha visto alle 22 e 30 quando Max è entrato per comprare alcuni dolci. Il ragazzo
14:24dell'appartamento di fronte invece ha visto l'auto scappare via sgommando verso le 22
14:30e 40. Possiamo presumere con un certo margine di probabilità che Max sia stato ucciso proprio
14:36in quel lasso di tempo, quei 10 minuti che vanno tra le 22 e 30 e le 22 e 40. Ancora,
14:43il medico legale stabilisce che prima di essere stato ucciso Max è stato picchiato, ci sono
14:48dei lividi sul volto, sulla fronte, vicino al naso, c'è una lunga escoriazione sul fianco
14:53sinistro e c'è un ematoma molto esteso dietro la nuca. Non ci sono altri segni di lotta,
14:58non ci sono quelle ferite classiche, le ferite da difesa per esempio sulle braccia, soltanto
15:03i lividi e quelle 6 coltellate. Cos'è successo esattamente in vicolo Santa Chiara al numero
15:0899? Andiamo sul luogo del delitto assieme a un commissario della scientifica, Assilio
15:13Bozzi e cerchiamo di capirci qualcosa. Abbiamo cercato di ricostruire più fedelmente possibile
15:22l'appartamento di Maxiolio, qui ci troviamo in una stanza che è molto simile a quella
15:27che era la sua cucina. Ora tu sei entrato 24 ore dopo la scoperta del cadavere assieme
15:32alla scientifica in questo appartamento per il sopraluogo tecnico, secondo te cosa può
15:37essere successo? Le premesse dell'omicidio nascono in questa parte dell'appartamento,
15:42in questa zona dell'appartamento e in modo più specifico in questa zona della cucina.
15:46I due si fronteggiano, parlano, scoppia un diverbio, probabilmente anche si insultano.
15:52A questo punto l'aggressore vuole umiliare, vuole irritare e forse anche minacciare Maxiolio,
15:58lo fa in una maniera semplicissima, infila il braccio dentro la boccia contenente i pesciolini
16:03ai quali Maxiolio era molto affezionato, cattura un pesciolino, lo scaglia sul pavimento,
16:09lo schiaccia e lo getta con disprezzo nell'appartamiera. Cosa che Maxiolio non avrebbe mai fatto se
16:18fosse morto accidentalmente a lui un pesciolino, di buttarlo via così brutalmente nell'appartamiera,
16:22ma a mio avviso no. Avrebbe avvolto, avrebbe sicuramente servato maggior cura, un pesciolino
16:26è una cosa molto amata, era un regalo poi di un amico molto vicino.
16:30Quindi possiamo pensare che il pesciolino è stato buttato via e quindi forse ucciso prima
16:34dalla persona che stava con Maxiolio nell'appartamento.
16:37A mio avviso sì.
16:39E dopo cosa è successo?
16:40Maxiolio reagisce e l'aggressore lo colpisce, comincia a colpirlo, certamente in questa zona,
16:46con dei pugni, questo ci viene dimostrato dalle vaste chimosi che troviamo nella parte destra
16:52del volto di Maxiolio, all'altezza del sopracciglio destro e sul naso, ricordati questo particolare,
16:58la parte destra del volto di Maxiolio.
17:00E dopo cosa succede?
17:01Succede che Maxiolio è dolorante, impaurito, terrorizzato e tenta una via di fuga, in che
17:06modo? Infilando la porta e dirigendosi verso la camera da letto.
17:09Quindi scappa da questa parte verso la camera da letto.
17:11Esatto, fa questo percorso.
17:12Inseguito dall'aggressore.
17:15Qui cosa succede?
17:17Qua Max entra correndo, terrorizzato, ferito, si gira un'ultima volta per guardare in faccia
17:22l'aggressore, a questo punto o cade sullo slancio o viene colpito nuovamente, piomma
17:28pesantemente sul tavolino, abbatte una gamba dello stesso, cade, sbatte violentamente il
17:34capo contro la parete e rimane qui privo di sensi.
17:38Poi cosa succede?
17:40L'assassino non può permettere che Max rinvenga e lo denunci, ritorna in cucina, sceglie
17:46il coltello, ritorna in camera da letto, si china su Maxiolio e infligge sei violentissime
17:52coltellate.
17:53Quindi Max è a terra, è inerme, è inerte, è svenuto e riceve le violente coltellate.
17:58Però ci sono tre cose che non quadrano ancora, che non funzionano.
18:01Una è tutta questa confusione, tutto questo mucchio di vestiti che è stato gettato in
18:05mezzo alla stanza a comprire completamente il corpo di Max.
18:08Un altro è come è vestito Max, non si vestiva così, non in quel modo.
18:12E un altro particolare è la boccia dei pesciolini trovata sul letto.
18:16Perché?
18:17Primo motivo, ha avuto bisogno di cercare un abbigliamento per sé, è sporco di sangue,
18:22deve copirsi nella previsione di un'uscita dall'appartamento, quindi in strada.
18:27E poi ha voluto inscenare un omicidio a scopo di rapina.
18:31E i vestiti di Max?
18:33La vestizione di Max, Carlo ti dico subito, per me è una vestizione postizia.
18:37Questo mi viene confermato da diversi elementi.
18:39Le scarpe, la calzamaglia e la cintura.
18:42Le scarpe sono calzate in malo modo, la gamba destra di Max punta decisamente verso l'armario,
18:47esattamente.
18:48La calzamaglia è indossata in maniera assolutamente tozzinare, non è possibile.
18:52E la cintura, cosa ci fa?
18:53La cintura torna alla vita di Max.
18:55Questo mi fa pensare che l'assassino abbia usato la stessa, quindi a modo di verricello,
18:59per sollevare il corpo del povero Max.
19:02E poi vestirlo.
19:03E calzare, ecco, agevolare la vestizione, sempre postizia.
19:07E la boccia con i pesciolini rossi?
19:09Anche questo elemento fa parte della messa in scena.
19:11L'assassino prima pugnala, poi vuole dare la sensazione di un delitto passionale, probabilmente
19:19anche lo è, ritorna in cucina, prende la boccia e riversa il contenuto della stessa
19:26sul corpo di Max.
19:31Troveremo i pesciolini e nessuna impronta sulla boccia.
19:35Perché dici questo?
19:36Non potrebbe essere avvenuto in un modo diverso?
19:38Prima ha versato il contenuto dei pesci, magari litigando, e poi ha ucciso Max con
19:42le coltellate?
19:43Penso proprio di no, perché qua abbiamo uno schizzo ematico che presenta dei chiari segni
19:50di diluizione, di anacquamento per dirla in maniera più semplice.
19:54Questo mi fa pensare, mi dà la certezza che Max sia stato prima pugnalato e dopo sul
20:00suo corpo sia stata riversata l'acqua.
20:01Ho capito.
20:02Quindi boccia dei pesci, i vestiti, l'acqua dei pesciolini rovesciata, Max travestito
20:07e prima ancora Max svenuto che viene colpito da queste sei coltellate violentissime.
20:11A questo punto viene da chiedersi, dov'è finito il coltello che ha ucciso Max Iorio?
20:15È in cucina, richiamoci in cucina, andiamo.
20:24Noi ritroviamo il coltello incastrato nella serpentina del frigorifero.
20:29Un coltello simile a questo, con la lama ricurva verso sinistra.
20:34Perché era così piegato?
20:36Per una ragione molto semplice, pensa.
20:39L'assassino aveva la necessità di portare via il coltello dall'appartamento, quindi
20:44in che modo?
20:45Doveva spezzarlo, farne due parti e probabilmente infilarselo in tasca.
20:49Però la lama offrì più resistenza al previsto, si piegò ma non si ruppe, non si spezzò.
20:56Quindi l'assassino si ritrova con quest'arma falciforme.
21:00E che se ne fa?
21:01Dove la mette?
21:02Non può metterla in tasca, non sotto la giacca.
21:05Quindi deve ricorrere a questo espediente, nascondere la lama.
21:08Questo era forse il modo più intelligente.
21:13Non può essere diversa la spiegazione?
21:15Non può essere che la lama sia piegata perché lui ha colpito con tanta violenza da piegare la lama?
21:20Assolutamente no.
21:21E questo ci è dimostrato dai tramiti, che sono poi il viaggio che la lama percorre all'interno
21:26dei tessuti, quando viene proprio conficcata nel corpo della vittima.
21:31Certo, quindi le ferite erano dritte in sostanza?
21:34Si.
21:35Le ferite con una lama dritta.
21:36Ci sono state delle impronte sul coltello?
21:38Sul coltello no, sono state tutte accuratamente ripulite.
21:41Come sono state ripulite?
21:42Sono state cancellate tutte le tracce all'interno dell'appartamento.
21:45Tutte le tracce tranne una, guarda, è anche molto importante.
21:48Qua la fretta e probabilmente anche l'agitazione tradisce l'assassino.
21:52Questo è l'ultimo atto che lui compie prima di andare via.
21:55Quindi strappa via con violenza un elemento o più elementi dello sfero e si ferisce.
22:00Tanto che noi ritroviamo delle gocce di sangue qua sul ripiano del rack.
22:04Certo, quindi almeno una traccia l'assassino la lascia, il sangue.
22:08La lascia ma non è l'unica.
22:10Ti ricordi le chimosi sulla parte destra del corpo di Max Iorio?
22:14Ecco, questo è un particolare molto importante.
22:16Tu sei destrorso, no? Prova a colpirmi con la destra.
22:19Farei così.
22:20Quindi offenderesti quale parte? La mia parte sinistra.
22:23Colpiscimi con la sinistra.
22:25E colpirei infatti la parte destra.
22:27Ecco, offenderesti la mia parte destra.
22:29Quindi possiamo pensare che molto probabilmente l'assassino era Mancino.
22:35Nei romanzi di Patricia Cornwell c'è una donna a fare le indagini.
22:39E anche in questo caso gli investigatori sono soprattutto donne.
22:43C'è una giovane donna emiliana, il sostituto procuratore che coordina le indagini,
22:47la dottoressa Elena Vezzosi.
22:49E poi c'è una giovane donna poliziotto, solare, molto simpatica, che si chiama Maya.
22:53Lavora alla squadra mobile e lavora assieme ai colleghi della squadra mobile
22:57e agli agenti della polizia giudiziaria.
22:59Gente in gamba che sa fare le indagini.
23:02Non dimentichiamo che da quegli uffici sono uscite le soluzioni di molti casi importanti,
23:06come quello della Uno Bianca.
23:08Ora, la dottoressa Vezzosi, Maya e gli altri poliziotti scartano da subito l'ipotesi di un furto.
23:15Certo, c'è un armadio aperto e rovistato e c'è uno stereo scomparso.
23:20Però lo stereo non ha il valore sufficiente a giustificare un omicidio di quel genere.
23:25E poi il ladro, il presunto ladro, non si è certo comportato come un topo d'appartamento.
23:31Ruba lo stereo e poi lo carica nella macchina di Max,
23:34macchina che è dovuto andare a prendere lontano
23:37e che ha dovuto lasciare quelle frecce accese con le luci di posizione
23:41per un lungo periodo dentro il vicolo, che è un vicolo di passaggio,
23:46che quindi è ostruito con grave rischio.
23:48E poi cosa fa questo ladro?
23:50Ripulisce tutto, le impronte, ripulisce la macchina, ripulisce il coltello,
23:55ripulisce anche la boccia dei pesciolini che ha rovesciato sul letto di Max.
23:59Non quadra, non è possibile, non è un furto.
24:02L'assassino è una persona che conosceva Max e conosceva molto bene lui e anche casa sua.
24:07Massimo era una persona in grado di vedere chi entrava, di soppesarlo benissimo
24:14e andava molto al di là di un'intuizione comune, insomma.
24:19E quindi io a queste cose così dell'occasionale, del fatto che ci credo poco.
24:26Secondo me era una persona che lui conosceva o che comunque aveva conosciuto
24:30e che gli aveva dato fondati motivi di fiducia, altrimenti in casa non lo avrebbe fatto entrare.
24:36Per un momento, un momento solo, le indagini si orientano nel mondo della prostituzione,
24:41pensano a un delitto a sfondo sessuale.
24:43C'è quel travestimento che potrebbe far pensare ad un incontro occasionale,
24:47ma non funziona, non quadra.
24:49Max non era un travestito, non frequentava quel mondo, non batteva il marciapiede.
24:53E poi la polizia, durante le perquisizioni, non trova né trucchi né cosmetici in casa di Max.
24:59Gli unici abiti femminili che trova sono quelli che ha addosso,
25:02che appartengono ad una sua amica che ha vissuto in quella casa un po' di tempo fa.
25:06Non quadra, non funziona, quel vestito gliel'hanno messo.
25:10Ma come? Perché il cadavere di Max, lo dicono le tracce di sangue, non è stato spostato.
25:19Le indagini comunque si concentrano su due piste, un omicidio passionale,
25:23una persona che Max non voleva e che aveva respinto,
25:26oppure una persona che non poteva confessare la relazione con Max.
25:30Un rapporto, insomma, iniziato o finito malissimo.
25:33Max era una persona amabile, molto sensibile, ma anche dotata di una pungente ironia.
25:38Nasce una lite, nasce una collutazione, Max viene ucciso,
25:43e poi questa persona si scatena su quello che Max ha di più caro, i pesciolini rossi.
25:48Può essere. E lo stereo? Lo stereo è scomparso?
25:52Un tentativo di depistaggio, un modo per far credere ad un furto.
25:56Sì, però con la macchina di Max, con la macchina parcheggiata lontano.
26:00Oppure Max frequentava brutta gente, un brutto giro.
26:05Max, lo dicono le amiche, ultimamente era un po' diverso.
26:10Da quando aveva interrotto la sua relazione, quella vecchia relazione di sei anni, era cambiato.
26:15Massimo ultimamente stava male, male psicologicamente, molto male,
26:20e si vedeva anche fisicamente, aveva una pelle,
26:26era pieno di bugni in faccia, degli sfoghi proprio cutanei.
26:32E mi diceva Carla, sto male psicologicamente,
26:36e gli dicevo Massimo, vatti a far aiutare, vai da uno psicologo,
26:39hai tante amiche psicologhe, io so che tu non puoi andare da loro,
26:42ma fatti consigliare da loro, fatti in qualche modo aiutare.
26:45Sì adesso ci vado, ci vado, però ancora non si sentiva pronto.
26:49Sentiva il bisogno di fare qualcosa per questa sua situazione,
26:52per questo suo male di vivere, tra virgolette lo chiamo così,
26:56però che io sappia non c'era riuscito.
27:02Qualche cosa deve essere successo nella sua vita,
27:05un cambiamento ci deve essere stato,
27:07non so quale possa essere stato questo cambiamento,
27:12però sicuramente qualche cosa,
27:16deve aver conosciuto persone fuori dall'ambiente che frequentava normalmente,
27:22anche secondo me fuori dalle sue amicizie,
27:25oppure deve aver sentito, visto qualcosa che non doveva vedere.
27:30Forse aveva visto qualcosa che non doveva,
27:33o forse aveva in casa qualcosa che non voleva più.
27:36C'è una sua amica che racconta alla polizia che qualche giorno prima,
27:40preoccupato, Max le aveva detto,
27:43ho fatto una cosa che se mi va male mi ammazzano,
27:46e se fosse questa la ragione,
27:48se avesse avuto qualcosa in casa, nascosto magari nello stereo,
27:51ed ecco perché bisognava portarlo via con tutto quel rischio.
27:54E il travestimento?
27:56Un tentativo di depistaggio,
27:58un modo per far pensare ad un incontro occasionale,
28:01quando invece l'assassina un criminale professionista,
28:04e uccide Max con quell'arma improvvisata,
28:06come quel coltello da cucina piegato come una falce,
28:09che si svolge con la macchina di Max e se la tiene per quattro giorni.
28:12Questo non è più un romanzo di Patricia Cornwell,
28:15questo è un romanzo di John Dixon Carr,
28:17un maestro della camera chiusa.
28:19Una di quelle storie in cui sembra di avere la soluzione che quadra tutto,
28:22poi arriva un particolare,
28:24la si guarda da una prospettiva diversa e cambia tutto.
28:27Lo stereo, la macchina, il travestimento,
28:30è un caso che cambia a seconda dell'angolazione da cui lo si guarda,
28:34come la città in cui si svolge,
28:36una città molto particolare, Rimini.
29:07Questa città non è come le altre città.
29:10A pensarla così come la si pensa di solito,
29:13come la si ricorda dalle cartoline e dagli articoli sui giornali,
29:16questa è una città di mare, anzi,
29:18è la città più città di mare che ci sia.
29:21È una città di spiagge colorate, organizzate e larghissime,
29:24affollate di bambini, mamme e bagnini, studenti in vacanza,
29:27pensionati, impiegati e tedeschi,
29:29che arrostiscono al sole unti d'olio di sabbia incandescente.
29:36È una città di pedalò, di gelati, di prendisole e canottiere
29:39che sciamano impazziti e sudati sulle passarelle di cemento dei bagni,
29:43sui marciapiedi sabbiosi del lungomare,
29:45e, fin dietro, sui viali interni,
29:47ad ingolfare alberghi e pensioni, negozi, ristoranti e discoteche,
29:50con una frenesia allucinata e luminosa
29:52che dura tutti i giorni e tutta la notte,
29:54come a Los Angeles, come a Las Vegas,
29:56come sulla costa della California,
29:58e sembra che non debba smettere mai.
30:01Perché anche Rimini non è quello che sembra.
30:05Questa è una città che cambia a seconda del momento in cui la guardi
30:08e cambia in fretta, perché basta chiudere gli occhi per un attimo
30:11ed è già diversa, è già un'altra cosa.
30:13È una città che si gonfia,
30:15che si ingrandisce in un gioco magico di pieni e di vuoti,
30:18come dentro un caleidoscopio.
30:20L'estate è una metropoli di un milione e mezzo di abitanti.
30:23L'inverno è una cittadina di provincia di 150.000 anni,
30:26l'inverno è una città fantasma di spiagge deserte,
30:29di negozi chiusi, di pensioni serrate, di alberghi in letargo,
30:33di inverno, ma solo cinque giorni alla settimana e solo di giorno,
30:37perché le notti del fine settimana
30:39torna ad essere una metropoli illuminata,
30:41rumorosa, intasata e frenetica.
30:56Rimini è una città con due cuori,
30:58uno in estate e uno in inverno,
31:00uno grande e uno piccolo, da paese di mare.
31:03A Rimini, vicino al porto,
31:05si attraversa un ponte costruito dai romani
31:07e si entra in un borghetto che ha un muro
31:09coperto dai soprannomi dei vecchi pescatori.
31:11A Rimini, chi è di Marina Centro,
31:13dice mi sono trasferito a Bellaria
31:15oppure ho sposato una di Bellariva o di Miramare,
31:18come se fossero posti diversi, lontani.
31:20A Rimini, chi è di Marina Centro,
31:22dice mi sono trasferito a Bellaria
31:24oppure ho sposato una di Bellaria
31:26oppure ho sposato una di Miramare.
31:28E invece sono solo cartelli lungo un viale
31:30tutto uguale, di bagni, alberghi e negozi
31:32che parlano la lingua dei turisti,
31:34lo svedese, prima, poi il tedesco
31:36e adesso il russo.
31:38Ma per chi sta qui,
31:40Rimini è ancora la cittadina dei vitelloni
31:42e di Amarcord,
31:44quella di fellini e della nebbia
31:46che fa perdere il portone di casa,
31:48quella dei vicoli stretti del centro
31:50e di quelli umidi del porto,
31:52sulla spiaggia, con il mare alle ginocchia, e mettono i pesci sulla griglia la sera,
31:56dietro le cabine dei bagni. Del faro che da 50 anni si vila sempre nello stesso modo.
32:09A Rimini, come in tutta la riviera romagnola da ravinna cattolica,
32:13basta una strada a dividere due mondi. Da una parte una campagna ancora arcaica e misteriosa,
32:18e dall'altra la Las Vegas della costa est, la mecca allucinata e insonne del popolo migratore
32:24della notte, che arriva da tutta l'Italia e arriva per divertirsi qui, sulla riviera,
32:28a Rimini. In macchina, con treni e autobus speciali, affollati come tradotti, intasati
32:34sulle arterie del lungomare che pompano gente e nelle bocche spalancate di più di 200 discoteche,
32:39balere, night e disco pub.
32:49Poi arriva il giorno, arriva l'inverno e tutto scompare, svanisce, assorbito dalla nebbia,
32:54come un fantasma. Ma qui non abbiamo un fantasma, abbiamo una persona in carne ed ossa capace di
33:01vibrare quelle sei violentissime coltellate e abbiamo una persona su cui sappiamo tante cose,
33:06perché da quella macchia di sangue lasciata sul mobiletto dello stereo possiamo ricavare il DNA,
33:12che è il codice genetico che c'è in ogni cellula e che ognuno di noi ha diverso da ogni altro
33:17individuo, come le impronte digitali. Ora il DNA di questa macchia di sangue lasciata
33:21sull'anta del mobiletto dice che a Tagliarzi, rubando lo stereo, è stata una persona di
33:28sesso maschile, dell'età di circa 30 anni. Uniamo questa informazione a quell'altra
33:34segnalazione, quella dell'ex convivente di Max, che ricorda di averlo incontrato la sera del
33:39delito alle sette e mezzo, assieme ad un ragazzo, dall'età di 25-30 anni, dalla carnagione scura,
33:47dai capelli corti e ricci, l'accento meridionale e gli occhi di taglio orientale, Michele, lui
33:52ricorda di averlo sentito chiamare. Ora forse Michele non è l'assassino, forse Michele se ne
33:58è andato prima che Max morisse, però allora in quel caso è molto importante, perché è l'ultima
34:03persona ad aver visto Max vivo. Chi è Michele? Che faccia ha? Fabio, l'amico di Max Iorio,
34:13ricorda di aver visto Max la sera del delito verso le 19.30 in compagnia di una persona,
34:19è molto importante questo, perché questa persona che lui ricorda vagamente si chiamasse Michele,
34:24questo Michele quindi, potrebbe essere o l'ultima persona che ha visto Max vivo,
34:28oppure anche l'assassino. Qualche tempo dopo Michele viene qui in questo studio,
34:32davanti a questo computer con un poliziotto e fornisce i dati di quello che si ricorda
34:36della faccia di Michele, cosa avete fatto con questi dati? Ricordo che i dati offerti
34:42dal testimone furono abbastanza precisi, tanto è vero che l'identikit che noi costruimmo risultò
34:51abbastanza buono, ricordo che il testimone parlò di occhi molto allungati, di tipo orientale,
34:59di una carnagione olivastra, ditamenti tutto sommato regolari, un viso non molto lungo,
35:04abbastanza compresso e dei capelli molto molto corti, tanto che si pensò che si potesse trattare
35:12di un militare. Questo quindi potrebbe essere il volto di Michele, quanto è attendibile
35:18una ricostruzione di questo genere? L'attendibilità dipende sempre dalla quantità e qualità
35:22dei dati che vengono forniti al testimone, considero che il testimone è sempre una
35:25persona bene o male in stato di shock, che ha assistito a un avvenimento traumatizzante,
35:30ma noi abbiamo avuto la sensazione che al testimone, a Fabio, fossero rimasti abbastanza
35:37impressi gli elementi del fantomatico Michele, tanto che l'identikit è preciso, è caratteristico.
35:45Quindi questo potrebbe essere Michele, potrebbe essere il suo volto, col volto di Michele
35:49voi cosa avete fatto? Innanzitutto abbiamo mandato il computer a caccia delle foto segnaletiche
35:54contenute all'interno della memoria, quindi abbiamo tentato di confrontare l'identikit
36:00con i volti contenenti elementi fisiosomatici analoghi di pregiudicati, molto spesso già
36:07a questo livello la ricerca è fruttuosa e in ogni caso facciamo la diffusione a livello
36:11nazionale, presso questure, commissariati e altri gabinetti di giornale di polizia scientifica.
36:17E in questo caso? Purtroppo la ricerca non dette nessun esito positivo. Quindi Michele,
36:23forse l'ultima persona che ha visto Max, forse l'assassino, per adesso resta un volto
36:28su una fotografia? Resta solamente un volto, esatto.
36:32E' come avere una carta di identità con la foto e anche le impronte genetiche sotto,
36:37impronte genetiche non digitali, ma è lo stesso, però è come avere una carta di identità
36:41completa a cui manca il nome e l'indirizzo. La dottoressa Vezzoso e Maya lo cercano questo
36:46Michele e lo cercano con tenacia e lo cercano tra le ultime persone che Max aveva conosciuto.
36:53Ricordate quell'inquietudine, quel male di vivere, quell'ansia che può portare anche
36:57a perdersi un po', a cui accennavano le amiche di Max. Ecco, ultimamente Max aveva
37:02avuto molte relazioni molto brevi. Aveva un rapporto molto tormentato con un ragazzo più
37:07giovane di lui, un rapporto strano che a volte sfociava in litigi molto violenti. Aveva ospitato
37:13in casa gente strana, tepisti estivi, così li chiamava la gente del vicinato, ragazzi
37:20che arrivavano e venivano, come tanti ne arrivano d'estate a Rimini. Aveva ricevuto telefonate
37:24strane, gente che chiama e poi riattacca, minacce nella segreteria telefonica. C'era
37:30stata anche una telefonata ad un'amica della madre di Max che diceva che Max era morto
37:34investito da un camion. E poi c'era stata anche una lettera anonima che dopo la morte
37:39di Max arriva alla polizia e che dice di sapere con certezza una pista con cui trovare l'assassino
37:46di Max. Buchi nell'acqua. Maya, la giovane poliziotta, va fino a Napoli per seguire la
37:54pista dei ragazzi di passaggio, ma è un vicolo cieco. I ragazzi si rivelano soltanto essere
37:59davvero dei tepistelli estivi, con un piccolissimo giro di stupefacenti. Ammettono anche di averle
38:04fatte loro le telefonate a Max, soltanto per tormentarlo e per quella sera comunque hanno
38:09un alibi. Anche la pista delle telefonate mute, la persona che chiama e poi riattacca,
38:15anche quella, si rivela un buco nell'acqua. Viene rintracciata una persona che confessa.
38:19E' una specie di wire deludito, una persona che chiama Max soltanto per sentirne la voce
38:25e non lo conosce neanche, ha avuto il suo numero di telefono da un'altra persona. Anche
38:29lui ha un alibi e il fatto che abbia telefonato a Max proprio nel periodo in cui questo è
38:33stato ucciso, è soltanto una coincidenza. A proposito di coincidenze, ce n'è un'altra
38:38che riguarda il telefono. L'unica telefonata importante, l'unica telefonata che serve,
38:44è quella delle 15.30. Ricordate, Max è a casa di sua madre il giorno in cui è stato
38:49ucciso e a pranzo da sua madre si alza e telefona alle 15.30. A chi telefona? Per
38:57saperlo basterebbe fare un controllo molto semplice. Con i vecchi telefoni questo non
39:01si può fare, ma con i nuovi basterebbe guardare la centralina e vedere quali sono gli ultimi
39:0620 numeri che sono rimasti registrati, chiamati da quell'utenza telefonica. Ora, la zona
39:13in cui abita la madre di Max è passata dal vecchio sistema telefonico al nuovo, molto
39:18recentemente. Sapete in che giorno? Il 20 marzo, esattamente il giorno dopo che Max
39:24ha fatto quella telefonata. Peccato, perché le frequentazioni di Max sono molto importanti.
39:30Era una persona socievole, capace di essere al centro di relazioni, di amicizie, di persone
39:35che non si conoscevano tra loro. Questa è un po' la caratteristica di Rimini. Rimini
39:39è un porto di mare e le discoteche sono le sue navi. Tra le tante che Max frequentava
39:44ce n'è una, i Classic. Paola De Martis ha intervistato per noi il proprietario, Paolo
39:52De Martis. Che cos'è il Classic? Il Classic, dopo dieci anni, è un po' il feudo che è
40:00il più grosso circolo arti che c'è in Europa. Perciò dopo dieci anni penso che si sia consolidato
40:08come un feudo dell'omosessualità italiana e europea. La Rimini trasgressiva, la Rimini
40:20che fa tendenza, come vive l'omosessualità? Non è un feudo, non è una tendenza, è un
40:28feudo. L'omosessualità viene vissuta in una maniera forse diversa da altre città italiane,
40:42in una maniera molto più simpatica. Non dico al centro di relazioni, non dico al centro
40:50accettata, ma un buon 80%. Allora come mai si può trovare anche qui a Rimini molta resistenza
41:05a parlare dell'omosessualità? La resistenza da parte del mondo etero, questa è una cosa
41:13possibile perché tutti quanti cercano di non affrontare il problema. La reticenza per
41:20quanto riguarda il mondo gay, questo no, questa è una cosa non buona, tutti quanti dovrebbero
41:26cercare di poter non avere nessun'omertà, di avere un po' più di coraggio. Sono dei
41:31delitti che vengono magari non resi trasparenti proprio perché c'è gente che sa e non parla,
41:39c'è ancora una vergogna che sarà per tanto tempo ancora, questo è logico, in Italia
41:48siamo tutti quanti i latin lovers. Se fosse un giallo a questo punto ci sarebbe il momento
41:57delle ipotesi, vediamole allora con le certezze che abbiamo. Quella sera di mercoledì 19
42:03marzo Max è in casa con una persona di cui si fida, è una persona di sesso maschile
42:08di una trentina d'anni, forse mancino, chiamiamolo anche noi Michele per comodità. Max e Michele
42:14sono arrivati in quell'appartamento in via Santa Chiara con l'auto di Max perché poi
42:18è con quella che il nostro Michele dovrà andarsene dopo l'omicidio. Sono da soli in
42:23casa, parlano, bevono soprattutto quel whisky delle grandi occasioni che Max tirava fuori
42:28soltanto per gli incontri importanti, non hanno rapporti sessuali, è l'autopsia dirlo.
42:34Verso le 22 e 30 Max esce e va a comprare dei dolci al bar Vittoria, poi però succede
42:40qualcosa, la persona che è con lui, il nostro Michele potrebbe essere lì per una relazione
42:46sessuale, però qualcosa va male, Max non vuole fare qualcosa, oppure lui Michele attirarsi
42:52indietro. Nasce una lite, Max risponde con quel suo tono tagliente e lui Michele se la
42:58prende con i pesciolini rossi di Max, ne prende uno, lo uccide, lo butta per terra, lo calpesta
43:03e lo butta nella pattumiera. A quel punto Max reagisce, scatta, l'uomo lo prende a pugni,
43:09Michele lo insegue fino alla camera da letto, Max cade, batte la testa e sviene. A questo
43:17punto scatta nella mente di Michele la necessità, la certezza di dover fare qualche cosa, si
43:23sente perduto, probabilmente in una strana posizione per cui non può confessare quella
43:27strana relazione con Max, magari è sposato, magari è una persona di una certa posizione,
43:32teme che Max riprendendo i sensi si arrabbi e lo denunci e allora che cosa fa? Va in cucina,
43:39prende quel coltello, torna in camera di Max e lo uccide e poi fa alcune cose, alcune cose
43:45da conoscitore di gialli si potrebbe dire, ripulisce tutte le impronte, le impronte sul
43:51coltello, le impronte sulla macchina quando se ne va, ripulisce tutto, anche le impronte
43:56sulla boccia dei pesciolini rossi e poi depista, fruga nell'armadio alla ricerca di abiti
44:01femminili con cui travestire Max e per farlo si aiuta con quella cintura, quella cintura
44:06che lega attorno al corpo per poterlo sollevare più agevolmente e riuscire a travestirlo
44:10senza cancellare le tracce di sangue, poi fa un'altra cosa ancora, prende il coltello,
44:15il coltello con cui lo ha ucciso e cerca di piegarlo per trasportarlo meglio, per portarlo
44:19via, ma non ci riesce e quindi lo abbandona e poi fa un'altra cosa, un'altra cosa ancora,
44:25questo è davvero un intenditore di gialli, vi ricordate quella sveglietta? Quella sveglietta
44:30che segnava le 3.40? Ecco forse, forse lui prende quella sveglia, segna le 3.40, segna
44:37l'ora in cui lui ha un alibi perfetto e ne sfila la pila, lasciando che lei segni per
44:41sempre quell'ora lì, però qualcosa di stupido lo compie, qualcosa di inutile, ruba lo stereo,
44:50correndo tutto quel rischio, certo quello è l'unico modo per far pensare ad un incontro
44:54occasionale con un balordo, mentre invece lui Max lo conosce bene, a quel punto è costretto
45:01anche a portarsi via la macchina e la nasconde in un luogo sicuro per ripulirla, ma il luogo
45:06non è sicuro, è costretto a spostarla, ecco perché la vedono, poi finisce di ripulirla
45:10e la abbandona, probabilmente fa anche qualcos'altro, probabilmente ha la possibilità di entrare
45:16e uscire grazie a quelle chiavi dalla casa di Max, per cui lo fa, entra ed esce per cercare
45:21qualcosa, per cancellare qualche impronta, cercare qualcosa che ha dimenticato e l'ultima
45:26volta che esce, dimentica il cancello aperto, può essere, ma facciamo anche un'altra ipotesi,
45:34un'ipotesi diversa, Michele è un brutto tipo, un criminale, uno spacciatore, Max è
45:40rimasto coinvolto in qualcosa di sporco, magari involontariamente, forse solo per fare un
45:44piacere a qualcuno, comunque ha qualcosa nello stereo e quella sera si sono incontrati proprio
45:49per discutere di questo, qualcosa però va storto, Max fa marcia indietro magari, non
45:55vuole più tenersi quelle cose nello stereo, magari minaccia di denunciare Michele e allora
46:00Michele reagisce, gli fa vedere quello che gli succederebbe, prende un pesciolino, lo
46:04uccide, lo calpesta e lo butta dentro la patumiena, Max reagisce e da lì continua tutto il resto,
46:10come da copione, la lite, i pugni, le coltellate e poi tutto il depistaggio per far pensare
46:16a un'altra cosa, il travestimento, la boccia con i pesciolini rossi tirata addosso a Max
46:21per far pensare ad un'altra cosa, un delitto passionale per esempio e poi tutti gli altri
46:26depistaggi, il coltello, la sveglietta, le impronte, ma soprattutto quello stereo da
46:32portare via, quello stereo che non si può lasciare lì, che non si può smontare lì
46:36per lì e che non si può assolutamente lasciare in quella stanza, perché poi i cani fiuterebbero
46:41quello che c'era nascosto dentro, può essere, può essere tutto, sono ipotesi che reggono,
46:47ma sono ipotesi a cui mancano ancora due cose, due elementi, una seconda persona, quella
46:53persona che sicuramente va a prendere il nostro Michele quando abbandona la macchina fuori
46:57città, vicino al campo Nomadi, dov'è quella persona, chi è? E poi naturalmente manca
47:02il nostro Michele, questa persona di sesso maschile sui 30 anni, forse mancina, che ha
47:07lasciato un segno indelebile sul mobiletto dello stereo, che ha lasciato la firma, il
47:11DNA, ecco se fosse un giallo a questo punto ci sarebbe il nome di qualcuno, ci sarebbe
47:18una persona da inchiodare con quella prova del DNA, però qui siamo nella realtà, le
47:22indagini sono sempre molto più difficili nella realtà che nei gialli e chi è Michele
47:27per adesso non lo sappiamo, appuntamento a martedì prossimo alla stessa ora su Rai2
47:33per un nuovo mistero.
47:37Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
48:07Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
48:37Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

Consigliato