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CortometraggiTrascrizione
00:00Cosa faremo questa mattina? Questa mattina cercheremo un'esperienza che la Santa Sede sta
00:10vivendo dentro la Viennale, in modo particolare la Viennale Arte al padiglione che la Santa Sede
00:18ha realizzato dentro il carcere della Giudecca e anche un incontro tra due presenze della Chiesa
00:25dentro la Viennale, dentro la Viennale Arte ma anche dentro la sezione cinema della Viennale
00:30che tutti gli anni si celebra, una presenza sostanziata da Fondazione Tederospettacolo
00:35che rappresento attraverso il lavoro che facciamo di critica davanti a tutte le opere che sono state
00:41selezionate, di incontri a margine di approfondimento dei temi culturali che la Viennale
00:48Cinema presenta ogni anno e anche l'incontro, cerchiamo di essere chiesa anche radunando le
00:53persone. Il mio compito è solo di introdurvi, di introdurre l'incontro e di chiedere un saluto
00:59al direttore della sezione cinema della Viennale Alberto Barbera. Grazie, lo faccio molto volentieri
01:09perché questo mi dà l'occasione intanto di ringraziare Tederospettacolo per il lavoro
01:16straordinario che da anni e anni fa alla mostra del cinema, alimentando incontri, dibattiti,
01:25discussioni, seguendo ovviamente la programmazione dei film con una attenzione particolare e un'assiduità
01:34che davvero ci fa enormemente piacere, arricchendo, come dire, l'affluenza di tutti
01:42durante questi undici giorni così intensi di attività della mostra stessa e poi mi dà
01:48l'occasione di sottolineare quanto importante sia l'apporto che il padiglione, che posso
01:59chiamarlo così, che la Chiesa Cattolica ha deciso di realizzare in occasione di Viennale
02:07Arte, non soltanto per la scelta del posto, assolutamente inconsuente, ma con un significato
02:12davvero straordinario e poi per i contenuti. Allora il film che io ho già visto e che voi
02:20vedrete fra poco è un'opera di grandissimo valore. Marco Perego ha fatto un lavoro straordinario,
02:29conosco Marco Perego, è un artista internazionalmente rinomato, ha una passione
02:36vicino alla straordinaria, ha fatto un primo film di cui abbiamo lungamente discusso e non
02:44mi aspettavo sinceramente che facesse un'operazione così straordinaria. Lo vedrete, non è il
02:50consueto documentario all'interno delle carceri, è un tentativo riuscito di trovare una chiave
02:59di lettura anche stilistica, anche formale, per coinvolgere attori e detenute in un racconto di
03:08profondissima intensità e quindi mi fa piacere riconoscere così in pubblico, rirrende limeto
03:15per questo lavoro straordinario che ha fatto. Ecco, quindi sarà per tutti credo una bella
03:19sorpresa e poi auguro a tutti il buon lavoro per l'incontro che seguirà. Grazie.
03:29Abbiamo parlato di una conversione dello sguardo, del modo di vedere ed è stato un incontro molto
03:43profondo, molto molto alto che però ci ha riavvicinato al concetto di stare insieme,
03:48di stare uniti. Il cinema ci permette questo, il cinema coinvolge il nostro sguardo, gli
03:56permette di fare un viaggio, lo sfida a entrare dentro di sé, a complessificarsi, a mettersi in
04:06questione, interrogarsi in tanti modi, perché il cinema crede nella forza dello sguardo umano,
04:16perché quando riusciamo a vedere è possibile inondare il mondo con la speranza. Una speranza
04:27che arriva grazie al cinema, grazie all'arte, grazie alla biennale arte in questo caso,
04:31l'esperienza di un carcere che però rende liberi in questo caso. Non c'è veramente limiti,
04:40dove c'è l'umano, anche nella sua fragilità più estrema, c'è la possibilità di proporre un
04:50cammino di speranza. La lezione del carcere è questa, non è un luogo soltanto della fine
04:59di condanna, è un luogo per pensare alla ricostruzione dell'umano, di tutti, perché
05:08quelli che visitano in presenza o con il suo pensiero un carcere ricevono la responsabilità
05:18di diventare più umani. Di partire dall'essere umano è una grande sfida, potrebbe sembrare una
05:26cosa più semplice al mondo, però è una grande sfida in questo momento storico e che passi
05:31possiamo fare ulteriori con questo sguardo, dove possiamo guardare? Il Santo Padre quando ha
05:37visitato la biennale ci ha offerto una metafora, la metafora della città rifugio e la città
05:46rifugio è il luogo della pace, dove noi umani mettiamo un limite alla violenza, alla vendetta,
05:56al conflitto. Il mondo di oggi bisogna ritrovare la nozione di limite e ritrovare la fede nella
06:06pace. Siete entrati con i vostri occhi che sono diventati i nostri occhi all'interno del carcere
06:11della Giudecca, con quanta difficoltà o forza facilità l'avete fatto? Forse la difficoltà era
06:17quello di capire, di essere onesti con queste donne e cercare di capire assolutamente la loro purezza
06:22e cercare di rappresentare la comunità che all'interno hanno creato di questa prigione
06:28alla Giudecca. La cosa incredibile di Zoe è stato il fatto che lei quando ha parlato con queste
06:32detenute, con queste donne è riuscita velocemente a trovare la verità e a trovare quella verità che
06:40poi ha trasmesso in questo corpo. Sono stati cinque giorni molto emotivi che ogni sera prima
06:46di andare a dormire i ragazzi ci lasciavano delle lettere a me e a Zoe per leggerle nella stanza ed è
06:51stata una cosa molto molto toccante. E c'è anche la presenza di Marcello Fonte, un grande Marcello
06:56Fonte in tutta la sua brutale umanità. In Marcello ho sempre trovato questa umanità, come l'hai
07:01descritto a te, dal suo viso, che senza dire niente Marcello riesce a esprimere tutto e come
07:07del resto ha fatto Zoe, come hanno fatto le altre due attrici e poi il resto delle ragazze sono tutte
07:12detenute e quindi è stato veramente un progetto molto profondo per noi per realizzarlo. Senza
07:19parole solo questa bellissima musica che ci immerge, questo movimento di macchina, questa luce che
07:24arriva lancinante e necessaria. Perché quello che ho scoperto quando ero in prigione le donne
07:29dividono in dieci una stanza e ognuno di loro parla diverse lingue e sono circa 81 donne alla
07:36carcere femminile a Giudecca. L'idea era quello appunto che forse le troppe parole avrebbero
07:40portato via l'idea sensoriale del film. Qual è l'orgoglio che porti dietro e ti condurrà poi
07:46per il prossimo lavoro grazie anche a questi occhi? Sicuramente è stato il contatto con queste
07:52detenute e poi ovviamente lavorare con mia moglie è stata ancora una cosa bellissima e porterò
07:58sempre dentro. Un'esperienza unica, bellissima nella vita. Marco e Zoe sono stati fantastici
08:06ci hanno aiutato tantissimo. In fondo tutte noi abbiamo dentro un po' di attrici, guide,
08:19basta saperlo tirare fuori. Posso dire che ci sono riusciti Chiara con l'aiuto di tutti,
08:31la direttrice, le educatrici. Non finirò mai di ringraziarvi perché sono cose belle che mi
08:39ricorderò dietro per tutta la vita perché succedono anche cose belle in un carcere,
08:45non ci sono solo cose brutte. Grazie di tutto, esperienza bellissima.
08:49Il discorso era chiedersi cos'è il valore della libertà?
09:02Però se fuori siamo completamente invisibili, che senso ha tutto? Quindi parlando con queste
09:08ragazze, la maggior parte di queste donne finiscono in queste istituzioni, il 99% di
09:14donne che finiscono in prigione finiscono per un'abuse by men. E' un dato molto forte. Dopo
09:21aver fatto questo film, l'ho fatto vedere anche un po' dove vivo in America, abbiamo appena fatto
09:26vedere il film al Chinese Theatre in Los Angeles per questo festival molto importante, è venuta
09:30una donna che è stata quasi in prigione per circa 30 anni e lei ha detto che quando era in
09:36prigione le persone gli aprivano la porta e quando è fuori non facevano neanche attenzione. La
09:42differenza tra il guardare e il vedere, quindi questa è la parte del film che mi interessa.
09:48Ancora più importante del guardare è il vedere, il saper vedere, l'imparare a vedere ovvero avere
09:56la capacità di cogliere quel che nell'essenza ci riguarda e già lo stesso riguardo è un etimo
10:05ben preciso che ci impegna in uno sforzo che è quello della considerazione dell'altro rispetto
10:13a noi stessi e ha un solo significato, ha una sola spinta, una sola direzione che è quella
10:20della compassione, del rendersi partecipe del cuore dell'altro.