• 2 mesi fa
Trascrizione
00:00Tommaso, riflettendo questa mattina a questo tema, ho pensato a alcune righe scritte dal
00:17grande sociologo tedesco Max Weber. Il possibile non verrebbe raggiunto se nel mondo non si
00:25ritentasse sempre l'impossibile. E' questa sempre costante nuova frontiera che fa avanzare
00:34la conoscenza, fa avanzare l'ampiezza dell'orizzonte della mente umana. Ecco, vorrei permettere
00:46che essere realisti, tra tutte le espressioni che conosco, è la più polisenso, ambigua
00:57e anche ingannevole che si possa immaginare. Per questo faccio riferimento a quell'espressione,
01:08in questa alternativa tra realismi, quello attendibile, quello ragionevole, quello invece
01:23selvaggio, volgare. Esiste una realtà oggettiva, domanda costante di fronte al pensiero umano,
01:34che possa spingere quindi atteggiamenti conseguenti. Ciascun fatto viene vissuto a ciascuno in base
01:42alla propria esperienza, anche in base alla capacità di interpretazione che gli offrono
01:49gli strumenti culturali di cui dispone. Ma questo non rimuove i dati oggettivi, alcuni
01:57dati oggettivi della realtà. E allora, anche perché tante volte la rappresentazione dei
02:06fatti è condizionata dagli interessi di chi li promuove, di chi la propone. E questo trova
02:15una massima espressione nelle fake news e nella passività critica con cui spesso vengono
02:21recepite. Per questo riflettere, coltivare il dubbio, approfondire, pensare in proprio è
02:31indispensabile, come il festival induce a fare. E per questo, come è stato detto da Tommaso,
02:37occorre responsabilità. Auguri, ragazzi.

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