La presidente e il primo ministro della Macedonia del Nord denunciano i continui ostacoli posti da Bruxelles al percorso di adesione al blocco, che va avanti da più di venti anni. A bloccare i colloqui ora è una disputa con la Bulgaria sulla storia, la lingua e la cultura dei Balcani
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NovitàTrascrizione
00:00Mercoledì gli ambasciatori dell'Unione Europea hanno deciso di portare avanti il processo
00:05di adessione dell'Albania all'UE, indipendentemente da quello della Macedonia del Nord.
00:10La notizia non è stata presa bene a scopia.
00:13Secondo il primo ministro macedone, dietro al ritardo nei colloqui, c'è l'ostruzionismo
00:17della Bulgaria per una disputa sul patrimonio culturale dei Balcani.
00:21Christian Mikowski ha dichiarato che non è giusto subordinare le prospettive europee
00:26del suo paese alle richieste bulgare e che non accetterà imposizioni simili da Bruxelles
00:31né ulteriori ritardi nel percorso di adesione, iniziato più di venti anni fa con il conferimento
00:37della candidatura.
00:38Al primo ministro ha fatto eco la presidente Gordana Silanovska-Davkova, che ha usato il
00:44suo discorso davanti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per denunciare la lungaggine
00:49del processo con il blocco.
00:52Per noi l'adesione all'Unione Europea, dopo venti anni di negoziati e sedici rapporti
00:57positivi della Commissione Europea, assomiglia al signor Godot, perché la stiamo aspettando
01:02dal 2005, ha detto.
01:21Il percorso del paese verso l'UE è stato bloccato per anni dalla Grecia a causa di
01:32un'altra disputa sulla storia e sul patrimonio culturale della regione.
01:36La questione è stata risolta nel 2018, dopo che Scopi ha cambiato il nome del paese, aggiungendo
01:42Del Nord a Macedonia.