Dal Belgio ai Paesi Bassi per abortire dove la legge è meno restrittiva

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I diversi termini legali nell'Unione europea per l'interruzione di gravidanza fanno sì che per molte donne abortire in un altro Paese sia ancora una realtà

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Trascrizione
00:00In Belgio il limite legale di 12 settimane per l'aborto porta più di 300 donne all'anno
00:07ad andare nei Paesi Bassi per interrompere la gravidanza e quanto denunciano le associazioni
00:12di supporto, la legislazione, invariata dal 1990, obbliga anche a un periodo di riflessione
00:19di 6 giorni, che per i centri responsabili delle interruzioni di gravidanza è incompatibile
00:24con la realtà di molte donne.
00:27Non ha arrestato a 12 settimane di grossessa, ma ci sono persone che, purtroppo, passano
00:34questo periodo per un sacco di ragioni e non perché vogliono tardare a chiedere l'avortamento,
00:38come si dice a volte, e poi c'è questa regola completamente arbitraria che è il periodo
00:45di riflessione, quindi la donna che fa la sua chiesa oggi deve aspettare 6 giorni prima
00:49di poter praticare l'avortamento, mentre forse aveva già pensato per 15 giorni prima
00:54di poter contattarci, o altri avrebbero fatto il loro testo di grossessa questo mattino
00:58e poi ci hanno contattato, quindi noi ci chiediamo questa supplessione per poter adattarsi a
01:02ogni situazione e per poter rispondere positivamente a ogni situazione.
01:24in Polonia, è legale solo se la madre è in pericolo di vita.
01:54Il Parlamento ha votato per includere l'accesso all'aborto nella Carta dei diritti fondamentali
02:12dell'Unione Europea, ma non è vincolante, poiché le questioni sanitarie sono considerate
02:17parte della sovranità individuale di ogni Paese.

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