L'omicidio di Alceste Campanile è un caso di omicidio a sfondo politico commesso in Italia il 12 giugno 1975 e rimasto irrisolto sino al 1999 quando venne arrestato Paolo Bellini, ex militante di Avanguardia Nazionale, considerato componente del gruppo attentatori che agì nella strage di Bologna del 1980...
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01:30Questa è una storia complicata.
01:32Una di quelle storie che apparentemente potrebbero sembrare semplici,
01:35con una dinamica molto chiara, sempre quella, sempre la stessa.
01:38Invece c'è qualcosa che non torna, qualcosa che non quadra,
01:41e tutto resta un mistero.
01:43Questa è una di quelle storie per cui si può pensare
01:46che c'è qualcosa sotto, qualcosa di strano.
01:49Questo è il mistero della morte di Alceste Campanile.
01:53Inizia a 15 km da Reggio Emilia,
01:55sulla strada che porta da Sant'Ilario a Montecchio.
02:01E' il 12 giugno 1975.
02:04Il nostro mistero inizia come un giallo, un giallo da romanzo.
02:08Inizia con una scena che apparentemente non c'entra niente,
02:11ma che invece riserva una sorpresa.
02:31E' notte, e in un casolare in Riva Allenza,
02:34sulla sponda del torrente che è già nella provincia di Parma,
02:37c'è un contadino che sta guardando la televisione.
02:43Sta guardando Tribuna Politica,
02:45un comizio di Amintore Fanfani, allora segretario dell'ADC,
02:48perché siamo alla vigilia delle elezioni amministrative del 75.
02:55Tutto a posto, tutto tranquillo.
02:58Quando all'improvviso, il contadino sente due spari.
03:01Due colpi, nella notte,
03:03che vengono dal buio oltre il torrente,
03:05sulla sponda che sta in provincia di Reggio.
03:07Due spari.
03:08Ore 23 e 10, il contadino se lo ricorda bene.
03:13Cambiamo scena.
03:18E' passata qualche decina di minuti,
03:20e c'è una coppia, un uomo e una donna,
03:22che si mettono a guardare la televisione.
03:25E' passata qualche decina di minuti,
03:27e c'è una coppia, un uomo e una donna,
03:29che sta percorrendo in macchina la strada provinciale
03:32che da Montecchio va a Sant'Ilario.
03:34La donna chiede di fermarsi un momento,
03:36perché non si sente bene.
03:37Solo un momento.
03:38Non c'è problema.
03:39Quella, di solito, è una strada di traffico,
03:41ma quell'ora sicuramente no,
03:43per cui è un attimo, accostare e fermarsi.
03:47Ma appena la donna scende dall'auto,
03:49vede qualcosa nell'erba.
03:51Qualcosa che fa paura.
03:53La notte tra il 12 e il 13 giugno
03:55mi trovavo con alcuni amici, con i conoscenti,
03:59in un locale per mangiare un panino,
04:03dopo aver passato la sera in una riunione a Reggio Emilia.
04:07Abbiamo avuto la sgradita sorpresa
04:11di avere una coppia di amici
04:13marito e moglie
04:14che di ritorno da una loro serata a Parma
04:20avevano rinvenuto sulla strada di Sant'Ilario
04:23il corpo di una persona apparentemente giovane
04:27sicuramente o gravemente ferita o morta
04:30per cui erano corsi in paese a chiedere aiuto a qualcuno.
04:33Siamo andati a vedere cos'era successo.
04:36È stato subito evidente che si trattava di una donna
04:40che portava una camicia jeans e una ciubina jeans
04:46nonostante fosse abbastanza calda,
04:49però pioveva un po' quindi il caldo non era forte.
04:54La giacca era spostata dalla linea mediana
04:58e si vedeva sul taschino della camicia
05:02il segno di un foro e di una brucia completa
05:06con bruciature intorno
05:08e una macchia di sangue molto modesta.
05:12È il corpo di un uomo, un giovane, poco più di un ragazzo.
05:21Esteso sulla schiena, con le gambe leggermente divaricate
05:24e il braccio destro infilato sotto al corpo
05:26indossa un giubbotto di tela, una camicia
05:29e calzoni di velluto a coste.
05:32Forse è stato un incidente, ne avvengono su quella strada.
05:35È notte, l'asfalto è scivoloso, sta pioviginando,
05:38qualcuno ha avuto un incidente
05:40ed è caduto oltre il parapeto della strada, sull'erba.
05:43Invece no, perché quel ragazzo ha un buco sul petto,
05:46il foro è insanguinato di un proiettile.
05:49Quando è caduto, gli occhiali che portava
05:51gli sono scivolati sulla faccia del ragazzo
05:53ed è caduto sopra il parapeto della strada.
05:57Il secondo colpo non era visibile,
05:59che poi si dimostrò essere il primo,
06:02anzi era chiaramente il primo,
06:04quanto che era un colpo sparato alla nuca
06:07con foro d'uscita sulla fronte.
06:09Non ho detto che il cadavere si faceva suppinare
06:12o che si fosse spalmare,
06:14ma che si fosse spalmare sulle mani
06:16e che si fosse spalmare sulle mani
06:18e che si fosse spalmare sulle mani
06:20e che si fosse spalmare sulle mani
06:22e che si fosse spalmare sulle mani
06:24Ho detto che il cadavere si faceva suppino,
06:27quindi non si vedeva il foro d'entrata nella nuca,
06:30logicamente, e il foro d'uscita sulla fronte
06:33era coperto dalla montatura degli occhiali.
06:36Da quel foro c'era un piccolo rigagnolo di sangue
06:39misto apparentemente a materia cerebrale
06:42che scolava di lato perché il capo
06:45era reclinato parzialmente di lato.
06:49Chi è quel ragazzo steso a terra,
06:51a terra di un campo a pochi chilometri da Montecchio?
07:02Addosso non ha documenti di identità,
07:04non ha agenda, non ha niente
07:06che possa far capire chi è e da dove venga.
07:09Steso nella camera mortuaria di Montecchio,
07:11quel ragazzo sconosciuto rimane senza nome
07:13fino al giorno dopo, quando viene riconosciuto.
07:16È un ragazzo di Reggio Emilia, ha 22 anni.
07:22Si chiama Alceste Campanile.
07:24Alceste Campanile negli anni 70
07:26credo che fosse il capo carismatico
07:30della sinistra qui a Reggio Emilia,
07:32della sinistra giovanile.
07:34Era un ragazzo estremamente brillante,
07:37un bel ragazzo, suonava la chitarra,
07:39cantava, molti lo vedevano come un vero leader.
07:43Era sempre primo in tutte le discussioni,
07:46era davanti a tutti negli scontri,
07:48anche fisici, che allora non erano infrequenti
07:51con gli uomini della destra,
07:54con i ragazzi che allora militavano nella destra.
07:57Alceste Campanile è un militante
07:59della sinistra extraparlamentare.
08:01Fa parte di un gruppo che si chiama Lotta Continua
08:04ed è responsabile Reggiano del Circo L'Ottobre,
08:07una rete di associazioni culturali
08:09promosse proprio da Lotta Continua.
08:11Un militante della sinistra extraparlamentare,
08:14ucciso in quel modo, con due colpi di pietra,
08:17con due colpi di pistola,
08:19è una cosa che fa pensare male,
08:21è una cosa che fa pensare subito
08:23ad un'ipotesi molto precisa,
08:25alla violenza politica, al terrorismo.
08:27E questo per due motivi.
08:29Uno è relativo a quei giorni,
08:3112 giugno, giovedì.
08:33Dopo tre giorni di domenica, il 15 giugno,
08:35ci sarebbero state le elezioni amministrative
08:37in tutta l'Italia, anche Reggio Emilia.
08:40L'altro è relativo a quegli anni.
08:42Erano anni molto difficili,
08:44erano anni di scontri,
08:46soprattutto tra i giovani della destra
08:48e della sinistra.
08:50Erano anni in cui non era neanche possibile
08:52andare a teatro a vedere le rappresentazioni
08:54di Gian Maria Volontè,
08:56perché la Questura vietava
08:58le rappresentazioni teatrali
09:00di Gian Maria Volontè o di Dario Fo.
09:02Quindi si doveva ricorrere
09:04a dei sotterfugi, come ad esempio
09:06il tesseramento Arci, per poter andare a teatro.
09:09Quindi potete immaginare
09:11quello che era il clima.
09:13Questo clima poi si tramutava
09:15spesso in scontri di piazza
09:17tra giovani di destra e giovani di sinistra.
09:20Quando Alceste viene ucciso,
09:22è il 1975.
09:24È un anno di grandi tensioni.
09:46Ci sono le Brigate Rosse
09:48e proprio in quel 1975
09:50un commando di quattro persone
09:52libera Renato Curcio,
09:54uno dei capi storici dell'Ebr
09:56dal carcere di Casale Monferrato,
09:58mentre alcuni mesi dopo
10:00la sua compagna Mara Cagol
10:02viene uccisa in un conflitto a fuoco
10:04con i carabinieri.
10:10Ci sono i fascisti.
10:12Solo l'anno prima c'è stata
10:14l'esplosione di Piazza della Loggia a Brescia.
10:18Ci sono gli scontri tra estremisti
10:20di destra e quelli di sinistra.
10:24C'è Michis Mantakas,
10:26uno studente greco di estrema destra
10:28e c'è Sergio Ramelli, dell'MSI,
10:30che vengono uccisi a Roma e a Milano.
10:34C'è Claudio Varalli,
10:36uno studente di sinistra
10:38ucciso da esponenti di Avanguardia Nazionale
10:40e Pietro Bruno, il lotta continua,
10:43e poi c'è Pier Paolo Pasolini,
10:45massacrato a Roma, all'Idroscalo.
10:48C'è la legge reale sull'ordine pubblico
10:50e ci sono esponenti politici
10:52come Randolfo Pacciardi e Edgardo Sogno
10:54che vogliono un'azione forte,
10:56forse un golpe, per un'Italia
10:58che definiscono un baccanale orgiastico
11:00di delitti e di rapine.
11:02E poi ci sono tensioni anche a livello internazionale,
11:09con i Vietcong che stanno per prendere Saigon
11:12il Portogallo che non è più una dittatura
11:15e Francisco Franco che è morto in Spagna.
11:23E ci sono le elezioni amministrative
11:25che sono un vero e proprio terremoto politico
11:27con l'ADC che perde voti
11:29e sostituisce Fanfani con Benigno Zaccagnini
11:32e il PC, il PSI e i partiti laici
11:34che avanzano tutti.
11:38In un contesto così,
11:39se un militante della sinistra extra parlamentare
11:41come Alceste viene ucciso in quel modo,
11:43la cosa fa scalpore, fa notizia
11:45e fa anche paura.
11:47La campagna elettorale si era svolta
11:49fino a quel momento in modo molto acceso
11:51ma senza nessuna particolare asprezza.
11:56Quindi la notizia di quel fatto
11:59fu un detonatore imprevisto e formidabile
12:08in un clima che arroventò il clima,
12:12arroventò e allarmò l'opinione pubblica della città.
12:18Il comitato antifascista di Reggio Emilia,
12:20presieduto da Otello Montanari,
12:22si riunisce quel pomeriggio stesso
12:24mentre si mobilitano i comitati antifascisti
12:26di tutta l'Italia.
12:38Ai funerali, che si tengono il 14,
12:40partecipano ragazzi di tutto il paese,
12:42una folla enorme che segue il corpo di Alceste,
12:45gente da tutta l'Italia e tantissima di Reggio.
13:02Perché è un militante politico Alceste Campanile?
13:05È un simbolo, va bene,
13:06ma è anche un ragazzo giovane molto conosciuto in città.
13:11Un tipo aperto, estroverso,
13:13che parla con tutti,
13:14che ha molti interessi,
13:15che si occupa di musica,
13:16che canta e suona la chitarra.
13:18Un bel ragazzo con tantissime amicizie.
13:30È naturale che al di là della politica,
13:32a seguire Alceste fino al cimitero
13:34ci sia un sacco di gente e di amici.
13:36Se in un contesto come quello
13:38un militante della sinistra extraparlamentare
13:40come Alceste viene ucciso in quel modo
13:42e proprio sotto le elezioni,
13:44è facile pensare che ci sia la politica
13:46sotto quell'omicidio.
13:48È facile pensare che siano stati i fascisti.
13:50La città reagì in questo modo,
13:52reagì come di fronte a un omicidio fascista.
13:55Erano i primi, probabilmente,
13:57perché noi ne avevamo avuto un altro
13:59qua poco lontano, a Parigi,
14:01l'uccisione di Mariano Lupo
14:03il 25 agosto del 1972.
14:05E quindi era inevitabile
14:07che la memoria andasse a quell'episodio per tanti.
14:10Nel cuore dell'Emilia Rossa questi episodi
14:12e quindi si parlò di questa
14:14matrice fascista immediatamente
14:16nella città di Reggio.
14:18È facile pensare ai fascisti,
14:20anche perché c'è una rivendicazione.
14:22A Parma, il 17 giugno,
14:24al centro smistamento corrispondenza delle ferrovie
14:27viene ritrovato un volantino
14:29firmato da un gruppo estremista di destra,
14:31Legione Europa,
14:33un gruppo che ha già compiuto due attentati
14:35in Emilia e in Lombardia.
14:37Nel volantino i fascisti della Legione Europa
14:39rivendicano l'omicidio di Alceste Campanile
14:41e dicono di aver aspettato tanto
14:43a rivendicarlo perché non servisse
14:45per speculazioni in campagna elettorale.
14:47Dicono di aver ucciso Alceste
14:49perché era un traditore.
14:51Ma in che senso un traditore?
14:59Tanti anni prima, quando era molto più giovane,
15:01Alceste aveva iniziato
15:03la sua militanza politica a destra.
15:05Suo padre Vittorio era di destra
15:07e quando era allo Spallanzani,
15:09liceo scientifico di Reggio,
15:11Alceste era entrato in un'organizzazione giovanile
15:13del Movimento Sociale Italiano,
15:15la Giovanitalia.
15:17Era il 1968, Alceste aveva 15 anni
15:19e c'era rimasto un mese.
15:21Poi era entrato in un'altra organizzazione giovanile,
15:23Democrazia Maggioritaria.
15:25Era uscito anche da quella,
15:27perché nel 1968, 69, 70
15:29erano gli anni del Movimento Ippi
15:31e Alceste era diventato un Ippi.
15:33E poi si era spostato progressivamente a sinistra
15:35finché nel 1974
15:37era entrato in lotta continua.
15:39Era risaputo che Campanile
15:41prima di aderire a lotta continua
15:43aveva militato anche nella destra giovanile.
15:47Era un fatto che per la sinistra però
15:49e soprattutto per lotta continua
15:51non aveva mai costituito un problema.
15:53Campanile aveva cambiato idea
15:55e per le sue battaglie,
15:57per i suoi scontri,
15:59per tutto quello che aveva fatto
16:01per lotta continua
16:03veniva considerato
16:05un lottatore continuo,
16:07ma continuo nel vero senso della parola,
16:09a tutti gli effetti
16:11e con tutti i sacri crismi.
16:13Poco prima di essere ucciso,
16:15Alceste era stato oggetto di una campagna
16:17che l'aveva attaccato duramente.
16:19C'era stato un volantino
16:21del fronte della gioventù,
16:23un'altra organizzazione giovanile
16:25dell'MSI,
16:27che era stato distribuito a Reggio,
16:29ciclostilato in proprio,
16:31come si faceva allora.
16:39Sul volantino
16:41è riprodotta la tessera
16:43della Giovanitalia di Alceste
16:45e accanto c'era scritta
16:47attenti compagni,
16:49due giorni dopo l'omicidio
16:51esce un articolo sul quotidiano Il Popolo
16:53che ipotizza addirittura che Alceste
16:55sia un infiltrato dell'MSI
16:57nella sinistra extraparlamentare.
16:59La polizia indaga.
17:01Indaga il capo della squadra politica,
17:03dottor Maddalena,
17:05e indaga anche il vicecomandante
17:07provinciale dei Carabinieri,
17:09colonnello Gallese.
17:11Seguendo la pista della Legione Europa
17:13si arriva ad individuare
17:15l'autore del volantino
17:17che si chiama Donatello Ballabeni.
17:19Il giudice istruttore Scarpetta però
17:21non è convinto di questa pista.
17:23A Reggio però rimane poco.
17:25Al suo posto arriva il giudice istruttore Tarquini
17:27che il 30 aprile 1976
17:29fa arrestare Donatello Ballabeni
17:31e colui altri due neofascisti
17:33Roberto Occhi e Bruno Spotti.
17:37Ma c'è qualcosa che non quadra,
17:39c'è qualcosa che non torna nella pista nera.
17:41Ci sono molti testimoni che dicono
17:43che la sera dell'omicidio Donatello Ballabeni
17:45si trovava in un bar nel centro di Parma,
17:47ubriaco, talmente ubriaco
17:49che avevano dovuto portarlo a casa
17:51perché da solo non ce l'avrebbe fatta.
17:53Il giudice istruttore si convince
17:55che Donatello Ballabeni e i suoi non c'entrano.
17:57Si convince che Ballabeni
17:59è un mitomane, che quel volantino
18:01non dice la verità.
18:03E poi a questo punto succede qualcosa.
18:05Entra in campo il padre di Alceste Campanile.
18:15Vittorio Campanile, il padre di Alceste,
18:17fa stampare un manifesto tre mesi
18:19dopo la morte del figlio.
18:25Nel manifesto ricorda l'uccisione di Alceste
18:27e fa un appello perché chissà qualcosa
18:29lo dica.
18:35Ma fa di più.
18:37Pubblica, indicandone soltanto i nomi di battesimo,
18:39quelli che ritiene siano gli assassini di suo figlio.
18:41Sono tutti amici di Alceste,
18:43tutta gente di sinistra,
18:45tutta gente che milita nelle aree
18:47della sinistra extraparlamentare,
18:49soprattutto in autonomia operaia.
18:51Dopo alcuni giorni
18:53dall'omicidio di Alceste Campanile
18:55arriva ai carabinieri
18:57una velina.
18:59Su questa velina erano indicati
19:01quelli che a parire di Campanile
19:03erano implicati
19:05nell'omicidio del figliolo.
19:07Fra questi
19:09l'avvocato Costa,
19:11la signora Rosanna Chiesi,
19:13l'allora pretore
19:15Antonino Bassarelli e tanti altri.
19:17E sulla base di questa
19:19velina incominciarono delle
19:21indagini, naturalmente
19:23tutte indirizzate
19:25a cercare
19:27elementi di colpevolezza a carico
19:29di queste dieci persone.
19:31Stiamo costruendo questa storia come un romanzo
19:33giallo. Continuiamo a farlo.
19:35In un romanzo giallo, di solito,
19:37ci sono i primi sospettati che vengono
19:39indagati quasi subito, in questo caso
19:41la pista nera. Allora,
19:43i sospetti si spostano su qualcun altro
19:45che di solito non c'entra niente
19:47neanche lui, la pista rossa.
19:49E il padre di Alceste Campanile
19:51ha ad insistere. Secondo lui, ad uccidere
19:53suo figlio non sono stati i fascisti,
19:55sono stati i suoi amici, i suoi compagni,
19:57quei compagni. Ma su di loro
19:59la polizia e i carabinieri
20:01non trovano nulla, assolutamente nulla.
20:03Questi dieci
20:05soggetti per dieci anni
20:07ebbero come una spada
20:09di Damocle sulla testa
20:11un ordine di cattura.
20:13Fu accusato dell'omicidio
20:15di Campanile anche Antonino Bassarelli
20:17che era un magistrato, e loro un magistrato
20:19molto importante a Reggio Emilia.
20:21Negli anni
20:2370 nessun giudice
20:25si sarebbe mai, a differenza
20:27di quello che può succedere oggi,
20:29neanche sognato
20:31di arrestare un altro giudice.
20:33C'era il concetto
20:35della sacralità di questa figura
20:37istituzionale.
20:39Se avessero arrestato gli altri
20:41tutti avrebbero dovuto arrestare
20:43anche il dottor Bassarelli.
20:45Per fortuna, ripeto,
20:47Bassarelli
20:49è colui che ha salvato anche tutti gli altri
20:51da una custodia cautelare,
20:53da un carcere preventivo
20:55che sarebbe senz'altro
20:57stato lunghissimo.
20:59Via la pista nera, e poi più avanti
21:01via anche la pista rossa.
21:03E' da avere un giallo
21:05l'omicidio di Alceste Campanile.
21:07E allora facciamo come nei romanzi gialli,
21:09torniamo indietro e cerchiamo di capirci qualcosa.
21:11Com'è morto Alceste Campanile?
21:13Il cadavere
21:15non aveva nessun segno di rigidità,
21:17non era freddo,
21:19quindi
21:21pioviginava, cioè la temperatura
21:23esterna non era molto elevata,
21:25il raffreddamento era ipotizzabile
21:27anche in breve tempo.
21:29Quindi, visto che è stato
21:31rinvenuto alle 23.30,
21:3323.40,
21:35adesso l'ora precisa non lo so,
21:37l'ora doveva risalire
21:39non prima
21:41delle 23 sicuramente,
21:43anzi penso dopo le 23,
21:4523.15,
21:47poco prima
21:49che venisse
21:51visto dalla
21:53coppia che, se trovate,
21:55passa ad essere lì occasionalmente.
21:57L'autopsia, condotta dal
21:59professor Guidoni dell'Università di Parma
22:01assieme al dottor Focchi,
22:03stabilisce che Alceste è stato ucciso da un colpo
22:05sparato gli in testa.
22:13Un colpo immediatamente mortale
22:15che è entrato dalla nuca ed è uscito dalla
22:17fronte. Quindi Alceste è stato
22:19colpito dal dietro, dal basso.
22:21No, attenzione, perché il proiettile
22:23che l'ha ucciso viene trovato piantato
22:25per terra a soli due metri dal corpo di
22:27Alceste. Che cosa significa?
22:29Che Alceste, quando è stato colpito,
22:31aveva la testa chinata verso il terreno.
22:35Ci sono anche tracce di fango sui pantaloni,
22:37sul ginocchio e sulla coscia
22:39destra.
22:41Cosa significa?
22:43Forse che Alceste è stato
22:45fatto inginocchiare
22:47o forse che qualcuno lo ha
22:49schiacciato verso terra, magari girandogli
22:51un braccio dietro la schiena
22:54e poi gli ha sparato
22:56un colpo in testa.
22:58Il primo colpo,
23:00perché l'altro, quello che lo colpisce
23:02al petto e gli trapassa un polmone,
23:04viene ritrovato conficcato nel terreno,
23:06sotto la schiena di Alceste, in
23:08corrispondenza del foro, come se lo
23:10avesse inchiodato al suolo.
23:20Attenzione, perché c'è ancora qualcosa
23:22su quei due colpi che hanno ucciso Alceste?
23:24Sul luogo del delitto
23:26vengono trovati un bossolo e due proiettili,
23:28tutti calibro 7,65.
23:30Nei due proiettili
23:32uno è deformato, come se
23:34attraversando il corpo di Alceste
23:36avesse colpito un sasso, ma è ancora
23:38abbastanza integro da permettere
23:40al perito ballistico di affermare che è stato
23:42sparato da una pistola diversa.
23:44Che cosa significa?
23:46Che ad uccidere Alceste, sparandogli con due
23:48pistole diverse, probabilmente sono state
23:50due persone diverse. Uno gli ha sparato
23:52la testa e uno al corpo.
24:0015 chilometri da Reggio Emilia,
24:023 da Montecchio e 5 da Sant'Ilario.
24:04Come c'è arrivato là, Alceste?
24:06Il corpo non presentava
24:08nessun segno
24:10di lesioni recenti.
24:12Mi ricordo che aveva una scottatura
24:16su un avambraccio
24:18vecchia. Altre lesioni
24:20non se ne...
24:22almeno non ricordo
24:24che ne siano state rilevate.
24:26Nessuna lesione,
24:28nessun segno di costrizione,
24:30nessuna colluttazione.
24:36Fino al luogo dell'omicidio, a quella strada
24:38tra Montecchio e Sant'Ilario,
24:40Alceste ci ha andato sicuramente in macchina,
24:42ma di sua spontanea volontà
24:44e con qualcuno di cui si fidava.
24:48Che e con chi?
24:50Facciamo come nei romanzi gialli,
24:52facciamo un passo indietro e cerchiamo
24:54di ricostruire le ultime ore di Alceste.
24:5612 giugno 1975,
24:58ore 20 e 15.
25:02Alceste arriva alla stazione
25:04di Reggio Emilia, da Bologna,
25:06dove è stato a dare un esame l'ultimo appello
25:08prima dell'estate, inglese, 30.
25:18Alceste va a casa dei suoi.
25:20Qui fa due telefonate,
25:22una a cui non risponde nessuno
25:24e un'altra in cui cerca una persona che non c'è.
25:30È strano.
25:32Alceste ha tantissime amicizie,
25:34tantissimi contatti,
25:36segnati su un'agenda che tiene sempre con sé.
25:38Sempre.
25:40Quella volta però è costretto a cercare i numeri
25:42nell'elenco del telefono.
25:44Ore 21 e 45.
25:46Alceste esce di casa dei suoi
25:48dicendo che farà un giro
25:50e poi se ne andrà al Redas,
25:52una discoteca di Reggio.
25:54Un amico lo vede attraversare Via Francesco Crispi,
25:56nel centro della città.
26:00Poi lo vedono in Piazza Prampolini,
26:02dove ci sono altri ragazzi che cantano.
26:06Alceste si ferma a parlare con uno di loro
26:08e gli dà un appuntamento per mezzanotte
26:10allo Ziloc, un'osteria.
26:12Poi Alceste va a casa sua.
26:14Alceste abita in un appartamento
26:16con altre due persone,
26:18in Via Ludovico Ariosto.
26:20Alceste ha le sue chiavi,
26:22naturalmente,
26:24ma in quel momento non le ha con sé.
26:26Le ha lasciate ad un amico che ha dormito
26:28nel suo appartamento.
26:30Così, probabilmente,
26:32lascia le dispense dell'esame
26:34e il libretto universitario su una pietra
26:36davanti al portone e si allontana.
26:42Attenzione, perché c'è un'altra testimonianza,
26:44anche se non del tutto certa.
26:48Segnala Alceste in una pizzeria
26:50verso Parma, vicino a Sant'Ilario,
26:52in compagnia di altre persone.
26:56Un'ora, due al massimo, ed è morto.
26:58Qualcuno gli spara due colpi,
27:00uno alla nuca e uno al petto.
27:06E poi c'è un fatto strano.
27:08Alceste non ha mai avuto
27:10e poi c'è un fatto strano,
27:12forse non così strano, ma perlomeno curioso.
27:14Alceste conosce tanta gente,
27:16ha un sacco di amicizie,
27:18è un carattere estroverso e cordiale,
27:20uno da compagnia che non è mai solo.
27:22Quella sera, invece, lo è.
27:24Incontra tanta gente e poi,
27:26da un certo punto in poi, non incontra più nessuno.
27:28Molti dei suoi amici sono al cinema
27:30a vedere Piccolo Grande Uomo,
27:32come dichiareranno prontamente
27:34quando glielo chiederà la polizia.
27:36Lui, invece, è solo.
27:38Lui, invece, è solo.
27:46Chi incontra?
27:48Chi lo porta su quella strada
27:50tra Montecchio e Santillario?
27:52Chi lo uccide con due colpi di pistola?
27:54Abbiamo cercato di ricomporre
27:56tutto il quadro.
27:58In primo luogo c'era la meccanica
28:00dell'uccisione, che fin dall'inizio
28:02ci aveva molto insospettito.
28:04C'è una meccanica da esecuzione a freddo,
28:06ma non è una meccanica.
28:08La seconda cosa erano delle voci
28:10che avevano cominciato a circolare
28:12dalla fine del 1977 in poi
28:14in ambienti, diciamo così, genericamente
28:16dell'area dell'autonomia emiliana
28:18del tipo, state attenti a non fare
28:20la fine di Alceste Campanile,
28:22che faceva ipotizzare che qualcuno
28:24in quell'area sapesse che Alceste Campanile
28:26era stato ucciso per così dire da sinistra.
28:28Il terzo elemento era il fatto che
28:30il padre, pur facendo un polverone,
28:32pur accusando una quantità di gente
28:34che ritengo innocenti,
28:36aveva comunque insistito molto
28:38sulla connessione fra
28:40l'uccisione di Alceste Campanile e
28:42l'omicidio a Salonio e noi avevamo
28:44assunto, almeno come ipotesi, positivamente
28:46questa accusa. L'ultimo elemento
28:48che anche dall'interno di un carcere
28:50ci erano arrivate delle segnalazioni
28:52molto vaghe, ma delle segnalazioni
28:54in questa direzione che,
28:56congiunte con gli altri indizi
28:58o sospetti che ci erano emersi
29:00precedentemente, ci avevano portati
29:02a questa ipotesi e a decidere di
29:04presentarla pubblicamente come atto
29:06di denuncia politica e morale.
29:08L'11 febbraio 1979,
29:10quattro anni dopo l'omicidio,
29:12il quotidiano Lotta Continua
29:14dedica le due pagine centrali del numero di domenica
29:16al caso Campanile.
29:18Il quotidiano manda a reggio un inviato,
29:20Giorgio Albonetti, che fa una curata
29:22controinchiesta e viene anche minacciato
29:24telefonicamente da uno sconosciuto.
29:26La dinamica dell'omicidio non sembra
29:28quella di uno scontro tra opposti estremisti.
29:30Alceste Campanile
29:32è salito in macchina di sua spontanea volontà,
29:34probabilmente con persone di cui
29:36si fida, forse persone che conosce.
29:38Girano voci, girano minacce,
29:40attento che farai la fine di Alceste Campanile.
29:42Marco Boato,
29:44nel suo editoriale, scrive
29:46chissà parli e invita
29:48chissà qualcosa a raccontarla.
29:50L'omertà, dice, è uno stile mafioso,
29:52il comunismo non ha niente a che vedere con la mafia.
29:54Vuoi vedere che
29:56gli assassini di Alceste devono essere
29:58cercati proprio a sinistra?
30:08Girano voci,
30:10gira la voce che l'omicidio di Alceste
30:12abbia qualcosa a che fare col sequestro
30:14Saronio.
30:16Carlo Saronio è un giovane
30:18di buona famiglia, di ottima famiglia,
30:20molto ricca, gli ex proprietari
30:22delle industrie farmaceutiche Carlo Erba.
30:24Carlo Saronio è un ingegnere
30:26e sta a Milano.
30:28Il 14 aprile del 1975
30:30viene rapito.
30:32Ai suoi viene chiesto un riscatto di 5 miliardi,
30:34poi ridotto a 1.
30:36Il 9 maggio, suo cognato lascia
30:38in autostrada la prima rata del riscatto,
30:40470 milioni.
30:42Ma di Carlo Saronio non si ha più notizia,
30:44perché è morto,
30:46soffocato, probabilmente da un tampone di cloroformio.
30:48Pochi giorni dopo,
30:50il 19 maggio,
30:52la polizia svizzera arresta a Bellinzona
30:54tre persone che cercano di cambiare
30:56dei soldi, 67 milioni.
30:58Sono banconote segnate che provengono
31:00dal riscatto pagato per il sequestro
31:02Saronio. Erano nascoste
31:04dentro una bombola di metano
31:06che si trovava nel baule di una macchina.
31:08Una di queste tre persone si chiama
31:10Carlo Fioroni.
31:15Carlo Fioroni, detto il professorino
31:17perché insegna in una scuola media.
31:19All'inizio, con la polizia svizzera,
31:21Fioroni dice che quei soldi sono il frutto
31:23di una rapina. Poi però in Italia,
31:25interrogato dal giudice Gerardo D'Ambrosio,
31:27ammette di aver saputo qualcosa
31:29del sequestro Saronio, di averlo
31:31suggerito, ma non di aver partecipato
31:33alla sua organizzazione e alla sua esecuzione.
31:35Tra l'altro, Fioroni è un amico
31:37di Saronio, che lo ha ospitato in casa
31:39quando era ricercato dalla polizia.
31:41E anche Carlo Saronio è un simpatizzante
31:43della sinistra extraparlamentare,
31:45tanto che una villa dei suoi,
31:47vicino a Genova, è nell'elenco di
31:49case sicure sequestrato durante una
31:51soluzione. Il processo
31:53per il sequestro e l'omicidio di Carlo
31:55Saronio si tiene a Milano e vede,
31:57tra gli altri, la condanna anche di Carlo Fioroni.
31:59Vede la soluzione,
32:01la completa soluzione, per il padrone
32:03della macchina in cui si trovavano i soldi,
32:05che era stato accusato di favoreggiamento.
32:07A questo punto, un po' di
32:09tempo dopo, Carlo Fioroni si pente.
32:13Inizia a collaborare con la giustizia,
32:15inizia a parlare e
32:17il sequestro Saronio entra nell'inchiesta
32:19del 7 aprile, che indaga sulle attività
32:21di Autonomia Operaia a Padova e nel resto d'Italia.
32:25Il magistrato che conduce l'inchiesta
32:27si chiama Pietro Calogero ed è convinto
32:29che Autonomia Operaia e il suo capo,
32:31Tony Negri, siano i propulsori
32:33del terrorismo rosso. Il teorema
32:35Calogero lo chiamano.
32:39Incrimina 149 persone,
32:41attribuendo a quella che definisce
32:43Autonomia Operaia organizzata
32:45una serie di reati compiuti assieme
32:47a un'unità comune politicizzata,
32:49molti dei quali per autofinanziamento,
32:51tra cui il sequestro Saronio.
32:53Il processo 7 aprile
32:55si conclude definitivamente il 4 ottobre
32:571988, con un sostanziale
32:59ridimensionamento del teorema
33:01Calogero.
33:03Per quanto riguarda il sequestro
33:05e la morte di Carlo Saronio,
33:07Tony Negri e gli altri leader di Autonomia Operaia
33:09vengono assolti.
33:11Ma cosa c'entra tutto questo col caso Campanile?
33:13Cosa c'entra con la morte di Alceste?
33:18Nel 1979,
33:20quando inizia a collaborare con la giustizia,
33:22il professorino parla anche di quello.
33:24Mette in relazione il sequestro
33:26Saronio con il caso Campanile,
33:28anche se in forma ipotetica, molto vagamente.
33:30Perché?
33:32Perché il padrone della macchina in cui sono stati trovati
33:34i soldi è di Reggio Emilia.
33:36E quel buco nella bombola di metano,
33:38dice il professorino, è stato fatto nel suo garage
33:40a Reggio Emilia.
33:42Il padrone della macchina nega decisamente.
33:44Il buco è stato fatto a Milano.
33:46Non sapeva neanche che quelli fossero i soldi
33:48del sequestro Saronio.
33:50Cosa per la quale è stato completamente scagionato,
33:52come abbiamo visto.
33:54Si disse allora che Campanile
33:56sapesse molto
33:58del sequestro Saronio.
34:00Lo si accusò addirittura
34:02di essersi
34:04impossessato di una certa somma
34:06che faceva parte del denaro pagato
34:08per liberare questo
34:10giovane figlio
34:12di un borghese
34:14sicuramente ricco di Milano
34:16che era entrato a far parte di Lotta Continua.
34:18Cosa si pensò
34:20allora?
34:22Si pensò che
34:24Campanile, essendosi
34:26impossessato di questa cifra,
34:28di questa somma che era destinata
34:30alla lotta armata,
34:32fosse un traditore.
34:34E come traditore potesse anche
34:36rivelare nomi,
34:38fatti e circostanze che in realtà
34:40dovevano certamente rimanere segreti.
34:42Alceste sarebbe un traditore.
34:44Chi ha tradito una volta, tradirà ancora.
34:46C'è qualcuno che dice
34:48di averlo visto in giro negli ultimi tempi
34:50con in tasca un sacco di soldi,
34:52banconote da 100.000 e 100.000 lire
34:54in quegli anni, nel 1975,
34:56sono davvero un sacco di soldi.
34:58Alceste sarebbe un ladro e un traditore?
35:00È per questo che è stato ucciso?
35:06Nel frattempo è tornato in ballo
35:08anche il padre di Alceste, Vittorio Campanile.
35:10Il signor Vittorio è in carcere,
35:12condannato a 18 mesi
35:14per aver preso una bustarella
35:16quando lavorava all'ufficio in poste di Padova.
35:18In carcere il signor Vittorio
35:20parla con un pregiudicato calabrese,
35:22Stefano Sterpa.
35:24Il pregiudicato gli dice che l'omicidio di Alceste
35:26sarebbe da mettere in relazione
35:28con un traffico di opere d'arte
35:30compiuto da gruppi dell'ultrasinistra.
35:32Fa anche dei nomi.
35:34Scattano anche dei mandati di cattura,
35:36poi però si ferma tutto.
35:38Dice che ha detto quelle cose
35:40indotto dal padre di Alceste
35:42per avvalorare la pista rossa.
35:44Il ruolo di Vittorio Campanile
35:46è stato un ruolo
35:48di dirottatore
35:50delle indagini.
35:52Era un personaggio dichiaratamente
35:54di destra.
36:00Non impegnato direttamente
36:02in politica, ma di opinioni di destra.
36:04E io credo che
36:06le sue convinzioni,
36:08se agito come
36:10devo pensare in buona fede,
36:14gli abbiano nebiato
36:16la valutazione
36:18del fatto.
36:20È complessa
36:22l'istruttoria per l'omicidio di Alceste Campanile,
36:24molto complessa.
36:26Dentro ci finiscono tutti,
36:28i fascisti della pista nera
36:30e le varie persone chiamate in causa dalle piste rosse.
36:32Tra queste, lo abbiamo visto,
36:34anche un magistrato di Reggio Emilia.
36:36E quindi l'istruttoria non può rimanere lì.
36:38Articolo 60 del codice di procedura penale.
36:40L'istruttoria si sposta ad Ancona
36:42e ricomincia da capo.
36:44Pochi mesi dopo, il giudice istruttore
36:46Antonio Frisina,
36:48valutate le ipotesi, valutate le testimonianze,
36:50gli indizi e le prove,
36:52per l'omicidio di Alceste Campanile
36:54scagiona completamente
36:56sia i fascisti che i simpatizzanti
36:58della sinistra extraparlamentare,
37:00rinviando a giudizio soltanto i fascisti,
37:02non solo per il volantino della Legione Europa.
37:04Caso chiuso.
37:06Ipotesi azzerate.
37:08Via la pista nera e via la pista rossa.
37:14Fine.
37:16Sul caso Campanile, sulla morte di Alceste,
37:18cala un silenzio che dura anni.
37:20Poi, come nei romanzi gialli,
37:22succede qualcosa.
37:24Un altro colpo di scena.
37:26C'è un'altra pista nera.
37:28Bellini parla di Alceste Campanile
37:30per la prima volta
37:32nel 1999.
37:34A metà del 1999,
37:36quando viene arrestato
37:38per alcuni fatti
37:40di mafia,
37:42si dichiara
37:44intenzionato a collaborare con la giustizia
37:46e comincia a raccontare
37:48una serie di fatti delittuosi
37:50che lo vedono protagonista,
37:52tra i quali c'è anche questo
37:54relativo alla morte di Alceste Campanile.
37:56Lui si chiama Paolo Bellini
37:58ed è un ex estremista di destra
38:00vicino all'area di avanguardia nazionale.
38:02È latitante dal 1976
38:04quando è scappato all'estero
38:06per cercare di sfuggire a un mandato di cattura
38:08per aver cercato di uccidere il fidanzato
38:10della sorella.
38:12Bellini è scappato in Sud America,
38:14dove ha preso vari brevetti da pilota
38:16e si è spostato da un paese all'altro.
38:18Lo ritroviamo in Italia, a Pontassieve,
38:20alla guida di un carico di mobili rubati.
38:22Bellini finisce in carcere,
38:24ma sotto falso nome, come Roberto da Silva.
38:26Strano, in carcere sotto falso nome.
38:28Del resto non è facile identificarlo,
38:30perché le sue impronte sono sparite dagli archivi.
38:32Non è l'unica stranezza
38:34che riguarda Bellini in carcere.
38:36Lì conosce un mafioso di grosso calibro,
38:38un mafioso coinvolto
38:40nella strage di Capaci,
38:42che si chiama Antonino Gioè,
38:44e si ritrova a fare in un certo senso
38:46d'ambasciatore tra lo Stato e la mafia
38:48durante le stragi del 93.
38:50Strano tipo Paolo Bellini,
38:52o Roberto da Silva,
38:54o Luigi Iembo, come si fa chiamare.
38:56Strano tipo.
38:58Perché ci interessa?
39:00Perché quando viene arrestato di nuovo nel 1999,
39:02Paolo Bellini si autoaccusa
39:04di un sacco di delitti.
39:06Dieci o undici, non ricorda neanche lui quanti.
39:08Dice che con le persone che ha ammazzato
39:10ci si potrebbe fare una squadra di calcio.
39:12Molti di questi dice di averli compiuti
39:14per l'andrangheta, e infatti accusa anche
39:16alcuni complici calabresi.
39:18Uno di questi però l'ha compiuto per i fatti suoi,
39:20da solo. Il primo che abbia mai commesso.
39:24Quello di Alceste Campanile.
39:28Bellini, nonostante venga sollecitato
39:30dal magistrato
39:32che lo sta interrogando,
39:34da una ricostruzione
39:36del delitto
39:38da un certo punto di vista estremamente vaga.
39:40Da un altro punto di vista
39:42che ricalca letteralmente
39:44quasi come
39:46Bellini avesse potuto leggere
39:48gli atti o
39:50gli articoli di giornale dell'epoca,
39:52ricalca letteralmente quelli che sono
39:54gli esiti dell'autopsia, cioè non ricorda
39:56ad esempio
40:00l'ora del delitto,
40:02il giorno o l'anno, però ad esempio
40:04ricorda perfettamente
40:06che lo sparo
40:08è dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra.
40:10Bellini dice di aver
40:12incontrato Alceste per caso
40:14sulla via Emilia o sulla provinciale che da Reggio
40:16va a Montecchio, non ricorda.
40:22Lo ha riconosciuto
40:24perché militavano prima assieme
40:26e poi su sponde opposte.
40:28Allora si è abbassato sul volante
40:30per non farsi riconoscere
40:32e gli ha dato un passaggio.
40:34Quando Alceste è salito
40:36ha accelerato ed è ripartito
40:38e poi si è fatto riconoscere.
40:40Hanno parlato soprattutto di una cosa.
40:42Qualche tempo prima
40:44Paolo Bellini, di sera, aveva notato
40:46due uomini che si muovevano attorno
40:48all'albergo del padre.
40:50Due uomini con una tanica di benzina
40:52che erano scappati appena lo avevano visto.
40:54Uno di questi era Alceste Campanile.
40:56Perché si trovava lì?
40:58Gli chiede Bellini.
41:00Alceste avrebbe risposto
41:02che era lì per bruciare l'albergo di un fascista
41:04e che l'avrebbe fatto di nuovo.
41:10Così Bellini non ci vede più
41:12e ferma la macchina.
41:14Ha in tasca una pistola, una 7,65.
41:20Fa scendere Alceste
41:22gli chiede se stava scherzando
41:24e Alceste dice di no.
41:26Allora gli spara.
41:30Prima la testa e poi il corpo.
41:32Un omicidio occasionale, insomma.
41:34E non a scopo politico.
41:36Ma è vero?
41:38Io posso dire che relativamente
41:40al processo di Reggio Emilia
41:42in cui Bellini chiamava in corretà
41:44altre persone
41:46che stavano all'albergo
41:48in relazione a determinati
41:50omicidi,
41:52queste persone chiamate in corretà
41:54sono state assolte dagli omicidi.
41:56Io non posso dire
41:58che la Corte d'Assise
42:00abbia accolto in pieno
42:02la nostra tesi sull'inattendibilità
42:04di Bellini.
42:06Perché le motivazioni della sentenza
42:08non sono ancora state depositate.
42:10Dalla lettura del dispositivo
42:12che ha assolto i chiamati
42:14in corretà da Bellini
42:16si può però supporre
42:18quantomeno che
42:20le dichiarazioni di Bellini
42:22non siano state riscontrate.
42:24Quindi che la Corte d'Assise
42:26non abbia ritenuto riscontrate
42:28adeguatamente le dichiarazioni di Bellini.
42:30Paolo Bellini
42:32viene ascoltato da un magistrato
42:34della Direzione Distrittuale Antimafia,
42:36la dottoressa De Simone.
42:38Poco prima aveva detto alla Polizia
42:40di aver commesso l'omicidio di Alceste
42:42per conto di un altro estremista di destra,
42:44come un atto politico,
42:46ma poi riduce tutto ad un omicidio occasionale
42:48e commesso da solo.
42:50La dottoressa De Simone
42:52ascolta a lungo Paolo Bellini sulla morte di Alceste
42:54ma poi lo ritiene inattendibile.
42:56C'è qualcosa che non torna, infatti.
42:58Paolo Bellini ha ricostruito
43:00l'omicidio di Alceste in quel modo, per quei motivi,
43:02e dice di averlo commesso da solo.
43:04Ma secondo la perizia balistica del Tribunale,
43:06a sparare ad Alceste sono state
43:08due pistole diverse.
43:10La ricostruzione non torna, non quadra.
43:12Allora, qual è la verità?
43:14Paolo Bellini è una persona estremamente
43:16intelligente e astuta,
43:18quindi è estremamente
43:20difficile comprendere il motivo
43:22per cui abbia confessato
43:24l'omicidio campanile.
43:26Paolo Bellini,
43:28quando si pente, ha interesse
43:30ad essere credibile,
43:32a fare affermazioni
43:34fondate, riscontrabili
43:36sulla base di prove,
43:38e ha anche interesse, ovviamente, a chiamare in corretta
43:40altre persone.
43:42E questo al fine di ottenere, ovviamente,
43:44i benefici del programma di protezione.
43:46Un'altra ipotesi è
43:48che decida di confessare
43:50questo delitto per
43:52mettere definitivamente
43:54una pietra tombale sopra
43:56uno dei delitti
43:58che hanno insanguinato
44:00Reggio Emilia e che non sono risolti,
44:02che rappresentano
44:04tuttora motivo
44:06di discussione, angoscia,
44:08quindi Bellini decide
44:10di fare un favore a qualcuno,
44:12di accollarsi anche a questa responsabilità
44:14e chiudere
44:16definitivamente, dopo una trentina
44:18di anni, questa vicenda.
44:20Pista nera, pista rossa,
44:22un'altra pista nera.
44:24Il caso campanile comincia a farsi davvero complicato.
44:26Chi ha ucciso Alceste?
44:28Fascisti che l'hanno prelevato
44:30a Reggio per portarlo in campagna
44:32e giustiziarlo nell'ambito di una lotta
44:34politica che si fa sempre più violenta?
44:38Oppure
44:40è stato Paolo Bellini
44:42da solo, per uno scatto d'ira?
44:48Oppure
44:50sono compagni come lui che fanno salire
44:52Alceste in macchina senza che possa temere
44:54niente?
45:02I compagni lo portano fuori città,
45:04lo fanno scendere
45:06e lo uccidono in quel modo.
45:08Un colpo alla nuca mentre lo fanno inginocchiare
45:10e uno al cuore, per sicurezza.
45:12Perché?
45:14Non per il sequestro Saronio,
45:16ha detto il giudice istruttore.
45:18Però, in quegli anni, di cose pericolose
45:20relative alla politica in Italia e a Reggio
45:22ne accadevano parecchie.
45:24Sono anni particolari quelli.
45:26Dal punto di vista della collocazione politica
45:28stiamo parlando di anni molto particolari
45:30perché lotta continua
45:32stava comparendo in qualche modo
45:34con la famiglia.
45:36Non era ancora una presenza effettiva
45:38e consistente.
45:40C'era un partito comunista
45:42onnipresente e c'era
45:44una frangia della sinistra
45:46che aveva intrapreso altri percorsi
45:50e dalla quale alcuni militanti
45:52già avevano fatto scelte
45:54che li avevano portati lontano da Reggio.
45:56Quindi Alceste
45:58sta in questo contesto.
46:00Altri percorsi.
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