Pupi Avati al Lucca Film Festival, tra gotico e ricerca di perdono

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Trascrizione
00:00Ma io credo, nella mia carriera, di aver fatto attorno a 54-55 film, non li ho contati,
00:18da quando incontrai Mario Maricelli, via del corso, qualche tempo prima che morisse, gli
00:23chiesi, ma Mario, tu quanti film hai fatto?
00:26Lui mi disse 65, io non ci arriverò mai a quel numero, quindi mi rassegno a un numero
00:34più basso, fra tutti questi ci sono film di generi, di vari generi, anche il genere
00:40gotico.
00:41Quale nuova sfida rappresenta per lei l'Orto Americano?
00:54La mia sfida è quella di tornare un cinema a cinema, addirittura in bianco e nero, che
01:00somigliasse a quel cinema che ci ha affascinati negli anni in cui, nel primo dopoguerra italiano,
01:09il cinema americano arrivava, bianco e nero, ed era straordinariamente suggestivo, ed è
01:16un grande capolavoro anche del neorealismo italiano.
01:19Io per la prima volta, dopo tanti film, ho scoperto il bianco e il nero, e l'ho scoperto
01:24girando sia negli Stati Uniti che in Italia questo thriller barra gotico, che mi auguro
01:31ottenga finalmente il consenso del pubblico italiano, come in genere i film gotici miei
01:36hanno sempre ottenuto.
01:37Quale è stato il primo film che ti è piaciuto?
01:44Il primo film a casa finestra che ritrovo fu, come tutti i film miei fortunati sono pochi,
01:50un film di recupero, nel senso che fu fatto con pochissimi soldi, in un momento difficilissimo
01:56della nostra carriera, come gita scolastica, come regalo di Natale, tutti film poverissimi,
02:03fatti con pochissimi soldi.
02:04A casa finestra che ritrovo in particolare fu un film girato nel Polesine con solo dodici
02:12persone, mio fratello che dipinse quelle bocche, insomma ognuno faceva tre o quattro lavori
02:18insieme, e fu un film di genere, per la prima volta un autore italiano, se mi posso considerare
02:25tale, scendeva, si rassegnava a fare un film di genere, e devo dire che fare film di genere
02:33è un'operazione invece che non scredita l'autore, al contrario, ti espone a una scommessa
02:41nel senso che fai un film di genere gotico, quindi devi far paura, devi spaventare, e io
02:49provai a fare per la prima volta questo film di genere, questo cinema di genere, ottenendo
02:54immediatamente un modesto, moderato successo, che negli anni, e sono passati tantissimi
03:01anni, a 76 oggi, un'infinità di anni, questo film si è andato via via in porsi, tant'è
03:08vero che certe volte mi identificano solo con questo film, avendo fatto 54 titoli, allora
03:14questo film che è piaciuto anche oltre i confini, a un certo punto trovandomi in giuria
03:20con John Landis che poi è diventato mio amico, e avendolo un periodo difficile della sua
03:26carriera per motivi non cinematografici ma familiari, gli proposi di fare questo film,
03:34e lui lo traducemmo, insomma ne parliamo, fu un'idea di mio fratello in realtà, e fu
03:41una cosa che rasentò molto l'affattibilità, poi succede nel cinema che improvvisamente
03:49le cose poi svaniscono e non si fanno più, John Landis è rimasto mio amico, ma il film
03:54non si è fatto, è forse meglio, è forse meglio che rimanga quella cosa che abbiamo
03:59fatto noi tanti anni fa. Sto immaginando una storia che riguarda la mancanza di pietà
04:09nell'essere umano moderno, la mancanza del senso del perdono, io ho sentito in questa
04:15storia del mio amico San Giuliano un incativirsi, un godere, un satireggiare eccessivo, cioè
04:29è un essere che è già stato sufficientemente, secondo me stigmatizzato dagli ordini di stampa
04:36e dei media, anche se guardassimo oltre, probabilmente lo lasciassimo un attimo in pace, sapendo
04:43quello che sta vivendo lui, sarebbe un'operazione umanamente condivisibile, purtroppo questo
04:49mondo non perdona, non è più capace del perdono, io voglio fare un film su questo
04:56mondo che non è più capace del perdono.
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