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Roma, 2 ott. (askanews) -Se in Libano non sarà "possibile operare il ministro Crosetto deciderà insieme alle Nazioni Unite" sulla missione Unifil. "Stiamo valutando tutto, ma un conto è preparare" un eventuale ritiro del contingente, "perché se peggiora la situazione bisogna essere pronti a qualsiasi evenienza. Se la situazione non peggiora, per come stanno le cose il contingente rimane lì".Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, uscendo dalla audizione in Parlamento con il collega della Difesa Guido Crosetto sull'escalation in Medio Oriente.Quanto ai civili italiani, Tajani ha detto: "Adesso non stiamo evacuando gli italiani, ma invitiamo chi vuole a rientrare in Italia, agevolando i rientri attraverso accordi e contratti con compagnie aeree private per aggiungere nuovi voli dal Libano"."Tutte le ipotesi devono essere valutate perché non sappiamo l'evolversi della situazione, non dipende da noi" ha aggiunto.

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Trascrizione
00:00Non è possibile reoperare, l'Isolo sempre deciderà insieme alle Nazioni Unite, ma stiamo valutando tutte le condizioni.
00:09Per adesso non ci sono le condizioni, noi stiamo valutando tutte le condizioni dell'evacuazione e di tutti quanti,
00:15ma un conto è preparare perché se peggiore la situazione bisogna essere pronti a qualsiasi evenienza.
00:23Se la situazione non peggiora, come stanno le cose, il continente rimane lì.
00:27Non stiamo evacuando gli italiani, stiamo soltanto favorendo il risupero della popolazione civile
00:32e il loro ritorno in Italia.
00:34Per chi vuole invitiamo a rientrare in Italia e stiamo agevolando attraverso accordi o contratti con compagnie aeree private
00:47che non fanno normalmente la linea da Berio all'Italia per aggiungere nuovi vuoli
00:52che possano permettere ai cittadini italiani di acquistare un biglietto e di ritornare in Italia, così come facevano in Israele.
00:59Tutte le ipotesi devono essere valutate perché non sappiamo la situazione che non dipende da noi.

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