È stato trovato un nuovo esopianeta l'incredibile scoperta

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00:00Lo hanno cercato a lungo e, infine, lo hanno trovato.
00:03Un team internazionale di astronomi, e anche italiani, ha scoperto un piccolo esopianeta
00:09che orbita attorno alla stella di Barnard, a soli sei anni luce di distanza dalla Terra.
00:15L'importante scoperta è stata pubblicata in un articolo su Astronomy & Astrophysics,
00:20dove viene spiegato nel dettaglio cosa sappiamo del piccolo Barnard B.
00:24La stella di Barnard è una nana rossa grande un quinto del sole e più fredda di 2500
00:30gradi centigradi, che si trova a circa sei anni luce di distanza da noi.
00:34Questo corpo celeste ha sempre suscitato un fascino del tutto particolare negli scienziati,
00:40attratti essenzialmente da una possibilità, scoprire dei mondi attorno a essa.
00:44Questa ricerca è iniziata negli anni sessanta ma con risultati del tutto deludenti.
00:50Si sono susseguite nel tempo presunte nuove scoperte e correlati annunci che,
00:54infine, si sono rivelati frutto di errori nella strumentazione e nei metodi.
00:59Anche di recente, nel 2018, si pensava di aver scovato un nuovo pianeta attorno a Barnard ma
01:06non era niente più che una sorta di riflesso. L'ultimo studio pubblicato questa settimana su
01:12Astronomy & Astrophysics è tutta un'altra storia. Il team internazionale di astronomi coinvolto
01:17ha davvero scoperto un nuovo esopianeta mai individuato prima che orbita attorno alla stella
01:21di Barnard. Il piccolo pianeta, chiamato Barnard B, possiede una massa che è inferiore alla metà
01:27di quella terrestre e orbita attorno alla sua stella ospite ogni tre giorni, l'orbita venti
01:32volte più vicina di quella di Mercurio al Sole. I precedenti fallimenti nello studio della stella
01:38di Barnard erano frutto di errori, per lo più tecnici. Non è un caso che la scoperta di Barnard
01:44sia avvenuta proprio in questo momento storico, lo studio degli esopianeti e la loro ricerca attorno
01:50alle stelle della Via Lattea hanno fatto passi da gigante. La precisione con cui gli astronomi
01:56hanno individuato l'esopianeta è dovuta a uno strumento di ultimissima generazione in grado
02:00misurare una piccolissima velocità radiale, ovvero l'oscillazione che la gravità di un pianeta
02:05esercita mentre orbita nella sua stella ospite. Il professor González Hernández, autore dello
02:11studio, è un team che ha unito scienziati svizzeri, italiani e portoghesi hanno costruito
02:16ESPRESSO e che le è Spectrograph for Rocky Exoplanets and Stable Spectroscopic Observations
02:21degli European Southern Observatories ESO. Come ha spiegato lo stesso González Hernández,
02:27ESPRESSO è incredibilmente preciso ed è proprio questo che ha fatto la differenza e ha reso
02:31possibile la nuova scoperta. La variazione della velocità radiale della stella di Barnard indotta
02:37dal pianeta Barnard b è pari a 50 cm al secondo, un valore così piccolo che non poteva essere
02:43misurato neppure con spettrografi di alta precisione come ARPS e ARPSenne. Per questo
02:48motivo abbiamo usato ESPRESSO che è uno strumento ancora più avanzato, con una precisione che arriva
02:53fino ai 10 cm al secondo, ha spiegato Serena Benatti dell'Istituto Nazionale di Astrofisica
02:59di Palermo. Grazie ai dati di ESPRESSO sono anche emersi indizi sulla possibile presenza di altri
03:05esopianeti attorno alla stella di Barnard. Se fosse vero avremmo a che fare con un sistema
03:09planetario molto compatto con periodi orbitali molto simili a quello di Barnard b, ha aggiunto
03:14Benatti. Il video finisce qui ma se sei interessato alle news puoi iscriverti al
03:20canale e attivare la campanella per non perderti i nuovi video.

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