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CortometraggiTrascrizione
00:00Settembre, andiamo, è ora di migrare, ora in terra d'Abruzzi i miei pastori lasciano
00:10gli stazi e vanno verso il mare, scendono all'atriatico selvaggio che verde è come
00:18i pascoli dei monti, han bevuto profondamente ai frunti albestre che sapor d'acqua latia
00:25di mangra nei cuori a esori a conforto che lungo e luda la lor sete via, rinnovato hanno
00:35verde l'avellano e vanno per tratturo antico al piano quasi per un erbar fiume silente
00:44sulle vestigia degli antichi padri, o voce di colui che primamente conosce il tremolare
00:51della marina, ora lunghesso il litorale cammina la greggia senza mutamento all'aria, il sole
01:01imbiondasi la viva lana che quasi dalla sabbia non divaria, i sciacquio, calpestio, dolci
01:11rumori, ah perché non sono io con i miei pastori?