• mese scorso
«La crisi climatica e la siccità devono essere affrontate come priorità. La grave crisi idrica in Sicilia, Sardegna e Puglia e le previsioni difficili in tutta Italia e anche nel bacino del Po, impongono azioni decise. I certificati blu, proposti insieme a tanti operatori e utenti del settore idrico a partire da una grande realtà pubblica come l'acquedotto pugliese possono essere lo strumento per incoraggiare l'uso efficiente e il riuso della risorsa acqua». Così Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde ed ex ministro dell'Agricoltura e dell'Ambiente e autore di pubblicazioni e campagne per l'acqua pubblica, ha rilanciato da Bari, dal congresso Acqua: Ponte del Futuro, la sfida per certificati blu per risparmio e efficienza idrica. Ha aggiunto: «Occorre realizzare l'attuazione del referendum sull'acqua bene comune e una valida manutenzione e completamento degli invasi sottoutilizzati o ancora da completare o collegare, prima di sprecare denaro pubblico in nuove mega-opere serve infine una razionalizzazione di tutte le normative in materia d'acqua e un'attenzione particolare alle esigenze dell'agricoltura, il settore più a rischio per la siccità e che va aiutato verso un'innovazione responsabile che migliori l'uso dell'acqua garantendo disponibilità e qualità della risorsa».

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00:00Dabbari è una sfida contro la siccità, è una priorità la lotta alla siccità in tutto il Paese, in particolare nel mezzogiorno, è un'iniziativa con gli acquedotti e le grandi realtà del sistema idrico italiano.
00:14Ricordiamoci che l'Italia ha votato con un referendum il diritto all'acqua come bene comune e bene pubblico ed ecco perché la proposta dei certificati blu.
00:23Cosa significa? Che come succede sull'energia dobbiamo premiare le attività imprenditoriali che risparmiano l'acqua, che la riusano, che la riciclano.
00:32È fondamentale non sprecare acqua, realizzare un sistema valido, migliorare gli invasi e quegli invasi che ci sono devono essere collegati alla rete idrica, non come sta accadendo in Sicilia.
00:44Bisogna fare la manutenzione degli impianti esistenti prima di pensare a chi sa quali grandi nuove opere e dobbiamo avere un'attenzione al mondo dell'agricoltura che soffre particolarmente la crisi idrica
00:57e essere capaci anche di realizzare acqua recuperata dai sistemi di depurazione purché certificata perché deve essere di valore.
01:06Quindi dar Bari una grande sfida con l'acquedotto pugliese che è l'acquedotto più grande d'Europa e che è un acquedotto di una società pubblica per fare in modo che l'acqua resti tra l'altro nell'ambito delle aziende italiane.
01:20Non vogliamo che altri paesi cerchino addirittura con la scusa dell'interconnessione di recuperarsi l'acqua dal nostro paese.
01:28Noi abbiamo una necessità di razionalizzare l'uso, abbiamo acqua ma abbiamo grandi zone che soffrono la siccità a cominciare dalla Puglia che è storicamente una regione siccitosa ma la Sicilia ha avuto una situazione drammatica, la Sardegna e abbiamo il nord che a volte si trova con le alluvioni, a volte si trova con siccità drammatica e hanno coinvolto anche il bacino del Po.
01:51Quindi razionalizzare, intervenire, considerare una priorità il risparmio idrico nel nostro paese e il buon uso di questo grande bene essenziale alla vita che è l'acqua.

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