Tgs Sette, edizione del 13 ottobre

  • l’altro ieri
Il rotocalco della domenica
Trascrizione
00:00Ben trovati, questo è TGS7, il nostro rotocalco settimanale, andiamo in onda la domenica e
00:22facciamo il punto su alcuni avvenimenti ai quali vogliamo riservare un approfondimento.
00:28Oggi apriamo il nostro programma con un approfondimento che riguarda le aggressioni negli ospedali.
00:34Se ne sono verificate diverse, sono in numero crescente, è un fenomeno che non riguarda
00:39soltanto la Sicilia, è abbastanza diffuso nelle aree metropolitane soprattutto, ma ci
00:44sono stati casi anche in provincia, fino a spingersi al delitto come è avvenuto in provincia
00:50di Agrigento qualche tempo fa dove un medico di base è stato ucciso.
00:54Ho un ospite in studio in questa prima parte, ne avremo anche uno nella seconda parte e
00:59ringrazio per aver accettato il nostro invito il dottore Massimo Geraci che dirige il pronto
01:04soccorso dell'ospedale civico di Palermo, il secondo ospedale più grande del sud, credo,
01:10dopo quello di Napoli.
01:13Grazie di aver accettato il nostro invito.
01:16Uno degli ultimi episodi, proprio nel pronto soccorso dell'ospedale civico, un infermiere
01:20è stato aggredito da un paziente, stranamente non perché non lo volesse curare, ma perché
01:27lo voleva curare, se ricordo bene come sono andate le cose, no?
01:30Sì, qualcosa del genere, è uno degli eventi che si è verificato nel nostro pronto soccorso
01:38che fa circa 70 mila cessi l'anno ed è un fenomeno sicuramente in escalation, in esponenziale
01:47un po' a tutte le latitudini, come correttamente ha detto, ed è abbastanza paradossale pensare
01:53che si svolga in quei luoghi in cui si cerca di garantire la salute proprio a coloro che
01:59si rendono poi protagonisti delle aggressioni.
02:01Però le ragioni sono varie, in questo caso probabilmente mi pare di avere capito che
02:06ci fosse un inizio di infarto che il paziente non ha capito, l'infermiere voleva indirizzarlo
02:12verso ulteriori controlli, ma ce ne racconta qualcun altro di episodi che sono capitati
02:18anche a lei personalmente?
02:19Gli episodi sono di svariata natura, si va dalle aggressioni verbali che possono essere
02:24quotidiane a quelli che sono invece dei fatti eclatanti, come quelli che hanno interessato
02:31qualche anno fa il nostro pronto soccorso quando a seguito di un decesso di un paziente,
02:37un intero nucleo familiare costituito da almeno una trentina di persone, ha fatto irruzione
02:41in pronto soccorso devastando così un po' per rabbia il triage e altri luoghi, interrompendo
02:49naturalmente le attività assistenziali in favore degli altri pazienti.
02:53Lo ricordo questo episodio, è abbastanza grave, era lì presente lei personalmente
02:59e come fronteggiò questa...
03:01Era presente, in questi casi è molto difficile interfacciarsi con l'utente falito, è molto
03:12complesso, quindi si lascia fare ai vigilanti, le forze dell'ordine sono intervenute rapidamente,
03:17ovviamente si cerca di non opporsi a quella che è una furia chiaramente incontrollabile
03:26del momento, perché può essere solo controproducente.
03:30Siete abbastanza nel pronto soccorso di Palermo del Civico per esempio?
03:34Sì, il nostro pronto soccorso per fortuna da questo punto di vista è un'isola felice,
03:38nel senso che è interessato da grandi volumi di attività, però il personale tutto sommato
03:45non è carente come può esserlo per esempio in altri pronto soccorso della stessa città.
03:52Quanti?
03:53Ce lo possiamo dire?
03:54Sì, in pronto soccorso siamo 27 medici.
03:5727, al paramedici?
04:00Gli infermieri sono una sessantina.
04:02Quindi non pochi?
04:03Non pochi, no.
04:04Quindi è una stanteria con molti posti letto tra l'altro, no?
04:08Sì, complessivamente noi abbiamo 32 posti letto di cui 8 sono carattere subintensivo
04:16e poi una recettività che arriva fino a 42 posti letto disponibili.
04:24Senta dottore, ma che cosa non funziona?
04:26Perché la gente è così arrabbiata?
04:28Perché anche la figura del medico ha perso così tanta credibilità?
04:33Beh, non si può negare che la percezione di abbandono, la sensazione di deumanizzazione
04:46della presa in cura tragga le motivazioni principali dalle condizioni di sovraffollamento,
04:53del lungamento dei tempi d'attesa, dalle condizioni di promiscuità in cui si trovano
04:57oggi ormai tutti pronti soccorso e dalle condizioni, non sarà il caso nostro, ma della nostra
05:04grande maggioranza, sì, dalle condizioni di carenza, di organico che naturalmente determinano
05:10una crescita esponenziale della tensione sociale con i familiari e i pazienti, il che costituisce
05:16l'innesco migliore per fenomeni conflittuali che spesso...
05:19Le dico una cosa che ha un po' il sapore della provocazione, non è che poi alla gente
05:25abbiamo propinato il modello IAR o il modello del medico belloccio e patinato delle serie
05:31tv e poi la realtà è ben diversa e la gente si arrabbia perché nella contraddizione saltano
05:37i nervi?
05:38Beh sì, sicuramente nel pregiudizio dilagante che ogni giorno noi possiamo constatare c'è
05:44sicuramente l'effetto del medical drama probabilmente, ma anche dobbiamo dirlo una
05:52disfunzione del sistema che ormai opera da diversi anni e che si traduce sostanzialmente
05:58in una difficoltà di accesso alle cure da parte dei pazienti.
06:01Quindi il pronto soccorso diventa un po' il front office della sanità, è l'ultima spiaggia,
06:06peggio, l'ultima spiaggia dovrebbe essere l'ultima spiaggia per le condizioni di emergenza
06:11e l'ultima spiaggia diventa l'ultima spiaggia anche per quelle cure di bassa complessità
06:14che dovrebbero essere propagate, per esempio sul territorio, quindi diciamo che c'è una
06:21insoddisfazione latente, più che latente, manifesta nel momento in cui l'aggressione
06:28interessa anche il cittadino, lo dico tra virgolette, modello, magari non si concretizza
06:34nell'aggressione fisica, ma nell'aggressione verbale, se faccio sentire i sindacati e poi
06:39commentiamo sulla radice del problema, le faccio sentire Leonardo Lapiana, segretario
06:44generale della CISL che all'indomani dell'aggressione al paramedico, al pronto soccorso, ha invocato
06:50una serie di interventi, ecco la sua dichiarazione.
06:54Ormai purtroppo è un'emergenza quotidiana, ogni giorno in tutte le province, in tutti
06:58i nostri ospedali, in tantissimi posti che si occupano della nostra cura assistiamo ad
07:02aggressione al personale medico, al personale sanitario, al personale parasanitario, non
07:06è più sostenibile questa cosa qui, dobbiamo dare una mano a chi si prende cura di noi,
07:11serve che bisogna guardare complessivamente a un riordino del sistema sanitario, la territorialità
07:16del sistema sanitario, bisogna incrementare fortemente sia il numero di medici che di
07:20personale sanitario, bisogna dare una mano alle persone anche attraverso un supporto
07:25psicologico nelle aree di emergenza.
07:27Il tema della sanità è un tema sociale, il nostro sindacato, la CISL, è impegnata
07:32con tutti i suoi operatori a cercare di trovare delle soluzioni, serve anche che ci siano
07:37delle persone che si occupino della cura, ma serve anche che ci siano le persone che
07:40si occupino della sicurezza di chi questa cura la offre ogni giorno, ecco bisogna lavorare
07:45tutti insieme perché questa situazione sta diventando un'emergenza sociale.
07:48Questa situazione è all'ordine del giorno dell'assessorato sanità per esempio, lei
07:55ha un'esperienza ormai veramente trentennale e credo che abbia avuto confronti anche di
08:00natura sindacale, oltre che di scambio professionale e istituzionale, il modello è quello giusto?
08:05Il modello che ovviamente discende dalla normativa nazionale evidentemente non è quello giusto,
08:11non è più perlomeno funzionale a quelle che sono le nuove esigenze sanitarie, oggi immaginiamo
08:18soltanto questo che quello che si faceva solo dieci anni fa in pronto soccorso non è nemmeno
08:25paragonabile a quello che si fa adesso, oggi in pronto soccorso si attuano delle cure diagnostica
08:33e terapia di eccellenza, si consideri che i reti delle patologie tempodipendenti conducono
08:41nei centri che sono hub per il trattamento di certe patologie un numero elevato di pazienti
08:51complessi che devono essere sottoposti a procedure nell'ambito della stessa permanenza
08:57in pronto soccorso che sono procedure di altissimo profilo professionale.
09:02Quindi non è più il posteggio di una volta?
09:03Non è più il posteggio di una volta, soffre dei problemi di una volta che diventano chiaramente
09:08molto, decisamente ingestibili.
09:12Però le chiedo anche questo, codice giallo, codice arancio, codice rosso, c'è la sensazione
09:19di qualcosa che sembra voler mettere ordine e non mette ordine, che dice?
09:25Perché ci stiamo rifacendo a dei modelli che potevano andar bene 10-15 anni fa, non
09:33più oggi.
09:34E come bisogna fare?
09:35Oggi la gestione delle code, ma entreremmo troppo nel tecnico, la gestione delle code
09:39è uno dei primi aspetti di tipo organizzativo che necessita di una gestione, questa è una
09:47gestione interna, una gestione dei responsabili della struttura che in presenza di risorse
09:53ovviamente ha la possibilità di articolare quella prima risposta in maniera tale da separare
09:59i pazienti che hanno un reale bisogno da quelli che magari hanno un bisogno relativo ma sicuramente
10:05con priorità diverse.
10:06Quindi forse il personale non basta?
10:07Il personale alla fine, anche se risponde alle dotazioni organiche, rischia di non
10:12bastare perché le attività si sono incrementate in teoria.
10:16Mi metto nei panni di un paziente, un reparto dipende dal primario, è una cattiveria?
10:24No, non è una cattiveria, è la verità ma è anche vero che le strutture di pronto soccorso
10:33io ritengo un po' dovunque siano al massimo dell'ottimizzazione delle risorse che hanno
10:38a disposizione, credo che si sia raggiunto quello che si chiama saggio marginale, una
10:43situazione nella quale non è possibile un miglioramento se non con l'immissione di
10:49nuove risorse.
10:50Ci mettiamo anche dentro un po' di antropologia, un tempo fa, anni fa devo dire, un bravissimo
10:54giornalista che ha lasciato Palermo e poi è finito a lavorare per una testata nazionale
10:59scrisse l'ospedale civico è la seconda casa dei palermitani, troppo accesso per esempio
11:05all'inizio della settimana, c'è come diceva Lapiana poca medicina del territorio per cui
11:09alla fine è lì l'imbuto?
11:11Sì, quando si parla di difficoltà di accesso alle cure si intende proprio di accesso alle
11:14cure di tipo territoriale, quindi se il lunedì mattina come può succedere in un ufficio
11:21postale noi abbiamo il picco di accessi è chiaro che il suo collega aveva pienamente
11:27ragione.
11:28Ci sono vari aspetti nella frequentazione di un pronto soccorso, c'è anche il pronto
11:34soccorso considerato come il banco matto della salute, in un sistema, in un momento di crisi
11:39come questa molta gente...
11:40Quando c'è attenzione lei si tuffa in mezzo agli agitati, ai facini orosi, che fa?
11:46Si...
11:47Che si tira indietro insomma, con questo aspetto da George Clooney noi ci aspettiamo che lei
11:52ci vada in mezzo alla lite...
11:54No, è chiaro che mi è capitato diverse volte di trovarmi... ma il problema, la lite, l'aggressione
12:03è legata ad aspetti che riguardano anche un po' il distacco emotivo che si sta generando
12:10anche negli operatori sanitari, che è il problema più grosso, è uno degli aspetti
12:15del cosiddetto burnout, che interessa ormai il 50%, informa il 50% dei cittadini...
12:22Anche i giornalisti...
12:23Ecco, e determina anche, oltre che questo distacco emotivo, una schermatura che non
12:28è solo quella fisica, con le blindature, la bunkerizzazione dei pronto soccorso, ma
12:33anche di tipo emotivo, una deumanizzazione della presa in carico, è poi un aspetto
12:40che il cittadino percepisce come...
12:42Quindi a lei l'idea dei poliziotti alla fine presenti piace o no?
12:47Ma guardi, è stato tanta auspicata questo intervento, questi interventi di tipo interdittivo
12:52che poi alla fine sono avvenuti, anche sulla scorta di alcune indagini che sono state portate
12:57avanti dal sindacato dei medici più rappresentativo in Italia, che attesta che più del 50% delle
13:03aggressioni avviene da parte dei familiari, quindi è doloroso pensare che quella che
13:08non molto tempo fa veniva considerata risorsa e sicurezza, cioè la presenza del congiunto
13:12accanto al paziente, oggi è da considerare come un rischio per l'incolumità degli stessi
13:17operatori.
13:18Eppure tutti i modelli dicono questo, in Europa la vicinanza dei familiari è mezza cura?
13:23Assolutamente sì, quindi ci dobbiamo interrogare, le cose sono due, o la popolazione si è improvvisamente
13:29incattivita, oppure c'è qualcosa nel sistema che deve essere corretto.
13:33Lei è uno che parla chiaro tra l'altro, ma ci ha mai parlato per esempio con l'assessore
13:37Giovanna Volo, col Presidente della Regione?
13:39Noi devo dire che l'assessorato sta facendo in questo momento, ha adottato un provvedimento
13:45che mi vede parte in causa, che è questa commissione per un'indagine conoscitiva sui
13:52pronto soccorso regionali, che per la prima volta è stata fatta proprio dai tecnici di
13:57pronto soccorso, è stata composta quindi con primari di pronto soccorso.
14:01Un diario di bordo?
14:03No, noi stiamo conducendo in questo momento un'indagine conoscitiva utilizzando i dati
14:07di attività, dati molto complessi ma che devono assolutamente essere...
14:11Quindi anche i flussi immagino?
14:14Esattamente, e poi andremo fisicamente a visitare il pronto soccorso e redigeremo alla fine
14:20un documento che così servirà, è una novità ed è una cosa che abbiamo accolto con molta
14:29soddisfazione perché per anni le ispezioni venivano fatte da altri, chi se non coloro
14:37che si occupano di questo...
14:38L'ispezionato si auto-ispeziona?
14:40E quando si comincia?
14:41E' un po' la battuta, abbiamo già cominciato, inizieremo con le visite, con le on-site
14:45visit sicuramente entro la fine del mese di ottobre e proseguiremo, a dicembre sicuramente
14:51termineremo i lavori.
14:52Grazie, vi ringrazio molto, buon lavoro e siamo con voi nei limiti del possibile.
14:58Grazie, grazie mille.
14:59E allora, ci fermiamo per questa prima parte, ringrazio il dottore Massimo Geraci, fra poco
15:05andremo a Campobello di Mazzara, o meglio, Campobello di Mazzara è arrivata qui in studio
15:10Giornale di Sicilia Media Group, l'informazione 24 ore non stop.
15:16Giornale di Sicilia, gds.it, tgs, rgs, ci facciamo in quattro per dirvi tutto.
15:26Rieccoci in studio con un altro ospite, il sindaco di Campobello di Mazzara, Giuseppe
15:31Castiglione, che ringrazio di aver accettato il nostro invito.
15:35Dietro di lui vedete la torre dell'orologio del comune, del municipio di Campobello di
15:41Mazzara, un paese che si è trovato catapultato sui media nazionali, internazionali, tutto
15:48il mondo, per essere stato la casa di Matteo Messina Denaro per alcuni anni.
15:54Tre covi, trovati una vita come quella di tanti altri, vissuta con una serie di favoreggiatori
16:02e adesso un pregiudizio fortissimo su questo paese, che è guidato, almeno la giunta comunale
16:08è guidata da questo signore, Giuseppe Castiglione, che ha trovato la forza di dire, venite a
16:16vedere il film di Piazza e Grassadonia, dedicato alla latitanza di Matteo Messina Denaro, è
16:23giusto che la nostra città lo venga a vedere, perché la mafia bisogna conoscerla da vicino.
16:27E quindi il 24 ottobre è atteso in una cittadina, dove non si va al cinema di solito, questo
16:32film, è così?
16:34Sì, intanto la ringrazio di avermi dato anche l'opportunità di portare la voce della nostra
16:38città alla vostra televisione, per poter gridare ad alta voce che Campobello, al di
16:45là di quell'episodio, è fatta per la stragrande maggioranza di gente per bene, questo ci tengo
16:49a sottolinearlo, l'ho fatto incessantemente nel recente passato e continuo a farlo, lei
16:54mi sta dando l'opportunità.
16:56Perché ho voluto fortemente la prevenzione del film, non era facile poterlo ottenere
17:00perché noi non facciamo parte di un circuito di sale cinematografiche, perché il nostro
17:04teatro che io ho ridato alla fruizione della nostra città, Cineteatro Olimpia, ancora
17:12non fa parte di nessun circuito, è appena iniziata da un anno l'attività dentro questo
17:17teatro e cinema che io ho ridato alla fruizione dopo 40 anni di inattività.
17:22E quale migliore occasione per poter sgombrare il campo da ogni dubbio su quello che è
17:27la realtà della nostra collettività e quindi ho fatto in modo di poter contattare la distribuzione
17:35in Sicilia per far sì che si potesse ottenere questa possibilità nella nostra città, ho
17:41trovato la disponibilità del signor Drogo che è il proprietario di un cinema di Mazzarato
17:47del Vallo, il quale si è messo pure lui assieme a me a bracetta a cercare di perorare questa
17:53causa e finalmente abbiamo ottenuto l'ok e dal 24 di ottobre fino al 29, con l'esclusione
17:59del sabato, sarà possibile partecipare alla proiezione nella nostra sala che ritengo
18:04sia il nuovo idoneo.
18:06Verranno i protagonisti?
18:08Questo non lo so, è ancora da vedere.
18:10Questo non mi è stato garantito, può anche darsi.
18:13Sarebbe una buona idea.
18:15Senta Sindaco, è trascorso un po' di tempo da quando Matteo Messina Denaro è stato catturato
18:21a Palermo, lo dobbiamo dire, però arrivava da Campobello di Mazzara dove aveva vissuto
18:26alcuni anni.
18:27Io le devo fare alcune domande molto schiette perché è giusto, avete il diritto di ricominciare
18:32tra l'altro dopo la morte del super boss morto in carcere il 25 settembre dello scorso anno,
18:40ma questa gente che va attorno a Messina Denaro, a partire dal medico curante,
18:46a quell'uomo che gli ha prestato il nome, Andrea Bonafede, l'amante che lo ha aiutato
18:53anche dopo la fine della latitanza, questa è la gente che circolava in paese,
18:57lei per esempio li conosceva?
18:59Assolutamente, tra l'altro c'era anche l'altro umone, Andrea Bonafede, che era un operato
19:04umone, persona, lo dicono tutti, non lo dico solo io, persona intelligente ma dal punto
19:10di vista lavorativo, un infaticabile lavoratore.
19:12Io avrei messo la mano sul fuoco per garantire la sua esternità e fatte, invece, purtroppo
19:18oggi dai fatti che leggo di cronaca mi rendo conto che c'era una doppia personalità,
19:23una doppia conduzione di vita, ne devo prendere atto e purtroppo non è contestabile
19:31a nessuna di tutte le cose che stanno uscendo fuori perché sono provate da fatte.
19:36Cominciano ad arrivare anche le condanne, tra l'altro il medico Alfonso Tumbarello
19:40è stato condannato, parliamo di un notabile del paese, un medico di base, lo vediamo
19:47in questa foto, lei lo conosceva?
19:49Sì, è stato anche il mio medico curante per oltre 20 anni, una persona estimatissima
19:55in questa città perché la sua professionalità, la sua serietà erano per noi il pane quotidiano
20:04e quindi tutti questi fatti hanno lasciato a me, ma anche le persone che conoscevano
20:11coloro i quali si sono resi congeghi e responsabili di questa latenanza, ci hanno lasciati astoniti
20:17e sbagliati.
20:19Facciamo vedere anche Laura Bonafede, conosceva anche lei, figlia di un mafioso.
20:25Un'insegnante dello Stato che svolgeva la sua attività generalmente e che ha lasciato
20:32anche lei tutto di sorpresa.
20:34Ma lei si è fatta una domanda per esempio, lei è sembrato nel ricostruire anche i suoi
20:37ricordi di averlo mai incontrato questo signore che alla fine si muoveva liberamente, andava
20:41al supermercato, andava in giro?
20:44Non le nascondo, ho cercato di fare mento locale per vedere se mi fosse capitata questa
20:49situazione, ma io intanto vado a fare poco la spesa e per cui mi capitava poco di frequentare
20:55i supermercati piuttosto che anche altri luoghi che lui frequentava.
21:00Però sono sicuro che se mi fosse capitata l'occasione io avrei avuto difficoltà a
21:05riconoscerlo perché non lo conoscevo da prima e quindi oggi...
21:10Lui è di Castelvetrano, ha vissuto i suoi primi 30 anni a Castelvetrano, benché penso
21:16frequentasse di tanto in tanto la nostra città.
21:19Senta, non la voglio portare indietro nel tempo, però le voglio chiedere, il giorno
21:22in cui lo hanno arrestato ed è venuto fuori il primo covo a Campobello, lei era sindaco
21:26e poi insomma ne ha visti di guai nei mesi successivi, ma che cosa ha pensato?
21:31Allora, lei ha già conto l'episodio perché ce l'ho stampato nella mia mente in maniera
21:36fotografica, la mattina esce, si propaga questa notizia...
21:41Torna alle 9.
21:42Torna alle 9, io ero nella stanza del mio segretero comunale...
21:4516 gennaio 2023.
21:47Arriva questo messaggio e c'è un balzo di euforia, finalmente lo hanno catturato.
21:52Quindi ci colleghiamo con Emilia, con qualcosa per vedere le notizie più direttamente e
21:57vedo scorrere le immagini e rimango impietrito, non tanto per la cattura messa a denaro che
22:04ho fatto in mezzo a dicere, perché ho visto l'altro suo accompagnatore che era Campobello.
22:09L'altro Andrea Bonafede?
22:10No, era Lupino.
22:11Ah, Lupino, come no?
22:12L'autista?
22:13Quindi vedo scorrere le immagini e dico ma questo è uno di Campobello, in credolo cerco
22:19di appurare la visione che ho avuto e purtroppo ho dovuto realizzare che quello era un Campobello
22:26e se qui ha detto a qui c'è la fine del mondo.
22:29E poi da lì...
22:30E c'è stata la fine del mondo?
22:32Io direi proprio di sì, c'è stato uno sconquasso generale nella pancia della nostra città.
22:37Questa notizia purtroppo è entrata a gamba tesa nelle nostre famiglie, ci ha portato
22:42sconforto, ci ha portato disagio.
22:44Anche qua è in giunta, lo vogliamo dire?
22:47Sì, c'è stato questo piccolo...
22:49Il PD a un certo punto l'ha mollata.
22:51Il PD che ha voluto marcare un attimo il territorio pensando che il sindaco di Campobello fosse
22:59il socio di mezz'era dell'anno, cosa che non è affatto.
23:02Lei è un civico, guida un'aggiunta civica?
23:05Assolutamente sì, sono stato vicino all'ambiente PD, non ho mai avuto la tessera, ma ho sempre
23:13favorito le posizioni del Partito Democratico.
23:15Quanto lui rimane di mandato?
23:17Potrebbe essere un anno o un anno e mezzo, dipende da quello che succederà con la riforma
23:21degli interlocali che si apprezzano a votare i nostri parlamentari siciliani.
23:25Senta sindaco, io la vedo anche maturato dal punto di vista della necessità del venire
23:32fuori, molto chiaramente, su una serie di cose.
23:36O si sta da una parte o si sta dall'altra.
23:39Certo c'è un peso enorme per un paese che comunque si è tenuto per anni e anni un latitante così.
23:47Io qualche domanda me la sono fatta anche sugli investigatori che sono sul posto, francamente.
23:51Penso se la facciano anche tanti altri.
23:53Lei che domande si è fatto?
23:54Intanto voglio assolutamente ancora una volta, o l'occasione lo faccio, spezzare una lancia
24:00a favore dell'intera città.
24:01Perché quando si parla dell'intera città io lì mi rifiuto di dover assolutamente confermare
24:07qualsiasi notizia, perché limitiamo la responsabilità di quello che è accaduto nella nostra città
24:13a coloro i quali fino ad oggi sono stati scoperti e magari ad altri se ce ne saranno ancora.
24:19Spero proprio di no.
24:20Lei è stato chiamato dalla Procura come testimone a carico di Tumbarello, per esempio, no?
24:25Sì, sono stato chiamato insieme alla quarta di sindaco a poter dare il mio contributo
24:30alla fase processuale.
24:33Ho detto quello che potevo sapere e l'ho francamente dichiarato.
24:38Ma è stata una discussione di pochi minuti che poi diciamo...
24:42Poi c'è stata la sentenza di condanna.
24:45Esattamente.
24:46Ora, quello che voglio dire è questo.
24:48Io vorrei che Campobello, sì, ha delle responsabilità, ma non si può condannare la città.
24:54Io vorrei che le responsabilità penali siano personali e si conducessero nell'ambito
24:59delle persone responsabili di questi fatti e di questi misfatti che noi condanniamo
25:04perché hanno buttato fango sulla nostra città, sul buon nome della nostra cittadina.
25:09Ho visto una serie di iniziative.
25:10E io cercherò fino all'ultimo giorno del mio mandato di difendere.
25:14Ho visto alcune iniziative, sindaco, anche nelle scuole.
25:17Però secondo me, e le chiedo, il paese è davvero tutto con lei?
25:24C'è paura, c'è timore di nuove conseguenze?
25:28Perché magari le indagini non sono ancora concluse?
25:30Tanti anni di latitanza in un paese come quello probabilmente daranno luogo
25:34ad altri approfondimenti.
25:36Che dice?
25:37Io questo non lo so.
25:39Io penso che la gente invece è stanca di doversi sentire a tutti i costi
25:45additata di essere un paese vicino a messi da denaro.
25:49E' stato il gruppo familiare, più o meno familiare, diciamo,
25:54di quel soggetto che è venuto, diciamo, ha deciso.
25:58Io sono convinto che non abitava solo a Campobello,
26:01e d'altronde gli ultimi fatti di cronaca hanno dimostrato che abitava anche a Mazzara.
26:05E sicuramente avrà abitato anche in altri paesi,
26:08così come girava liberamente in tutta la Sicilia,
26:10in tutta l'Italia, in tutta l'Europa.
26:12Questo la dice a lungo su quello che sono state queste trent'anni di latitanza,
26:17che sicuramente non hanno potuto essere frutto della sua grande,
26:21magari se vogliamo dire così, intelligenza,
26:24ma anche, secondo me, di qualche connivenza a livello investigativo.
26:28Chiedo ai colleghi di farci vedere, ma solo in sottofondo,
26:31le immagini di un servizio che abbiamo realizzato
26:33per la proiezione del film Iddu.
26:35Soltanto ce le fate un po' vedere.
26:37E sono interessanti anche le dichiarazioni dei due attori,
26:42Elio Germano e Toni Servillo.
26:45Ricordiamo anche chi sono gli autori di questa pellicola,
26:50che sono Piazza e Grassadonia.
26:52Io ho visto il film, devo dire,
26:54ed è un film che, se vogliamo, rende grottesca questa vicenda
26:58di Matteo Messina Denaro e di Antonino Vaccarino,
27:01il famoso Svetonio, l'ex sindaco di Castelvetrano,
27:04che con lui ebbe un carteggio, un epistolario.
27:08Allora, Iddu che cosa dice?
27:11Iddu non racconta soltanto il boss e questo amico ambiguo
27:16esponente di presunti servizi segreti.
27:19Racconta anche tutto un reticolo di figure strane
27:24anche nel mondo delle investigazioni
27:27e ci racconta in una commedia a noir
27:30un personaggio grottesco, ma nello stesso tempo
27:33incastrato in un'avventura forse a tratti anche più grandi di lui,
27:39in balia di personaggi molto complessi.
27:42Lei che pensa?
27:44Poi lo vedrà ovviamente il film.
27:46Io ho cercato di non andarlo a vedere nei paesi vicinori
27:50e quindi aspetto la prima proiezione a Campobello.
27:53In sostanza questo film dice che non ce l'ha potuta fare da solo
27:57e non bastavano neanche il signor Luppino
28:00o lo stesso medico Tumbarello.
28:02C'è dell'altro?
28:03C'è dell'altro.
28:04Io voglio ricordare un episodio dai fatti che sono succeduti
28:08di cronaca nel corso di questo periodo
28:11che è diventato breve ma è abbastanza lungo
28:14perlmeno sulla nostra testa.
28:16Ad un certo punto si vede un'immagine del Messina Denaro
28:21che ogni sabato mattina si fermava alle ore 11
28:25davanti all'abitazione della lavora a Buonafede.
28:28Quella era un'immagine non della telecamera del Comune
28:31ma delle forze dell'Ordine.
28:33Non so di quale, di tutte le forze dell'Ordine.
28:36Allora dico ma chi era lì a vedere quell'immagine?
28:39Non si è mai posto la domanda ma chi fosse costui?
28:42Questa macchina a cui apparteneva?
28:44Chi era quel soggetto inquadrato?
28:46Sono un domande che io da cittadino comune
28:50che non faccio questo di mestiere mi pongo
28:53e se manco per questo?
28:55Ma come penso se mancano per questo tutti?
28:57Penso anche gli stessi magistrati che stanno indagando.
29:00Ci proveremo ad essere presenti alla proiezione a Campobello di Mazzara
29:03e proveremo e torneremo a Campobello di Mazzara
29:06anche per la spiaggia di Torretta Granittola
29:09per la pratica del kitesurf, questo bellissimo sport
29:12che si fa su questa bella spiaggia, per il vostro mare molto bello
29:15persino per la torre dell'orologio che avete restaurato.
29:18Avete diritto e anche il dovere di difendere la bellezza
29:21che questo territorio vi dà, soffocato o probabilmente
29:24in quota parte, questo sarà il tempo a dircelo
29:27anche da figure così, che dice?
29:29Nella maniera più assoluta non posso che condividere
29:32ed essere plenamente d'accordo.
29:34Quindi per chi come me ha questa responsabilità
29:37di essere il vicepresidente della città
29:40ho il dovere morale oltre che personale
29:43ma come mia anche forma mentis di fare il tutto
29:46per dare nuovamente quella dignità a questo Campobello
29:49che è stata troppo bilepresa e infangata
29:52da personaggi che non meritavano di stare in mezzo
29:55alla nostra società.
29:57Grazie Giuseppe Castiglione, in bocca al lupo e buon lavoro.
30:00Grazie a noi della società di Campobello.
30:03Ci fermiamo, fra poco un altro argomento delicato.
30:16Ci facciamo in quattro per dirvi tutto.
30:21Rieccoci in studio.
30:22La storia di Giovanni Brusca dovrebbe tornare
30:25a San Giuseppe Iato.
30:26Il condizionale però è d'obbligo
30:28perché la presentazione del libro
30:30Uno così, Giovanni Brusca si racconta
30:32scritto con Marcello Cozzi
30:34ha scatenato veramente tante polemiche.
30:36Il sindaco del centro di questo centro
30:39in provincia di Palermo, Giuseppe Siviglia
30:41è il promotore dell'evento.
30:43Per il primo cittadino si tratta
30:45di un libro a carattere educativo
30:47da fare leggere ai ragazzi, ai giovani
30:49di questa zona della Sicilia
30:51così segnata dal fenomeno mafioso.
30:54E' importante conoscere il male, dice il sindaco.
30:58Non la vede così l'opposizione
31:00del comune di San Giuseppe Iato
31:02secondo cui la comunità è ancora troppo ferita
31:05dal male commesso da Giovanni Brusca.
31:08E inoltre questa presentazione
31:10è stata calata dall'alto
31:12dal sindaco, dicono le componenti
31:14politiche di opposizione
31:16senza alcun dibattito interno.
31:18Giovedì pomeriggio, giovedì scorso
31:20il saggio è stato presentato
31:22al centro studi Rita e Paolo Borsellino
31:26un luogo non uguale a tutti gli altri
31:29era presente il presidente
31:31della fondazione
31:33il magistrato Vittorio Teresi
31:35per Cozzi, coautore di questo libro
31:37non è una riabilitazione del boss
31:40tutt'altro, una specie di viaggio
31:42dentro il male
31:44ecco il reportage del nostro Giorgio Mannino
31:47C'è un pezzo di storia nera
31:49di questo paese che ritorna
31:51e che scorre nelle pagine di un libro
31:53che sta facendo discutere
31:55uno così, Giovanni Brusca si racconta
31:57il titolo del saggio scritto da Don Maurizio Cozzi
31:59ex vicepresidente di Libera
32:01nel dialogo con il sacerdote Uverru
32:03racconta il suo percorso intriso di mafia
32:05fin da quando era bambino
32:07la sua affidazione, la sua freddezza
32:09il terribile rapimento
32:11e poi l'omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo
32:13fino al percorso
32:15che lo ha portato alla collaborazione con la giustizia
32:17un curriculum criminale
32:19che ha scandito la nostra storia
32:21che ha segnato il nostro paese
32:23causato dolore ai familiari delle vittime
32:25sparso sangue e morte
32:27Brusca è un uomo libero dal 31 maggio 2021
32:29ha scontato 25 anni di carcere
32:31ha contribuito a svelare
32:33molti segreti, non tutti
32:35di cosa nostra
32:37Don Maurizio Cozzi ritorna ora sotto i riflettori
32:39d'opinione pubblica con un libro che Giuseppe Siviglia
32:41sindaco di San Giuseppe Iato
32:43per anni feudo della famiglia Brusca
32:45è cento di potere
32:47vorrebbe presentare proprio nel paese
32:49questa scelta però
32:51ha scatenato forti polemiche
32:53una scelta del genere di cui ovviamente
32:55il sindaco aveva ben chiaro l'impatto
32:57che poteva avere sulla nostra comunità
32:59doveva venire attraverso un percorso di confronto
33:01di discussione
33:03coinvolgendo le forze sociali
33:05l'associazionismo
33:07coinvolgendo le forze politiche
33:09perchè è chiaro che si deve discutere del male
33:11ma prima bisogna discutere degli effetti
33:13che il male ha accagionato
33:15nelle vittime facendo parlare le vittime
33:17e può essere il caso facendo parlare i carrieri patriotici
33:19la storia di Giovanni Brusca
33:21così come viene
33:23interpretata al nostro sindaco che dice
33:25può avere una finalità pedagogica per le nuove generazioni
33:27noi riteniamo che non abbia nulla
33:29da insegnare Giovanni
33:31devono essere atti gli esempi positivi
33:34a me con il libro
33:36passano alcuni messaggi
33:38che possono essere anche educativi
33:40non si riesce a capire
33:42perchè
33:44dietro questa presentazione
33:46del libro
33:48si alza un polverone
33:50per una semplice
33:52strumentalizzazione politica
33:54non dobbiamo avere assolutamente paura
33:56di parlare di questa cosa
33:58perchè vi posso assicurare
34:00che a San Giuseppiato c'è una famosa
34:02zona grigia
34:04che è a vi avviso altamente
34:06pericolosa perchè il silenzio
34:08uccide
34:10Brusca conosceva così
34:12diciamo
34:14come amicizia così però
34:16in fondo a fondo non so
34:18cosa faceva lui
34:20come amicizia
34:22amicizia era paesana
34:24però niente di altro
34:26e lei era un amico di Brusca
34:28amico di Brusca
34:30tutti siamo amici perchè
34:32il paese è piccolo
34:34e siamo tutti alla mano
34:36il mio era una persona per bene
34:38gli altri non lo erano
34:40si può permettere di entrare nella normalità
34:42una cosa del genere
34:44fare la presentazione sia qua che in un altro posto
34:46tanto se c'è poi da leggere
34:48o meno
34:50lo leggeranno tutti
34:52in teoria io non ne so parlare
34:54sono all'oscuro proprio
34:56il saggio intanto è stato presentato giovedì scorso
34:58a palermo nel centro studi paolo
35:00e rita borsellino
35:02dove non è mancato il dibattito
35:04chi ha ucciso un bambino pedaceo
35:08e ha fatto delle stragi
35:10è diverso dai
35:12chi faceva le uccisioni
35:14in asia
35:16le stragi
35:18e il piccolo bambino
35:20non è una cosa che io
35:22in questo momento mi fa male lo stomaco
35:24toncozzi però è sicuro
35:26questo libro non è un libro fatto per riabilitare
35:28giovanni brusca ripeto
35:30questo libro è un libro fatto con
35:32l'intento da parte mio
35:34con il desiderio la necessità da parte mia
35:36di scendere nelle radici del mare
35:38di chiedermi perchè
35:40giovanni brusca è una persona che
35:42sa benissimo
35:44che davanti ha soltanto un orizzonte buio
35:46e davanti alle polemiche
35:48davanti a chi ha reagito in questo modo
35:50io non posso che restare in silenzio
35:52per una profonda questione di rispetto
35:54perchè il dolore di abberlo non bisogna mai dimenticare
35:56i preventi di questo libro a chi andranno?
35:58d'accordo con la casa editrice
36:00i preventi di questo libro vanno
36:02per le mie comunità di accoglienza
36:04il sindaco di San Giuseppe Iato
36:06tempo fa mi ha telefonato
36:08e mi ha invitato a presentare il libro
36:10San Giuseppe Iato
36:12dobbiamo solamente capire come e quando
36:14Emilio Corrao genero
36:16di vita a Borsellino non nasconde una certa
36:18amarezza specialmente
36:20in riferimento a un capitolo del libro
36:22dedicato all'incontro avvenuto nel 2008
36:24tra la sorella del giudice Paolo
36:26e Giovanni Brusca
36:28bisognerebbe raccontare tutta la verità
36:30dice Corrao
36:32Rita non aveva nessuna intenzione di incontrare Brusca
36:34ma poi fu convinta
36:36e ricordo benissimo quando Rita dopo l'incontro con Brusca
36:38tornò a casa sconcertata
36:40mi disse quanta disumanità
36:42non voglio più incontrarlo
36:44Don Cozzi però non fa mai riferimento
36:46a tutto questo
36:48basterebbe ascoltare credo un po' di più
36:50per i familiari delle vittime
36:52Vi lasciamo con queste riflessioni
36:54vi ringrazio di averci seguito
36:56TGS7 finisce qui
36:58Arrivederci
37:20Siamo Ottico Ocularium
37:22a Palermo da 40 anni
37:24dottor in ottica e optometria
37:26veniteci a trovare ottobre
37:28è il mese della vista
37:30per i vostri ragazzi, per voi, per controllare
37:32la salute dei vostri occhi
37:34a Palermo in via della regione siciliana
37:36ricordatevi sempre
37:38le lenti a contatto
37:40il prezzo più basso d'Italia
37:42gli occhiali da vista con lo sconto del 50 e 60%
37:44Ottico Ocularium
37:46per chi non lo sapesse
37:49Angelo Lagattuta vi aspetto
37:59Emilio ci siamo?
38:01Comincia la seconda edizione di Maledentro
38:03tu stai provando
38:05l'anno scorso mi sono immerso io
38:07quest'anno tocco a te
38:09non mi mettere pressione Mauro
38:11ancora un paio di settimane mi sto immergendo
38:13sto facendo le prove
38:15e poi?
38:17Maledentro

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