Meloni: "No al nazionalismo economico, ma riconoscere le specificità del continente europeo"

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Roma, 15 ottobre 2024
Una cosa è il nazionalismo economico e un'altra è riconoscere le specificità del continente europeo. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle repliche alle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre. "Dobbiamo lavorare per accrescere la competitività europea, anche immaginando dei giganti, lavorando per una maggiore integrazione su cui alcuni settori" e "quando abbiamo denunciato l'iper regolamentazione lo abbiamo fatto" perchè rischia di "danneggiare alcune economie", ha aggiunto la premier. "Trasferire tutte le nostre competenze alla Commissione europea non ha funzionato", ha affermato Meloni.

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00:00Dopodiché collega del Rio, anche il collega del senatore Monti, l'Europa come sommatoria
00:10di interessi nazionali, dice il collega del Rio, il senatore Monti dice, se non ho perso
00:18il foglio, che bisogna fare attenzione, esattamente, bravissimo, che bisogna fare attenzione, ma
00:25non so dove mi è sparito il foglio, eccolo, che bisogna fare attenzione al nazionalismo
00:31economico. Ora, su questo chiaramente noi abbiamo avuto e abbiamo un'idea di costruzione
00:38europea diversa, io penso che tutte siano pienamente legittime, non sempre ho visto
00:44da parte dei miei interlocutori la legittimità riconosciuta a un'idea di costruzione europea
00:50diversa da quella che avete voi. Io credo che una cosa sia il nazionalismo economico
00:58e altra cosa sia riconoscere una specificità nelle economie nazionali del continente europeo
01:04che è un pezzo della ricchezza dell'economia europea. Quindi attenzione, perché da una
01:09parte è vero, ed è il lavoro che anche l'Italia cerca di fare, che noi dobbiamo lavorare per
01:17accrescere la competitività europea, anche immaginando dei giganti, anche lavorando diciamo
01:25per avere una maggiore integrazione su alcuni settori della nostra industria. Dall'altra,
01:31quando abbiamo denunciato l'iperregolamentazione, lo abbiamo fatto per questo, perché un'iperregolamentazione
01:38che pretende di andare bene per nazioni che hanno un'economia molto diversa tra loro rischia
01:45di non rafforzare quelle economie. È quello che abbiamo visto accadere molto spesso in
01:49questi anni e quindi è la ragione per la quale io non ritengo che la soluzione per
01:54rendere l'Europa più forte sia banalmente trasferire tutte le nostre competenze alla
02:00Commissione europea. Non ha funzionato, si è tradotto in un'iperregolamentazione che
02:05spesso ha mortificato interi settori produttivi del continente europeo. Io penso, l'ho detto
02:11anche questo moltissime volte, che il principio che noi dobbiamo applicare dei trattati europei
02:18sia il principio della sussidiarietà. Ci sono alcune cose sulle quali gli Stati nazionali
02:24non sono competitivi e non lo saranno. Politica estera, corretto, sono d'accordo, ma oggi
02:32noi, mentre regolamentiamo qualsiasi cosa inseguendo questo modello federalista dell'Unione
02:40europea, ci mettiamo, tra le riunioni del Consiglio europeo, ad avere una posizione
02:44dopo il 7 ottobre sui massacri di Hamas verso i civili israeliani. Il paradosso di questa
02:53costruzione, che fino ad oggi è stata più simile all'idea che ne avete voi che all'idea
02:57che ne ho io, è che noi abbiamo una risposta per tutto quello che riguarda la vita quotidiana
03:02dei cittadini e non abbiamo alcuna risposta per tutto quello che riguarda il livello necessario
03:09di una costruzione europea. Politica estera, politica di difesa, il mercato interno, su
03:14questo noi siamo stati deboli. Quindi il tema non è «serve più Europa e serve meno Europa»,
03:22perché io questo l'ho trovato un dibattito sempre semplicistico. Il problema è dove
03:26serve più Europa e dove serve meno Europa. Non serve più Europa dappertutto, serve più
03:31Europa sulle grandi materie, serve meno Europa su tutte le materie sulle quali gli Stati
03:36Uniti possono dare risposte decisamente migliori di quelle che può dare il livello europeo.
03:40L'ho sempre pensata così, la penso ancora così e alla fine mi pare che più o meno
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