Palermo, 19 ott. (askanews) - "Non c'è stato alcun sequestro per cui il fatto non sussiste" l'avvocato e parlamentare del Carroccio, Giulia Bongiorno, legale dell'ex ministro degli Interni Matteo Salvini, a processo a Palermo per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio, risponde alle argomentazioni dei PM, che hanno chiesto di condannare il vicepremier a sei anni di carcere."Il problema non era far sbarcare i migranti, ma far cadere Salvini" ha spiegato l'avvocato difensore. Il mese scorso, i pubblici ministeri hanno chiesto una condanna a sei anni di carcere per il vicepremier di estrema destra. "Open Arms aveva innumerevoli opzioni per far sbarcare i migranti e ha detto di no innumerevoli volte. È stato offerto loro un posto sicuro in Spagna e hanno detto di no", ha aggiunto.
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NovitàTrascrizione
00:00Open Arms aveva innumerevoli possibilità di far sbarcare i migranti e ha detto innumerevoli no.
00:07È stato offerto un posto, cioè un posto sicuro in Spagna, è stato detto di no.
00:13È stato proposto loro di scendere per varie ragioni, con qualsiasi tipo di motivazione, è stato detto no.
00:20Quindi la verità è che non c'è stato nessun sequestro.
00:24La competenza non era dell'Italia, la giurisdizione era della Spagna.
00:29Nonostante questo, in realtà l'Italia ha aperto più vie d'uscita.
00:34L'Italia si è messa in ginocchio per fare scendere i migranti, in ginocchio.
00:39È un processo in cui l'armatore di Open Arms ha detto che era estremamente felice Open Arms
00:47quando è arrivata la procura della Repubblica, perché in realtà il problema non era lo sbarco, ma che cadesse Salvini.