• 12 ore fa
Trascrizione
00:00che dormiva con l'asino in un garage nella pagna che non aveva niente eppure
00:06ogni giorno le signore di questo paese li portavano da mangiare, se ne prendevano
00:11cura. Io ero piccolo, lo guardavo dal cancello della stazione dei carabinieri
00:17e poi vedevo questi carabinieri che stavano sempre ai margini della scena
00:22del paese perché volevano garantire l'imparzialità, evitavano di dare
00:28confidenza alle persone, non perché erano supervi, ma perché volevano garantire
00:32l'imparzialità. Da là io dicevo ma io a questa gente li voglio bene, mi portano nel
00:39cuore, li devo proteggere, li devo difendere e quindi io ho detto vabbè, lo voglio fare
00:44come lo fanno questi carabinieri, stanno sempre ai margini della scena e così ho
00:49fatto il carabiniere e anche lì nella carriera militare ho incontrato tante
00:56persone, ma quello che mi è rimasto più impresso è un terente colonnello del
01:02battaglione San Marco, dei Lagunari, e cosa vanno insegnato questi soldati?
01:07Hanno insegnato che cos'è il comando, che non è il privilegio con cui combattono
01:15valorosamente i nuovi sindacati militari, per i nuovi sindacati carabinieri fra tutti.
01:20Cos'è questo comando, questa dirigenza? E' dare l'esempio.
01:25Eravamo ragazzi giovani alla scuola militare di Piazzatella e la disciplina a volte ci
01:30spingeva alla ribellione, ebbene questo vecchio soldato, come gli piaceva chiamarsi, venne
01:37all'interno e mi disse, facevamo le polemiche stupide sulle scarpe, sui capelli, e quello
01:43mi disse io ho 50 anni e mi pulisco le scarpe, e allora finché lo faccio io lo fai a tutti
01:49i miei 15 anni, una persona semplice. Io credo che il problema sia di natura tecnico
01:58e va affrontato in maniera tecnica, cioè la criminalità va combattuta sul territorio
02:05mettendo risorse e mettendo tecnica e capacità. Ora delle volte si vince e delle volte si
02:13perde, ma io ormai sento parlare delle volte che si perde, uno che fa autocritica e dice
02:20io ho sbagliato, no si vince sempre, si fanno grandi operazioni sempre e ci si complimenta
02:26giustamente quando vengono fatte, ma dobbiamo anche chiedere come mai delle cose non vanno,
02:31ora parliamo della mafia nicericana, parliamo della mafia cinese, parliamo di tutte le mafie
02:35del mondo, però ci sono delle riflessioni banali che dobbiamo fare da cittadini, non
02:40da sudditi, se siamo ancora cittadini. Io sono stato anche in Calabria, ho avuto un'esperienza
02:47brevissima, ho fatto l'assessore all'ambiente, ho chiamato da Ione Santelli poi morta per
02:52amicizie. Io in questa Calabria ho visto paesi con 3.000 abitanti, 2.000 abitanti presidiati
03:00da 4 carabinieri, dove magari c'erano 50 indiziati maggiori dranghettisti residenti
03:07là. Quindi credo che è difficile per 4 carabinieri seguire 40 mafiosi, più facile che 40 mafiosi
03:15seguano 4 carabinieri, no? Quindi poi ci diciamo come mai l'unertà, la paura, è una questione
03:23matematica, la professoressa ce l'insegna. Ecco allora, noi che dobbiamo distinguere?
03:29Da una parte la tecnica. Noi vogliamo una sicurezza praticata, una sicurezza partecipata,
03:36cioè che chi fa crea la sicurezza ne risponde ai cittadini. Non è che è una cosa che ogni
03:43tanto arrivano, si fanno le comunicazioni, il bollettino… No, i cittadini, come sapete
03:49c'è il comitato per l'ordine della sicurezza pubblica, al cui interno c'è la presenza
03:54fissa del sindaco. Perché c'è questo? Perché ci piace il sindaco, no? No, è una
04:00rivoluzione italiana, è una evoluzione culturale delle nostre forze di polizia, che hanno praticato
04:08prima di tutti la sicurezza partecipata con i cittadini. Però se non c'è cittadinanza
04:13attiva, che si vada al sindaco e gli dice guarda, qui davanti a casa mia spacciano,
04:18qui c'è questi che fanno atti strani, i nigeriani, i cinesi, al di là delle etnie,
04:26e lui lo rappresenta. Dopodiché, dopo sei mesi, gli va a dire scusa, allora che hai fatto? E
04:33quello dice no, ho mandato le autoradio. No, questo giochino è finito. Finito questo giochino.

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