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Trascrizione
00:00Luca, cari, smetti i piedi, eh.
00:02Non succede mai.
00:05Love when it comes you got to want it
00:09Bene. Che facciamo la prossima settimana?
00:11Pensiamoci, andiamo, andiamo a lavorare.
00:13Lucchino, sei pronto al samba?
00:17Sì.
00:18Sei pronto? Ti piace?
00:20Il samba per me è tantissime cose.
00:23È la mia terra, perché sono sudamericano.
00:27Io sono uruguagio del Montevideo,
00:29nato in Benito Blanco, in Pereira e in Porcitos.
00:32E poi un omaggio a tutti i miei zii e fratelli,
00:35i miei madri, brasiliani.
00:40Dio benedica mio padre,
00:42che mi ha solo parlato di musica, pur essendo un ingegnere tutta la vita,
00:46e mantengo i 33 di tutti, di Gaetano Veloso
00:49e di tutto quello che è stato quella musica brasiliana.
00:51In cui una volta addirittura, nel 1934,
00:55in cui una volta addirittura, nel reto dei 33,
00:58c'erano i passi dei piedi.
00:59E io mi ricordo, mettevo il disco e facevo un, due, tre, quattro, cinque, sei.
01:03Ma anche mio padre, nei momenti felici con mia madre, i primi anni.
01:09In casa c'era sempre un'orchestra.
01:11Noi passavamo le giornate, finito la scuola, finiti i compiti,
01:15a suonare in casa, con le bonghi, le cose, un casino.
01:20Mio nonno mi ricordo diceva, chi è che fa le maracas?
01:23Allora andavo in cucina, prendeva le vecchie scatole di biscotti,
01:26che erano di ferro, metteva il riso dentro e...
01:31Io sono uguale a mio padre.
01:35Io non posso altro che ringraziare,
01:37se io sono quello che sono, nel rigore,
01:40nella trasgressione anche.
01:42Mi ha passato la disciplina, lealtà.
01:45Era un uomo di una lealtà spaventosa.
01:48Generosità, coraggio.
01:50In ogni mio film c'è un pezzo di mio padre.
01:52In Menea, che ho prodotto,
01:54mio padre che tutta la vita diceva,
01:56siamo sotto esami, ricordi?
01:58Menea, Menea, Menea, Menea, Menea!
02:00Era lo scatto di Città del Messico, no?
02:03E io me lo ricordo, questa roba di Menea,
02:05era come se corresse io i cento metri, no?
02:10Mio padre mi adorava, mi amava,
02:13ma poi avevamo un rapporto da adulti,
02:15perché lui era costretto a essere, sai, un padre da solo,
02:19ha una responsabilità enorme,
02:21perché lui aveva una grande sensibilità,
02:24ma un'enorme durezza.
02:27Quando ho detto, vado a fare l'artista,
02:32gli è venuto il panico.
02:33Mi ha detto, tu sei un ingegnere, tu sei come me,
02:36tu vai alla scuola di Londra,
02:38e poi, come fa tuo padre,
02:39la sera mi metto al pianoforte e facciamo Bill Evans, Harold Gardner.
02:45Allora gli ho detto, sai cosa dico?
02:47Io e te siamo diversi.
02:49Mio padre mi ha detto, io ti auguro ogni bene,
02:53però non ci parliamo più.
02:55E io sono andato via per cinque anni.
03:00E quando sono tornato,
03:01lui ha fatto tempo a vedere il mio primo contratto grosso
03:04per cinque film.
03:05E lui mi ha detto, ci mancherebbe altro, sei figlio mio.
03:09E poi è morto giovane, porra stella.
03:11Per cui la vita non è stata generosa con lui.
03:16Lui lega molto la danza al ricordo del papà.
03:19E' come se questo vortice di ricordi felici
03:23fossero sempre parte di quello che facciamo.
03:26Il samba è un affronto col cuore.
03:28Col cuore e...
03:44E mi piacerebbe che ci fosse mio papà.
03:48Quello mi manca per sempre.

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