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Trascrizione
00:00Io lavoro con la logica del minimo intervento, quindi stabilire quello che è strettamente
00:06necessario al dipinto, all'opera in sé in generale, valutando quelli che sono i materiali
00:12più doni.
00:13Questo permette anche di rispettare un'etica professionale.
00:16Innanzitutto, il profondo rispetto per l'opera su cui si sviluppa l'intervento.
00:20La mano del restauratore, spiega Carlotta Fasser, che ci ha aperto le porte del suo
00:24laboratorio in via orientale, a Brescia, non deve invadere o, peggio ancora, tradire l'identità
00:29dell'oggetto che gli viene affidato, quanto solidificarne i materiali, contrastare le
00:35ingiurie del tempo e prolungarne le possibilità di fruizione.
00:38Attenendosi a questi principi, lo studio Fasser ha recentemente restaurato l'inestimabile
00:43suonatore di flauto di Savoldo, proveniente dalla pineacoteca Tosio Martinego, che ora
00:48risplende nella mostra Il Rinascimento a Brescia, in Santa Giulia.
00:52Il lavoro del restauratore oggi poggia anche su conoscenze scientifiche e strumenti inaspettati.
00:57Questo è uno degli aspetti un po' più scientifici della figura del restauratore
01:01quando andiamo a preparare soluzioni tamponate o gel supportanti.
01:05Andiamo a utilizzare un agitatore magnetico, ossia un'apparecchiatura che permette di
01:10miscelare in modo omogeneo delle soluzioni per la pulitura specifica di ogni singolo dipinto.
01:15Questo è un aspiratore autofiltrante che ci permette di lavorare in assoluta sicurezza
01:21perché va ad aspirare quelli che possono essere i fumi legati alle miscele risolventi
01:25che andiamo ad utilizzare, anche se ovviamente cerchiamo sempre di utilizzare solventi green.
01:29Come ci si approccia ad un oggetto da restaurare?
01:32Per me prima c'è tutta una parte legata all'analisi del dipinto, l'artista,
01:36le tecniche che ha utilizzato e poi da lì si costruisce il progetto di intervento.
01:40Si entra un po' in simbiosi con l'opera d'arte.