• 15 ore fa
Trascrizione
00:00Presidente, grazie collega, in effetti la lettera inviata sull'e-mail desta non poco stupore
00:09e come ex magistrato desta anche un certo dolore. Affermare appunto che il Presidente
00:17del Consiglio, proprio perché non ha inchieste giudiziarie in corso a suo carico, è un pericolo
00:24maggiore di quello dell'onorevole Berlusconi e dobbiamo porvi rimedio, frase di una gravità
00:32secondo me da prendere in considerazione, è molto indicativo per la provenienza di
00:38tale affermazione del clima istituzionale che vive la nostra democrazia. Il Presidente
00:45Meloni è stato eletto dal popolo e il compito del giudice è soltanto quello di applicare
00:51la legge, tantomeno quello di cercare di porre rimedio al risultato della volontà
00:55popolare. A dispetto di quanto sta accadendo per il
01:00buon funzionamento e per il servizio da rendere al Paese, è secondo noi necessario anche
01:05in un clima di collaborazione che ogni istituzione collabori secondo il proprio mandato costituzionale
01:13anche nella diversità di opinioni e di divisioni. E a questo punto non posso che associarmi
01:18alle parole del Presidente Mazzarella. Leggo testualmente quando afferma che occorre
01:23sapere esercitare capacità di mediazione e di sintesi e questa è parte essenziale
01:28della vita democratica, poiché le istituzioni appartengono e rispondono all'intera collettività
01:35e tutti devono potersi riconoscere in esse. Concludo con una valutazione amara. Quando
01:44io sono entrato in magistratura, nel 1976, il prestigio della magistratura godeva del
01:53consenso dell'oltre 80 per cento dei cittadini italiani, pari e qualche volta superiore a
02:00quello addirittura della Chiesa cattolica. Oggi è precipitato e, per rispetto verso
02:09i miei ex colleghi, non lo voglio nemmeno citare. Comunque la vicenda è al vaglio
02:15per la verifica dei presupposti per l'esercizio dei poteri rispettivi che la legge riserva
02:20al Ministro della Giustizia.

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