• l’altro ieri
Trascrizione
00:00Affrontare le visce di una montagna di queste dimensioni, sapendo di doverla perforare per
00:15dieci chilometri e al duemila metri aver trovato questo tipo di problema, sicuramente faceva
00:22pensare a cose molto pesanti per quanto riguardava i tempi di esecuzione.
00:27E uno quando passa si ricorda, io certe volte passo con la macchina, allora questa mia moglie
00:36dico guarda qua, eh ma tu sembra le stesse cose mi dici, uno si sacrificava di più,
00:42noi partivamo la mattina alle sei da Avezzano, andavamo a lavorare verso Pescara e poi la
00:48sera tornavamo a casa, insomma era un sacrificio enorme.
00:51E' stato un lavoro abbastanza faticoso, ed è stato anche un lavoro nel periodo in cui
00:57probabilmente in Italia era tutto nella rivoluzione.
00:59Mi sento orgoglioso anche perché diciamo adesso è un ricordo di gioventù, poi quando
01:12c'è lo spirito, quando si lavora con persone, con una squadra, se serve una cosa a me aiuto
01:17io, se serve una cosa a te aiuto tu, era uno spirito di gruppo.
01:21Quando entro in galleria in generale, poi specialmente se passo qui sotto quando vado
01:31a Aguila, mi fa, mi si alza un po' i peli lungo i bracci ogni volta che ci entro, anche
01:38perché diciamo ho il ricordo appunto di quando ero più giovane, se sentivo la fatica ma
01:44una volta che si tornava a casa finiva lì.
01:46Dieci anni sempre con le stesse persone.
01:51Io mi sento fortunato più che orgoglioso perché non tutti hanno l'opportunità di poter partecipare
01:58a imprese di questo tipo.
01:59Prima ci si spostava attraverso il passo delle capannelle, la prima volta che andavamo a
02:14Aguila, la prima volta che l'ho fatta quella strada, mi ricordo era d'inverno, non era
02:17assolutamente una cosa tranquilla, anzi la prima volta si ha quasi una sensazione di
02:23paura perché rocce a strapiombo con blocchi che sembra che stiano per cadere, tornandi,
02:30pendenze notevoli, quindi l'aver superato questa situazione eseguendo questa galleria
02:37ciclopica devo dire proprio uno stravolgimento di un paesaggio.
02:44Da Vezzano per andare a Roma ci volevano quattro ore in macchina e bisognava avere fortuna
02:52che la vettura non si fermava perché all'epoca erano 600 che più o meno andavano in ebollizione
02:57per le pendenze in continuazione.
02:59A Roma si passava a Montorgno, le capannelle, Rieti, cioè Androdogo, Rieti, si faceva la
03:10salaria che ci voleva quasi tre ore e mezza anche perché allora c'aveva la 600, c'aveva
03:16la 627, c'aveva la 500, non è come oggi.
03:19Grazie all'autostrada uno per andare a pescare ci mette un'ora, prima ci voleva mezza giornata.
03:41Traforo nel 72 sono stato tre mesi, quattro mesi e poi dal 79 all'84.
03:54Dieci anni da maggio 70 fino a giugno 80.
03:59Nel 1970-71 inoltrato siamo stati lì.
04:08All'epoca si scavava quasi tutto a mano insomma, prevalentemente esplosivo, forare con un carro
04:17che forava, che aveva molti fioretti, che faceva vari bambini, che faceva un sacco di bambini
04:24che forava, che aveva molti fioretti, che faceva vari bug, vari fori, poi caricavano
04:31e poi con le ruspe e con il camion tiravano fuori il materiale.
04:37Dalla parte dell'Aquila c'erano i camion, dalla parte di là invece c'era il treno.
04:43Fin'allora come sentivo io dagli anziani si lavorava solo a mano, qui si è cominciato
04:48a lavorare con le macchine in un modo molto più, anche se si era all'inizio per cui
04:53c'erano probabilmente errori di programmazione, è arrivata una grossa macchina, se ne parlate
04:58nel tutto il mondo, però non era funzionale e quindi ha fatto perdere un po' di tempo.
05:03Si faceva i fori per caricare poi le mine, si sparava, poi si andava a togliere il materiale
05:08con i mezzi meccanici, pali, trenino, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio
05:14e poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si
05:19montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio,
05:24poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio,
05:29poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio,
05:34poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio,
05:40poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio,
05:44poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio,
05:48poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio, poi si montava l'acciaio,
05:52Nel 1970-71, inoltrato, siamo stati lì in coincidenza della venuta delle acque della Faglia di Vallefredda,
06:08più o meno a progressiva 2.000 metri, venne giù questa millonite che era materiale sabbioso
06:20e che inizialmente si presentò con una perdita di pochi litri, poi dopo via via crescente,
06:27fino ad invasare tutta la galleria lato a Sergi.
06:33La galleria praticamente per 700 anni si è riempita di detriti e di acqua, poi loro hanno costruito un muro,
06:53un tampone e dal suo tampone hanno messo dei tubi che scaricavano l'acqua all'esterno e per scaricare l'acqua
07:01hanno costruito quasi un amico.
07:06Io mi ricordo una notte che sono tornato a casa, avevo gli stivali a coscio e i piedini d'acqua,
07:11mi ho dovuto cambiare pure gli slip con la cappotta, con quello che si mette sopra per coprire la testa
07:19e qui avevo delle legature per stringere con le smorze che si erano operate per fare esplodere i detonatori,
07:28affinché non mi andasse l'acqua dalle braccia perché si stava così.
07:38L'acqua era tanta e noi lavoravamo con gli stivali alti, con la mantella, perché l'acqua usciva da tutte le parti.
07:53Era un'impresa titanica, ricordo in particolare il lavoro dei cunicoli laterali per poter scaricare la potenza delle acque,
08:04pensate che lì si raccogliono circa 2000 litri al secondo.
08:09E' stato trovata una soluzione facendo una galleria intermedia che cercava di asciugare l'acqua
08:14e poter andare avanti con le due canne principali.
08:16Quest'opera di drenaggio per poter consentire poi con un cunicolo di piccola dimensione avanzare,
08:22questi venivano fatti per abbassare le pressioni che arrivavano a circa 60 atmosfere.
08:28Mi ricordo che era impressionante il grande rumore, perché gli operai lavoravano in avanzamento sul cunicolo piccolo,
08:36sotto una tettoia dove il rumore era assordante, immaginate come se uno lavorasse sotto una cascata d'acqua.
08:43Hanno fatto saltare l'ultimo pezzo di galleria, poi gli operai di drenaggio e di potenza,
08:49che hanno fatto questo lavoro per iniziare a asciugare,
08:54hanno fatto questa prova al cunicolo di piccola dimensione,
08:57e poi hanno fatto un'altra prova e poi hanno fatto un'altra prova.
09:00L'ultimo pezzo di galleria hanno fatto saltare un tempo di soluzione,
09:06Hanno fatto saltare l'ultimo pezzo di galleria, poi gli operai a parte dell'Aquile e quelli
09:14di Terramo si sono incontrati, c'erano anche delle personalità, tutti contenti, poi è
09:21stato fatto un pranzo.
09:24Quando ho bucato, siamo avvicinati a Aquile e Terramo, l'ultimo pezzo di diaframma c'ero
09:38là, quindi poi a festeggiare, a abbracciarci, che avevamo completato l'opera.
09:45C'era una ricorrenza, Santa Barbara, la Santa Barbara era la festa dei minatori, quindi
09:52la festa delle autostrade e ogni 4 dicembre si faceva questa grande festa all'interno
10:01delle menze dell'impresa Cogge, perché aveva i due imbocchi.
10:05Si faceva la festa di Santa Barbara, ci andavamo tutti insieme, ci ubriacavamo, ci stavamo
10:11insieme, però molto affettuosamente c'era molto più legame, ma questo secondo me è
10:16stato un fatto della società stessa che adesso è più dispersivo, adesso siamo amici di Facebook,
10:22le persone non ci salutano per strada.
10:24Alla festa di Santa Barbara ci riunivamo, eravamo tutti là, era un momento anche per
10:28stemperare certe preoccupazioni, ci abbracciavamo, i baci, anche con persone che non si conoscevano,
10:37quelle dell'altro versante, perché appunto avevamo dato il contributo a realizzare quest'opera.
10:44Le montagne sono nate per cui la amo, io non andrei mai come qualcuno diceva da passare
10:55la pensione in Portogallo, assolutamente, io la pensione la voglio passare sotto il
10:58gran zazzo, però sono convinto che comunque sto trafora, portate la civiltà, portate
11:03ricchezza, perché qui fino a allora si lavorava a livello contadino.
11:07La proposta economica ha sollevato tutti i territori adiacenti e lungo il percorso,
11:20io ricordo che c'era, come si suol dire in Abruzzo, la fame a quadretti da quella parte.
11:27Le strade oltre al lavoro portano anche alla cultura, si uniscono due culture diverse,
11:35la cultura contadina e quella della civiltà cittadina, e di fatto si è visto, perché
11:40adesso i romani bevono il mare a roseto, normalmente quando ci sono incontri di popoli sicuramente
11:46il livello culturale si alza.
11:48Andavamo a contattare gli operai, le persone, e veramente erano persone che vivevano di
11:54pastorizia, vivevano come potevano.
11:56Il passaggio dell'autostrada ha praticamente cavolto questa situazione.
12:05Certo, questa è stata un'opera praticamente in ogni autostrada, c'è un'opera faraonica
12:14diciamo, questa è stata un'opera quasi faraonica.
12:17È stata un'eruzione sicuramente, anche a livello culturale sicuramente.
12:21Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
12:51Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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