• 2 mesi fa
Trascrizione
00:00E come quei che collena affannata, uscito fuor del pelago alla riva, si volge all'acqua perigliosa e guata, così l'animo mio, che ancora fuggiva, si volse arretro a rivirar lo passo che non lasciò giammai perso la vita.
00:22Ok, posato un po' con il corpo lasso, ripresi via per la pioggia riserta, sì che il piede fermo sempre era il più basso.
00:33Ed ecco, quasi al cominciare dell'erta, una lonza leggera e presta molto, che di permacolato era coperta, e non mi si partia dinanzi al botto, anzi impediva tanto il mio cammino, che fui per ritornarti un volte volto.
00:50L'empera del principio del mattino, il sol luntava in su con quelle stelle che erano con lui, quando l'amor divino mosse di prima quelle cose belle.
01:02Sì che a ben sperar, me raccaggioche di quella fiera alagaetta pelle, l'ora del tempo e della dolce stagione.
01:12Ma non sì che paura non mi desse, la vista che m'apparve di un leone.
01:17Questi parea che contra me venisse con la testa alta e con rabbiosa fame, sì che parea che l'aeree ne trapesse.
01:25Ed una lupa che di tutte brame sembriava carica nella sua magrezza, e molte genti feggiavirve er grame,
01:33questa mi porse tanto di gravezza, con la paura che uscìa di sua vista, che io perdei la speranza dell'altezza.
01:43E qual'è quello che volentieri acquista il giugno e il tempo, che perderlo face, in tutti i suoi pensieri, piange e sa trista?
01:54Tal mi fece la bestia senza pace, e venendomi incontro a poco a poco,

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