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Trascrizione
00:00Claudio Amendola ha deciso di racconta una parte della sua vita,
00:04quella che va dagli undici fino ai trentadue anni.
00:08Lo ha fatto scrivendo un libro, ma non dovevate andare a Londra.
00:13Un ragazzino che ha vissuto, per colpa o per merito di sua madre Rita Savagnone,
00:17la politica.
00:19Dai panini portati ai scrutatori al viaggio nell'Europa dell'Est.
00:25Mia madre, racconta al Corriere della Sera, anziché portare me e mio fratello
00:30Federico a Londra, come ogni ragazzino sogna, ci caricò su una Fiat 128 in una
00:35rocambolesca avventura tra ex Yugoslavia, Romania e Bulgaria.
00:39Alla ricerca di quello che ai suoi occhi sembrava il paradiso perduto, sulla
00:43carta, uguaglianza e pari opportunità, l'Europa dell'Est, periferia dell'impero
00:48sovietico.
00:50Ora invece a sessanta anni la politica non la vivo, la guardo e la piango, la amo
00:55e non la riconosco.
00:56Un libro dedicato alla madre e ai suoi ideali.
01:00Ideali che alla fine crollarono davanti all'evidenza.
01:04Era una militante entusiasta del PCI, racconta ancora l'attore in un'intervista
01:10al Corsera, era convinta che nel giro di qualche anno il cirillico sarebbe stato la
01:14lingua più parlata al mondo.
01:15Era una madre così diversa dalle altre, così fuori dalle regole, indipendente.
01:22Avevamo un rapporto fisico, effusioni, coccole, abbracci.
01:26In quel viaggio ci imbattemmo nella burocrazia insopportabile, nei negozi vuoti,
01:32nella tristezza.
01:33Lei fino all'ultimo difese quel sistema, l'importante sono i principi, diceva.
01:39Alla fine la realtà superò l'utopia e pianse.
01:43Tutto quello in cui aveva creduto si stava sgretolando.
01:48Si parla di mangiare, di cucina e Claudio ammette che ogni giorno della mia vita sono
01:53stato in sovrappeso di almeno tre, quattro chili, ma non mi sono mai sentito a disagio.
01:59Parla dei suoi genitori e di una separazione che lui non ha vissuto, avevo un anno e nessuno
02:06mi ha mai spiegato bene perché si lasciarono.
02:08Papà lo vedevo nel weekend, non c'è stata una sera che non mi abbia dato la buonanotte
02:13al telefono.
02:15Lui era il divertimento, la Roma, il tennis, le carte, le magnate in compagnia.
02:21A 14 anni andai a vivere da lui a Formello e alle sue cene con gli altri doppiatori volevano
02:27venire i miei amici per sentire le voci degli attori, Sean Connery, Robert Redford, mentre
02:33io volevo andare in centro.
02:34Papà quando doppiava Hermonezza Thomas Millian diceva una infinità di parolacce e i miei
02:39amici mi ossessionavano per farsi mandare affaldo da lui.
02:42Gli dicevo, pia, devi mandare affaldo un amico mio.
02:46E lui, ma perché, mi sembra una cosa da maleducati.
02:51Oggi mi diverte, allora mi sembrava una assurdità.
02:55Non segue più il calcio come prima, forse anche per colpa di Ultrà.
03:01Il film gli provocò qualche problema con il tifo organizzato della sua Roma.
03:06E della sua Roma è ancora innamorato?
03:10I padroni sono stranieri che ti comprano come una rosetta e ti fanno diventare un filone
03:15di pane, senza metterci gli ingredienti giusti.
03:17Sono disamorato, non della Roma ma del calcio, che appartiene alle piattaforme.
03:23Oggi del Manchester City contano più i tifosi che ha in Asia di quelli inglesi.
03:29E a proposito di calcio, c'è un paragone perfetto per lui, mi ritrovo in George Best,
03:35il calciatore.
03:36Ho speso gran parte dei miei soldi per alcol, donne e macchine veloci, il resto l'ho sperperato.
03:42Viaggi, ristoranti esagerati, belle macchine, andare a vedere la Roma ovunque, orologi,
03:49e oggi nemmeno li porto al polso.
03:51Molti soldi li ho proprio buttati.
03:54Nessuna rivalsa, era il gusto di spenderli, la non preoccupazione per il domani.
04:00Cosa non rifarebbe?
04:04Una cosa sicuramente, lasciai la scuola dopo la terza media e fu una cretinata pazzesca,
04:09non mi andava di studiare, ma era un'altra Italia e se un ragazzo decideva di lavorare
04:14non era una follia, il lavoro c'era.
04:16Tra le bravate, una notte a Regina Celi a 18 anni, avevo finito la benzina e la rubai
04:23da un'altra auto.
04:24Ebi il processo, tre mesi con la condizionale e una multa di 300 mila lire.
04:29Poi la cocaina.
04:32Ho già fatto coming out.
04:34Come ne sono uscito?
04:37Una sera ero da solo con mio figlio Rocco.
04:41Stava male e per un attimo non ho saputo cosa fare.
04:44L'attimo dopo ero lucido e mi sono detto ora basta.
04:48Claudio Amendola è anche un padre di tre figli, Alessia e Giulia le ho avute dalla
04:54prima moglie, Alessia.
04:56Rocco da Francesca Neri.
04:59Se dovessi darmi un voto, direi sette più.
05:02Sono stato un padre mediamente distratto e presente.
05:06Ho anche due magnifici nipoti di otto e quattro anni, figli di Alessia.
05:11Ecco, come nonno mi do quattro.
05:15Lavoro sempre e sono pure pigro.
05:18Nel libro si parla poco di Francesca Neri, ma c'è un motivo, il libro si ferma agli
05:26anni ottanta.
05:27E Francesca è un capitolo a parte, pulito, meraviglioso, intoccabile, che non condivido
05:33con nessuno.
05:34E voi cosa ne pensate?

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