Una domenica di dolore e rabbia. Felipe e Letizia di Spagna sono stati accolti da contestazioni e lanci di fango a Paiporta, 5 chilometri dal centro di Valencia, uno degli epicentri della devastazione causata dalla tempesta Dana. La visita dei monarchi, pensata per mostrare vicinanza e solidarietà verso i cittadini colpiti, ha invece scatenato un’ondata di rabbia. «Assassini» e «dimissioni» sono state le parole scandite con forza da residenti e soccorritori esasperati, che hanno accusato le autorità di aver abbandonato la popolazione nella gestione del disastro. Al momento sono 217 le vittime accertate, ma il numero è destinato a salire drammaticamente.
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Letizia di Spagna, fango e lacrime
Durante la visita, mentre Felipe VI e le autorità locali tentavano di dialogare con i cittadini, la tensione è salita rapidamente. Letizia di Spagna, colpita dalle storie di dolore e con il viso e le mani ricoperti di fango si è commossa. Tra le lacrime, la regina ha cercato di mostrarsi disponibile, ascoltando i racconti e abbracciando chi ha perso tutto sotto la furia dell’acqua. Un gesto che però non ha placato la rabbia generale, e i residenti hanno continuato a sfogarsi lanciando fango e insulti al corteo.
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Le accuse al governo spagnolo
La visita dei reali è stata accompagnata dal presidente del Governo, Pedro Sánchez, e dal presidente della Generalitat Valenciana, Carlos Mazón, entrambi contestati con durezza dai residenti. Alcuni di loro hanno addirittura aggredito fisicamente il premier e la sua auto, costringendolo ad allontanarsi rapidamente dalla cittadina. Nel frattempo, il re, circondato dalla Guardia Civil, è rimasto per tentare di ascoltare le lamentele e le richieste della popolazione. La sicurezza, rafforzata con transenne e polizia a cavallo, ha contribuito a bloccare parzialmente l’accesso ai volontari, aggiungendo ulteriore frustrazione tra la folla già furiosa.
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I reali in prima linea, nonostante la tensione
Nonostante l’accoglienza ostile, Felipe VI ha scelto di proseguire la visita, incontrando i soccorritori e ringraziando i volontari per il lavoro incessante che stanno svolgendo. La sua decisione di restare ha dato un segnale di impegno istituzionale, anche se le tensione non si è placata. «La nostra gratitudine a tutti coloro che ci stanno sostenendo in questo momento di tragedia», ha dichiarato la Casa Reale in un comunicato ufficiale, esprimendo solidarietà verso le famiglie delle vittime e i dispersi.
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