• l’altro ieri
Trascrizione
00:00Cari amiche, cari amici, sono Alessandro Antico della Nazione, con voi per parlare di alluvione.
00:09Firenze, la sua storia, medioevo, rinascimento. 4 novembre 1966, questa è l'alluvione che tutti
00:18quanti ricordiamo e che molti di noi hanno vissuto. 4 novembre 1333, l'anno è diverso,
00:27il giorno è maledettamente lo stesso. Firenze fu spazzata via dalla furia dell'arma che devastò
00:32tutto quanto. I mulini ad acqua lungo il suo corso, le pescaie, tutti gli ormeggi delle barche,
00:38dei renaioli, dei pescatori furono ammassate dalla furia dell'acqua creando delle dighe che
00:43causarono quindi l'atrocinazione del fiume, che invase tutto il quartiere di Santa Croce,
00:48che arrivò fino al Duomo, fino al Battistero, che spazzò via perfino la statua romana di Marte e i
00:55Fiorentini avvertono questo come un presagio maledetto. Ebbero ragione perché non solo
01:00quell'alluvione del 1333, ricordata in 2-3 targhe che ancora si vedono in giro per la città,
01:06fece più di 300 morti, come racconta Giovanni Villani nella sua storia, avendola vissuta,
01:12ma ce ne furono anche altre, una nel 1557 altrettanto devastante. Beh, alluvione,
01:18piove, l'ombrello, nel 1333 non lo avevano, però opposta a quella targa che vedete adesso,
01:24quella targa è la targa che indica il livello che raggiunse l'Arno, quel 4 novembre del 1333.
01:31Guardate voi com'è alta. E sopra quella targa ce n'è un'altra, più piccola, chiara, che ricorda
01:37il livello raggiunto dall'Arno nell'alluvione del 4 novembre del 1966. È più bassa quella del
01:441333. No, attenzione, era più basso il livello della città e non c'erano ovviamente gli argini
01:52alti come erano nel 66 che furono inutili di fronte alla potenza del fiume.

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