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Gli attori Giulia Bornacin e Stefano Scaramuzzino, in collegamento Skype, a Radio Roma Magazine hanno presentato lo spettacolo Teatrale "Ti amo,Maria" in scena al teatro Tor Bella Monaca

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Trascrizione
00:00viva il teatro e ne parliamo con due attori che ci presenteranno adesso lo
00:05spettacolo ti amo maria in vista proprio anche del 25 novembre la giornata
00:10internazionale di contrasto alla violenza proprio sulle donne ne parliamo
00:14con giulia borneacin e stefano scaramuzzino buon pomeriggio benvenuti
00:19buon pomeriggio buon pomeriggio grazie di essere arriva è scappata le facciamo
00:25paura è andata via ecco insieme grazie buongiorno buon pomeriggio grazie di
00:32essere a radio roma con noi parliamo di teatro noi parliamo moltissimo di teatro
00:36e siamo felici che i teatri abbiano riaperto perché due anni di fermo è
00:40stata veramente catastrofico tutto questo per lo spettacolo
00:44allora in occasione della giornata dicevamo appunto del 25 novembre
00:48presentate lo spettacolo ti amo maria di giuseppe manfridi intanto come nasce
00:54proprio l'idea narrativa dello spettacolo il tema è molto delicato
00:59molto difficile molto duro l'idea è quella di unire messaggio sociale al
01:14veicolo teatro perché appunto ci piaceva il connubio di far capire gli
01:20spettatori quanto il teatro serve poi che la cultura serve a veicolare
01:25messaggi sociali come quello appunto del controllo dell'allenza sulle donne
01:30il testo di manfridi era un testo che in realtà volevamo fare da un bel po' di
01:35tempo è stato sempre nel cassetto ma è un progetto importante un progetto come
01:40dire da un certo punto di vista impegnativo e abbiamo aspettato la
01:45maturazione dei tempi delle varie vicissitudini per poi andarlo a presentare
01:52ricordiamo ricordiamo Stefano ricordiamo che sarete al teatro torbella monaca un
01:59teatro molto bello dal 25 appunto al 27 novembre quindi sarà alle 9 e alle 17 e 30
02:10ed è importante noi Smeralda lo dicevamo adesso oggi parleremo molto
02:13del 25 novembre sì sì sarebbe importante la partecipazione proprio perché allora
02:18me un pochino prima credo con l'ufficio stampa di Andrea Cavazzini abbiamo e la
02:23produzione ci siamo permessi di invitare anche delle donne illustri per fare una
02:31piccola chiacchierata prima di un quarto d'ora 20 minuti in cui magari facciamo
02:36facciamo un po' più un punto della situazione prima di entrare poi
02:40all'interno della narrazione teatrale io lo dico più attivamente è uno sforzo che
02:47abbiamo fatto che non è chiaramente uno sforzo produttivo perché è uno spettacolo
02:51veramente fatto solo ed esclusivamente per dare un messaggio però siamo molto
02:59contenti perché in realtà stiamo avendo degli ottimi feedback e speriamo che il
03:05pubblico venga numeroso più che altro proprio per la sensibilizzazione che
03:10questo questo evento deve dare nel nel contesto del 25. Mi chiedevo qual è secondo voi il modo
03:22giusto la modalità giusta di parlare di violenza cioè di andare contro la violenza contro le donne
03:27cioè c'è un linguaggio giusto che bisogna usare per riuscire a sensibilizzare sia i più giovani
03:32che i meno giovani? Guarda io lavoro insegno teatro nelle scuole anche faccio laboratori mi
03:41occupo molto del sociale credo che sia fondamentale parlarne nelle scuole ma creare proprio una
03:50campagna di sensibilizzazione un modo di pensare un andare ad agire in maniera educata su quelli
03:57che sono i concetti culturali che però cambiano da famiglia a famiglia diciamo che è un'operazione
04:05molto molto delicata e va presa sotto molti fronti. Hai detto bene Giulia un problema
04:13culturale. Esatto esatto e il fatto che in questi anni perché ci sono cose e tu dici siamo nel 2021
04:22come è possibile ogni tanto mi fermo e rifletto ho lavorato spesso appunto accanto a donne ho
04:31scritto anche un libro su quella che per me la mia seconda mamma che ha una storia di violenza
04:37alle spalle di abbandonare la nascita eccetera eccetera per cui sono molto impegnata in questi
04:42fronti però devo essere sincera è molto molto difficile capire qual è il linguaggio perché lo
04:52si deve sempre adattare in base alla situazione le persone che hai di fronte anche solo alle
04:59espressioni che loro hanno quando ti ascoltano allora lì devi essere brava a gestire e puntualmente
05:08il pensiero mio rifa a quelli che per esempio sono le storie che ci racconta la tragedia greca
05:14allora quando io rifletto sul fatto che sia effettivamente un problema culturale un problema
05:20umano del genere umano io dico ma tutte le cose che sono state raccontate nelle tragedie greche
05:28di quanti milioni d'anni possiamo parliamo di quanti mila anni è un problema secolare proprio
05:37secolare ad oggi i problemi sono gli stessi e quindi io mi chiedo ma il genere umano in cosa
05:45è evoluto? Nella tecnologia? E basta? Progresso interiore? Quando avverrà? E così abbiamo risposto
05:58anche alla successiva domanda che mi fai nel senso ma perché con Giulia Burnacinna perché
06:03io la definisco il coltellino svizzero del teatro italiano una persona di una sensibilità e di una
06:13cultura immensa per cui è un piacere insomma no non è un piacere perché poi ti è dato malissimo
06:20è una coppia consolidata però è una coppia la vostra consolidata. In realtà teniamo molto a
06:31spiegare ad avvertire che Tiamo Maria non è un testo che si basa solo sulla violenza. Ecco volevo
06:41chiedervi il punto di vista anche della protagonista qual è? Ma il protagonista sono tutti e due ok
06:48non c'è la protagonista non è Maria molto probabilmente ma tutto lo diamo come noi
06:56lanciamo lì il sassolino poi sarà il pubblico a decidere anche perché il finale rimane sotto
07:02certi punti di vista rimane aperto e questo è stato la penna magistrale di Manfredi e adesso
07:08racconteremo un po perché il testo è molto più complesso. In realtà sono tutti e due i protagonisti
07:15e la storia di due che probabilmente è continuamente interscambiabile è un continuo gioco di specchie
07:24un continuo gioco di vittima carnefice che si alternano. E' uno spettacolo sulla coppia
07:33sulle dinamiche di coppia sul rapporto uomo donna sulla mentalità della donna sulla mentalità
07:39dell'uomo su come ama una donna su come ama un uomo su quali sono tutti retroscena dei sentimenti
07:45e come questi poi interagiscono e sono delle combinazioni diaboliche il fatto che nel testo
07:54non ci sia Maria non è una donna ben definita Maria sono tante donne insieme è Maria quindi è
08:02molto è molto giovane Sandro è un pochino più anzianotto e quindi in realtà è Maria giovane
08:10che subisce la seduzione e quindi diventa questo rapporto quasi ossessivo con un uomo più grande
08:17e ecco ci stanno mille cose. E' assolutamente da vedere. Poi Sandro si presenti dopo dieci anni
08:25lei ci casca non ci casca che cosa risveglia in lei è una donna di 30 anni ma ambientata negli
08:32anni 80. Se penso a mia madre a 36 anni aveva già quasi quattro figli ad oggi una 36enne per cui ci
08:41sono tante tante tante storie messe insieme tanti e Sandro è tanti uomini Maria è tante donne e
08:49Manfredi riesce a farle diarogare tutte queste cose infatti non è un testo proprio semplicissimo.
08:54Abbiamo ancora neanche un minuto quindi. Per dare anche merito a Luca Gaeta che è il nostro
09:04regista con cui noi parliamo. La cosa bella è stata proprio parlare molto per essere molto
09:08televisivo lui ha definito il processo un'oscurità abbagliante. E con questo abbiamo finito.
09:21Quindi invitiamo assolutamente. 25 novembre Tor Bella Ponega fino al 27 sapato doppia dal 25 al
09:3027. Ricordiamo anche la regia di Luca Gaeta, il testo di Giuseppe Manfredi, la stampa Andrea
09:40Cavazzini, produzione appunto luoghi comuni Claudio Moncio Compagnoni. Invitiamo gli ascoltatori di
09:47Radio Roma di venirvi a vedere appunto dal 25 al 27 al teatro Tor Bella Monaca di Roma. Noi vi
09:52ringraziamo moltissimo Giulia Bornacin, Stefano Scaramuzzino. Grazie di essere stati a Radio
09:56Roma con noi. Grazie a voi. Grazie. Buon lavoro e viva il teatro. Grazie.

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