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Pietro De Silva, Attore, ospite in collegamento video da Sarallo Famosi su Radio Roma
Trascrizione
00:00Anzi oggi c'è una sorpresona perché abbiamo un grande ospite, un attore, veramente un maestro
00:08cioè una persona che non puoi non adorare, come non si fa a non adorare Pietro De Silva!
00:14E' vero Pietro, benvenuto innanzitutto! Mi adoro pure io tantissimo. Mi ho adorato,
00:28fai come la contessa lì che fa adorata, adorata. Come stai Pietro?
00:33Certo, certo. Ebbene grazie, che presentazione esagerata. Mi vedo un po' fuori sync ma è
00:39normale. Siamo fuori sync? Sì, è normale. Non so, chiediamo alla regia. Che siamo fuori,
00:44quello era chiaro, cioè su quello avevamo accurato. Ciao a tutti, ciao Lele, ciao Marti,
00:51ciao immenso DJ. Giovanna Delvino e Lucas DJ, eccoli qua. Giovanna, Giovanna, ciao. Pietro,
00:59siamo giunti alla 211esima puntata di questo programma e ci stiamo chiedendo come mai ancora
01:04non ci hanno cacciato dalla radio, visto che siamo un programma ignobile di maleducati. Però
01:09poi pensiamo che è grazie al livello degli artisti che invitiamo. Noi viviamo di rendita,
01:15grazie a voi. Ora dire che siete anche bravi voi, per essere così seguiti. Allora intanto ragazzi,
01:24Pietro mi ha definito mezzo Pino Insegno e mezzo Ridgi di Beautiful. Perché io ho la
01:34mascella di Ridgi e la faccia di Pino Insegno, ma è vero. Ma tu devi sapere che Pietro la prima
01:41cosa che fa quando incontra una persona nuova è dire a chi assomigli tu. Sono diventato famosissimo
01:52per le somiglianze, mi invitate a tutti. Ora sono senza occhiali ma potrei dare una somiglianza al
01:58volo a voi tre, mi metto gli occhiali. Allora, Giovanna Delvino, puoi zoomare un po'? Inquadratemi,
02:04ho bisogno di una somiglianza. Vorrei zoomare. Aspetta, vediamo se si può zoomare, con l'aiuto
02:08di Chiara. Allora, lei Martina potrebbe essere un'attrice degli anni Ottanta con cui fece un
02:16film con Celentano che si chiamava Marina Suma. È vero, è vero, le somiglia. E vorrei il primo
02:26piano del vostro DJ. Zooma un po', possiamo zoomare. Vediamo un attimo se riusciamo a zoomare
02:32in diretta. Eccolo, ora ce l'hai. Allora, lui purtroppo ti dà una pessima notizia. Come si
02:40chiama lui? Gianluca. Gianluca ti dò una pessima notizia, tu sei Poglia. Non ci credo Poglia. Non
02:56vanno più indietro le telecamere, Luca. E vorrei anche Giovanna. Sì, sì, vai. Rizuma,
03:01rizuma, vai. Anzi, visto che sei Marina Suma, tu. Eccola, Giovanna ce l'hai, ce l'hai. Vai. Sai,
03:07Giovanna, che viso simpatico. Giovanna non lo so. Giovanna è un'amica mia che non conoscete,
03:15si chiama Tatiana Vintel, era un'attrice. E la salutiamo. Però potrebbe essere un po' Adele,
03:23la cantabile Adele. È vero, è vero. Ma con Giovanna ci canta Adele, dato che gli somiglia.
03:32Sì, proviamo anche la voce. Però con Poglia ci siamo superati. Ma infatti sai che ti dico che,
03:39in realtà, come Poglia... Scusami, eh, scusami. No, no, ma è vero, perché in realtà la canzone
03:44che scrisse Poglia su Luca era la sua, era dedicata a Giovanna. Come faceva? Luca era gay,
03:51adesso sta con lei. È lui, è lui. Luca era gay. Eccolo. Se l'è messo da sola. Se l'è
04:04strallato da sola. Allora, ti facciamo una domanda. Siccome ti vediamo come una giacca
04:09bianca, ma stai scrivendo i Green Pass? Stai in un studio? Stai facendo le prescrizioni?
04:17No. Venivo da fuori per un incontro di lavoro e avevo la mia classica giacchetta di rito per
04:25gli incontri di lavoro. In realtà io sono l'uomo più disordinato del mondo. Apro l'armadio e mi
04:31cade addosso una marea di roba e mi vesto come un pagliaccio del Circo Togni. Ora sono mezzo
04:37elegantino, ma solitamente sono l'uomo più disordinato della Terra. Ma è proprio quello che...
04:44Per voi oggi sono quasi bello, quasi. Lo è, lo è. Lo sei, lo sei. Hai sempre un grande
04:53fascino in realtà. Tutti gli artisti più importanti e più bravi sono disordinati.
04:58Questo è appurato perché hanno talmente tante idee, tante cose per la testa che l'ultimo
05:02problema è mettere in ordine. È vero, è vero. Pietro, cominciamo un po' come dire dall'inizio.
05:09Come ti sei avvicinato alla recitazione, al teatro, al mondo dello spettacolo?
05:14Guarda, proprio nella preistoria, dato che io sono un vecchione, non vi voglio dire l'età,
05:20è spaventabile. Ti dico solo che nel lontano 1966 io già esistevo ed ero un bambino di 11 anni.
05:32Fatevi un po' i conti, quanto sono vecchio. Quindi praticamente io stavo nei Boy Scout e mi
05:41facevano recitare. Il mio fratello, che era il mio primo fan, diceva ai Capi Scout e fatelo
05:47recitare. Lui fa ridere, è comico. Era un mio fan accadito, mio fratello. E facevamo i filmini
05:53a Super 8, gli antesignali. Wow! Belli! Li conosciamo, io li conosco. Anche tu, no?
05:59Certo, la Super 8. Facevo i filmini con la macchina alla presa, che aveva un pulsantino,
06:03e facevi questi film che poi dovevi sviluppare con la coda, che era una cosa complessissima.
06:08E facevo e recitavo ai Boy Scout, io sono di origine napoletana, piccoli brani di commedia
06:14di Edoardo De Filippo. Io ero inconsapevole, tutti ridevano. Ho detto, vabbè, vediamo un po'.
06:21Poi c'è stata una sospensione enorme di questa cosa e mi sono risvegliato i miei istinti artistici,
06:29nei primi anni 70 più o meno, fino a cominciare in maniera professionale. Nel 74 apri un giornale
06:36che si chiamava Paese Sera, che diceva Cercasi attori, e andai a fare il mio primo spettacolo
06:41al Teatro Tor di Nona, che sta a centro di Roma. E poi dal 78 in poi i teatri stabili,
06:51Gigi Proietti, insomma tanto tanto teatro. Il cinema è venuto un po' dopo. Oddio no,
06:57nell'80 fu il primo film con Benigni, Giorgio Gaber, Ninetto Davoli, Franco Scitti,
07:03un film un po' Pasoliniano, molto divertente, che si chiamava Il Minestrone. E poi da lì in poi
07:11tantissimi film con Castellitto, Benigni, Larisa Ebbella. C'è stato Pietro un incontro che ha
07:17segnato la tua carriera, un incontro che diciamo da lì, o anche più incontri, legati ad un
07:24determinato periodo che poi hanno detto vedi da adesso in poi comincia ad essere un mestiere vero,
07:30cioè comincia ad essere il mio mestiere. Io sono un attore. Quando è che hai detto io sono un
07:34attore? Ma lo sai che non lo puoi dire mai, nel senso che uno si scopre attore man mano che
07:39procede. Diceva come Edoardo De Filippo in una commedia, dal titolo Gli esami non finiscono mai,
07:44che non c'è un traguardo al miglioramento, puoi sempre migliorare. Bisogna avere una grande
07:51padronanza e sicurezza di se stessi ed è difficilissima, specialmente sul palcoscenico.
07:56A me diciamo il clima del set mi rilassa un po' di più perché hai l'opportunità di aggiustare con
08:00i vari ciak il personaggio. Mentre lo sapete meglio di me il teatro ce l'ha lì di fronte,
08:08o ci stai con la testa perché se c'è un maggio di distrazione fai un disastro.
08:12Hai citato De Filippo e qui rido io, che è uscito recentemente anche su Sky, non so se
08:25l'avete visto. Qui rido io e poi è uscito anche quello di Fratelli De Filippo. Sì, Fratelli De
08:35Filippo, c'è lo sbaglio di Sergio Rubini. Ho avuto modo di conoscere addirittura Edoardo di
08:46persona. Nel 77 mio padre ebbe la faccia tosta di andare con me e mio cugino nel camerino di
08:52Edoardo. Edoardo era un personaggio non facile, meraviglioso come drammaturgo, come attore,
08:58ma tosto. Caratteraccio. Sì, di una serietà sconcertante, molto gentile con noi. Mi lascia
09:05una dedica, con dedica proprio personale che io tengo come una reliquia in salone. E' fantastico.
09:14Io volevo… Adesso una domanda per uno. Comincia Giovannina, la nostra Del.
09:19Da oggi sono Del. Io volevo farti una domanda. Allora Pietro, tu hai lavorato,
09:24hai avuto il piacere di lavorare con uno dei registi che ha proprio segnato il cinema italiano,
09:29c'è Federico Fellini. E io volevo chiederti che cosa ti è rimasto di una collaborazione così
09:37importante, tra l'altro agli inizi della tua carriera. E' stato bello come ha detto,
09:41ah già è vero. Ah vabbè di tanti. C'era anche lui, tra le altre cose. Vabbè un piccolo ruolo,
09:51c'era anche Massimo Lopez, tutti i piccoli ruoli, Francesca Reggiani. Dunque era un film
09:55dell'ottanta o dell'ottantatre. Mi ricordo mia madre napoletana disse, Pietro, ha telefonato
10:02un certo Fellini. Ha detto, Fellini, mamma mamma sei sicuro? E' una cosa così. Io ho detto,
10:12mamma ti prego accertati esattamente. Avevo scoperto, non aveva telefonato lui ovviamente,
10:16aveva telefonato la sua assistente, Fiammetta. E ho scoperto che era Fellini. E io rimasto
10:22sconcertato, Fellini. E feci questo incontro, in questo film che si chiamava La nave va,
10:26che era un colosso ambientato su una nave ricostruita dal teatro 5 di Cinecittà. Pensate,
10:32una piattaforma basculante, gigantesca, grande come due appartamenti, in cui era ricostruita,
10:37che andava suggiu' con delle ponte idrauliche. Quindi alla fine della giornata avevi veramente
10:41il mal di mare. Tutto ricostruito in teatro. Il teatro era un'immensa distesa di cellofan e
10:47il cielo era disegnato sulle pareti del teatro 5. Non vi dico, una magia incredibile. Sembrava
10:52di stare in pieno oceano. Fellini era una persona di una gentilezza estrema, ma anche di un grande
10:58rigore. E quindi non è che ci si va a chiacchierare in mezzo a cento persone, però aveva sempre un
11:05occhio di riguardo. Sono stato venti giorni in questo set e è stata una esperienza magnifica.
11:10E' come entrare in un sogno. Più di lui che c'è, non c'è niente. Più di lui forse ci potrebbe
11:20essere la partecipazione ad un film Oscar molto importante, di cui parleremo tra poco e molto
11:27altro. Pietro De Silva in diretta con noi, ospite speciale di oggi. Sappi che facciamo
11:35cantare una canzone anche a te? Una qualsiasi, perché non devono essere per forza canzoni
11:40legate a Sanremo, ma preparati che nel giro di due minuti ti chiederemo la domanda che stiamo facendo.
11:45Che tragedia! C'era un aneddoto che volevamo sentire legato anche a Fellini. No, brevissimo,
11:55nel senso che lui dopo questo film, io lo rincontrai per il film successivo che si
11:58chiamava Mi pare l'intervista e lui aveva una memoria formidabile perché si ricordava appena
12:04mi sono presentato da lui, ripresentato, con la mia ex moglie, anche lei attrice,
12:10lui si ricordava e mi disse, maestro si ricorda di me? E lui mi disse Pietrino,
12:16certo che mi ricordo Pietrino, perché lui dava dei diminutivi a tutti. Per esempio a te l'ele
12:21ti avrebbe chiamato o Lelino o Sarallino. Sarallino già me lo dicono. Marti l'avrebbe
12:32chiamata Martina, perché già Martina lei, a Povino. A proposito di Martina abbiamo la foto
12:41anche di Marina Suma, eccola qua, che è uguale a Martina. Hai preso quella degli anni di oggi,
12:47dovevi prendere quella degli anni 80. Adesso cerchiamo quella degli anni 80.
12:51Insomma te la faccio breve, insomma mi disse carino Pietrino, certo che mi ricordo di te e ci
12:56sedemmo. A un certo punto disse tu come ti chiami? Lei disse Patrizia, Patrizietta vieni e non mi
13:01filò più. Praticamente prese lei nel film successivo, però era una persona meravigliosa,
13:10questo è un piccolissimo aneddoto. Però noi ti abbiamo anche adorato nella vita è bella,
13:17che è stato un colossal, dove comunque hai avuto un bellissimo ruolo. Anzi di solito Benigni è
13:26difficile che ricavi dei ruoli super importanti oltre a lui e sua moglie. Invece in quel film...
13:34In certi film comici per esempio il meraviglioso non ci resta che piangere, Paolo Bonacelli,
13:43che faceva Leonardo Da Vinci, che era ignorante per dirne, ma per dirne. Però devo dire no,
13:48è abbastanza generoso con gli altri ruoli. Io lo conosco dal 1980, quindi ogni tanto ci
13:53incontravamo anche al di fuori, perché lui circolava molto spesso la notte negli anni 70,
13:5880, per via della grande popolarità eccetera. Quindi non era diciamo di giorno, forse per
14:03l'attenzione mediatica si faceva meno vedere in giro. Quindi l'ho incontrato in varie occasioni.
14:08E poi casualmente mi ha contattato per questo film e ovviamente sul set non avevamo neanche
14:17minimamente idea del risultato che avrebbe avuto. Ovviamente piano piano è cresciuto
14:25di più fino ad arrivare alla consacrazione. Lo rincontrai nel 1996, ci furono gli Oscar,
14:32il 99 non mi ricordo, vabbè. Lo rincontrai nel 2000 qualcosa, disse, hai visto Pietro che abbiamo
14:37avuto? Che è successo? Dopo tre anni. Lo incontrai davanti al teatro in Argentina. Sempre persone
14:45molto gradevoli, sul set molto professionale, molto serio soprattutto per il tema trattato,
14:50che era un tema delicato, poetico, quindi non è che si poteva far scherzare. Però nella vita
14:56reale una persona, come potete immaginare, assolutamente meravigliosa. Pietro siamo
15:01arrivati al punto che ti dobbiamo far cantare una canzone qualsiasi, scelta live, da Sanremo
15:10a San Marlo è un attimo. Ci crederete che io amo tutta la musica, in particolare la musica
15:22classica, ma amo tutto, non sono schizzinoso su qualche genere, un pochettino il jazz come
15:26si dice a Roma mi appalla un po'. Un pezzettino proprio, un ritornello di una canzone che anche
15:36ti ricorda l'infanzia. Ma è banale, sono un vecchione io, quindi...
15:40Le bionde trecce gli occhiali, le bracce rosse, e l'innocenza sulle gote tue,
15:51le braccia ancora più rosse, e qui la memoria non c'è più, e la cantina buia dove noi,
16:00e volete rovinare, diretta a te. Oggi vi canto Caroline dei Maneskin,
16:10di cui non ho capito una parola. Bella, è stata bella.
16:13Ma la posso fare io la domanda conclusiva? Però non ho capito una parola. Io adoro i
16:18Maneskin in maniera pazzesca. Nel caso dei Maneskin basta cantare
16:22oh mamma mia ma, mamma mia ma. La domanda di Sissi, vai.
16:27La domanda di Sissi. Qual è il tuo prossimo progetto,
16:30quello che vuoi mettere in base, vuoi diventare un regista, vuoi andare oltre la figura?
16:34Cosa vuoi fare da grande? Ci crederete che io, a me piace, ho fatto
16:40molte regie teatrali, e io scrivo anche, ma il mio sogno è chiaramente una regia cinematografica.
16:47Ho fatto tante tante regie teatrali, ma la regia mi fa impazzire letteralmente, mi piace
16:52da morire. Regia e scrittura anche. Sicuramente un prodotto cinematografico, sicuramente. Però
17:01ora che il cinema un pochettino è impicchiata, ed è tutto in piattaforma, purtroppo bisogna
17:08contentarsi di quello che ci dà. L'altra sera sono andato a vedere un capolavoro con Elio
17:12Germano che si chiama America Latina, un film terribile, molto forte, abbastanza ghiacciante,
17:19interpretato in maniera magistrale da Elio Germano, che è uno dei nostri più giovani
17:23attori, e ho detto che questo è il cinema, fatto da due fratelli che siamo i fratelli
17:28d'innocenzo, che è un film di stile oltreoceano, poco italiano nel senso più deteriore del
17:34termine, perché nel cinema italiano ci sono tante promesse e validi autori, ma come questi
17:39vi assicuro ce ne sono poche. Su quello stile è l'altro.
17:43Loro hanno fatto già un film bello terribile, terribile sempre in quel senso, molto crudo,
17:50favolace, insomma, che affrontava un tema molto... mi ricorda un po' Lars von Trier,
17:57lo stile Satelli Cohen. Si, molto. Tocca alcune corde, vero? Molto forte. Che non dà speranza,
18:08crudo, al punto di essere quasi, come dire, non accettabile per la vista e per lo spettatore,
18:17perché veramente vanno fini in fondo, senza speranza. Comunque Pietro, noi ce l'abbiamo
18:22l'idea per il prossimo tuo progetto. È un film che dirigerai e reciteranno questo film
18:29Marina Sumasissi, Adele Giovanni Del Vino, Pino Insegno e Rigedi Beautiful e il Poro Povia.
18:37Soprattutto il Poro Povia. Lo dico pubblicamente, veniamo noi gratuitamente. No, no, mi ritiro,
18:45io faccio del lavoro. Allora, personalmente per il compenso, tu sai, Tarantino e Rodriguez,
18:52il primo film dal tramonto all'alba, Rodriguez disse a Tarantino mi dai una mano a scrivere
18:56il film e Tarantino gli chiese un euro. Io voglio un euro per fare il film con il mitico
19:03Pietro De Silva. Dai Pietro, che lo mettiamo in piedi questo film, ti aiuto. Allora Pietro,
19:10ti voglio allargare, voglio spendere una quota formidabile, arrivo a 3,50 euro. Mio Dio,
19:18sono tre caffè. Almeno ci compriamo il caffè. No, perché siamo quattro. Pietro, prima di
19:25salutarci, noi lo chiediamo sempre a tutti i nostri ospiti, oltre al fatto che hai una nuova
19:31casa a Roma che si chiama Radio Roma e che avremo un immenso piacere più avanti, durante questi mesi,
19:36anche con l'aiuto di Sisi e di Martina, averti ospite proprio di persona qui. Per noi veramente
19:42sarebbe sarebbe bello. Ragazzi, Martina è stata mia allieva di recitazione. Attenzione,
19:48grandi artisti. Grazie Pietro. Per questo l'abbiamo voluta qui, brava. E sei meraviglioso.
19:54Quindi, oltre ad invitarti nuovamente qui di persona, ti chiediamo qual è la cosa che ti
20:01lega di più a Roma. Se dovessi sceglierne una sola, quindi un posto, una persona, un ricordo,
20:07cosa sceglieresti? C'è da dire tanto. Di Roma, il paesaggio, vi dico una cosa curiosa che vedo di
20:18fronte ai miei occhi, il cielo di oggi e il paesaggio che vedo all'infinito, io sono un po'
20:26leggermente fuori d'accordo e vedo Ostia da qui. Questo mi rende di una felicità enorme. Questi
20:35giorni non è che, per dire, qualsiasi giornata così meravigliosa mi tira su. Dopo questi due
20:43anni sconcertanti, che speriamo che finiscano al più presto quanto prima, è un segno di speranza.
20:49Roma è bella ovunque, è bella ovunque. È un regalo per il cuore e per gli occhi. Grazie Pietro. Ti
20:57porta i saluti che ci sta ascoltando Francesco Fiumarella, il patron del premio Vincenzo
21:03Crocitti che tu hai ricevuto nel 2017 e che io e Sissi l'abbiamo ricevuto in questi ultimi due
21:08anni. Ci sta ascoltando in questo momento e ti saluto. Il grande Francesco è un estimatore del
21:15cinema, dei talenti del cinema italiano e a tutte le persone che lui ha premiato poi successivamente
21:22è come se fosse un portafortuna. E' vero questa cosa. Successivamente molti di questi hanno avuto
21:28delle carriere diciamo molto molto estremamente positive. Quindi beato chi lo incontra insomma.
21:35Noi poi siamo scaramantici. Però lo salutiamo Francesco. Voglio chiudere con una nota che
21:45purtroppo è accaduta due ore fa. E' venuta a mancare una delle più grandi attrici italiane,
21:50Monica Vitti, a cui noi mandiamo un applauso per la carriera che ha fatto e per il segno che ha
21:59lasciato. Siamo vicini alla sua famiglia. Pietro, due parole anche da parte tua per questa immensa
22:08perdita. Io da spettatore dico solo che un'attrice che è passata da Antonioni, dal cinema impegnato,
22:17deserto rosso ed è sbarcata, attrice drammatica negli anni 60, a fare poi Dramma della gelosia,
22:23Amore mia aiutami, Forbere di stelle. Cioè voglio dire, di solito succede il contrario che un attore
22:32comico può fare grandi interpretazioni drammatiche. Lei da attrice drammatica è approvata al comico ma
22:37in maniera sublime. Solo questo già è qualcosa. Ed è rimasta nella memoria nonostante purtroppo la
22:43sua malattia, quindi lei dal 2001 mi pare che non è più sotto i riflettori, e con grande grazia e
22:51grande riservatezza è uscita fuori, diciamo con un pasto felpato, e ha lasciato un ricordo di sé
22:59meraviglioso. Cioè ha finito secondo me in maniera sublime, in bellezza. Ha lasciato un ricordo di sé
23:05non decadente, facendo gli ultimi film, così sia quando gli attori invecchiano. È rimasta nella
23:10memoria come una delle più grandi attrici italiane, insieme a Anna Magnani. E noi ci uniamo a queste
23:16due parole e ti ringraziamo per essere stato con noi. Pietro De Silva, ti aspettiamo qui in studio,
23:21ce lo prometti che ci verrai a trovare di persona? Mi fate un regalo e voi tre siete simpaticissimi,
23:28voi quattro scusate. No perché io non vedevo Giovanna di lato. Adoro, è il mio DJ personale,
23:40la metto sul comodino domani. Grazie Pietro, ciao! È stato con noi Pietro De Silva, andiamo avanti con la musica!

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