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CortometraggiTrascrizione
00:00Non bisogna chiedere la verità a sette anni di distanza. A sette anni di distanza sarebbe una città che deve chiedere la verità, non Vincenzo Vittorini e gli altri parenti delle vittime, che siamo in cinque.
00:11Sarebbe una città chiederla. E un processo così si fa con un'udienza a settimana. Già per arrivare a questo processo ci abbiamo messo sette anni.
00:22E combattendo contro la procura, che ci ha richiesto l'archiviazione già, ci ha fatto perdere quattro anni. E oggi cosa facciamo? Ci viene rinviato al 21 giugno.
00:36Senta però Vittorini c'è un problema. Uccise da una strage di Stato. Se qualcuno mi dicesse che non è così, qualcuno me lo diceva.
00:47Ma che vince è dato? Ma che vince è dato? Bisogna avere la forza di dire che non lo vogliamo fare questo processo. Non lo facessero perché questa è una presa nel fontello.
01:03Il 21 giugno sentiamo le parole del dottor Bertolaso. Parlano chiaro su quello che si erano già accordati di fare. Parlano chiarissimo dell'accordo prima.
01:18Ecco che fa male non sentire la voce. Perché la trascrizione è una cosa. La trascrizione è fredda. Le parole sono altre. E a tavolino è stata decisa la morte di 309 persone il 30 marzo 2009.
01:37E per sette anni siamo arrivati oggi perché la procura della Repubblica dell'Aquila ci ha fatto perdere quattro anni con le richieste di archiviazione.
01:51Soltanto grazie all'avvocazione siamo riusciti a stare oggi in aula. E questo è un processo che viene equiparato agli altri. Il processo a schettino. Primo, non l'hanno fatto in un'aula piccola misera, l'hanno fatto in un teatro.
02:11Oggi non abbiamo nemmeno il posto per sedere i partiti civili e nemmeno per far sedere gli avvocati c'era il posto.