Qui la copertina che introduce al tema della puntata di Extra del 10 Ottobre 2023: "4mila suicidi all’anno ma se ne parla poco: perché? E con quali effetti?"
Ogni 16 ore, in Italia, una persona si toglie la vita, ma sono ancora di più quelle che ci provano senza riuscirvi. Sempre stando alle statistiche in un anno, mediamente, si verificano 4000 suicidi: sarà per il numero esiguo, anche se comunque superiore alle vittime degli incidenti stradali, sarà per una forma di rispetto nei confronti del dramma umano che spesso si cela dietro a queste tragedie ma di questo fenomeno non si parla sui giornali, a meno che il protagonista non sia per qualche motivo famoso o il gesto estremo non abbia conseguenze eclatanti.
Questione di pudore o forse perché semplicemente è un argomento respingente, sta di fatto che il silenzio dei media ben si sposa con l’atteggiamento diffuso anche nell’opinione pubblica sempre piuttosto restia ad affrontare questo genere di vicende che spesso vengono liquidate sbrigativamente come drammatiche scelte personali.
In realtà non sempre è così e, forse, iniziare a interrogarsi senza morbosità e al contempo con un approccio rispettoso e rigoroso sul perché di certi episodi potrebbe offrire a medici ed esperti una chiave di lettura del fenomeno e, forse, anche l’ispirazione per intervenire in modo giusto. Perché in fondo è troppo facile escludere a priori l’esistenza di una correlazione tra il dramma del suicidio e, per esempio, il contesto in cui la vittima viveva.
Lo dicono in fondo le statistiche stesse: dopo gli anni del Covid sono aumentati sensibilmente i suicidi e i tentativi anche tra i giovanissimi mentre in passato - durante le recenti crisi economiche del 2008 e poi dopo il 2011 - il fenomeno era esploso tra gli imprenditori alle prese con le difficoltà di gestione e lo spettro del fallimento. Semplici correlazioni o vere coincidenze? Nel dubbio un po’ più di attenzione a questo fenomeno pitterebbe aiutarci a capire come prevenire queste drammatiche denunce di dolore.
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Ogni 16 ore, in Italia, una persona si toglie la vita, ma sono ancora di più quelle che ci provano senza riuscirvi. Sempre stando alle statistiche in un anno, mediamente, si verificano 4000 suicidi: sarà per il numero esiguo, anche se comunque superiore alle vittime degli incidenti stradali, sarà per una forma di rispetto nei confronti del dramma umano che spesso si cela dietro a queste tragedie ma di questo fenomeno non si parla sui giornali, a meno che il protagonista non sia per qualche motivo famoso o il gesto estremo non abbia conseguenze eclatanti.
Questione di pudore o forse perché semplicemente è un argomento respingente, sta di fatto che il silenzio dei media ben si sposa con l’atteggiamento diffuso anche nell’opinione pubblica sempre piuttosto restia ad affrontare questo genere di vicende che spesso vengono liquidate sbrigativamente come drammatiche scelte personali.
In realtà non sempre è così e, forse, iniziare a interrogarsi senza morbosità e al contempo con un approccio rispettoso e rigoroso sul perché di certi episodi potrebbe offrire a medici ed esperti una chiave di lettura del fenomeno e, forse, anche l’ispirazione per intervenire in modo giusto. Perché in fondo è troppo facile escludere a priori l’esistenza di una correlazione tra il dramma del suicidio e, per esempio, il contesto in cui la vittima viveva.
Lo dicono in fondo le statistiche stesse: dopo gli anni del Covid sono aumentati sensibilmente i suicidi e i tentativi anche tra i giovanissimi mentre in passato - durante le recenti crisi economiche del 2008 e poi dopo il 2011 - il fenomeno era esploso tra gli imprenditori alle prese con le difficoltà di gestione e lo spettro del fallimento. Semplici correlazioni o vere coincidenze? Nel dubbio un po’ più di attenzione a questo fenomeno pitterebbe aiutarci a capire come prevenire queste drammatiche denunce di dolore.
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00:00Ogni 16 ore in Italia una persona si toglie la vita, ma sono ancora di più quelle che ci provano senza riuscirvi.
00:07Sempre stando alle statistiche, in un anno mediamente si verificano 4000 suicidi.
00:12Sarà per il numero esiguo, anche se comunque superiore alle vittime degli incidenti stradali.
00:17Sarà per una forma di rispetto nei confronti del dramma umano, che spesso si cela dietro a queste tragedie.
00:23Ma di questo fenomeno non si parla sui giornali, a meno che il protagonista non sia per qualche motivo famoso
00:29e il gesto estremo non abbia conseguenze eclatanti.
00:32Questione di pudore o forse perché semplicemente è un argomento respingente,
00:37sta di fatto che il silenzio dei media ben si sposa con l'atteggiamento diffuso anche nell'opinione pubblica,
00:42sempre piuttosto restia ad affrontare questo genere di vicende,
00:46che spesso vengono liquidate sbrigativamente con drammatiche scelte personali.
00:51In realtà non sempre è così, e forse iniziare a interrogarsi senza morbosità
00:56con un approccio rispettoso e rigoroso sul perché di certi episodi,
00:59potrebbe offrire ai medici ed esperti una chiave di lettura del fenomeno
01:03e forse anche l'ispirazione per intervenire in modo giusto.
01:07Perché in fondo è troppo facile escludere a priori l'esistenza di una correlazione
01:12tra il dramma del suicidio e, per esempio, il contesto in cui la vittima viveva.
01:16Lo dicono in fondo le statistiche stesse.
01:19Dopo gli anni del Covid sono aumentati sensibilmente i suicidi e i tentativi anche tra i giovanissimi,
01:24mentre in passato, durante le recenti crisi economiche del 2008 e poi del 2011,
01:30il fenomeno era esploso tra gli imprenditori e le prese con le difficoltà di gestione
01:34e lo spettro del fallimento.
01:36Semplici correlazioni o vere coincidenze?
01:39Nel dubbio un po' più di attenzione a questo fenomeno potrebbe aiutarci a capire
01:43come prevenire queste drammatiche denunce di dolore.