• 3 settimane fa
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02:39 Acqua all'arsenico, nella Tuscia i Comuni "chiudono" i rubinetti. In collegamento Paola Celletti, Comitato "Non ce la beviamo"

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Trascrizione
00:00Extra tutti i colori dell'attualità con Claudio Michalizio bentornati a destra diciamolo
00:09subito le concentrazioni di arsenico nell'acqua spesso si trovano perché è un elemento naturale
00:18che soprattutto ehm è presente in quei terreni che hanno una origine di tipo vulcanica è
00:24ovvio che oltre certi limiti questa sostanza diventa pericolosa e la regione Lazio vede
00:30decine e decine di comuni che devono continuamente tenere sotto controllo i livelli di potabilità
00:37del loro sistema idrico. L'emergenza però è nuovamente esplosa nei giorni scorsi in
00:43la provincia di Viterbo di questo parliamo in questa puntata di Estra prima vediamo la
00:48nostra copertina. La Tuscia è di nuovo in emergenza idrica il problema è di lunga data
00:53ma spesso torna d'attualità perché i controlli evidenziano picchi nella presenza di arsenico e
00:59fluoruro ma ora a fare raddrizzare le antenne sulla situazione ci pensa anche la Commissione
01:04Europea che ha deferito l'Italia alla Corte di Giustizia per mancato rispetto della direttiva
01:09sull'acqua potabile. Da molto tempo si legge nel rapporto in alcune zone della provincia
01:14di Viterbo nel Lazio i livelli di arsenico e fluoruro nell'acqua potabile superano i
01:19valori parametrici stabiliti dalla direttiva sull'acqua potabile ciò può danneggiare la
01:25salute umana in particolare quella dei bambini. Sono sei le zone con livelli di arsenico eccessivi
01:30Bagnoreggio Civitella D'Agliano Fabrica di Roma Farnese Ronciglione e Tuscania. A Bagnoreggio
01:37e Fabrica di Roma sono state inoltre superate le soglie di sicurezza per il fluoruro.
01:41Ma come riuscire a gestire questo fenomeno che dicevamo è sbagliato chiamare emergenza perché da
01:52anni periodicamente fa capolino e crea disagio alla popolazione. Paola Celletti è la portavoce
01:59del comitato Non ce la beviamo è collegata con noi in questa puntata di estra. Buonasera.
02:04Buonasera. Allora dicevamo che è un'emergenza cronica da questo punto di vista ed è un
02:11elemento assolutamente naturale no è una caratteristica del di tutti i territori che
02:15abbiano una origine vulcanica. La domanda che io le faccio è ma è possibile che non ci siano
02:22delle soluzioni che possano una volta per tutte oltre al monitoraggio che è importante e alle
02:29ordinanze che sanciscono la potabilità o meno non c'è una soluzione che permetta di ovviare
02:35una volta per tutto a questo inconveniente? Guardi di soluzioni ce ne sono diverse. Noi
02:43attualmente abbiamo in funzione dei arsenificatori ma come abbiamo potuto vedere non sono sufficienti
02:49per rendere un'acqua potabile. Consideriamo che ci sono comuni che sono soggetti a un'esposizione da
02:59arsenico per oltre il doppio della soglia prevista dal decreto legislativo del 2001 che
03:08attualmente è 10 microgrammi litro. Noi abbiamo dei comuni che superano abbondantemente il doppio
03:14di questo limite quindi è un problema che ci troviamo ad affrontare non sporadicamente ma
03:21da anni. Ultimamente si sono registrati degli sforamenti del limite di arsenico anche in comuni
03:32che avevano in funzione dei arsenificatori e che avevano un'acqua controllata ma questo sta
03:42succedendo con frequenza. Le soluzioni al di là dei dei arsenificatori possono essere diverse.
03:52Proprio il 7 di ottobre noi abbiamo presentato un convegno presso la sala del consiglio comunale
03:59di Viterbo perché insieme all'unitus al professor piscopo, geologo e docente dell'università degli
04:08studi della Tuscia sono stati fatti degli studi sul territorio dei cimini per rilevare se erano
04:22presenti sorgenti con acqua potabile quindi con acqua di buona qualità. Questo è un risultato
04:29positivo soprattutto nella zona di Soriano nel cimino e nella zona dei cimini. È una
04:37novità molto importante e crediamo sia doveroso da parte delle istituzioni approfondire questi
04:46studi, finanziare un progetto di studio e di mappatura delle sorgenti appunto nel territorio
04:55della Tuscia e finanziare anche un progetto. A questo scopo noi abbiamo scritto sia alla
05:03Regione Razio, alla Presidenza, alla Commissione Ambiente, alla Commissione Lavori Pubblici ma anche
05:11all'autorità di bacino d'ambito dell'Appennino Centrale e alla conferenza dei sindaci del Lato
05:18Uno per chiedere assolutamente di mettere in atto questo studio, questa mappatura del territorio e
05:26per finanziare il progetto. Perché mi perdoni così anche il pubblico che non ci segue dalla
05:32provincia di Viterbo può comprenderlo. In realtà non esiste in tutta la regione, non è soltanto un
05:38problema della Tuscia, una mappatura delle risorse idriche che ci sono presenti nel sottosuolo che
05:43sembra quasi incredibile. È possibile che in tutti questi anni nessuno ci abbia pensato? Esattamente,
05:50non esiste non solo la mappatura nella provincia della Tuscia ma non esiste una mappatura a livello
05:56regionale delle superfici e delle risorse idriche del territorio. Questo veramente ci
06:04sembra una cosa, soprattutto in un momento in cui abbiamo problemi di siccità, abbiamo problemi di
06:11appunto conservare la risorsa idrica e ci sembra veramente incredibile questa cosa. Le chiedo anche
06:22questo perché lei ha citato la dersinificazione che è proprio un processo specifico di depurazione
06:28delle acque da questa sostanza che abbiamo detto è naturale ma ovviamente se eccede le dosi previste
06:36dai limiti di legge in qualche modo è nociva per la salute. È un procedimento molto costoso quindi
06:43in teoria credo che converrebbe a tutti trovare una soluzione che non sia necessariamente tamponare
06:50l'emergenza. Assolutamente sì, noi spendiamo nella provincia di Viterbo oltre 9 milioni all'anno
06:57di costi per la dersinificazione, circa un 25% del bilancio della società idrica che gestisce il
07:07servizio e questo tra l'altro è un costo che va tutto sulla bolletta dei cittadini, per un'acqua
07:15che spesso se non potabile non è di buona qualità. Ecco per questo noi abbiamo sempre ribadito la
07:26necessità di un contributo da parte della regione perché non è possibile che un problema di
07:32inquinamento ambientale si ripercuota e vada sulle spalle dei cittadini. È assolutamente
07:39necessario un intervento, un intervento strutturale appunto per la ricerca di fonti
07:45e di sorgenti pure nel territorio e nel frattempo è necessario comunque un contributo da parte della
07:55fiscalità generale che sia da parte del governo, da parte della regione, ma questo territorio va
08:01assolutamente sostenuto nelle spese. Anche perché diciamo stiamo parlando di acqua che dovrebbe
08:07essere un bene prezioso e in minimo garantito per mettere alle famiglie, ai cittadini che pagano
08:14le tasse, che fanno parte di un territorio di poter bere l'acqua del rubinetto. Quindi non
08:19state chiedendo nulla di clamoroso ma state pagando nella vostra bolletta idrica le inefficienze
08:26dell'apparato pubblico. Immagino che anche il gestore abbia delle responsabilità. Sicuramente
08:33noi ci rivolgiamo sempre alla conferenza dei sindaci del lato perché la responsabilità di
08:43chiedere appunto contributi pubblici è proprio a nostro avviso della conferenza dei sindaci che
08:50con forza devono presentare questa istanza in regione. Poi diciamo le inefficienze del gestore
09:01ci sono ma anche su un problema di modello gestionale. Noi facciamo parte anche del forum
09:13dell'acqua pubblica e abbiamo sempre rilevato il fatto che i modelli di gestione dell'acqua
09:23centrati su ato, su base provinciale non siano efficienti per le popolazioni. Sia per un discorso
09:32di distanza dalle persone, dai cittadini perché il cittadino che molto spesso non trova un
09:40riferimento nel gestore che comunque è il gestore unico di tutta la provincia. Sia un discorso
09:50tecnico, i guassi dell'acqua se non c'è una mappatura e se l'operaio anziché provvedere
09:57nel proprio comune dove conosce il territorio deve intervenire in tutta la provincia è ovvio
10:03che le cose sono molto più complicate. Al di là dei continui aumenti tariffari a cui abbiamo
10:16assistito in questi anni, abbiamo avuto degli aumenti delle bollette di quasi il 100% quindi
10:26una cosa abbastanza critica. Questo purtroppo è un problema che vi vede nella stessa situazione
10:37di tante altre famiglie anche che non hanno il problema però dell'arsenico nell'acqua,
10:41quindi almeno uno altrove paga l'acqua e però ce l'ha pulita e può berla,
10:47nel vostro caso avete anche un ulteriore danno. Ecco voi avete fatto questa richiesta dunque la
10:52mappatura delle risorse idriche in tutta la regione Lazio e non soltanto per risolvere
10:58il problema della Tuscia e poi in modo particolare la possibilità di capire se si può utilizzare
11:04questa acqua che è presente nella zona dei Monticimini e che avrebbe dei livelli di arsenico
11:10inferiori rispetto alla media che abitualmente c'è da quelle parti. Avete già avuto dei riscontri
11:16da parte delle istituzioni? No, al momento ancora non abbiamo avuto nessun riscontro,
11:23c'è da dire che la lettera è partita in questi giorni e quindi confidiamo in una risposta sia
11:31della regione Lazio sia del lato 1 di Viterbo. Noi quindi sollecitiamo i sindaci e tutte le
11:39istituzioni a rispondere a questa che credo sia una delle più grandi priorità perché ricordiamo
11:46che l'acqua è la base per la salute, quindi è un problema sanitario in questa provincia.
11:55Vorrei ricordare anche che nella provincia di Viterbo si trovano un alta percentuale di
12:05decessi proprio per tumore e questo bisogna capire se è correlabile anche alla lunga
12:16esposizione all'arsenico nell'acqua, quindi diciamo che è uno dei problemi sanitari più
12:21importanti che abbiamo del territorio e quindi sensibilizziamo tutte le istituzioni rispetto
12:28a questo problema. Lei ha fatto bene anche a notare queste ripercussioni sul piano epidemiologico
12:35perché uno pensa all'arsenico, sappiamo che è una sostanza velenosa, ovviamente si è ingerita
12:40in grandi quantità, ma vengono in mente la divagazione, i riferimenti alla letteratura,
12:45ad Agatha Christie eccetera, in realtà senza arrivare a quegli eccessi è ovvio che certe
12:50sostanze a contatto con l'organismo provocano a lungo andare tutta una serie di patologie che
12:57poi si riverberano nelle statistiche sanitarie, quindi oggi non possiamo stabilire se c'è una
13:04correlazione tra questi casi in aumento di tumori e la presenza dell'acqua, vero è che è un problema
13:10questo che va gestito dalle istituzioni perché è fuori dalla norma, che non si riesca a garantire
13:17una risorsa idrica bevibile per i cittadini, siccome le soluzioni ci sono speriamo davvero
13:24che queste vostre richieste vengano ascoltate. Io intanto la ringrazio per i minuti che ci
13:30ha dedicato questa sera, torneremo periodicamente a raccontare se qualcosa si muove, perché
13:35crediamo che siano quelle piccole battaglie che un emittente locale deve fare anche per
13:41tenere alta l'attenzione delle istituzioni, stando dalla parte dei cittadini che hanno
13:45già pochi diritti, credo che almeno quello di poter bere l'acqua del rubinetto sia il
13:51minimo sindacale che si potrebbe chiedere in un paese che si definisce civile. Le auguro
13:58una buona serata, grazie a Paola Celletti del comitato Non ce la beviamo. Grazie e buona
14:03serata. Grazie, grazie al nostro ospite a voi per averci seguito, adesso subito la linea
14:09ai programmi della rete perché inizia la nostra prima serata, l'informazione indiretta torna
14:14domattina a partire dalle sette con prima pagina. Arrivederci.

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