Gite scolastiche troppo costose, uno studente su 3 rinuncia
Ospite in collegamento Anthony Gonzales, "Rete Studenti Roma"
Le gite scolastiche diventano troppo care e così 1 studente su 3 è costretto a rinunciare. Si parla di quasi 650 euro per un viaggio, un costo che, considerato il difficile momento economico che stiamo vivendo, molte famiglie non possono sostenere.
Prezzi che negli ultimi anni sono aumentati sia per i trasporti che per i pernottamenti. Per uno stesso viaggio fino a qualche anno si spendevano 320 euro in media, oggi ne servono almeno 500, quasi il 40% in più. Altro aspetto da considerare è poco tempo a disposizione: genitori e studenti hanno poco meno di una settimana per pagare gli anticipi alle agenzie.
Facciamo un piccolo passo indietro e torniamo a novembre scorso: agli studenti di terza liceo del classico "Giulio Cesare" a Roma, in pieno quartiere Trieste vengono chiesti quasi 700 euro per andare quattro giorni a Madrid a dicembre. Da lì la decisione di protestare: diverse decine di adolescenti hanno deciso di non entrare in classe al suono della campanella di venerdì 10 novembre. Potremmo poi citare anche il caso di Genova che ha scatenato non poche polemiche.
Insomma, anche per quanto riguarda il viaggio d'istruzione parliamo di diritto fondamentale per gli studenti, e dunque come si risolve? Classi praticamente "spaccate a metà", con studenti che possono partire (magari con immensi sacrifici da parte delle famiglie) e altri che sono costretti a rinunciare, perdendo la possibilità di arricchire il proprio bagaglio culturale con la scuola. La stessa scuola che quel diritto dovrebbe garantirlo a tutti.
Proprio per supportare le famiglie il Ministero precisa che per la prima volta è stato messo a disposizione uno stanziamento ad hoc per agevolare la partecipazione degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado ai viaggi di istruzione: 50 milioni di euro per le famiglie con Isee fino a 5.000 euro, una platea di circa 330mila potenziali beneficiari, che potranno fare richiesta del contributo sulla piattaforma Unica fino al 15 febbraio.
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Le gite scolastiche diventano troppo care e così 1 studente su 3 è costretto a rinunciare. Si parla di quasi 650 euro per un viaggio, un costo che, considerato il difficile momento economico che stiamo vivendo, molte famiglie non possono sostenere.
Prezzi che negli ultimi anni sono aumentati sia per i trasporti che per i pernottamenti. Per uno stesso viaggio fino a qualche anno si spendevano 320 euro in media, oggi ne servono almeno 500, quasi il 40% in più. Altro aspetto da considerare è poco tempo a disposizione: genitori e studenti hanno poco meno di una settimana per pagare gli anticipi alle agenzie.
Facciamo un piccolo passo indietro e torniamo a novembre scorso: agli studenti di terza liceo del classico "Giulio Cesare" a Roma, in pieno quartiere Trieste vengono chiesti quasi 700 euro per andare quattro giorni a Madrid a dicembre. Da lì la decisione di protestare: diverse decine di adolescenti hanno deciso di non entrare in classe al suono della campanella di venerdì 10 novembre. Potremmo poi citare anche il caso di Genova che ha scatenato non poche polemiche.
Insomma, anche per quanto riguarda il viaggio d'istruzione parliamo di diritto fondamentale per gli studenti, e dunque come si risolve? Classi praticamente "spaccate a metà", con studenti che possono partire (magari con immensi sacrifici da parte delle famiglie) e altri che sono costretti a rinunciare, perdendo la possibilità di arricchire il proprio bagaglio culturale con la scuola. La stessa scuola che quel diritto dovrebbe garantirlo a tutti.
Proprio per supportare le famiglie il Ministero precisa che per la prima volta è stato messo a disposizione uno stanziamento ad hoc per agevolare la partecipazione degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado ai viaggi di istruzione: 50 milioni di euro per le famiglie con Isee fino a 5.000 euro, una platea di circa 330mila potenziali beneficiari, che potranno fare richiesta del contributo sulla piattaforma Unica fino al 15 febbraio.
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00:25televisione le gite scolastiche diventano troppo cari e così uno studente su tre è
00:31costretto a rinunciare si parla di quasi 650 euro per un viaggio è considerato
00:37il difficile momento economico che stiamo affrontando tante le famiglie che
00:42purtroppo non possono permetterselo prezzi che negli ultimi anni sono
00:46aumentati soprattutto sotto il profilo dei trasporti e dei pernottamenti quindi
00:50se fino a qualche anno fa un viaggio poteva costare circa sui 300 euro adesso
00:56si è registrato un aumento del 40 per cento un altro aspetto da considerare
01:01poi il pochissimo tempo a disposizione pensate che genitori e studenti hanno
01:05poco meno di una settimana per mandare per inviare l'anticipo alle agenzie il
01:11che rende tutto ancora più complicato e difficile da sostenere dal punto di
01:15vista economico e quindi si presenta questa situazione classi praticamente
01:19spaccate a metà da una parte quei pochi studenti che sono riusciti appunto a
01:24permettersi il viaggio gli altri appunto che sono costretti a rinunciare ma anche
01:29in questo caso non dovremmo parlare di diritto allo studio quegli studenti che
01:33sono costretti a rinunciare ad un viaggio di istruzioni sono costretti in
01:37un certo senso anche a rifiutare a non potersi permettere di arricchire il
01:42proprio bagaglio culturale come dovrebbe appunto garantire la scuola
01:46potremmo citare ad esempio il caso di Genova emblematico ha scatenato
01:51tantissime polemiche o ad esempio quello di novembre scorso nel liceo classico
01:56Giulio Cesare di Roma che ha visto una protesta da parte degli studenti
02:01parliamo di questo argomento in questa prima parte di non sono non solo Roma
02:05con Anthony Gonzales della rete studenti Roma buongiorno Anthony buongiorno
02:11grazie per l'invito innanzitutto grazie a te per essere disponibile qui bene
02:16ti lascio subito la parola una situazione devo dire un po' complicata
02:20per gli studenti no si soprattutto perché non bisogna
02:25scordare che veniamo dal periodo covid che sicuramente ha danneggiato molto le
02:30famiglie dal punto di vista economico e purtroppo sono sempre di più come c'è
02:36dall'inizio le famiglie che non possono permettersi di mandare i figli in viaggio
02:39di istruzione e poi bisogna considerare che non esistono solamente famiglie con
02:44un solo figlio ci sono anche diverse famiglie che non possono permettersi di
02:49mandare più di un figlio appunto in gita ovviamente a questi problemi
02:53riguardanti viaggi di istruzione bisogna aprire una parentesi sicuramente sul
02:58problema dei libri del caro libri e dell'immensa spesa che ogni anno ogni
03:04famiglia deve sostenere per mandare il figlio al liceo è stato calcolato che
03:10viene speso all'incirca 2000 euro all'anno a figlio in libri in assicurazioni e in
03:19gite al liceo e appunto negli istituti nella scuola superiore è qualcosa di
03:26veramente importante perché quando parliamo di diritto allo studio non ci
03:30fermiamo solamente alla tipica didattica frontale quindi a lezione verifiche e
03:37interrogazioni ma parliamo di tutti gli scenari che comprendono la vita quotidiana
03:42dello studente quindi anche questi viaggi di istruzione queste gite formative che
03:48comunque sono un modo molto più pragmatico di vivere la scuola e
03:57quindi pensiamo come rete degli studenti di Roma e del Lazio che il diritto allo
04:04studio deve essere garantito anche quando parliamo di gite scolastiche e di viaggi
04:09di istruzione. Quello assolutamente è stato emblematico anche a parte il caso di Genova
04:16il caso del liceo classico Giulio Cesare di Roma. A questi studenti è
04:22stato chiesto un costo complessivo di 700 euro per quattro giorni a Madrid e
04:28chiaramente molti di loro hanno detto non possiamo permettercelo e quindi
04:32hanno realizzato questa protesta simbolica in un certo senso pacifica
04:36ovviamente non sono entrati a scuola al suono della camparella se non va dorata
04:40il 10 novembre scorso. Poi sono cambiate le cose avete avuto notizie?
04:46Allora da quel che sappiamo il prezzo è rimasto quello. Se posso portare un altro
04:52esempio? L'esempio liceo russo di Roma sono stati chiesti 890 euro per un
04:57viaggio di otto giorni in Spagna che comunque sono una spesa abbondante per
05:04una famiglia media e italiana. Poi mi ricordo ad esempio parlo per esperienza
05:10personale io ho finito il liceo l'anno scorso. Siamo stati l'unica classe
05:15della scuola a non andare in viaggio di istruzione. Il viaggio del quinto è
05:21comunque qualcosa che secondo me va fatto anche per chiudere in bellezza un ciclo
05:27di studi. Siamo stati portati perché non c'erano gli accompagnatori che si
05:32prendevano questa responsabilità e poi soprattutto perché i prezzi erano
05:36molto molto alti. Però da quel che so anche diverse classi della mia scuola
05:41diverse quinte si sono rifiutate di andare. Ad esempio devono partire in
05:45Sicilia durante il mese di aprile maggio del 2023 però si sono rifiutate perché
05:50il prezzo era veramente troppo alto e quindi alla fine saranno partite su otto
05:54classi due tre classi non di più. Allora Antony prima di Natale la protesta
06:00degli studenti universitari ha fatto un po' il giro di tutta Italia. Ha iniziato a
06:05Milano poi si è prorogata diciamo per tanti mesi si è poi prolungata in un
06:10certo senso un po' in tutta Italia. Gli studenti protestano sempre di più perché
06:14al centro delle questioni in realtà ci sono i costi troppo alti, costi troppo
06:18alti per gli affitti. Tu hai citato i libri, i viaggi di istruzione. Insomma sta
06:22diventando sempre più difficile dal punto di vista economico il permettersi
06:26di studiare ma non dovrebbe essere così no? No assolutamente è inaccettabile che
06:33vengano posti certi certi costi ad esempio gli affitti per una stanza si
06:40arriva anche a 400 euro per una singola stanza. Io sono fortunato vivo a Roma e
06:44studi a Roma però conosco molti colleghi universitari che vengono da fuori e non
06:48possono permettersi una stanza. Un mio amico ad esempio viene dalla Calabria e
06:53ha dormito per due mesi sul divano della casa dello zio quindi è qualcosa di
06:59veramente inaccettabile perché non possiamo parlare di merito di scuola
07:04ministro dell'istruzione del merito quando non c'è assolutamente niente di
07:08guivantarsi. Siamo un paese in cui il PIL viene utilizzato veramente poco
07:15dove il PIL che viene investito per la scuola è veramente troppo poco quando in
07:19realtà dovrebbe essere uno dei principali obiettivi della politica
07:23italiana. Solamente il 3-2% viene investito quando
07:28dovrebbe essere investito secondo i nostri calcoli almeno il 5% per
07:33garantire una copertura ideale per tutti gli studenti universitari e medi.
07:39Ovviamente la protesta delle tende è stata una protesta emblematica per portare le
07:45nostre reivindicazioni sia al governo ma anche alla regione, alla regione rocca
07:51che dopo il diminuzionamento scolastico ha ulteriormente gravato alla situazione
07:57che vivono tutti gli studenti universitari e medi e questo ovviamente
08:03ha colpito il tema centrale di cui stiamo parlando cioè le gite scolastiche
08:07perché sono stati diciamo introdotti nuovi parametri per portare una gita in
08:12classe quindi ci devono essere un certo numero di docenti che però attraverso
08:16questo diminuzionamento non ci sono ad esempio a Latina nessuna classe, nessuna
08:21scuola potrà andare in gita perché non ci sono i numeri di professori necessari
08:27per portare appunto una classe in gita di istruzione.
08:30Posso chiederti perché però i professori non si assumono la responsabilità, tu hai citato
08:35anche il tuo caso personale lo scorso anno non avete potuto fare la gita
08:39di istruzione del quinto anno che è forse davvero la più importante, io me lo ricordo
08:43sono passati un bel po' di anni Antonio però me lo ricordo e come mai i professori
08:49insomma i docenti non si prendono la responsabilità di partire con gli
08:52studenti, è soltanto per una questione di responsabilità o anche in quel caso di costi?
08:56Secondo me è di entrambi perché io dico sinceramente non è che eravamo la classe
09:04peggiore dell'istituto, non eravamo la tipica classe casinara, eravate un po' divaci però, no
09:12ma veramente modestamente no, eravamo una classe normale, una classe molto legata
09:18però i professori inizialmente hanno detto certo vi portiamo in campo scuola, vi
09:22portiamo in Grecia dato che eravamo un liceo classico quindi vi portiamo in
09:26Grecia e solamente che a gennaio febbraio quando devono essere consegnati i moduli
09:32per partire ad aprile, a maggio ci hanno detto all'ultimo no ragazzi non possiamo
09:38più portarvi, non abbiamo i numeri, non abbiamo accompagnatori e quindi non vi
09:44possiamo portare in campo scuola. Sicuramente il problema dei soldi, dei
09:51fondi ci sono perché è innegabile anche per un professore che ha una famiglia
09:58non è abbordabile un prezzo del genere però sicuramente ci sono dietro delle
10:03responsabilità molto molto molto molto grandi e molto importanti. Tra le altre
10:10cose Anthony non abbiamo citato anche un altro piccolo particolare, tu prima hai
10:13detto che ci sono delle famiglie che hanno anche più di un figlio quindi
10:17permettersi due viaggi di istruzione diventa più difficile
10:19dobbiamo anche considerare che tantissime famiglie oggi sono costituite
10:24da un padre e da una madre che sono separati e i costi insomma sono anche
10:28in quel caso un po' difficili da sostenere, ci sono padri separati che
10:31non hanno la possibilità ad esempio di sostenere tutte le spese o madri
10:34separate ovviamente, cioè ci sono delle situazioni molto delicate da considerare
10:39che peggiorano anche un po' con i cambiamenti della società. A chiusura
10:43Anthony, insomma si parla tanto delle nuove generazioni, se ne dicono tante,
10:47qual è il sentimento che si resida tra voi giovani studenti in questo momento
10:50perché dicono che siete una generazione senza speranza, che avete perso la
10:54speranza, è così? Guardi io penso che questa affermazione che viene fatta di
10:59continuo a noi studenti, a noi giovani sia un'affermazione completamente
11:06errata e sbagliata ma perché noi studenti, noi giovani abbiamo la
11:13voglia di provare a cambiare l'Italia in cui viviamo, vogliamo cambiare le cose
11:18che sono state lasciate dalle persone che ci criticano banalmente. La nostra
11:23non è una società, la nostra generazione, scusi, non è una generazione di falliti
11:29di demobbocione che non vogliono fare niente. Noi lavoriamo per pagarci gli studi,
11:34parlo ovviamente non in generale, per quanto riguarda appunto una grande
11:40però maggioranza degli studenti e dei giovani, noi lavoriamo per
11:46pagarci gli studi, quindi quando ci viene diciamo, ci viene rimproverato di
11:53essere una generazione di falliti, di incompetenti, rispondiamo attraverso
11:59attraverso le azioni, manifestando appunto il nostro interesse, esatto, attraverso tutte le
12:07nostre azioni che compiamo ogni giorno. Ma c'è anche da dire un'altra cosa che
12:11forse viene un po' dimenticata Anthony, il fatto che la vostra generazione, io
12:16purtroppo vorrei rientrare nella nostra generazione ma per questione anagrafica
12:20non posso, è molto più sensibile sulle questioni ambientali, anche questo è un
12:25aspetto da considerare, ne parleremo tra pochissimo tra le altre cose,
12:29quindi insomma non è vero che non avete la speranza, avete la
12:33voglia di cambiarlo, ma bisogna darvi gli strumenti giusti e hai perfettamente
12:36ragione. Allora io sono in chiusura, voglio ringraziarti di cuore per aver
12:40approfondito questo tema insieme a me, insomma speriamo che le cose migliorino
12:44sotto il profilo economico ma anche insomma un po' della scuola in generale,
12:48no? Grazie Anthony. Grazie mille. A presto.
12:52Ci fermiamo per un brevissimo momento di pausa, restate qui perché tra pochi
12:57istanti continuiamo sempre a parlare di economia, ma andiamo a Rieti, nel centro
13:01storico.