Alberi che crollano: come tutelare il verde cittadino della Capitale? 35mila alberi dovranno presto essere abbattuti
Ospite in collegamento Gianluca Burchi, Dirigente di Ricerca “CREA Orticoltura e Florvivaismo”
Ennesima tragedia sfiorata nella Capitale: nella mattina del 19 marzo, un grosso pino crolla sulla strada e si abbatte su due auto, una Volkswagen ed una Dacia, appena partite dall’incrocio con viale Asia, nella centralissima Eur. A dare l’allarme gli stessi automobilisti in coda, facendo scattare l’intervento dei soccorsi. Sul posto polizia locale, vigili del fuoco, carabinieri, polizia e i sanitari del 118 anche se fortunatamente nessuno ha avuto bisogno di cure mediche.
Vedi il video qui.
Il crollo dell’albero, alto circa 15 metri e sottoposto a prove di trazione lo scorso maggio, ha chiaramente innescato inevitabili polemiche, soprattutto perché poteva finire molto peggio. Si torna a chiedersi: quanto è tutelato il verde nella Capitale? C'è abbastanza attenzione? È garantita la sicurezza per i cittadini?
Intanto arrivano ulteriori notizie su questo fronte molto poco rassicuranti: sono ben 35.000 gli alberi da abbattere a Roma perché malati. Lo ha annunciato l’assessorato all’Ambiente.
Finora gli alberi controllati sono 80 mila, e di questi la stragrande maggioranza, 70 mila, è stata potata, spesso in maniera robusta. Mentre su 3000 piante non è stato necessario fare nulla. I restanti 7000 alberi, invece, erano tutti "morti in piedi" e per loro non c’è stata altra possibilità se non l’abbattimento.
"Piuttosto che abbattimento di 35mila alberi, ci piacerebbe sentire che questi alberi verranno sostituiti - ha sottolineato Gianluca Burchi - magari con specie diverse tra loro. È chiaro che i pini costituiscono un patrimonio per Roma e hanno anche un valore sentimentale in un certo senso, ma diversificare le specie ci allontana anche dal rischio di parassiti che possono comprometterne l'esistenza".
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Il crollo dell’albero, alto circa 15 metri e sottoposto a prove di trazione lo scorso maggio, ha chiaramente innescato inevitabili polemiche, soprattutto perché poteva finire molto peggio. Si torna a chiedersi: quanto è tutelato il verde nella Capitale? C'è abbastanza attenzione? È garantita la sicurezza per i cittadini?
Intanto arrivano ulteriori notizie su questo fronte molto poco rassicuranti: sono ben 35.000 gli alberi da abbattere a Roma perché malati. Lo ha annunciato l’assessorato all’Ambiente.
Finora gli alberi controllati sono 80 mila, e di questi la stragrande maggioranza, 70 mila, è stata potata, spesso in maniera robusta. Mentre su 3000 piante non è stato necessario fare nulla. I restanti 7000 alberi, invece, erano tutti "morti in piedi" e per loro non c’è stata altra possibilità se non l’abbattimento.
"Piuttosto che abbattimento di 35mila alberi, ci piacerebbe sentire che questi alberi verranno sostituiti - ha sottolineato Gianluca Burchi - magari con specie diverse tra loro. È chiaro che i pini costituiscono un patrimonio per Roma e hanno anche un valore sentimentale in un certo senso, ma diversificare le specie ci allontana anche dal rischio di parassiti che possono comprometterne l'esistenza".
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NovitàTrascrizione
00:00Bentornati a non solo Roma, continuiamo con i nostri approfondimenti in compagnia dei nostri
00:10ospiti. Purtroppo dobbiamo parlare di un tema che ha scosso già diverse polemiche
00:16nei giorni passati, ennesima tragedia sfiorata nella capitale. Come molti di voi ricorderanno,
00:23il 19 marzo scorso un grosso pino letteralmente crolla tra due auto nella centralissima Eur.
00:30È successo a queste due auto che erano ferme alla semaforo all'incrocio di Viale Asia. Poteva
00:36finire molto peggio, poteva scapparci il morto come si suol dire in queste situazioni e dunque
00:43si torna nuovamente a chiedersi quanto è tutelato il verde nella nostra capitale e soprattutto quanto
00:48è tutelata la sicurezza dei cittadini, è proprio il caso di dirlo. Vi facciamo vedere le immagini
00:53scioccanti nel video che adesso manderemo in onda, che è legato al servizio della nostra Silvia Corsi.
01:11Le immagini lasciano a bocca aperta e spaventano solo a guardarle, ma proviamo ad immedesimarci in
01:16chi stava fermo a semaforo e si è visto crollare un albero sulla propria auto. È quanto accaduto
01:21l'altro giorno all'Eurus via Cristoforo Colombo a Roma all'altezza di Viale Asia. Il tutto è finito
01:26con una persona ferita e per fortuna non in maniera grave. In una delle strade più trafficate della
01:31capitale come appunto quella in questione, l'episodio poteva concludersi in maniera diversa,
01:36con più danni e ulteriori vittime. A Roma però il crollo di un albero non è una novità, anzi anche
01:42se i controlli sono aumentati nel corso degli ultimi anni, arrivare ad eliminare del tutto il
01:46rischio appare impossibile, ma di certo si può fare molto di più. L'ultimo monitoraggio su
01:52quell'albero aveva individuato una probabilità di cedimento compresa tra lo 0,2% e lo 0,02%.
01:58Molto bassa è vero, ma non inesistente, anche perché consideriamo che nella capitale ci sono
02:03circa 350.000 alberi che in teoria dovrebbero essere potati almeno ogni 5 anni e meno 35.000
02:10secondo un recente monitoraggio sarebbero da abbattere. Dopo quest'ultimo episodio quindi,
02:15in molti aspettano un intervento di rinnovamento dell'alberata che, come dice l'assessora
02:20all'ambiente Sabrina Alfonsi, è atteso tempo per rendere sul lungo periodo più sostenibile la capitale.
02:26Ecco, capitale più sostenibile tra alberi che crollano e purtroppo adesso la recente notizia
02:33che 35.000 alberi della nostra capitale dovranno essere presto abbattuti è chiaro che ci si aspetta,
02:40comunque si diventa in questo contesto almeno un po' pessimisti. Ne parliamo ovviamente con
02:45il nostro ospite in collegamento video, un ospite che ormai è di consueto appunto con noi quando
02:53parliamo di alberi e di verde pubblico, Gianluca Buchi, dirigente di ricerca del CREA. Buongiorno
02:58Gianluca. Buongiorno a voi. Ovviamente non potevamo non contattare te per parlare di questo
03:05tema che ha ovviamente scatenato tante polemiche, perché insomma questo pino che crolla nella
03:10centralissima EUR poteva finire davvero molto peggio, fortunatamente soltanto un ferito in
03:16maniera lieve a quanto pare. Sì, l'hai visto benissimo nel video un motociclista che è appena
03:22partito e la macchina è rimasta sotto la parte diciamo più leggera della chioma, con i grammi
03:28meno importanti. Di certo se la macchina fosse stata proprio sotto il tronco sarebbero state
03:35conseguenze molto tragiche, quindi purtroppo c'è poco da fare. Il rischio dello 0,2% è calcolato,
03:45ma gli alberi sulla Chistoffro Colombo sono migliaia e migliaia. Partono da Ostia e arrivano
03:53fino a Porta della Dina, i pini che costeggiano questa strada di 25 chilometri. Quindi moltiplichiamo
04:02questo rischio piccolo di un albero per tutti gli alberi che sono presenti lungo la strada,
04:08lungo quella via, e ci accorgiamo che tra cui la via di Chistoffro Colombo oggettivamente ci
04:16si soppone a dei rischi. Però io voglio chiederti in maniera tecnica Gianluca,
04:21allora era stato calcolato che c'era un rischio di grollo di questo albero specifico dello 0,2%,
04:27ora se non vado errata, 0,02%. È un rischio molto basso, come è possibile che sia accaduto,
04:32da cosa è stato potuto, come è potuto succedere? Beh la situazione critica dei pini di Roma,
04:39che purtroppo è la specie dominante, perché storicamente, l'abbiamo detto tante volte,
04:45negli anni, all'inizio degli anni del novecento, il pino è stato inteso sempre come una pianta
04:52mediterranea, dava senso di forza, di robustezza, ed è così quando sta qui in condizioni normali. I
05:01tronchi che hanno i pini in condizioni normali non hanno nulla in comune con quello che è accaduto
05:08ieri. Era un tronco sottile, filiforme, con una chioma che si trovava a 20 metri d'altezza,
05:16quindi vieni adesso così a occhio, non l'ho vista. Il che vuol dire che quando i pini vengono
05:23utilizzati nei viali devono essere ovviamente potati nelle parti più basse e purtroppo queste
05:31potature spesso portano a delle esagerazioni. La potatura dei pini è un'operazione che indebolisce
05:38la pianta, poi soprattutto è un'operazione che stimola la pianta a ricreare sopra la chioma
05:48degli ulteriori rami per sopperire a quelli che sono stati tagliati in basso, quindi alla lunga si
05:54possono vedere bene i piani dei palchi dei pini che sono stati tagliati per portare un albero
06:00che magari normalmente ha una certa altezza, mentre invece in condizioni di successive
06:07potature dal basso delle branche principali porta la pianta ad avere un tronco molto alto e quindi
06:14oggettivamente, fisicamente e strutturalmente più soggetto a cadute. Poi c'è il fatto che secondo
06:20l'assenzato fatto grave è quello delle radici. Mi è sembrato dalle immagini che quando la parte
06:28basale che ha accompagnato la caduta dell'albero è andata verso l'alto, sia molto molto piccola la
06:37parte delle radici che viene scalzata. Quindi questo può far presumere che chissà che da
06:46quel lato lì non sia passato una linea elettrica o un tempo fa delle tubature del gas o la fibra,
06:55la dsl, e abbiano, per far passare queste linee, scavato i canaletti che recidono le radici e
07:10quelli sono l'ancoraggio che la pianta ha da quel lato, per cui forse per qualche motivo o fisico.
07:16Perdonami Gianluca, è come se la pianta si aggrappasse in un certo senso ma se gli viene
07:23tolto l'ancoraggio, si tagliano le radici fino a 80 centimetri di profondità e poi da quel lato
07:33lì la pianta è sporca, non ha più l'ancoraggio che dovrebbe avere in condizioni normali. L'età
07:40degli alberi, ovviamente quella è una cosa ineluttibile, ormai gli alberi giovani a Roma
07:46hanno 80 anni, quindi sono stati messi in un'epoca quasi 100 anni fa, in cui le condizioni
07:57urbane erano totalmente diverse da oggi. Su quei viali una volta passavano 5 macchine al giorno e
08:05passavano carrossi di cavalli. Oggi ovviamente la situazione è diversa, che vuol dire che
08:10l'inquinamento delle auto e le condizioni climatiche oggettivamente più calde, sta ad
08:18essere ancora di più delle piante che già sono stressate, quindi da potature fatte in maniera
08:23spesso scellerata, da un trattamento alle radici compromissorio, che compromette davvero la
08:33stabilità dell'albero. Quindi le potature, le condizioni delle radici, le condizioni urbane
08:39cambiate, l'età, l'inquinamento e anche le condizioni climatiche diverse che stressano molto
08:48di più gli alberi, fanno sì che oggi bisogna pensare davvero a una sostituzione completa del
08:57patrimonio arborio lungo le nostre strade, passare anche ad altre specie. Stavo per chiederti
09:04se si può cominciare a pensare ad un'altra tipologia di albero, che è un po' dispiace,
09:09perché nell'immaginario comune, come i pini di Roma cantava Venditi, è chiaro che ci dà un po'
09:15di passaggio a pensare ad un altro albero nella capitale. Cosa ne pensi invece del fatto che,
09:20ecco, notizia recentissima, 35 mila alberi a Roma dovranno essere abbattuti? Anche qui devo dire un
09:26bel colpo al vero specifico. Sono delle notizie drammatiche, perché ti dicono che abbattiamo 35
09:32mila alberi. Il problema è quanti ne vengono rimessi, perché se questi 35 mila alberi vengono
09:38sostituiti enormemente e per ognuno di questi che viene tolto se ne piantano due, allora è un
09:47ottimo progetto, è una cosa bellissima, perché risolve sia il problema di cui abbiamo parlato
09:52fino adesso, l'età di tutte le alberature di Roma. Inoltre, prevede il futuro l'allestimento
10:02di viali diversi, con specie diverse, magari salvaguardando di più la biodiversità. Si potranno
10:09anche rimettere dei pini, ma non si potranno rimettere solo pini, perché oggi tutte le
10:15indicazioni degli architetti, degli agronomi, dei fondatori forestali fanno come una biodiversità
10:25mantenuta anche all'interno della città sia sicuramente molto più sostenibile ed efficace
10:32di gente rispetto alla monospecie. Una sola specie presente tutta la città fa sì che quando
10:39poi arriva il parassita a Roma è già arrivato. Quindi diversificare, mettere dei pini, poi altre
10:47specie. Certo, dove abbiamo avuto un problema a Roma, una gravissima emergenza. Si ricordo bene,
10:58ne avevamo parlato con te, no? Si, ne abbiamo parlato una delle volte scorse. Avere tante
11:06specie vuol dire che non può capitare che il 90% del patrimonio cittadino venga compromesso
11:13da un solo patogeno che viene dall'esterno. È avvenuto in tutte le città del sud, con interi
11:19viali di palme distrutte dal punterolo. Quando si passa alla monospecie si aumenta molto di più
11:27il rischio di perdita totale del patrimonio. E devo dire che, insomma, ci spiace dirlo un po',
11:36però il nostro patrimonio erbonio non è che stia messo proprio in condizioni ottimali.
11:41Ecco, purtroppo, abbiamo raccontato del caso di questo vino nella centralissima euro, purtroppo,
11:48ma per fortuna che, come vuol dire, non ci ha scappato il morto stavolta, no? Però poteva
11:52davvero finire in maniera ben più peggiore. E purtroppo queste cose qui non si possono lasciare
11:58a caso, perché, ripeto, da Ostia fino a Porta di Attina ci stanno migliaia e migliaia di alberi.
12:06Esatto.
12:07Per cui anche il rischio piccolo di uno... E poi quella è una via che è trafficata continuamente.
12:12Esatto, è proprio quello che ho detto, esatto.
12:14E poi quando deve essere proprio un caso fortuito, come è caduto l'altro ieri,
12:22fortunatamente che un albero che è caduto proprio in mezzo al viale e al controviale non
12:27nasce causato da vittime, è stato proprio un miracolo, ma non possiamo puntare sui miracoli.
12:33Per cui quello di prima, ben venga il progetto di abbattere, ma io più che direi, più che
12:39abbattere 35.000 alberi, mi piacerebbe sentire sostituire 35.000 alberi.
12:45Certo, infatti. Tra le altre cose, l'ultima volta che sei stato nostro ospite abbiamo parlato del
12:50progetto 100 parchi a Roma. Quindi i progetti da parte dell'amministrazione capitolina di
12:55fatto ci sono, però bisognerebbe anche garantire, mi permetto di dire, la sicurezza in primis dei
13:02cittadini, perché in questo caso si è rischiato davvero tantissimo. Bene, io ti ringrazio Gianluca
13:07come sempre della disponibilità ed insomma dell'accortezza anche di trattare i temi come
13:12questi insieme a noi. Grazie davvero.
13:14Grazie a voi per l'interesse che date a questa tematica.
13:19Ci proviamo, grazie davvero. Presto ci fermiamo in un brevissimo momento di pausa. Restate in nostra
13:25compagnia la prossima mezz'ora di non solo Roma, come tutti i venerdì, completamente
13:29incentrata sulle notizie che riguardano il nostro territorio.