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"Donne R-Esistenti", la mostra a Roma sul ruolo femminile nella resistenza romana
Ospite in collegamento Marina Pierlorenzi, presidente "ANPI provinciale di Roma"

Tre giorni di eventi, incontri, mostre per celebrare la Liberazione e ricordare i valori della Resistenza: dal 23 al 25 aprile, Roma Capitale, per il secondo anno consecutivo, organizza la Festa della Resistenza. Obiettivo: commemorare la lotta partigiana che portò alla liberazione dell’Italia dal nazifascismo e riflettere sui valori di democrazia, libertà e uguaglianza, che animarono migliaia di donne e uomini tra il 1943 e il 1945.

Un programma ricco di eventi, con circa 80 appuntamenti tra lezioni, incontri, spettacoli, concerti e proiezioni che si svolgeranno nei luoghi simbolo della Resistenza romana, nei quartieri del V e VII Municipio.

Martedì 23 aprile presso l’Ex Sala Consiglio del VII Municipio a Villa Lazzaroni alle ore 16 si è svolta la presentazione della mostra Donne R-Esistenti a Roma, proposta da ANPI.

Presente, tra gli altri, Marina Pierlorenzi, che incontrerà i visitatori nel corso dell’inaugurazione. Un percorso multimediale sulle donne che hanno vissuto la Resistenza nella Capitale – gappiste, partigiane, patriote, staffette, postine, prigioniere, alcune cadute – dalla resistenza armata alla resistenza civile. I pannelli e le video installazioni raccontano una stagione straordinaria, con i materiali provenienti dall’archivio storico dell’ANPI Provinciale.

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00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:08Buongiorno a tutti voi, bentrovati a Non Solo Roma, buon mercoledì, pronti come tutti i giorni in diretta sul canale 14 del Digitale Terrestre a raccontarvi Roma e provincia con le nostre notizie, i nostri approfondimenti in compagnia dei nostri ospiti.
00:24Ci avviciniamo ad una data molto importante per l'Italia, simbolica, tre giorni di eventi, incontri, proiezioni, mostre, tutto per celebrare la liberazione e i valori della Resistenza.
00:37Ieri, 23 aprile, fino a domani, 25 aprile, Roma, capitale, ha organizzato appunto la festa della Resistenza.
00:44L'obiettivo ovviamente è commemorare la lotta che portò alla liberazione dell'Italia dal nazifascismo e soprattutto riflettere su valori essenziali quali la democrazia, la libertà, l'uguaglianza.
00:56Proprio ieri, nel settimo municipio di Roma, si è svolta una mostra molto speciale e simbolica, anche in questo caso parliamo della mostra donne resistenti proposta da Ampi. Ve la raccontiamo nel dettaglio con la copertina a cura di Silvia Corsi.
01:12Un ruolo a tutto tondo a fianco a chi aveva scelto di vivere in clandestinità per combattere l'invasore nazista.
01:18Collaboratrici, fiancheggiatrici, staffette, attive nella guerriglia. Questi erano solo alcuni dei ruoli rivestiti dalle donne durante il periodo della Resistenza e Donne resistenti a Roma è una mostra che rappresenta un doppio inno.
01:31Tra immagini, video, musica e poesia si racconta, all'interno dei tre giorni di eventi organizzati per la festa della liberazione da Roma capitale, il ruolo della donna nella Resistenza romana.
01:42Questa mostra racconta la storia di alcune delle donne che sono state protagoniste della resistenza romana, quindi resistenti e soprattutto le racconta con l'intenzione di farle uscire un pochino dall'oblio perché sono pochissime quelle conosciute che visiterà la mostra a riconoscere alcuni nomi ma non tutti.
02:00Quindi appunto per questo donne non solo resistenti ma anche esistenti perché gli vogliamo dare spazio.
02:07L'idea nasce dalla collaborazione di più persone unite dalla stessa passione.
02:11Nasce poi soprattutto dal lavoro dei volontari del nostro servizio civile dell'ampio provinciale di Roma e prende le mosse dal nostro archivio storico dove appunto ci sono sede di partigiane, patriote, staffette, donne e quindi abbiamo fatto un lavoro di ricerca sopra quel materiale,
02:29un lavoro anche di ricerca bibliografica attraverso testi, memorie, biografie, autobiografie legate alla resistenza e abbiamo costruito questa mostra che è fatta da una serie di pannelli che raccontano appunto il ruolo delle donne nella resistenza romana con nomi e cognomi ovviamente e anche le facce.
02:49E poi una parte invece audiovisiva multimediale che con materiali di archivio, con spezzoni presi da film grazie poi al contributo dell'archivio audiovisivo del Movimento Operaio costituisce appunto la parte multimediale.
03:05Ci sono anche frammenti di interviste a partigiane, materiale musicale curato da Nicola Lesini, insomma abbiamo anche una colonna sonora per questa mostra.
03:15La cosa più importante sarebbe che la vedessero gli studenti e le studentesse perché di questi tempi siccome si fa un gran parlare di certe cose in modo anche generico, sballato, qui è una mostra rigorosa perché è una mostra documentale.
03:32La cosa importante di questa mostra è che l'aspetto documentale, quindi archivistico è messo in evidenza ma non solo questo naturalmente. Adesso con il venir meno per una questione anagrafica di testimoni diretti adesso diventa ancora più importante la ricerca sui documenti.
03:53La mostra è visitabile fino al 25 aprile dalle 10 alle 19 presso l'ex sala consigliare in Villa Lazzaroni, spazio messo a disposizione dall'amministrazione municipale.
04:03Ringraziamo il comune di Roma che ha deciso di tenerlo nel nostro municipio a cavallo tra il settimo e il quinto municipio proprio perché quest'anno per noi di questo territorio ricorre un anniversario importante, sono gli 80 anni dal rastrellamento del quadraro, una delle pagine più buie dell'occupazione nazifascista della nostra città e quindi per noi è un onore che il comune abbia deciso di dedicare quest'anno la festa della resistenza in questo territorio proprio per questa tematica.
04:32Una mostra dall'alto valore simbolico soprattutto perché le donne hanno avuto un ruolo un po' minore in questo momento storico così importante, bene ne parliamo con la presidente di Ampi provinciale Roma Marina Pierlorenzi che è oggi nostra ospite qui a non solo Roma per raccontarci qualche dettaglio in più ma anche per confrontarci su un tema così importante per la nostra democrazia, buongiorno Marina.
04:59Buongiorno a tutte e a tutti, a lei in particolare, ieri ho fatto molto piacere aver conosciuto la vostra Silvia e abbiamo lungamente ragionato sul fatto di far sì che questa mostra fosse visitabile durante questi tre giorni dedicati alla resistenza romana perché in generale la storia delle donne,
05:26quindi non solamente quella della resistenza, è un po' la meno conosciuta, è quella che nella storia passa diversamente e anche per quello che riguarda la resistenza per troppo tempo si è parlato genericamente di contributo delle donne alla resistenza ma le donne nella resistenza hanno avuto un ruolo fondamentale
05:53sia nella lotta armata sia nella resistenza civile, quindi diciamo che soprattutto dagli anni del femminismo, da un libro importante di Bruzzone e Farina, La storia taciuta dei 12 partigiane piemontesi, si è cominciato a capire quali difficoltà abbiano avuto anche queste donne perché ovviamente loro ruppero completamente con la famiglia,
06:18con un passato, una famiglia tradizionale, andarono in clandestinità o andarono sulle montagne, quindi vivendo in promiscuità, quindi fu una rottura incredibile dal punto di vista anche diciamo personale e politico e queste donne hanno fatto delle cose grandiose.
06:40Qui a Roma noi abbiamo, ovviamente parlando di Roma non puoi non parlare delle quattro gappiste, quindi Arla Gapponi, la Regard, la Ottobrini, la Musu, però ci siamo posti il problema di via via andando a fare questo lavoro con i ragazzi e le ragazze del servizio civile capitanati dalla nostra Morena e con l'aiuto del coordinamento d'Occidente,
07:10abbiamo tirato fuori tutte le donne che stavano nel nostro archivio che era formato da 8.000 schede, alcune le avete inquadrate durante il servizio e di alcune di queste donne siamo riuscite a ricostruire la storia perché ovviamente alcune sono semplicemente dei nomi,
07:32una qualifica le era stata data di patriota o di combattente ma c'è molta difficoltà a riperire informazioni, di alcune siamo riuscite invece a farlo e questo ci ha dato molta gioia e molta voglia di andare avanti questa ricerca,
07:53cioè pensiamo che abbiamo trovato, grazie anche al lavoro fatto dalle compagne di quel territorio, di quella sezione, la storia di una donna che faceva la portiera vicino a Piazzale delle Province, Fanny Montanari Gasparini, che era collegata con i GAP, ma lei era una portiera e nascose praticamente nel sotterraneo del palazzo
08:23dove erano i vasconi dove si lavavano i pani, non so se vi ricordate una giornata particolare di scuola, c'erano quelle terrazze su cui si stendevano i pani e c'erano dei locali piccoli, angusti, dove era nascosto un sacco di persone e lei era però una donna che ha rischiato giorno dopo giorno la sua vita e quella della sua famiglia
08:47e recentemente le abbiamo titolato una sezione e quindi ricordando, volendo rappresentare con lei tutte quelle donne di cui avete anche lì fotografato, c'è quell'elenco in cui ci sono tutti i nomi perché sono nell'oblio praticamente.
09:18Tra le varie dichiarazioni a me ha colpito molto quella di Augusto Pompeo che ha detto che con il venire meno di testimoni a livello demografico questo momento davvero importante dal punto di vista storico per la nostra Italia potrebbe venire meno. Che cosa possiamo fare per mantenere vivo il ricordo affinché questo non riaccada, ovviamente perché il rischio è alto?
09:41Il rischio è altissimo, però per esempio questa mostra è una mostra che girerà, questa mostra già il 2 maggio sarà in una scuola a Lecce Artistico di Pietralata perché quel giorno il 2 maggio c'è l'ottantesimo peraltro dell'uccisione di Caterina Martinelli che era una popolana che mentre andava a prendere la farina e il pane fu sfreddata dai nazisti e in quell'occasione noi presenteremo la mostra ai ragazzi e alle ragazze.
10:11Quindi voglio dire che dobbiamo essere noi coloro che portano in giro la voce, la storia dei partigiani e delle partigiane anche spesso ricordando alcuni aneddoti.
10:26Noi siamo stati fortunati quando nel 2006 i partigiani e le partigiane decisero di lasciare che Lampi fosse anche piena di antifascisti e antifasciste e quindi non solamente di partigiani, loro ebbero una visione veramente lunga e strategica.
10:47Da allora c'è il problema della trasmissione della memoria e quindi andare molto nelle scuole, andare nei territori, fare delle sezioni dentro l'università, ne abbiamo una alla Sapienza, adesso ne avremo una a Roma 3 a Roma.
11:04Noi abbiamo 73 sezioni tra Roma e provincia e c'è quindi una possibilità di collegarsi nei vari territori, per esempio nel quinto territorio e nel quinto settimo municipio noi abbiamo degli ottimi collegamenti sia con le istituzioni sia con le associazioni, i partiti del territorio per far sì che questi valori dell'antifascismo
11:34siano diffusi e condivisi, fare rete per far sì che questa cosa sia diffusa da più punti insieme, convergenti però sulla difesa, la valorizzazione e l'attuazione della Costituzione.
11:52Perché il rischio che si dimentichi, ecco è molto alto, ma che si dimentichi più che altro il nome di queste donne che come hai giustamente sottolineato tu Marina, mi permetto di darti del tu, rischiano di finire nell'oblio ed è quello che davvero non vorremmo perché è stato decisivo davvero anche il loro contributo, spesso dimenticato.
12:10Marina, io purtroppo sono in chiusura ma voglio ringraziarti di cuore per essere stata nostra ospite qui oggi, lo ricordiamo, la mostra è aperta fino a domani, giusto?
12:19Sì, fino a domani pomeriggio, domani mattina tutti appuntamento al Grande Colteo, all'Argo Bonfiani e poi ci sarà a Porta San Paolo e quindi aspettiamo tutti e tutte anche questo momento importante perché è la festa degli italiani, delle italiane e dell'antifascismo.
12:37Grazie Marina, è stato un piacere.
12:39Grazie a te e a questa radio, grazie.
12:41Grazie davvero, a presto. Ci fermiamo per un brevissimo momento di pausa e torniamo tra pochissimi istanti con la cronaca e l'attualità insieme alla redazione di Roma Daily News. A tra poco.

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