Inutili gli sgomberi, tornano gli accampamenti abusivi in Centro: cosa bisogna cambiare?
Ospite in collegamento Alberto Campailla, "Nonna Roma"
Totalmente inutili gli sgomberi imposti dall'amministrazione capitolina: gli accampamenti abusivi sono tornati in centro città a Roma. L'ultimo in ordine di tempo è quello sorto alle porte del quartiere San Lorenzo, a pochi passi dalla tendopoli di viale Pretoriano. Potremmo definirlo molto più che un accampamento, quello allestito tra via di Santa Bibiana e via di Porta San Lorenzo da uno dei tanti migranti costretti a vivere in strada, a ridosso della stazione Termini.
La maggior parte sono migranti provenienti dal nord-Africa, richiedenti asilo o rifugiati in attesa che la burocrazia italiana decida il loro futuro e il loro status. Intanto restano lettaralmente «pacchi umani», spostati da una piazza all’altra, da un parco all’altro, e sono almeno tre anni che le loro casupole compaiono su viale Pretoriano.
Scattano gli sgomberi dopo un po' di segnalazioni e qualche episodio di ordine pubblico, le tende vengono spazzate via, gli ospiti identificati da vigili o polizia, l’area di nuovo torna giardino. Nel giro di due anni si contano almeno cinque blitz sulla strada, blitz inutili perché dopo qualche giorno sono di nuovo lì.
E dunque si torna a chiedersi: siamo sicuri che quanto fatto finora per aiutare queste persone sia stato sufficiente?
"È importante dire che quanto fatto finora dall'amministrazione capitolina è certamente migliore rispetto agli anni passati; - ha sottolineato Alberto Campailla - ci chiedete se è sufficiente? Per noi no, ovviamente. Si può e si deve fare di più: aumentare i posti letti, aiutare gli enti del terzo settore e le associazioni che si occupano di aiutare le persone più fragili. E poi servono piani specifici per ogni caso, è chiaro che la persona senza fissa dimora che ha perso tutto non è la stessa che è dipendente dagli stupefacenti".
Leggi anche: "Tensostrutture per senza tetto Termini, no di Confesercenti"
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Totalmente inutili gli sgomberi imposti dall'amministrazione capitolina: gli accampamenti abusivi sono tornati in centro città a Roma. L'ultimo in ordine di tempo è quello sorto alle porte del quartiere San Lorenzo, a pochi passi dalla tendopoli di viale Pretoriano. Potremmo definirlo molto più che un accampamento, quello allestito tra via di Santa Bibiana e via di Porta San Lorenzo da uno dei tanti migranti costretti a vivere in strada, a ridosso della stazione Termini.
La maggior parte sono migranti provenienti dal nord-Africa, richiedenti asilo o rifugiati in attesa che la burocrazia italiana decida il loro futuro e il loro status. Intanto restano lettaralmente «pacchi umani», spostati da una piazza all’altra, da un parco all’altro, e sono almeno tre anni che le loro casupole compaiono su viale Pretoriano.
Scattano gli sgomberi dopo un po' di segnalazioni e qualche episodio di ordine pubblico, le tende vengono spazzate via, gli ospiti identificati da vigili o polizia, l’area di nuovo torna giardino. Nel giro di due anni si contano almeno cinque blitz sulla strada, blitz inutili perché dopo qualche giorno sono di nuovo lì.
E dunque si torna a chiedersi: siamo sicuri che quanto fatto finora per aiutare queste persone sia stato sufficiente?
"È importante dire che quanto fatto finora dall'amministrazione capitolina è certamente migliore rispetto agli anni passati; - ha sottolineato Alberto Campailla - ci chiedete se è sufficiente? Per noi no, ovviamente. Si può e si deve fare di più: aumentare i posti letti, aiutare gli enti del terzo settore e le associazioni che si occupano di aiutare le persone più fragili. E poi servono piani specifici per ogni caso, è chiaro che la persona senza fissa dimora che ha perso tutto non è la stessa che è dipendente dagli stupefacenti".
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00:34continuano gli sgomberi, si registrano anche 5 blitz al mese, ma parliamo di
00:39atti di forza che risultano al momento praticamente inutili
00:44perché basta anche un giorno, ma certe volte bastano anche poche ore che
00:49queste persone si ritrovano nuovamente lì, chiaramente generando anche le
00:54proteste di chi lì ci vive. Ebbene parliamo di migranti che per la
00:58maggior parte sono provenienti dal nordafrica, sono rifugiati o richiedenti
01:03asilo che non hanno altro se non la strada dove vivere.
01:07È chiaro che in questo contesto si torna nuovamente a chiedersi, siamo sicuri che
01:12quello fatto finora dall'amministrazione capitolina sia
01:15sufficiente, non si possono trovare delle alternative migliori.
01:19Ne parliamo con chi ne avevamo già parlato in realtà, abbiamo questa volta
01:24Alberto Campahilla di Nonna Roma. Buongiorno Alberto. Buongiorno a voi,
01:30grazie per l'invito. Grazie a te Alberto, noi quando trattiamo
01:34questo tema cerchiamo sempre di interloquire con una realtà bella come
01:39Nonna Roma che si occupa di aiutare un po' le persone che sono più fragili, che
01:44si trovano ai margini della società. Allora è una situazione che crea
01:47evidentemente disagio nella capitale perché queste persone che sono
01:51ovviamente delle persone senza casa, senza nulla, si accampano dove possono,
01:56però ovviamente ci sono delle problematiche legate a questa situazione.
02:00Ti chiedo subito, secondo te quello che ha fatto finora l'amministrazione
02:04capitolina è sufficiente? Allora, sufficiente ovviamente è una grande
02:09parola, però dobbiamo essere obiettivi, l'amministrazione sicuramente hanno in
02:16poi invertito la rotta rispetto al passato e se guardiamo anche solo il
02:20numero dei posti letto sono quasi triplicati, oggi diciamo stiamo su
02:28numeri importanti almeno rispetto a quello che è lo storico della gestione
02:31del fenomeno di esenza di mora a Roma e c'è un'altra partita importante
02:36che ora che si apre attorno alla vicenda del PNRR e del giubileo con ulteriori
02:40posti che saranno aperti, che saranno assegnati.
02:44Tutto questo basta? Ovviamente no perché il fenomeno a Roma riguarda
02:49secondo dei dati diciamo circa 16.000 persone e è stato fatto una cosa
02:54importante proprio nell'ultima settimana alla quale abbiamo anche
02:57partecipato e contribuito, che è il censimento fatto da Roma Capitale
03:02insieme a Istat per capire chi sono, chi sono e quali sono le loro condizioni, da
03:07dove vengono, se usufruiscono di servizi comunali o delle associazioni
03:12degli enti del terzo settore. Quindi sapere chi vive per strada è un
03:16modo migliore per intervenire. Quindi sono tutti passi che vanno nella
03:20direzione di toglierle persone dalla strada. Bisogna fare molto altro, bisogna
03:26ovviamente aumentare il numero di posti retti e più in generale avere un sistema
03:30di accoglienza che dia una risposta complessiva. Perché complessiva? Perché
03:34chiaramente ci sono coloro che vivono per strada perché appunto come
03:41ricordavi prima sono richiedenti asilo e che non sono ancora riusciti a
03:46entrare nei percorsi di accoglienza ufficiale, istituzionale, perché i posti
03:50sono pochi e perché i tempi a volte sono lunghi. Spesso ciò è causato anche
03:56dalla difficoltà della questura, di cui per un giorno parleremo delle
04:00difficoltà che abbiamo dei permessi di soggiorno. C'è il problema di
04:04tanti che hanno problemi invece di ordine legati alle dipendenze, sulle
04:07quali servono molti più posti letto e dei centri appositi, perché non si può
04:12pensare che una persona che sta per strada perché ha perso il lavoro
04:15eccetera eccetera sia la stessa di una che magari ha fatto uso di
04:20sostanze. Hanno bisogno di luoghi diversi perché altrimenti rischiamo di rovinare
04:24l'uno e l'altro percorso di fuoriuscita da quella condizione.
04:28Ecco, questi sono alcuni passaggi importanti. Noi non crediamo che la
04:32strada per aiutare le persone o per sostenere queste situazioni sia
04:40quella degli sgomberi, perché in realtà come abbiamo visto nel caso del
04:45sottopasso vicino alla stazione Termini, le persone sono solamente
04:50spostate qualche centinaio di metri sotto le mure aureliane. Ecco, diciamo non è
04:55quella ovviamente la soluzione. Queste immagini che vedo, che state
05:01facendo vedere, guardate che sono cose che magari quel giorno qualche cittadino
05:05dirai viva non ci sono più, ma nel giro di una settimana le troverai a 50 metri
05:12di distanza. Quindi la strada è il postiletto, la strada è l'integrazione
05:16sociosanitaria, la strada è quella diciamo di sostenere le associazioni che
05:19fanno questo lavoro, delle unità di strada. Ci vuole pazienza, ci vuole tempo,
05:24mi rendo conto, però non risolviamo il problema se lo nascondiamo.
05:30Quello assolutamente, però è anche vero una cosa Alberto, ci sono tantissime di
05:34queste persone che effettivamente rifiutano l'aiuto. Come possiamo
05:38aiutarle allora? Perché ci sono ecco delle persone che magari sono state
05:42prese sotto l'ala di associazioni come la vostra, ora non c'è soltanto
05:45Nonna Roma nella capitale, però rifiutano l'aiuto. In quel caso che si fa?
05:51Guardi, allora anche cui chi rifiuta l'aiuto tendenzialmente sono persone
05:59diciamo di dipendere qual è l'aiuto. Quando io parlo di un diciamo di un
06:03sistema intendo dire che spesso parliamo di persone che non vogliono vivere in
06:09case o in qualche modo in centri con altri 10-15 persone per motivi più
06:14svariati anche legittimi altrimenti ecco ma chiaramente un modello deve essere
06:20fatto perché le varie esigenze siano contemplate e chi spesso non vuole aiuto
06:27perché magari ha problemi di dipendenze e vuole dire o uno gli propone un
06:31percorso di quel tipo oppure oppure in qualche modo come dire il nostro centro
06:37non è adatto ecco ma ci sono dei centri adatti altri no quindi chiaramente le
06:41situazioni bisogna vederle ecco uno caso per caso ecco ma chiaramente la
06:46differenziazione del sistema di accoglienza è una differenziazione che
06:49deve partire dalle esigenze. Io però ho l'impressione che il numero di
06:55posti letto aumentate ha fatto sì che ci sono oggi importanti zone della
06:59capitale che nel giro solo di pochi anni poi vedendo conto che si sempre si
07:02era come dire come dire non è spesso ci si fa si fa più più fatica a raccontare
07:10le cose belle perché in realtà negli ultimi anni
07:14ci sono delle zone in cui senza dimora non ci sono più ma non ci sono perché il
07:19lavoro delle associazioni del suo settore tante associazioni e in qualche
07:23modo dell'aiuto del comune dei posti letto ha fatto sì che alcune cose sono
07:27state migliorate ma è la strada la strada è quella è quella in qualche modo che
07:33accennavo il problema è che alberto ora sembra che l'emergenza si sia
07:37concentrando proprio in zone in cui sono un pochino più centrali no si ha
07:42parlato della stazione termini che è proprio il praticamente l'accoglienza
07:47anche dei turisti no anche in previsione del giubileo ecco tu per esempio sei
07:51d'accordo con i comitati di quartieri le associazioni cittadini che lamentano
07:55il fatto diciamo che c'è questo bivacco così è stato definito fuori dalla
07:58stazione termini e che non è affatto un bel biglietto da visita per roma in
08:02vista sempre del giubileo è un po essere egoisti secondo te io credo che
08:09venire bivacco una persona che costretta a vivere per strada perché è stata
08:15buttata fuori di casa oppure perché fa un viaggio della speranza e già il fatto
08:19che vivo non è scontato visto quanto visto che il nostro mediterraneo è diventato
08:23un cimitero dire che quella persona bivacca mi sembra decisamente inopportuno
08:28e che sicuramente ci sia una concentrazione alla stazione termini è un
08:32dato di fatto così come dall'altro però lo dicono poi i dati e lo vedremo anche
08:38nel sensi dei dati del censimento fatto all'istat stazione termini sono molti
08:42più nuite le presenze negli ultimi anni perché il lavoro delle unità di strada
08:46i posti letto anche vicino alla stazione alla stazione squillina eccetera eccetera
08:51ha fatto sì che in qualche modo il fenomeno è meno come dire quantitativamente
08:57migrato ecco il tema esiste lo sappiamo e bisogna ovviamente cercare di
09:07costruire però dei punti io non sono assolutamente l'idea che va bene così
09:13assolutamente no con lo scopo di tutelare queste persone certo anche
09:22perché è un disagio anche per queste stesse persone chiaramente non è che
09:25parliamo soltanto di una cartolina per romano è un disagio anche per loro
09:28ecco quindi veniamo alla dunque prima di lasciarci alberto che mi rimangono pochi
09:32minuti nonna roma come diciamo come interviene in tal senso e soprattutto
09:37come si può fare in modo che nonna roma venga aiutata di conseguenza
09:41ovviamente anche dall'amministrazione capitolina no perché mangiano da soli
09:44non ce la facciate assolutamente no guardi noi devo dire che nonna roma non
09:49è che una delle tante realtà che svolge questa che si occupa diciamo del canale
09:54senza dimora ma sia delle organizzazioni laiche o confessionali noi abbiamo un
09:59centro per senza dimora proprio vicino all'esquilino quindi che intercetta
10:03tante le persone che che che vivono sono state a vivere vicino alla stazione
10:08termini è un luogo che si chiama casa chiedi che abbiamo dedicato proprio un
10:12senza dimora morto alcuni anni fa che aveva bisogno del senso sanitario
10:17arrivata la polenza troppo tardi lui è morto e facciamo un lavoro attraverso i
10:22nostri sportelli sociali come ce l'abbiamo proprio lì a via cattaneo
10:25proprio accanto alla stazione termini e chi vuole aiutarci può farlo diciamo
10:32perché queste persone hanno sempre bisogno anche del cibo hanno bisogno di
10:35sostegno di coperta ha bisogno di essere prese per mano e alla misura noi
10:40quello che continuiamo a chiedere e alcune cose sono state già fatte in
10:44questo senso e che c'è necessità di aumentare i posti letto ora diciamo c'è
10:48prima una progettazione per partire da tanti altri enti in realtà per nuovi
10:54posti letto ed è quello il modo per svuotare qualche modo diciamo per
10:58aiutare le persone togliere dalla strada e provare a costruire un futuro diverso
11:02per loro. Soprattutto per loro assolutamente bene che dire ti ringrazio
11:08Alberto per essere intervistato qui oggi a non solo Roma e speriamo che questa
11:13situazione riesca a risolversi un po' per tutti soprattutto per queste persone
11:17che lo ricordiamo vivono letteralmente ai margini della nostra società
11:21grazie davvero a presto ci fermiamo per un'altra pausa in programma e la
11:28prossima mezz'ora di non solo Roma invece sarà interamente dedicata al
11:32territorio andiamo in primissima battuta a Rieti e poi concluderemo con
11:36Ostia a tra poco
11:39non solo Roma le notizie dalla regione con Elisa Mariani