Un raro tumore, un caso su un milione. E' stato scoperto dai medici dell'Ospedale dei Castelli che hanno salvato la vita ad un 18enne che si era presentato al pronto soccorso con forti dolori addominali, talmente forti che nessun antidolorifico faceva effetto.
La storia a lieto fine è stata resa nota dalla Asl Roma 6 che ha sottolineato che "si tratta di una neoplasia rarissima che si presenta con un'incidenza di un caso su 1.000.000, di difficile diagnosi e che se non trattata si associa ad alta mortalità e morbilità cardiovascolare oltre che compressione a livello degli organi circostanti".
Il caso clinico - spiega la nota- è stato subito oggetto di una riunione multidisciplinare alla quale hanno partecipato i Chirurghi Generali, i Chirurghi Vascolari, gli Urologi, i Radiologi, i Radiologi Interventisti, gli Endocrinologi, gli Oncologi e gli Anestesisti. La discussione collegiale, che si è svolta basandosi sulle linee guida nazionali e internazionali, sulla valutazione clinica del paziente, sulla valutazione delle immagini radiologiche della Tac e Risonanza Magnetica e delle immagini derivanti della ricostruzione in 3D della vascolarizzazione della neoplasia, ha permesso di definire l'iter terapeutico del paziente. Utilizzando le risorse della tecnologica sala ibrida presente presso l'Ospedale dei Castelli, il paziente è stato sottoposto ad una procedura che ha permesso ai Radiologi Interventisti di eseguire l'embolizzazione, quindi la chiusura, dei vasi arteriosi afferenti alla neoplasia in modo da ridurre il rischio di sanguinamento durante l'intervento chirurgico. Insomma, un grande lavoro di squadra che ha permesso di salvare la vita a questo 18enne.
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Il caso clinico - spiega la nota- è stato subito oggetto di una riunione multidisciplinare alla quale hanno partecipato i Chirurghi Generali, i Chirurghi Vascolari, gli Urologi, i Radiologi, i Radiologi Interventisti, gli Endocrinologi, gli Oncologi e gli Anestesisti. La discussione collegiale, che si è svolta basandosi sulle linee guida nazionali e internazionali, sulla valutazione clinica del paziente, sulla valutazione delle immagini radiologiche della Tac e Risonanza Magnetica e delle immagini derivanti della ricostruzione in 3D della vascolarizzazione della neoplasia, ha permesso di definire l'iter terapeutico del paziente. Utilizzando le risorse della tecnologica sala ibrida presente presso l'Ospedale dei Castelli, il paziente è stato sottoposto ad una procedura che ha permesso ai Radiologi Interventisti di eseguire l'embolizzazione, quindi la chiusura, dei vasi arteriosi afferenti alla neoplasia in modo da ridurre il rischio di sanguinamento durante l'intervento chirurgico. Insomma, un grande lavoro di squadra che ha permesso di salvare la vita a questo 18enne.
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00:00Un raro tumore, un caso su milione, è stato scoperto dai medici dell'Ospedale dei Castelli
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00:29cardiovascolare, oltre che compressione a livello degli organi circostanti.
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00:39alla quale hanno partecipato i chirurghi generali, i chirurghi vascolari, gli urologi, i radiologi,
00:45i radiologi interventisti, gli endocrinologi, gli oncologi e gli anestesisti.
00:50Una discussione collegiale che si è svolta basandosi sulle linee guida nazionali e internazionali,
00:55sulla valutazione clinica del paziente, su quella delle immagini radiologiche, dell'attacca
01:00e risonanza magnetica e delle immagini derivanti dalla ricostruzione in 3D della vascularizzazione
01:06e della neoplasia.
01:07Tutto questo ha permesso di definire l'iter terapeutico del paziente.
01:11Utilizzando le risorse della tecnologica sala ibrida presente presso l'ospedale dei Castelli,
01:16il ragazzo è stato sottoposto a una procedura che ha permesso ai radiologi interventisti
01:21di eseguire l'embolizzazione, quindi la chiusura dei vasi arteriosi afferenti alla neoplasia
01:27in modo da ridurre il rischio di sanguinamento durante l'intervento chirurgico.
01:31Insomma, un grande lavoro di squadra che ha permesso di salvare la vita a questo diciottenne.