Tutti all'attacco è un film del 2005 diretto da Lorenzo Vignolo.
Trama:
Il Collenovo è una piccola squadra professionistica che nell'ultima giornata del suo campionato riesce a salire di categoria[1] grazie ad un provvidenziale rigore al 90°: l'emozione però stronca le coronarie dell'anziano presidente Galasso che muore sul colpo, lasciando la società e i suoi debiti in mano all'inesperta figlia Pamela, appena tornata da un master in economia conseguito negli Stati Uniti d'America.
La nuova dirigente decide di comune accordo col direttore sportivo Neri di ridimensionare le spese, vendendo i giocatori più forti e comprando brocchi a costo zero: ciò suscita le ire dell'allenatore neopromosso, che per protesta si dimette. A questo punto urge ingaggiare un nuovo mister e la scelta ricade su Max Bernabei, un coach stravagante che in quel periodo per sbarcare il lunario faceva del volontariato nella polisportiva Aurora.
Bernabei, grande ammiratore di Carlo Mazzone, è un iper-difensivista: il suo modulo tattico è infatti il 7-2-1, cosa che gli procura delle lunghe discussioni col cognato Miro, suo vice. Nella sua carriera Bernabei è sempre stato esonerato, infatti presto si scopre che egli è stato preso per far retrocedere il Collenovo: il losco imprenditore Balzani, d'accordo con Neri, punta alla fallimento della squadra per comprarsi a poco prezzo lo stadio comunale e sostituirlo con un parco acquatico...
Trama:
Il Collenovo è una piccola squadra professionistica che nell'ultima giornata del suo campionato riesce a salire di categoria[1] grazie ad un provvidenziale rigore al 90°: l'emozione però stronca le coronarie dell'anziano presidente Galasso che muore sul colpo, lasciando la società e i suoi debiti in mano all'inesperta figlia Pamela, appena tornata da un master in economia conseguito negli Stati Uniti d'America.
La nuova dirigente decide di comune accordo col direttore sportivo Neri di ridimensionare le spese, vendendo i giocatori più forti e comprando brocchi a costo zero: ciò suscita le ire dell'allenatore neopromosso, che per protesta si dimette. A questo punto urge ingaggiare un nuovo mister e la scelta ricade su Max Bernabei, un coach stravagante che in quel periodo per sbarcare il lunario faceva del volontariato nella polisportiva Aurora.
Bernabei, grande ammiratore di Carlo Mazzone, è un iper-difensivista: il suo modulo tattico è infatti il 7-2-1, cosa che gli procura delle lunghe discussioni col cognato Miro, suo vice. Nella sua carriera Bernabei è sempre stato esonerato, infatti presto si scopre che egli è stato preso per far retrocedere il Collenovo: il losco imprenditore Balzani, d'accordo con Neri, punta alla fallimento della squadra per comprarsi a poco prezzo lo stadio comunale e sostituirlo con un parco acquatico...
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