• mese scorso
Trascrizione
00:00Direttore, dopo Gerson di Recoma l'Espresso torna all'Aquila, quanto è importante cercare momenti di confronto in una città che deve rinascere?
00:11No, guarda, noi abbiamo scelto l'Aquila e questo argomento in particolare, la buona politica,
00:18è stato perché era la giusta conclusione di questo ciclo di conferenze che abbiamo fatto di incontro con gli studenti delle università
00:25su tutti i problemi del paese, molti di quali non risolti e per i quali, per esempio, per i quali ci vorrebbe invece della buona politica
00:33e questo significa governare e saper governare e governare bene.
00:37Ci è perso che il posto giusto, il posto adatto, il posto simbolico per parlare di queste cose fosse proprio la città dell'acqua
00:45che ha queste due caratteristiche, cioè è la città dove sono successe le cose che non vorremmo mai che succedessero,
00:52cioè ritardi, errori, sbagli, inchieste della magistratura, offese alla popolazione,
00:59ma anche lo spirito di ricostruzione che c'è stato da parte dei cittadini, l'impegno, la volontà, la civiltà,
01:05quindi diciamo anche l'altra Italia che noi invece vorremmo vedere, vorremmo che ci fosse sempre.
01:09Uno spirito che però sembra assopirsi anno dopo anno, vedendo che le cose non cambiano.
01:14Infatti io penso che anche iniziative come queste servono a far capire ai cittadini dell'acqua,
01:20intanto che non sono soli, ci sono giornali, giornalisti, l'informazione li segue,
01:25li va monitorando costantemente, non è a caso brutto che ci fosse anche Fabrizio Gatti con noi
01:31che ha fatto una serie di inchieste proprio sull'acqua, che ci fosse prima di Nicola,
01:35che è stato qui quando è successo il terremoto dell'acqua, quindi questa è la prima cosa.
01:41L'altra cosa è che serve anche per ricordare ai cittadini dell'acqua e naturalmente anche a quelli che non sono
01:48nell'acqua, di ricordare che c'è ancora una ferita aperta nel paese che va all'originale naturale.

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