• settimana scorsa
Trascrizione
00:00Giustino Tarisse è il capo redattore della redazione dell'Aquila del quotidiano Il Centro, lei ha vissuto tutto l'iter della vicenda della comunicazione delle terremoto durante il periodo dello Sciame, la riunione della Grandi Rischi e quello che è successo dopo, che idea si è fatta?
00:20La mia idea chiaramente è abbastanza nota, io sono stato partecipile nel processo Grandi Rischi quindi ritengo che in quella situazione ci fu, se vogliamo chiamarlo un difetto di comunicazione, ma credo che fosse qualcosa di più di un difetto di comunicazione, ci fu una non comunicazione
00:41per cui anche noi degli organi di stampa non avevamo una fonte certa a cui riferirci per cui andavamo un po' a tentoni e quando si riunì la commissione Grandi Rischi e venne fuori quel messaggio di rassicurazione chiaramente fu colto come qualcosa che venisse dalla comunità scientifica e quindi in quel momento ci fidammo tutti e il messaggio che passò fu quello
01:07naturalmente poi le cose sono andate, come è noto, in maniera diversa, ne è scaturito questo processo e al di là delle condanne, al di là di quello che saranno i futuri gradi di giudizio, credo che il processo rappresenti un punto fermo che possa contribuire a far cambiare il modello di comunicazione fra la pubblica amministrazione e la stampa e quindi la comunità pubblica.

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