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NovitàTrascrizione
00:00400 milioni euro investiti, quelli per il primo treno ad idrogeno in Italia, che continuano
00:06a far discutere. Da quando è stato annunciato il progetto, promosso da FNM in collaborazione
00:11con Trenord e Ferrovie Nord, che vede interessata la linea Brescia-Iseo-Edolo, le preoccupazioni
00:16dei cittadini si sono fatte sentire. E anche se si sta già lavorando per sostituire gli
00:21attuali treni a diesel con i più ecologici treni ad idrogeno, le domande sull'effettiva
00:25decarbonizzazione della linea ferroviaria rimangono molte. Proprio per rispondere alla
00:29perplessità dei cittadini è nato il Comitato per la Valorizzazione della linea ferroviaria
00:34Brescia-Iseo-Edolo, che mercoledì 13 novembre ha esposto ad una gremita sala civica di Castello
00:39Lodofredi di Iseo la sua contrarietà al progetto. Nato senza consultare in alcun modo la popolazione,
00:45come rivendica il Presidente del Comitato Roberto Loda, il progetto sarebbe destinato
00:50ad aumentare la produzione di CO2 nella zona di Iseo invece che ridurla. Perché se è
00:54vero che i treni ad idrogeno hanno zero emissioni quando in corsa, della produzione del loro
00:59carburante, che avverrà sul territorio bresciano a Brescia-Iseo-Edolo, non si può dire lo
01:04stesso. Anche se molti soldi sono già stati spesi per l'acquisto di sei treni, con l'incontro
01:09di mercoledì si è proposto di bloccare l'investimento in ulteriori locomotive e destinare i fondi
01:14verso un miglioramento del servizio per i cittadini.
01:17Noi avremmo preferito una valorizzazione della linea e quando parliamo di valorizzazione
01:23noi intendiamo un aumento della frequenza delle corse dei treni, un'estensione degli
01:29orari, una messa in sicurezza della linea, dei passaggi a livelli e un miglioramento
01:35delle stazioni.