• mese scorso
Trascrizione
00:00Avevano creato un'organizzazione dedita al caporalato in fabbrica e avevano commesso
00:05reati di estorsione e intermediazione illecita di mano d'opera perdurati nel tempo a danno
00:11degli oltre 50 lavoratori di un'azienda alimentare di Grotta Zolina.
00:15Per questo motivo un imprenditore, sua moglie, altri tre soci e un cosiddetto caporale di
00:20nazionalità cinese e italiana, sono stati denunciati dalla guardia di finanza di fermo
00:25per associazione a delinquere al termine dell'operazione denominata tempi supplementari.
00:31Nell'ambito dell'indagine, gli investigatori delle Fiamme Gialle hanno eseguito un sequestro
00:35preventivo di 1.700.000 euro sui conti correnti dell'azienda.
00:40Le attività, anche di carattere tecnico, scaturite dalla denuncia di un ex imprenditore
00:45extracomunitario licenziato dall'azienda per essersi recato al pronto soccorso a causa
00:51di un grave infortunio verificatosi durante le ore lavorative, hanno consentito di acclarare
00:56lo stato di sfruttamento in cui versava l'intera forza lavoro presente nello stabilimento di
01:01Grotta Zolina.
01:02Contrattualizzati per un massimo di 16 ore settimanali, ma costretti a lavorare per almeno
01:0712 ore al giorno, con un unico giorno di riposo e senza la possibilità di fruire di giorni
01:13di ferie o comunque di assentarsi per qualsiasi tipo di problematica, compresa la malattia.
01:18Queste sono solo alcune delle stringenti condizioni qui dove vanno a sottostare i dipendenti dell'azienda,
01:24per lo più cinesi e bengalesi.
01:25Tali regole, non scritte ma perentorie, prevedevano la decurtazione della paga per chi non le
01:30rispettava e il licenziamento dei recidivi.

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