Roma, 20 nov. (askanews) - Dati sensibili su telecamere di sorveglianza a Milano e Roma, per una vera e propria mappatura delle aree cittadine non coperte, ma anche documentazione classificata, fotografie di installazioni militari e informazioni su tecnici specializzati nel campo dei droni e della sicurezza elettronica. Sono le informazioni che secondo la Procura della Repubblica di Milano venivano fornite da due persone con base nell'alta Lombardia a spie dei servizi di intelligence russi che li avevano adescati tramite canali su Telegram e fornivano loro compensi in criptovalute per questi reati. A seguito delle indagini svolte insieme alla sezione criptovalute del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma, il Ros di Milano ha reso noto che la procura ha comunicato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari verso i due indagati, per i quali vige la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva. Gli indagati - si spiega nel comunicato - avevano addirittura proposto a cooperative di taxi di Milano un business plan che prevedeva l'installazione a titolo gratuito di dash cam sulle vetture, nella prospettiva di affidare all'insaputa dei tassisti la gestione dei dati ricavabili all'intelligence russa, per mappare la città.
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00:00Dati sensibili su telecamere di sorveglianza a Milano e Roma per una vera e propria mappatura
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00:13sicurezza elettronica. Sono le informazioni che, secondo la Procura della Repubblica di
00:18Milano, venivano fornite da due persone con base nell'alta Lombardia a spie dei servizi
00:22di intelligence russi, che li avevano adescati tramite canali su Telegram e fornivano loro
00:26compensi in criptovalute per questi reati. A seguito delle indagini svolte insieme alla
00:31sezione criptovalute del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma, il ROS
00:36di Milano ha reso noto che la Procura ha comunicato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari
00:40verso i due indagati, per i quali vige la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva.
00:45Gli indagati, si spiega nel comunicato, avevano addirittura proposto a Cooperative di Taxi
00:49di Milano un business plan che prevedeva l'installazione a titolo gratuito di dashcam sulle vetture,
00:54nella prospettiva di affidare all'insaputa dei tassisti la gestione dei dati ricavabili
00:58all'intelligence russa per mappare la città.