È un vero e proprio grido d’allarme quello delle edicole romane, un grido che testimonia quanto il settore sia travolto da una crisi irreversibile: le attività si sono dimezzate negli ultimi 10 anni, passando da 1000 punti vendita a poco meno di 500.
"Il Comune ci aiuti a diventare centri di servizi polivalenti": ...
"Il Comune ci aiuti a diventare centri di servizi polivalenti": ...
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NovitàTrascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:07Buongiorno e bentrovati ad una nuova diretta di Non Solo Roma, ben ritrovati
00:12sul canale 14 del Digitale Terrestre, questa è Radio Roma News e qui vi
00:17raccontiamo la nostra capitale, le sue problematiche, ma anche le sue cose belle,
00:22ma anche il territorio, l'attualità, insomma qui affrontiamo un po' di tutto,
00:27tutto ciò che riguarda la nostra capitale, la nostra bella Roma. Iniziamo
00:32con una domanda, come sempre, ormai chi ci conosce sa bene come iniziamo sempre
00:37le nostre puntate. Vi ricordate quando uscivamo da casa la mattina, passavamo
00:42all'edicola, compravamo il giornale oppure la rivista settimanale, il periodico, il
00:47magazine? Ebbene tutto questo sembra inevitabilmente destinato a scomparire
00:52perché dal 2015 a Roma, per la precisione, sono scomparse 500 edicole, è un numero
00:59gigantesco, un numero davvero importante e i rischi di questa scomparsa sono veri,
01:06sono concreti, perché? Perché si parla di una vera e propria desertificazione.
01:10L'edicola non è soltanto un punto vendita nel quale compriamo giornali per
01:14restare informati o per magari trascorrere qualche ora della nostra
01:19giornata, ma sono dei veri e propri punti di riferimento per ogni quartiere di Roma
01:23e la loro scomparsa sancisce una vera e propria sconfitta anche per la nostra
01:28società. Ci prendiamo insomma tutte le responsabilità del caso nel dire questo,
01:33non vogliamo creare allarmismi, ma vogliamo farvi capire che c'è una crisi
01:37davvero concreta di questo settore, c'è una crisi di tanti commercianti che
01:41magari portavano avanti questa tradizione, questa tradizione di famiglia
01:45anche in tantissimi casi che sono costretti a chiudere i battenti perché
01:50perché non si riesce ad andare avanti. Ebbene è stata diciamo promossa un'iniziativa
01:57molto carina che si chiama la notte delle edicole, luci accese, un sit-in
02:02proprio per sensibilizzare il mondo politico su questo grande problema che
02:06riserva il settore. Abbiamo in collegamento con noi per discutere, per
02:11approfondire questa tematica così importante Enrico Iannelli che è il
02:15segretario provinciale di Sinagici GL che è il sindacato, il punto di riferimento
02:20per il giornalai. Buongiorno e bentrovato. Buongiorno a voi, grazie dell'invito.
02:26Grazie segretario, un piacere insomma avere anche insomma una risposta da un
02:31sindacato che è davvero un punto di riferimento per il settore. Crisi
02:35irreversibile in dieci anni, un settore che si è praticamente dimezzato
02:39soprattutto a Roma? Esatto, a Roma si è praticamente dimezzato il settore delle
02:46edicole, ma anche nelle province di Roma è la stessa cosa.
02:49Il problema è che i giornali non si vendono, non si vendono più un po' per la
02:55crisi generale dai nuovi mezzi di informazione.
02:59Ma io penso, lasciatelo dire, anche per responsabilità di editori e di
03:04distributori. In che senso la responsabilità degli editori?
03:11Gli editori perché non hanno saputo innovare, hanno tolto le edicole, hanno fatto gli
03:20abbonamenti ai quotidiani in cui fanno lo sfondo del 50-60% e noi invece per
03:27vendere un quotidiano abbiamo il 18% dell'agio.
03:31Gli editori non hanno mai voluto, sono 15 anni che dobbiamo rinnovare l'accordo
03:37nazionale per chiedere un aumento dell'agio e loro non ne vogliono sapere.
03:43Questo è un problema, perché magari se si aumenta l'agio, loro dicono che non
03:48hanno soldi, però loro i finanziamenti dal governo li prendono e di questi
03:53finanziamenti a noi non arriva niente. Quindi è colpa degli editori, secondo me
03:59è naturalmente. Le responsabilità del mondo politico invece secondo lei ci sono?
04:05Ci sono anche le responsabilità del mondo politico, anche se devo dire che
04:09negli ultimi anni sia il governo contrario, io dico i Novi e della Meloni,
04:15ci hanno riconosciuto dei crediti d'imposta che ci hanno aiutato, quindi
04:19bisogna dire che il dipartimento editoria che è stato vicino in questo senso, ci hanno
04:25permesso di sopravvivere, ma adesso non basta più.
04:28Quali sono le difficoltà maggiori, le chiedo segretarie, oltre al fatto che non
04:33si vendono giornali, ce ne sono altre? Le difficoltà maggiori sono questo, che non
04:39si vendono i quotidiani, non si vendono i periodici, non si vende più la carta
04:43stampata. Le faccio un esempio, nel 2010 si
04:50vendevano, l'anno prima, 7 milioni di quotidiani al giorno, oggi se ne vende un
04:55milione, quindi lei capisce che dal 2010 ad oggi è servita una volta la vita.
05:03Secondo lei, le chiedo segretario, non è perché magari è cambiato anche un po'
05:09il paradigma generale, nel senso che a comprare un giornale in carta
05:15stampata magari sono le persone un pochino più mature, non dico soltanto
05:19gli anziani, ma anche magari le persone della mia età, io compro il giornale ad
05:22esempio, però magari le nuove generazioni preferiscono la fruizione tramite un
05:26cellulare, tramite un computer?
05:30E' chiaro che è vero, perché i giovani non si avvicinano più a leggere il giornale,
05:36perché leggono, però quello è, secondo me, con tutto il rispetto, è un'informazione
05:43creativa, perché tu puoi leggere la notizia, ma poi l'approfondimento, che
05:48cosa succede veramente, e questo te lo può dare solo un giornale, te lo può dare solo
05:52la carta stampata, però i giovani in questo senso magari non ci credono più,
05:58non lo so, infatti chi compra i giornali sono le persone come me, che hanno
06:03una certa età e ancora lo comprono, io oggi sono uscito e ho comprato il messaggero,
06:08anche perché c'erano le fotografie che dicono, che a noi ci interessa molto.
06:16Io direi che anche noi stiamo chiedendo, vada rotta libera insomma,
06:23noi stiamo chiedendo un aiuto a tutte le forze politiche, ieri abbiamo parlato con
06:30senatori, con onorevoli, che a parole ci hanno detto che ci daranno una mano,
06:36ma noi vogliamo, non vogliamo soldi dalla politica, noi vogliamo che la politica ci
06:41aiuti a diventare un centro servizi, noi vogliamo diventare un centro servizi.
06:47Ci sono diverse proposte in atto per fare in modo che davvero non ci sia la crisi
06:50irreversibile delle edicole, che cos'è un centro polivalente, puoi spiegarci meglio?
06:55Un centro servizi o polivalente, come volete, è oltre naturalmente a vendere la
07:01carta stampata, perché noi a quella cosa non rinunciamo mai, perché noi siamo per
07:07questo, però chiaramente visto la crisi potremmo, noi fino all'altro anno, a maggio di quest'anno
07:12anzi, facevamo i certificati in edicola, noi abbiamo fatto 80 mila certificati in un anno,
07:19e poi improvvisamente il governo ce l'ha tolto, non si sa perché ancora, non ci hanno dato mai
07:25risposte, il comune sta parlando con il governo, però ci hanno dato questo. Noi chiediamo di essere
07:32un punto in cui si possa fare la prenotazione per la carta d'identità, dove si possa fare una
07:37prenotazione per il CUP, attraverso quello che fa il CUP lo vorremmo fare anche noi, non credo
07:42che ci sia grande difficoltà, vorremmo fare altre cose, tutto quello che può aiutare la città,
07:51ecco io questo ci tengo a dirlo, a vivere anche in maniera normale, perché hai conto scendere
07:57sotto casa e fare la prenotazione per la carta d'identità, fare la prenotazione per una visita,
08:02fare un certificato, fare una serie di cose, è un conto prendere l'auto, andare in circoscrizione,
08:08cioè si vive meglio. Ma poi mi permetto anche di fare un'osservazione, questa proposta che
08:17lei sta facendo risponderebbe perfettamente all'idea della città in 15 minuti di cui si
08:24parla tanto ultimamente, quindi invece che affollare i centri dove bisogna fare delle
08:29file immense e si perde anche la pazienza, si va in edicola e si fa molto prima? Certo,
08:36ma infatti non a caso in un anno abbiamo fatto 80 mila certificati, che non sono pochi, però
08:42questo è l'esempio eclatante di come può essere utile un'edicola, per esempio a noi mi viene in
08:49mente perché non ci fanno ricaricare i tessere di viaggio dell'ATAC, che potrebbe essere un
08:57servizio facilmente fruibile, scendi sotto casa e ti ricarichi la tessera, vendere biglietti,
09:05vendere di tutto, vendere i biglietti dei bus turistici, cioè noi chiediamo questo,
09:11non è che stiamo chiedendo delle sovvenzioni, noi chiediamo di lavorare e attraverso il lavoro
09:17salvare un'edicola, che ripeto, la loro soluzione è vendere… Esatto, io dal 1980 ho un'edicola e
09:27fino al 2010 per andare in pensione ho lavorato in edicola, insieme a mio fratello, poi c'è andato
09:33mio figlio, c'è andato il figlio del mio fratello, quindi come vedete è una tradizione che noi
09:37rinnoviamo, però purtroppo adesso le edicole chiudono, questo è il problema. Certo, in due
09:44minuti quelli che ci rimangono Enrico può raccontarci anche di questa bella iniziativa
09:48che insomma avete anche promosso voi, la notte delle edicole, anche qui trovare un'edicola aperta
09:54di notte è impossibile ormai? E' impossibile, noi abbiamo ripetuto la notte delle edicole,
10:03l'abbiamo fatta anche l'altro anno, quest'anno l'abbiamo ripetuta perché noi chiediamo di
10:07salvare attraverso queste cose, attirando un'attenzione sull'edicola, noi chiediamo di
10:13poterle salvare attraverso quello che ho detto già prima, quindi la notte delle edicole l'abbiamo
10:17fatta, ne faremo altre, almeno a Roma ne faremo altre, ma io penso che lo faremo anche su tutto
10:23il territorio nazionale, perché questo è un problema nazionale ma è solo un problema di
10:27Roma e quindi noi faremo ancora delle manifestazioni. La notte delle edicole è speciale perché noi
10:34chiediamo agli edicolanti di rimanere con i cappelli delle edicole accese tutta la notte
10:39e di concentrarci in un punto diciamo centrale della città per chiamare a raccolta quelli che
10:48ci vogliono dare una mano, politici non politici. Speriamo che davvero cambi il corso della situazione
10:55perché si tratta di punti di riferimento al di là del valore sociale storico che hanno
11:01fatto le edicole nel nostro paese, si tratta proprio di un punto di riferimento anche per
11:06la nostra città, immaginiamo camminare in un quartiere dove sappiamo che c'è l'edicola aperta
11:11magari anche alle 9 di sera, faccio l'esempio un po' della categoria, immagino una donna che
11:18cammina da sola alle 9 e sa che c'è un'edicola aperta e si sente più sicura a camminare in una
11:24strada di quartiere. Noi abbiamo fatto la proposta addirittura di mettere un puzzante per queste
11:29cose alle edicole in cui gli era in difficoltà la donna, le donne naturalmente, gli uomini,
11:36i bambini e magari era una cosa secondo noi giusta, le dico solo 10 secondi. Noi siamo
11:44rimasti aperti durante il Covid, abbiamo fatto da cuscinetto tra la protezione civile e tutte
11:50quelle persone che dovevano ritirare i buoni passi, abbiamo fatto, ci hanno riconosciuto un ruolo però
11:57poi se lo sono dimenticato, questo è il problema. Grazie davvero Enrico è stato un piacere, io spero
12:04davvero che questa crisi si interrompa e che le edicole possono tornare davvero ad essere insomma
12:11fiorenti e dei punti di riferimento per la nostra città. Poi fanno anche colore, non dimentichiamoci
12:16questo, grazie davvero. Grazie a voi dello spazio, grazie. E allora cerchiamo davvero di salvare le
12:26edicole, compriamo i giornali che sono davvero dei punti di riferimento importantissimi anche e
12:31soprattutto per l'informazione. Ci fermiamo per un brevissimo momento di pausa, torniamo tra qualche
12:36istante sempre qui in diretta.