A sfilare oggi anche tanti studenti di alcune scuole superiori della città. Sono preparati e consapevoli di quanto sia importante parlare, condividere, scendere in strada per far sapere che è una battaglia che riguarda tutti. E sanno bene che la violenza ha tanti volti. Li ascoltiamo.
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NovitàTrascrizione
00:00Per noi rappresenta innanzitutto un segno di liberazione, un modo insomma per esprimerci, per dimostrare che tuttora ad oggi dobbiamo continuare la nostra lotta.
00:11Ed è una giornata molto importante per ricordare a tutti tutto quello che accade ancora, nonostante tutte le lotte, tutti gli sforzi che facciamo giorno dopo giorno.
00:21Ti è mai capitato di sentirti giudicata per una maglia che indossavi, una gonna, un trucco?
00:28Assolutamente sì, purtroppo sono cose che magari si danno per scontate, di cui non parliamo, però noi donne ogni giorno andiamo contro tutti i nostri giudizi, tutti i giudizi della gente.
00:40C'è la violenza psicologica, anche la battutina che magari viene fatta senza pensarci è una violenza perché viene fatta per in qualche modo buttare giù una ragazza o una donna.
00:54C'è anche un giudizio sul trucco, su un vestito, quello è una violenza.
01:00E no anche quando sono da sole in strada, e no anche quando mi sorvido, e no anche quando prima era sì.
01:10Penso che non ci dobbiamo limitare solamente al 25 novembre, ma comunque tutti i giorni, soprattutto noi maschi, ci dobbiamo rendere conto della gravità di quello che succede in giro per l'Italia e per il mondo.
01:23Più che venire in piazza a manifestare, pensare tra di noi quanto è grave come situazione.
01:30Noi ci lamentiamo molto spesso che la cultura in cui viviamo sia una cultura magari patriarcale, una cultura maschilista, però molte volte noi ci rendiamo conto che noi abbiamo un potere tra le mani, quello di cambiare effettivamente la realtà, perché è la società, i ragazzi, siamo noi.