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Trascrizione
00:00In una delle ultime conferenze stampa della Banca Centrale Europea, un giornalista ha
00:06chiesto alla Presidente Christine Lagarde quali fossero le sue opinioni sulle acquisizioni
00:12di banche, soprattutto con riferimento al caso italiano e tedesco, che creavano dei
00:18grandi colossi europei.
00:20La Presidente, in modo molto corretto, affermò che l'Europa ha già dei grandi colossi
00:27e, sottinteso, non sono quelli che avremo come risultato della fusione di banche italiane
00:33e tedesche.
00:34Infatti, se guardiamo al settore bancario europeo, le prime 50 banche posseggono un
00:40attivo di bilancio che è circa di 24.000-25.000 miliardi di euro, più o meno per intenderci
00:48il PIL degli Stati Uniti d'America.
00:51Tra queste banche, tuttavia, la distribuzione per paese non è uniforme.
00:56Infatti, le banche più ricche sono quelle francesi.
00:59Sono ben sei le banche francesi che entrano fra le prime 50 in Europa e posseggono da
01:04sole 10.000 miliardi di attivo.
01:08Come seconda posizione arrivano le banche spagnole, sono quattro, con circa 3.400 miliardi
01:15di attivo.
01:16Poi abbiamo le banche italiane e tedesche, più o meno allo stesso livello, con 3.000
01:20miliardi.
01:21Anche fondendo insieme tutto il settore bancario tedesco-italiano, arriveremmo a 6.000 miliardi,
01:28che non equivale a 10.000 miliardi della sola Francia.
01:31Capiamo quindi che il settore bancario in Italia e in Germania è molto frammentato
01:36e potrebbe avere una spinta interessante da fusioni operate in modo opportuno e per efficientare
01:43il sistema.
01:44Certo, bisogna stare sempre attenti che le fusioni non generino dei soggetti troppo grandi,
01:49i cosiddetti too big to fail, ma in questo senso la regolamentazione europea si è dimostrata
01:54piuttosto efficace finora per mantenere solito il sistema bancario.

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