Torna l'appuntamento con la rubrica dedicata alle parrocchie
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Novità Trascrizione
00:00Ci sono anch'io, è tutta per te, non perdere adesso di ridere e chiamere bene il caffè, bene il caffè, il caffè.
00:22Ci sono anch'io
00:33Nuova tappa di Ci sono anch'io in provincia. Oggi siamo nella Valle del Mela e per l'esattezza San Filippo del Mela.
00:41Quella che vi presentiamo oggi è la parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo e Santa Maria Addolorata a guidarla un giovane parroco qui da nove mesi Don Enrico Mortillaro.
00:50Ciao Don Enrico, da Ganzirri il tuo borgo natio a San Filippo del Mela.
00:56Sì, questa è una realtà veramente meravigliosa, la sto scoprendo pian piano perché così come hai detto sono nove mesi che sono qui, è ricca di arte, di storia, le radici ben profonde nella storia della Chiesa e anche segnata dalla presenza di alcune bellissime figure di santità come il nostro beato Antonio Franco.
01:19Noi siamo qui nella piazza della Chiesa Amatrice, no?
01:21Sì, questa è la Chiesa Amatrice, ci sono tante altre chiese succursali, c'è l'altra chiesa parrocchiale di Cattafi che vedremo tra poco.
01:28E allora intanto entriamo e comincerai a presentarci questa bellissima chiesa.
01:33Don Enrico, mi incuriosiva questa doppia intitolazione ai Santi Filippo e Giacomo e alla Madonna Addolorata.
01:50Questa è una chiesa settecentesca ad essere sincero perché ab origine si presume ci fosse una chiesa abbaziale addirittura, poi nel settecento è stata costruita questa chiesa non con questo assetto attuale, è stata poi ampliata e nei primi del novecento è stata rifatta la facciata in uno stile possiamo dire neoclassico.
02:18Qui a San Filippo del Mela si era radicata ed è rimasta radicata per tanto tempo la realtà francescana anche, no?
02:26Sì, per ben cinquant'anni, qui ci troviamo in quella che allora era l'arcipretura o meglio ancora la prelatura nullius e quindi tutte le parrocchie erano arcipreture, quindi erano governate dirette da arcipreti.
02:40Poi per ben cinquant'anni il vescovo di Santa Lucia del Mela concesse la parrocchia agli francescani conventuali che fino a qualche anno fa hanno accompagnato e seguito questa bella comunità parrocchiale, poi rientrata in seno alla diocesi circa sette anni fa.
03:11In realtà l'essenza francescana continua a essere parte integrante del tessuto di questa comunità parrocchiale, qui vedete questa meravigliosa presenza di bambini e bambini che compongono la fraternità degli araldini Giovanni Cocuzza.
03:31Andiamo a capire intanto perché questa intitolazione a Giovanni Cocuzza.
03:35Questa intitolazione è nata perché purtroppo un bambino araldino è scomparso diversi anni fa e quindi l'abbiamo dedicata a lui, a Giovannino.
03:48Che attività prediligiate nel gruppo?
03:50Gli araldini sono la parte più piccola della fraternità francescana e noi terziari ci occupiamo di loro, li facciamo crescere sulle basi del San Francesco e Santa Chiara.
04:02Attività ? Facciamo balli, giochi, parliamo animazione, parliamo di San Francesco e di Santa Chiara, un po' tante cose.
04:12Poi pure tante attività durante l'anno per Pasqua, per Natale, tante attività .
04:19Ma se io chiedessi a qualcuno di voi chi era, anzi chi è San Francesco, me lo sapete dire?
04:27E' uno di tanto tempo fa.
04:32E' un santo. Cosa vi piace di San Francesco, di questa figura?
04:37Che è buono.
04:38Che è buono e che è gioioso. Voi siete gioiosi quando vi ritrovate insieme?
04:42Sì.
04:44Vediamo qualcuno che mi dice meglio qual è l'attività più bella, più divertente che si fa in questo gruppo.
04:52E cantiamo.
04:53E qual è il canto più bello che fate?
04:55Di Gesù.
04:57E' gioioso?
04:58Sì.
04:59E vi piace stare insieme con gli altri bambini?
05:02Sì.
05:03Mi piace perché stiamo tutti insieme, preghiamo, preghiamo insieme ma si preghiamo giocando.
05:10E quindi la consiglieresti ai tuoi coetani questa esperienza?
05:13Sì, perché è un'esperienza molto divertente, ci divertiamo, ci divertiamo giocando, ci divertiamo tutto.
05:40Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
06:10Quello del servizio reso dai ministranti è una realtà che ormai sta prendendo piede in tantissime parrocchie
06:20ed è bella perché mette insieme la possibilità di evangelizzare ma anche di fare gruppo e di reinstaldare le amicizie.
06:27Vero Francesco?
06:28Sì, sì.
06:29Il servizio risorgico si organizza o nelle solennità , facciamo le prove qualche giorno prima e organizziamo quei giorni
06:39oppure nelle domeniche, proprio nelle messe, qualche minuto prima della messa, io che sono cerimoniere,
06:46si divide i ruoli e si prepara la celebrazione.
06:52Cosa fa un cerimoniere?
06:53Sistema la liturgia, le letture, il messale, i ruoli dei ministranti, i riparamenti del sacerdote, questo.
07:03Ti piace?
07:04Sì, molto consiglio.
07:05Ma tu lo fai da tempo?
07:06Sì, da molto tempo, dal 2015.
07:09Quindi da quando è arrivato padre Enrico si è trovato un cerimoniere?
07:13No, ancora no, quando è arrivato lui la prima volta, la prima domenica lui si celebrò, io feci il cerimoniere per la prima volta.
07:21Hai voluto fare il cerimoniere?
07:22Sì.
07:23E poi ci sono anche le femminucce ormai che fanno parte di questa realtà , non è più una cosa strana, no?
07:28Prima eravate in poche, adesso invece vedo che aumentate.
07:31Sì, infatti io ho iniziato da poco e mi piace molto questo ruolo di fare la chirichetta, è molto bello.
07:40Ma non hai paura che qualcuno ti dice che fai una cosa strana, non è una cosa da donne?
07:44No, perché a me non mi interessa, perché io mi diverto.
07:48Vi piace stare insieme anche?
07:51Sì, molto.
08:21Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
08:52Noi siamo qui nella chiesa di Sant'Antonio. Don Enrico, raccontaci, illustracci tu questa realtà .
08:59Sì, questo è il gruppo più giovane della comunità parrocchiale, nato circa 15 anni fa.
09:05La storia della nascita di questo gruppo veramente esprime la mano di Dio che si fa strada nei cuori dell'uomo.
09:13Nasce nella casa di una parrocchiana, Anna Maria De Pasquale, che attualmente è la referente del gruppo.
09:20Per ben 15 anni diversi parrocchiani, quindi vicini di casa di questa signora,
09:28si radunavano tutti i venerdì alle tre per recitare la coroncina alla Divina Misericordia.
09:34Successivamente il mio predecessore ha ben pensato, giustamente, di ospitare loro in questa chiesetta,
09:44che è rimasta chiusa per tanto tempo.
09:47Così arriva anche il quadro, realizzato e donato da una giovane della comunità di San Filippo del Mela, Vera Longo.
09:59E da allora il gruppo, ogni venerdì, non manca l'appuntamento con nostro Signore Misericordioso alle tre per la coroncina.
10:09Da quest'anno c'è anche la novità del primo venerdì del mese,
10:13per offrire al Sacro Cuore di Gesù la preghiera, l'adorazione in riparazione all'offese,
10:19ma anche per chiedere numerose santificazioni alla sua Chiesa.
10:23Questa Chiesa è particolare perché custodisce due opere importanti,
10:28un Eceomo in Cartapesta, al cui la comunità è molto molto devota,
10:35e in Santo c'è una bellissima processione accompagnata dal fercolo della Beata Vergine Maria,
10:40sempre in Cartapesta leccese.
10:43Possiamo dire che questa è la Chiesa dei misteri, della passione di nostro Signore Gesù,
10:48fino ad arrivare alla sua grande misericordia.
10:51Signora Rita, io vedo che tutti portate questo segno distintivo, il Gesù Misericordioso,
11:00e dall'altra parte la Madonna di Međugorje.
11:03Queste medagliette vengono da Međugorje e noi, tutto il gruppo, abbiamo queste medagliette da qualche anno.
11:10Lei da quanto tempo?
11:12Io sono dall'inizio che Anna Maria ci ha accolti in casa sua per pregare la Divina Misericordia.
11:18Il senso della preghiera che voi condividete qual è?
11:21Il senso della preghiera è l'amore di Gesù Misericordioso per tutti noi.
11:25Noi ci affidiamo a Gesù.
11:33Nel mio cammino ammiro meraviglie e il motto di questo gruppo di camminatori diamanti del trekking,
12:01denominati Gli Isotopi del Mela. Uno dei responsabili, Melo Maio.
12:06Melo, come nasce questo nome, Gli Isotopi del Mela?
12:09Gli Isotopi del Mela nasce praticamente dalla chimica.
12:16Dalla chimica perché noi siamo fatti di adomi, adomi che camminano.
12:22Praticamente ognuno di noi con i propri occhi ammira le meraviglie del creato
12:29e con la propria testa pensa a quello che vuole.
12:34Quindi siamo adomi in cammino, tutti con la stessa massa ma con un peso diverso.
12:41Bellissimo. Questo voi è da anni che vi dedicate alla scoperta anche di nuovi cammini, di nuovi trekking,
12:47anche abbastanza faticosi a volte, no?
12:50Cerchiamo di valorizzare noi i peloritani ma ciò non toglie che siamo stati anche nei Nebrodi,
12:57nella zona dell'Etna, sui colli di Sarizzo e quindi è da cinque anni quasi che esploriamo questi nuo percorsi.
13:08Quanti siete ad oggi?
13:10Ad oggi siamo 120.
13:12Voi naturalmente siete collegati anche ad altri gruppi, ricordiamo,
13:17con padre Giovanni Lombardo, anche Antonio Tavilla, siete tutti un gruppo di grandi camminatori
13:23che poi condividete esperienze diverse e convergete spesso, no?
13:27Sì, convergiamo con Antonio Tavilla che adesso è diventato una guida ufficiale della Laga
13:35e poi siamo anche gemellati con l'Anello del Nisi, con Piero Cozzo che è il presidente del Nisi
13:42e ogni anno andiamo a fare la festa della montagna sul Monte Scuderi
13:49e loro vengono da noi qua nelle nostre zone nel mese di aprile.
13:55C'è una piccola strada, c'è un pozzo di mammoro,
13:59fu inciso il nome di un bambino, sembrava una cosa curiosa.
14:03Dopo la curva strada si allargava, un guaccio con un'immagine si trovava,
14:09che ci lasciava un piccolo, che ci chiamava la Numerella.
14:13Si dice che questo guaccio in un miracolo ci aveva stato, fatto di un bambino.
14:21A San Filippo del Mela è collegata una figura di santità in cammino,
14:27quella del Beato Antonio Franco che era un prelato di Santa Lucia del Mela.
14:31Cosa c'entra il Beato Antonio Franco con questo posto?
14:35Questo posto io me lo ricordo da piccola in quanto era un momento di preghiera,
14:40per le persone che passavano mettevano un fiore.
14:43Ora c'è quest'icona, ma prima c'era un piccolo quadretto che portava dietro un miracolo.
14:50Si è detto sempre il miracolo dell'acqua e del pozzo.
14:53Io ero piccola e queste cose non me le ricordavo,
14:57però con l'avanzare dell'età queste cose sono venute bene a conoscenza.
15:03Il miracolo del pozzo in cosa è consistito?
15:06Nell'antichità si diceva che c'è stato un periodo di forte siccità ,
15:12quindi le persone di San Filippo si avvicinavano a Santa Lucia
15:16dove il prelato si trovava, perché era un servo di Dio
15:21ed era stato affidato alla comunità di Santa Lucia.
15:25Quindi tante persone di San Filippo sono andate a chiedere a lui
15:30a fare un'invocazione se gli poteva aiutare ad avere l'acqua.
15:36Lui ha detto perché siete venuti qua ma andate in quella stradina che troverete l'acqua.
15:44Infatti sono venute qua e c'era una piccola fontanella,
15:48una piccola risorsa d'acqua che è riuscita a farli dissedare.
15:54E questo è il posto dove c'è questa acqua.
15:59Al posto di quel pozzo io mi ricordo, con la mia età ,
16:04che c'è un pero, alle mie spalle c'è un albero di pero,
16:08che io me lo ricordo sempre carico tutti gli anni.
16:12In quel posto c'era un pozzo.
16:14Con il marito della signora che c'è accanto a me, Pippo Amico,
16:18che è stato il fondatore di questa associazione, abbiamo cercato di portare avanti...
16:23Ricordiamo come si chiama l'associazione?
16:25L'associazione Asena. Siamo tutti quelli che abitiamo in questa zona.
16:29Questa zona è chiamata Basciu.
16:31Cos'è l'Asena? Ce lo spieghi perché...
16:33Era un'antica struttura dove dentro c'era un pozzo
16:38e di sopra veniva usato un buo che girava e tirava fuori l'acqua.
16:44Ora abbiamo i motori che tirano l'acqua.
16:47Invece una volta c'era la forza dell'animale.
16:50Tu sei beato, non solo per i paesani Sant'Aluciodi,
16:55ma anche per i paesani San Filippone.
17:08BASCIU
17:33Siamo alla vigilia della solenità che apre le festività natalizie,
17:37quella dell'Immacolata, domani 8 dicembre.
17:39E qui siamo a casa di una delle famiglie di San Filippo del Mela
17:43dove si riunisce la milizia dell'Immacolata.
17:46Maria Concetta, una delle responsabili, cosa fate?
17:50La milizia è un'associazione fondata da San Massimiliano Colbe
17:58e noi siamo militi consagrati all'Immacolata.
18:02Tutto quello che noi facciamo lo facciamo sotto la protezione
18:06sull'esempio dell'Immacolata.
18:08Viviamo la nostra vita in umiltà , in semplicità ,
18:14accogliendo Maria nel nostro cuore, nel nostro quotidiano,
18:17nel nostro modo di fare, operando anche nelle famiglie
18:22che hanno bisogno, dove ci sono ammalate o persone solo.
18:28Franco Barbaro, professore Franco Barbaro è una delle presenze storiche,
18:34delle autorità di questo posto.
18:36Professore, lei nella sua vita si è dedicato all'insegnamento, mi dicono?
18:40Sì.
18:41Cosa insegnava?
18:42Ho insegnato nella scuola elementare e ultimamente sono stato nominato
18:52dirigente scolastico.
18:54Dirigente scolastico.
18:55Sì.
18:56Quante generazioni sono passate da lei, quante ne ha viste crescere?
19:00Moltissime.
19:02E quello che noto è che ogni tanto, io per esempio cammino per la strada
19:10e mi sento avvicinare dai miei alunni che mi dicono
19:15Direttore, e io rispondo, quello che voglio che voi non dimenticassi mai
19:27è l'amore per la scuola, devozione alla Madonna.
19:32Noi nella devozione alla Madonna siamo figli, questa è una devozione filiale.
19:40San Filippo del Mela è famoso anche per lo sport, per il basket
19:44e qui siamo nella sede della società sportiva Peppino Cocuzza.
19:49Salve.
19:50Qui con me il presidente Pietro, nipote del compianto Peppino.
19:54Sì.
19:55Una storia lunga, quasi 77 anni.
19:58Eh sì, diciamo che ne abbiamo già compiuti 77 perché tutto parte alla fine
20:03da una tragedia familiare perché lo zio Peppino che era studente universitario
20:09nel 43 ha 20 anni, non riesce a fare esami, pensate di veterinari a Messina
20:16perché lo sbalco alleato era stato a luglio, va a Bologna a fare esami,
20:22torna da premettere che lui si interessava di sport, di pallaganestro, di ciclismo,
20:28era molto amico di Vittorio Tracuzzi, una stella del basket italiano.
20:34Quindi non riesce a fare esami a Messina, va a Bologna, non riesce a rientrare
20:40perché intanto gli alleati salgono a Roma e non fanno passare nessuno,
20:46rientra a settembre del 43 a San Filippo e lui Peppino,
20:53trova il paese infestato dal tifo e muore in 15 giorni di malattia.
20:59Tutti gli amici appena morto gli vogliono intirodare un circolo universitario
21:06se non che dopo la guerra prevale il ricordo di Peppino sportivo insieme a Vittorio Tracuzzi
21:13e gli fondano la società sportiva Peppino Cocuzza.
21:16E così dal 10 agosto 47 siamo qui a San Filippo a raccontare un po' di basket.
21:23E tutte queste immagini parlano per voi, naturalmente raccontano le generazioni
21:27di giovani che sono passati attraverso la gloria di questo sport.
21:31Si racconta che non ci sia un filippese almeno nei primi 50 anni
21:35che non abbia mai battuto il pallone in Piazza Fulci,
21:38perché noi giocavamo all'aperto, per 50 anni abbiamo giocato in Piazza Fulci.
21:43Ma là è bello vedere quelle, si giocava in modo pionieristico a San Filippo,
21:48terra battuta, il campo fatto con la calce, il pallone cucino a mano,
21:53schiette colorate nell'acqua calda dalle mamme del paese con la polverita azzurra
21:59e le scarpe cucite sul cauccio addirittura.
22:02Questi sono i racconti di mio padre perché chi ha portato poi avanti per 50 anni la societÃ
22:08fu il papà , il fratello di Peppino, Lucio.
22:12Oggi a che punto è? Di cosa vi occupate?
22:16Continuiamo, sempre a livello familiare, però abbiamo la bellezza di avere
22:21più di 100 bambini che fanno minibasket, altri 40 circa che fanno attività giovanile
22:29e poi abbiamo una prima squadra che è Gioven Serie C a livello regionale, Sicilia e Calabria,
22:35cioè da Castrovilla a Trapani la Serie C regionale.
22:40Andiamo avanti, tante difficoltà perché siamo un paesino di 7 mila abitanti, San Filippo,
22:46pensi che siamo la più piccola realtà della Serie C, però la forza della passione ci porta a continuare.
23:16Non ne voglio più, amore!
23:30Amore tu che è meglio, filmare una vita, stare a terra, è degno di essere!
23:36E siamo qui con uno dei gruppi teatrali della parrocchia, ricordiamo come si chiama il gruppo?
23:43Il gruppo Associazione Teatrale Le Nuove Immagini che è stata fondata nel lontano 1986
23:50da un gruppo di giovani capitanati dal professor Giuseppe Anania
23:56che in questi 38 anni ha messo in scena copioni di autori noti e meno noti.
24:03Lui Luigi Mandanice è una delle anime di questa compagnia e voi di solito mettete in scena canovacci dialettali?
24:11Anche in lingua, di autori noti e meno noti.
24:15In lingua abbiamo messo in scena una tragedia di Ercole Luigi Morselli, il Glauco
24:22che poi è stato tradotto in siciliano da Luigi Pirandello
24:25e abbiamo avuto un enorme successo al Castello di Milazzo, all'Arena Montecroce di Barcellona Pozzo di Cotto.
24:32Prossimi spettacoli che state preparando?
24:35Stiamo facendo l'Arte dell'Abeffa che non mi ricorda mai niente.
24:42L'Arte dell'Abeffa che è una novella del Decamerone.
24:47Un lavoro sulla Shoah, Lasciami andare madre,
24:51che è un lavoro particolare, la Shoah per la prima volta vista dalla parte dei carnefici.
24:59Vista e raccontata, infatti è stata scritta da Helga Schneider,
25:03la figlia di una delle guardiane di Birkenau, il campo femminile di Auschwitz.
25:10E poi abbiamo in programma di fare un laboratorio teatrale
25:14aperto a tutti quanti i bambini, una vera e propria bottega teatrale
25:19dove i ragazzi possono crescere.
25:28Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
25:59A San Filippo del Mela è radicata e continua a vivere in maniera importante
26:05la realtà francescana attraverso l'ordine francescano secolare
26:10e la cosiddetta gifra, la gioventù francescana.
26:13Ordine francescano regolare, quanti siete e cosa fate?
26:17Noi siamo circa una ventina, i professi attivi.
26:20Facciamo diverse attività .
26:23La preghiera e la formazione è prevalente.
26:26Poi tra le altre cose facciamo, per quanto è possibile,
26:30delle attività nel sociale, andiamo degli anziani,
26:34oppure andiamo a volte a trovare delle persone disaggiate
26:38o che stanno male, che hanno dei problemi fisici o mentali.
26:42Facciamo anche, aiutiamo il parroco e la parrocchia
26:48con tutti quanti i nostri componenti, ognuno con il suo carisma.
26:54Abbiamo 50 raldini, facciamo quindi animazione a questi 50 raldini
27:01e ci prendiamo cura insieme ai ragazzi della gifra.
27:05Gli araldini sono i più piccoli, ma ci sono quelli di mezzo,
27:09i giovani che sono quelli che portano la linfa,
27:13una realtà bellissima.
27:16Peraltro voi da poco avete vissuto una bellissima esperienza d'Assisi,
27:20proprio come giovani gifra di San Filippo del Mela.
27:23Sì, siamo stati con il nostro Vescovo all'accensione della lampada
27:27perché la Sicilia ha offerto la lampada votiva.
27:31Un gruppo di giovani sia di qui che di Barcellona
27:34siamo partiti alla volta della tomba del santo d'Assisi.
27:38Quanti siete qua i giovani?
27:40Siamo una trentina, ultimamente stiamo aumentando,
27:43questo appunto ci fa piacere, speriamo che continueremo ad aumentare.
27:47Un dato che va controcorrente rispetto al momento storico.
27:51Sì, anche perché i numeri sia della parrocchia che del paese
27:55non sono grandissimi, quindi avere 30 giovani qui è già una grazia.
28:00Io una parola la chiedo per tutti a un volto noto,
28:04Frattonino Bono che è l'assistente di questa realtà .
28:07Frattonino, andiamo controcorrente,
28:10sempre più giovani si avvicinano, sempre più laici.
28:13Sì, dobbiamo pur dire che in questo contesto un po' secolarizzato
28:19San Filippo del Mela fa un'eccezione.
28:22Sia come Fraternità Offs, sia come gifra, sia come Raldini
28:27siamo in fermento e in buon aumento.
28:31Il servizio che viene espletato nella comunità parrocchiale
28:36non solo ci fa onore, ma ci fa diventare collaboratori attivi
28:41del nostro parroco e don Enrico.
28:44E poi c'è la Caritas, la Caritas parrocchiale è una realtÃ
28:48sempre molto radicata in queste realtà comunitarie.
28:52E qui abbiamo, noi ci siamo già visti, Gaetano Busac,
28:55ci siamo visti a Mili-San Pietro, ci siamo visti a Mili-San Pietro
28:58e ci rivediamo qua, come mai?
29:01Perché io da oltre 40 anni abito a Olivarella
29:04e quindi mi sono inserito in questo territorio.
29:08Quali sono i bisogni della comunità per cui la Caritas interviene?
29:12Sono i bisogni delle persone più, degli ultimi diciamo,
29:17persone che non hanno casa, persone che sono sfrattate.
29:22Cosa vi chiedono? Vi chiedono il pacco spesa?
29:25Ci sono richieste di contributi economici perché magari
29:30non si riesce a finire di pagare le bollette che sono state
29:33già rateizzate e non arrivano comunque.
29:36Ci chiedono aiuto alimentare, distribuiamo circa una decina
29:40di pacche alimentari al mese collaborando con l'Anteas.
29:45E poi ci sono soprattutto, in questo momento abbiamo
29:51una grande richiesta, ci sono 5 persone che cercano casa
29:56e c'è un bisogno notevole, non si trovano a disponibilitÃ
30:00in tutto il territorio.
30:21Siamo sul Sagrato della Chiesa della Dolorata che è la seconda
30:27intitolazione data alla parrocchia, qua ci troviamo a Cattafi.
30:31Questo che vedete tra le mie mani è il cappello ed è un elemento
30:36di una maschera, Uscaccioni, che è tipica di questo luogo ma ci
30:41spiegherà meglio il signor Cambria. Signor Cambria, chi è Uscaccioni?
30:46Uscaccioni è una maschera antropologica che risale al 1500
30:53quando i saleceni assediarono Milazzo per voler prendere Milazzo
30:59e allora questi saleceni entravano nell'entrotela per rivivere
31:06e per tutto. E arrivavano qui a Cattafi, con tutte le conseguenze
31:11rubavano, massacravano, fin quando i cattatesi si sono ribellati
31:17e con l'aiuto del barone Batson, con 200 soldati, che era il capitano
31:25d'armi di Milazzo, essendo effettuato proprio qua a Cattafi e Pace del Mela
31:32e arrivati assieme a tutti i contadini con i forconi, con le zappe,
31:37con tutto, sono riusciti a scacciare questi.
31:40Da qui Uscaccioni?
31:42Da qui, con i costumi che hanno preso, hanno costruito il costume ricco di colori
31:51Che è quello che vediamo su questo murales, chi l'ha realizzato questo murales?
31:55Andrea Sposari.
31:57Ed è un abitante di Cattafi?
32:00Ha abitato anche a Cattafi, però è un famoso artista, famoso in tutta Europa.
32:08E questo che invece tiene in mano?
32:10Questo è il nervo che tutti gli Scaccioni hanno per difendere la fioraia.
32:16Dovrei spiegare le varie figure di tutta la maschera perché non è solo un elemento
32:22ma sono diversi elementi.
32:24E la maschera che cos'è? Un'associazione?
32:26La maschera è un'associazione che promuove questo carnevato e lo porta avanti.
32:32Oltre allo Scaccioni c'è la fioraia che sono le figure più importanti.
32:37La fioraia è un maschio vestito da donna che balla insieme al Capo Scaccioni
32:42Può ballare solo il Capo Scaccioni con lei
32:45e tutti gli altri Scaccioni sono attorno che la difendono dalla gente che la vuole toccare
32:50e una volta si usava il nervo.
32:52Il carnevale si svolge sempre nel periodo dell'anno tradizionale, il febbraio?
32:56Si svolge, però noi lo dividiamo in due parti.
33:00La domenica tradizionale di carnevale e poi due settimane prima
33:06facciamo un raduno di maschere antropologiche da più di dieci anni.
33:11L'anno scorso, nel 2023, abbiamo avuto anche Mammutones di Zohar della Sardegna
33:19e quest'anno sarà il 16 febbraio e ci saranno due gruppi del Friuli e uno della Basilicata.
33:26L'esperienza che vogliamo proporvi è quella di venire a trovarci, di essere presenti al nostro carnevale
33:31per vivere le stesse emozioni con la stessa intensità con cui lo viviamo noi.
33:41Siamo quasi vicino al mezzo secolo di vita per una delle realtà più radicate sul territorio
33:48che è l'Università Popolare Comprensoriale Filippese, una realtà bella, variegata,
33:54che parla e profuma di cultura, di arte.
33:57Io sono qui con il Rettore e con il Presidente. Che realtà è questa?
34:01È una realtà che ha una lunga storia, una grande storia, è nel suo quarantesesimo anno di vita.
34:12I punti forti di questa che è un'associazione culturale sono la biblioteca,
34:19in particolare all'interno della biblioteca c'è il Fondo Fulci.
34:26È una dotazione frutto di una donazione fatta dalla famiglia dell'Ambasciatore Francesco Paolo Fulci
34:38che era molto legato al Comune di San Filippo del Mela.
34:45Sono circa 600 volumi, una dotazione straordinaria, tutti i volumi della fine dell'Ottocento
34:52di case editrici che oggi non esistono più.
34:55Fratelli Treves, Sonzogno, abbiamo solamente, citerò due autori, De Amicis e Dumas Padre,
35:06abbiamo 80 volumi, tutti editi, tra la fine dell'Ottocento e il primo decennio del Novecento.
35:15Cerchiamo di far conoscere questo patrimonio che deve essere attenzionato.
35:21E può essere fruito dalla comunità .
35:23Sì, può essere fruito. Abbiamo organizzato delle attività con le scuole di San Filippo del Mela
35:30e di tanto in tanto vengono questi ragazzi.
35:33Gli facciamo vedere i testi che magari conoscono per sentito dire, gli facciamo toccare
35:39e il libro antico ha un fascino che è certamente superiore alle edizioni di oggi.
35:52Adesso Carmela, stessa cosa.
35:56Facciamo solo guardare il Re.
36:12E poi c'è la banda.
36:14C'è la banda ma l'UPCF nel corso dei suoi 46 anni di storia ha avuto modo anche di diversificare
36:23la propria attività facendo anche dei, diciamo, dividendo l'attività in 5 dipartimenti principali
36:30storia e cultura popolare, medico-scientifico, tematiche agricole e anche musicale.
36:38Il reparto musicale è sicuramente molto importante, la banda è il fiore all'occhiello dell'associazione
36:43con i suoi 30 anni di storia abbiamo avuto anche l'opportunità e l'onore di rappresentare l'Italia
36:49a Ginevra presso il palazzo delle Nazioni Unite in un'occasione molto importante.
36:57Adesso la banda è composta da circa 40 elementi, oltre alla banda abbiamo anche altri corsi di formazione
37:04artistica e musicale tra cui il corso di violino, di pianoforte, di canto moderno, di chitarra
37:11nonché adesso, ultimo arrivato, il corso di majorette e twirling, quindi insomma un po'...
37:18E noi adesso vi daremo un assaggio proprio della banda e del gruppo delle majorette.
37:41No!
37:43No!
37:59No!
38:02Dai!
38:04No!
38:11No!
38:14No!
38:19No!
38:22No!
38:34No!
40:10Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
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