Conduce Marina Turco
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Novità Trascrizione
00:00Buona domenica, ben trovati, questo è TGS7, il nostro rotocalco settimanale, una puntata
00:25nella quale ci dedichiamo ad uno speciale ospite che abbiamo intervistato, l'abbiamo
00:31incontrato per un colloquio che vi sottoponiamo in due parti ed è Franco Maresco, vedete
00:36alle mie spalle la foto che più rappresenta l'epopea di Cinico TV, quella serie andata
00:45in onda negli anni 90 su Rai 3, la Rai di Guglielmo, che racconta l'epopea di questi
00:51personaggi ultimi di una città , di una Palermo metaforica e cinica per l'appunto, raccontata
00:59da Franco Maresco e Daniele Cipri, il colloquio è con Franco Maresco che insolitamente ci
01:05ha concesso una lunga intervista con il quale giochiamo un po' sul suo pessimismo nel raccontarci
01:13questi personaggi, Paviglianiti, il ciclista, ci parlerà anche di Belluscone, il suo super
01:20premiato film del 2014 dedicato a Silvio Bellusconi, gli chiederemo quanto gli manchi
01:28questo personaggio, parleremo anche di Palermo, degli altri suoi film, del suo legame con
01:35Daniele Cipri, in questa prima parte cominciamo per l'appunto da Cinico TV, lo abbiamo trovato
01:42di pessimo umore come sempre Franco Maresco e tuttavia sempre di grande ironia, ecco.
01:49Franco Maresco e il Jets è un pretesto per noi per parlare della sua carriera, del suo
01:56presente, del suo futuro, del suo pessimismo, cominciamo dall'età , Franco Maresco è arrivato
02:02a 66 anni con un carrierone per noi della generazione di Cinico TV indimenticabile,
02:09oggi Franco Maresco chi è? Appunto un 66enne, diciamo che se dovesse fare un bilancio, un
02:18bilancio assolutamente fallimentare su tutti i livelli, sia quello privato, quello lavorativo
02:28lo è perché appunto lei parlava di pessimismo e la situazione, il mondo del lavoro, quello
02:38che mi riguarda, il cinema, ma anche il teatro, la deriva un disastro e quindi si ha la sensazione
02:46o ho la sensazione, anche rimettendo piede in questo posto dove venivo da un sacco di
02:53anni, dagli anni 90, quindi in un'altra città , un'altra Palermo, la sensazione che tutto
02:59quello che si è fatto, che abbiamo fatto sia stato inutile e questo riguarda naturalmente
03:06me ma credo che riguardi altre gente che più o meno alla mia età e che ha lavorato
03:11molto e c'è proprio un senso di frustrazione, di inutilità , cioè veramente tutto ti scappa
03:19ormai da ogni parte. Il suo pessimismo è proverbiale, ma noi ci leggiamo anche una
03:24punta di ironia perché poi lei racconta un po' il paradosso e moltissimo anche la realtà ,
03:30che si sia o meno d'accordo con lei, le chiedo cosa sta facendo in questo momento Franco
03:36Guardi io sto lavorando, non rido perché è una cosa, sto lavorando ad un film che
03:44ha due titoli, un primo titolo era, era o forse rimarrà , un film fatto per Bene, quindi
03:52B maiuscolo, Bene sta per Carmelo, l'altro titolo è Tutto è Bene quel che finisce male,
03:59forse ce ne saranno in corso d'opera altri, ma è un film che io ho cominciato già un
04:05paio d'anni fa, la sceneggiatura vede anche coinvolti Claudia Uzzo e Umberto Cantone e
04:14sono due anni che ci lavoro, sto continuando, in teoria dovrei finire nel 2025 questo film,
04:22che sia in mezzo Carmelo Bene, ma qui torniamo al pessimismo di prima, ma in realtà è un
04:30modo, seguendo Carmelo Bene, seguendo questa storia di un Carmelo Bene che negli anni 70,
04:37per ragioni che adesso qui sarebbe lunghissimo raccontare, sosta a Palermo ed è un pretesto
04:44che facevo per dire, per rappresentare proprio la fine di un mondo, di una civiltà , la fine
04:51e il prevalere di quel pessimismo che nel 1900 ha avuto rappresentanti più o meno noti,
04:58più o meno grandi, Fragliano, potremmo citarne nel cinema Germi insomma dai. Eppure lei proprio
05:06in quegli anni 90 si è dedicato ad una lettura metaforica del mondo attraverso Palermo, una
05:16Palermo in bianco e nero dove lei ha scovato gli ultimi, ma anche sublimi personaggi di
05:21una periferia degradata, una grande metafora probabilmente della contemporaneità , da cosa
05:29era mosso quando ha scritto con Daniele Cipri Cinico TV?
05:34Ma guardi, in quegli anni all'inizio, ma attenzione noi in realtà abbiamo cominciato nell'86,
05:43poi arrivamo nell'89-90 diciamo così sulla scena nazionale, quindi soprattutto con Ray
05:51Treguiemi etc., e molti vedevano ovviamente innanzitutto una discendenza passoviniana,
05:59di tipo passoviniana, quindi c'era questo ascendente e poi naturalmente questo sguardo
06:07sì cinico, ma appunto satirico, ma in realtà e questo noi per quello che ci poteva importare
06:15in quel momento lo smentivamo ad ogni occasione, non ce ne fregava niente della lettura sociale,
06:23di quella lettura lì.
06:26Lo sa qual è l'animale più veloce?
06:28No, qual è?
06:30È il pidocchio.
06:31Il?
06:32Il pidocchio.
06:33E come vai?
06:34Perché sta sempre in testa.
06:36Era come forse lei appunto diceva prima, una sorta di metafora, cioè Palermo diventava
06:44il luogo dell'apocalisse, diventava il luogo della fine del mondo e in questo senso avevano
06:52appunto, avevamo fatto, avevamo il bianco e il nero, avevamo, quindi c'era più effettivamente
06:59l'ecclesiaste, più Beckett, adesso naturalmente non voglio fare il megaloma, dico nel senso
07:07con i punti di riferimento.
07:09Certo c'è un rimando alle sue letture, Beckett, Chekhov, gli ultimi insomma.
07:14Ecco quello che lei dice mi ha anticipato di qualche secondo, perché stavo per dire
07:20questo, c'era proprio il cinema che mi piaceva, quello che avevo visto e soprattutto i libri
07:26che avevo letto da ragazzo.
07:29E non ultima devo dire la frequentazione con Franco Scaldati, grande poeta, grande
07:36drammaturgo e mio grande amico, quindi con il quale ho trascorso alcune delle ore, un
07:43periodo durato 15 anni, meraviglioso perché le passeggiate che facevamo notturne sia d'estate
07:50che d'inverno che toccavano Fausto Coppi, Gino Bartali, ma anche l'ecclesiaste, Dostoyeschi
07:58eccetera, erano cose pazzesche.
08:00E Franco che era della generazione un po' più anziana della mia, per me fu l'interlocutore
08:08un po' punto di riferimento perché lui raccontava una Palermo con il suo teatro che era quella
08:15che io sperimentavo, che io verificavo e alla quale volevo dare una forma.
08:18Questo ancora prima che io mi incontrassi con Daniele.
08:21Quella a Palermo c'è ancora? Cinico TV si potrebbe ancora fare a Palermo?
08:26Ma nella maniera più assoluta no, assolutamente, noi siamo arrivati come dire, si potrebbe
08:33dire per il rotto della cuffia, nel senso che siamo arrivati tra la fine degli anni
08:3880 e l'inizio degli anni 90 che segnano proprio, danno un ulteriore giro di corda
08:45in quella televisione, c'era Guglielmi con la sua terza rete sperimentale, quindi
08:52veramente abbiamo colto gli ultimi bagliori, gli ultimi colpi di coda di un modo di fare
08:58in questo caso televisione ma anche cinema, che di lì a poco con l'arrivo delle tecnologie
09:05quindi con questa potenza tecnologica esponenziale eccetera.
09:09Quindi non solo perché sono venuti a mancare anche tutti quei grandi protagonisti,
09:12quei personaggi che lei ha scovato anche un po' cinicamente in giro per la città ,
09:18si rammenta che lei fosse anche un po' cattivo con i suoi protagonisti?
09:22Ma io credo che intanto i cattivi funzionano molto di più in generale.
09:28In letteratura forse?
09:30In letteratura, al cinema, pensi che cosa sarebbero certi che ne so, l'infernale Quillan
09:36se non ci fosse Quillan ma solo il personaggio di Charlton Heston, una noia mortale.
09:42Quindi i cattivi sono necessari, fondamentali, anche perché a volte si ravvedono,
09:48il loro ravvedersi è meraviglioso, l'accatarsi, i buoni sono sempre noiosi.
10:07...e il paradiso dove nasce il nostro amore, e le tue strade il cuore insegue una chimera,
10:13sento l'anima leggera, bianca e pura come un fiore.
10:17Vado ad ogni nome e le voci qua e di là , vado libero come un padre e sento l'anima ebra di felicità .
10:27E d'altra parte, guarda che cosa hanno portato, perché io è da quando sono bambino
10:32bambino che sento celebrare la bontà , vedo buoni, poi si è parlato di buonismo, Veltroni
10:41c'era già quando ero ragazzino, quindi non mi sembra che abbiano dato grandi risultati,
10:46forse i cattivi, anche perché solitamente i cattivi sono più intelligenti.
10:51E' stato anche molto cattivo quando ha girato Berlusconi, però si è guadagnato anche un
10:55David di Donatello, un lavoro molto premiato che ancora oggi fa discutere.
11:00Le manca Berlusconi?
11:03Guardi, Berlusconi sicuramente, non c'è dubbio, manca a tutti quelli che fanno i comici televisivi,
11:11i satiri o i satirici eccetera, perché sicuramente rispetto all'attuale desolazione miserabile
11:19voglio dire che di questo stiamo parlando, se non altro aveva una sua genialità .
11:25Mi permetta di aprire una parentesi, di fatto siamo stati io e Cipri tra i primissimi a
11:39prendere per il culo Berlusconi, Cinico TV alle origini aveva addirittura due Odi a
11:46Silvio, un Ode a Silvio parte prima e un Ode a Silvio parte seconda.
11:51Una nel 90 quando ancora Berlusconi è lontano dalla discesa in campo ed è profetica, il
11:57Vate, il poeta è Tirone il ciclista e l'altra quattro anni dopo quando lui scende in campo
12:05Rai 3 ci convoca per dire come commentate tutti i collaboratori di Rai 3 e ognuno dide
12:13un contributo e noi portammo dentro Santoro, portammo Paviglianiti che aveva sta Ode a
12:21Silvio metrica libera tutta fatta di peti.
12:24Quindi l'inizio e la fine Berlusconi è stato un punto ma proprio perché dentro Berlusconi
12:51se lo vedi negli anni 60 è proprio una maschera, è una maschera della commedia all'italiana,
12:58io l'ho sempre detto, Berlusconi era il già presente dentro Dino Risi, Monicelli, Comencini,
13:05Petri, tutta la commedia all'italiana.
13:07Ma lei è favorevole o contrario ad Addio Pizzo?
13:12A volte c'è sempre il pro e il conso, a volte è una cosa buona, a volte è una cosa sbagliata.
13:19E quando è sbagliata?
13:20È sbagliata quando ad esempio questa situazione va sempre in una maniera, sempre in una maniera,
13:32magari un pochettino all'uno non fa male a nessuno, ma sempre a una persona è male.
13:40Ma se qualcuno le chiedesse il Pizzo?
13:42Io lo darei subito, dicevo in tasca io.
13:52Il film le ha permesso anche di incontrare altri personaggi che sono importanti in quella fase storica,
13:58Dell'Utri, insomma lei faccia a faccia con loro, che ricordo ne ha?
14:03Sì, appunto Dell'Utri è un altro incontro straordinario perché è ovvio che io non mi aspettassi come dire rivelazioni,
14:15figurati se Dell'Utri veniva a fare rivelazioni a me.
14:18Magari lei non le cercava nemmeno.
14:20Sì, in realtà io cercavo più la componente, perché per principio di realtà sapevo da Palermitano a Palermitano
14:28che non avrebbe mai detto nulla, non lo diceva a Travaglio, non lo diceva figurarsi a me,
14:34anche se aveva una certa simpatia devo dire lui.
14:37Però sicuramente è stato un incontro molto interessante dal punto di vista umano,
14:44proprio dal punto di vista che è quello che poi a me ha sempre interessato con Cinico TV, con i film.
14:51Lei colto, lui erudito, comunque avete dialogato.
14:54Non so quanto lui sia erudito, c'è un finale con una poesia in cui lui scita montale, un imprevisto,
15:03la poesia è l'imprevisto, in cui sbaglia il finale.
15:07Un imprevisto è la sola nostra speranza, però aggiunge tra parentesi un altro verso dove dice
15:15ma mi dicono che non è una bella cosa.
15:18Io mi sono sempre chiesto se lo abbia sbagliato per ignoranza, per problemi di memoria
15:26o perché appunto voleva mandare un segnale.
15:30Cioè la poesia lui la finisce, un imprevisto è la nostra sola speranza,
15:38in realtà non finisce così la poesia di Montale.
15:44Cosa voleva dire?
15:46Però mi interessava così come mi è interessato con Enzo Domani a Palermo
15:51il documentario su Enzo Castagna che aveva tutte le comparse cinematografiche negli anni d'oro del cinema.
15:58Un grande personaggio che poi finì nei guai.
16:01Lo ricordiamo ai più giovani che non ricordano, che poi finì nei guai per voto di scambio,
16:08ma a me interessava, io fui accusato di essere un po' troppo compiacenti e compiaciuti con Castagna,
16:18in realtà a me interessava l'aspetto umano, cioè cosa c'è dentro queste persone.
16:24E gli faceva anche strane domande per le quali arrivavano risposte e rimaste memorabili.
16:30Sì che immagino, forse ancora io sono all'antica, in televisione non si possano dire,
16:36però se dovesse esserci, a questo le si riferisce.
16:39Castagna?
16:41Ma dovete organizzare, perché la mia presenza nel parco è importante,
16:47che se non ci sono io l'organizzazione non può venire più perfetta.
16:50Castagna possiamo farle una domanda?
16:52Se dovesse esserci un'irruzione dei carabinieri come reagireste?
16:56Perché siamo in regola di tutto, perché dovrebbero venire i carabinieri a fare l'irruzione?
17:01Era come sol dirsi una domanda surreale.
17:04Surreale?
17:10Però a me interessava l'uomo, a me interessava la fine di una palermitudine,
17:16se vuole che diventava però qualcosa di più grande,
17:20perché rispetto al resto noi eravamo accusati dal Palermo progressista di sinistra,
17:30di essere dei disfattisti, ma il tempo ci ha dato ragione.
17:51Nella seconda parte di questa intervista Franco Maresco ci parla di Palermo,
17:57dei suoi rapporti con chi l'ha governata, ci parla anche della sua solitudine artistica
18:03in questa nuova fase della sua vita, il suo umor nero, i suoi ricordi,
18:08il suo legame con Daniele Cipri che ha cambiato strada nel frattempo
18:13e si è dedicato anche alla fotografia con grande successo nel cinema nazionale e internazionale.
18:20Insomma Franco Maresco rimane quello che è, senza nostalgia e senza l'idea di coltivare il futuro.
18:27Sentirete di cosa si nutre il suo umoristico pessimismo in questa seconda parte dell'intervista.
18:35Buonasera, ma è vero che il potente Berlusconi starebbe per comprare la Sicilia?
18:40Ma veramente il signor Sirbio può anche avere tutti questi soldi per comprare anche le isole intere
18:49e ci credo che lui sia possibilitato di comprare anche le isole, ci credo a questo.
18:57Anche la Sicilia si potrebbe comprare, è ricco, è un meleardario che nessuno lo può battere,
19:07neanche Onassis gaccia la flotta navale. Secondo me i suoi poteri sono brillantissimi, sono buoni, sono aristocratici,
19:19sono anche nella politica che è un bravo uomo politico, anche un onorevole.
19:26Però lei in questa città ha scommesso di nuovo col cinema Lubitsch, non è andata bene, ci racconta brevemente questa parabola.
19:35Guardi, sono grato di pormi questa domanda perché il cinema Lubitsch è uno dei ricordi più belli che io mi porti dentro.
19:49Poi sai, in realtà durò dieci anni, fu aperto nel 99 e finì nel 2010 più o meno con Paolo Greco, con Cinico Cinema
20:03e fu una grande scommessa perché tra l'altro diede l'ennesima occasione al sottoscritto in particolare di dire che Palermo è una città chiusa,
20:19è una città cattiva, è una città reazionaria, perché questo cineclub nasceva oltre Loreto in una zona Bonagia,
20:31quindi sappiamo che cos'è quella parte della città , portando da subito, abbiamo portato premi Oscar, Christopher Lee, Dracula, Robert Engle,
20:41che poi con noi avrebbe fatto Cagliostro, abbiamo portato Freddie Francis, cioè il direttore premio Oscar di David Lynch,
20:49e potrei citare Monicelli, guardi, un elenco infinito in quel quartiere.
20:54Questo significava qualcosa, la città avrebbe dovuto reagire, quale città ? Una città illuminata, una città politicamente, e non c'era questa città .
21:03Però il Lubice è sopravvissuto perché abbiamo lavorato sul territorio, quindi con le scuole, le scuole del circondario, poi chiaramente la tecnologia fa tutto il resto,
21:16non hai più bisogno di andare al cinema, le cose se le fanno direttamente, il modo di fruire, e dall'altra parte ovviamente Palermo era cambiata,
21:26perché Orlando, nei confronti del quale sono stato ipercritico negli anni, siamo nati insieme, 85-86 lui arriva e nasciamo noi come Scinicotv,
21:38però è stato un dialogo nel tempo, fino a un certo punto lì arrivava l'altro sindaco, quello di Forza Italia, non mi ricordo neanche come si chiama.
21:47Cammarata.
21:48Cammarata, giuro non me lo ricordavo, ma perdo colpi per segnilità ormai conclamata, per cui il cinema chiude, ma la responsabilità che cos'è?
21:59E' sempre quella dell'assenza di questa città , in questa città di un coinvolgimento, quindi c'è un cinema del genere, del genere lo devi supportare perché c'è…
22:09La senti ancora così Palermo, anche in questi anni 2000 avanzati, 2025 alle porte?
22:16Sì la sento molto peggio, la sento molto peggio perché comunque quando io ho cominciato la città aveva una sua qualche identità negativa, positiva, ma aveva ancora dei margini.
22:29Oggi siamo quello che è il resto del mondo, cioè io non esco quasi mai, questa è un'eccezione per voi, qualche altra eccezione, la città la trovo molto peggiorata,
22:42la trovo come dissi in un confronto con Orlando che invece la difendeva retoricamente, proprio qui di fronte al giardino di Villa Giulia dell'Orto Botanico lo fischiò il pubblico perché diceva cose che non stavano né in cielo né in terra
23:00e io dissi Palermo ormai è Via Macheda, è questa quantità infinita di umanità con le braccia tese come rami che si intrecciano, cioè i cellulari e questo passio mi sembrava degli zombie, mi sembrava di stare in un film di Romero.
23:30Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
24:00Questo panorama del quale lei si nutre ormai da decenni e che in qualche modo ha dato l'infa alla sua arte, non le serve?
24:17Guardi è una domanda che aveva un suo valore, un suo perché molti anni fa, in realtà questo poteva riguardare CinecoTV e va sempre ricordato che noi non abbiamo, anzi io non ho mai lasciato Palermo, avrei potuto lasciare Palermo così come ha fatto il mio ex socio Cipri che invece è diventato un personaggio del cinema italiano.
24:47Proprio riconoscibile, quindi ha fatto una scelta in qualche maniera, è entrato dentro un sistema e come direttore della fotografia e probabilmente come regista, io ne faccio una colpa perché poi questo si chiama principio di realtà , qual è stata la strada per quelli che siamo rimasti, sostanzialmente non voglio dire la sconfitta.
25:11Quindi questo un tempo era vero perché era un confronto alla pari, prendevi ma prendevi perché ti mettevi in gioco fino alla fine.
25:23Forse lei paga un po' un eccesso di coerenza, le faccio due domande finali, la prima si sente risarcito da queste cose che riguardano la musica, la sua passione per il jazz condivisa con un pubblico?
25:36Risarcito dobbiamo vedere, certo l'inizio, il debutto dedicato ai 50 anni di Ellington è stato sicuramente positivo come riscontro e promette bene, però io sono sempre, non lo dimentichi, pessimista, dobbiamo vedere come arriveremo alla fine.
25:56Sicuramente c'è di mezzo una mia grande passione che è il jazz, così come il cinema ed è anche l'occasione per un viaggio nel tempo perché a prescindere dal pubblico, il pubblico è cambiato, non c'è dubbio.
26:10Però io ho ritrovato un mio vecchio amico, Ignazio Garzia, io arrivai al jazz club di via Duca della Verdura nel 1975, quindi ero ragazzino, appena un anno era passato dall'apertura ed Ignazio era lì, io suonavo il pianoforte, insomma c'erano questi palermitani, Randisi, Salvatore Bonafede eccetera.
26:34E quindi ne conservo un ricordo nostalgico, come sempre la nostalgia deforma tutto ma va bene, e quindi lì dentro ritrovo il jazz, parlo del passato perché lo dico subito, il brass fa un lavoro encomiabile sulla realtà odierna, oggi no?
26:55Oggi la realtà odierna è quella internazionale, globalizzata, quindi intercetta le tendenze, le cose, io porto il jazz ai suoi tempi duri e puri e quindi al passato, Caterina Valente, Duke Ellington, Kubrick, insomma tutto quanto messo nel passato e credo che siano due cose complementari.
27:20Ci dica una cosa per niente consolante sul futuro?
27:23Ma a me piace sempre, la cito sempre quindi diventa anche se vuole un po' monotona, però siccome io non sono Frenzinatra o Sorrentino, la conoscono in pochi questa cosa che io cito spesso, in un film che poco fa però ho ricordato che è l'Infernale Quillan di un regista Orson Welles nel quale io mi riconosco molto, intendo nella sua concezione artistica ma anche nella sua...
27:49Anche lui la barba tra l'altro.
27:50Ecco, ma nella sua fine Orson Welles in una bellissima sequenza del film incontra Marlene Dietrich che fa in Luna Park il ruolo, il suo personaggio è una zingara, una che legge il futuro, forse i due un tempo sono stati insieme, hanno avuto una storia d'amore, non lo sappiamo, si intuisce e lui le chiede leggimi il futuro.
28:19E lei gli risponde tu non hai futuro.
28:23Ecco, quando qualcuno mi chiede del futuro a me viene sempre in mente questa risposta, ecco allora se le si dovesse dire all'uomo in quanto sapiens sapiens non ha futuro, secondo me, ma io non ho l'autorevolezza per essere così apodittico.
28:48Il canale di Sicilia gds.it, TGS, RGS, ci facciamo in quattro per dirvi tutto.
28:58E con le parole di Franco Maresco si chiude questa puntata di TGS7, vi ringrazio per averci seguito, alla prossima puntata.
29:18Sottotitoli e revisione a cura di QTSS