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Nomi cose e città del 10 dicembre

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Trascrizione
00:00buon pomeriggio e bentrovati dalla nostra redazione a nomi cose città che
00:27oggi accendi i riflettori sul tema della povertà, su quelle che sono le emergenze
00:33a Palermo e su quella che è una dimensione appunto di chi non ha un
00:38tetto, di chi si ritrova a vivere per strada e dall'altra parte chi assiste
00:44queste persone, un esercito di volontari ma ci sono anche le istituzioni in
00:49realtà che da anni operano a Palermo. Dalla Caritas all'amministrazione
00:54comunale, dalle associazioni alle parrocchie, oggi faremo il punto su tutto
00:59questo. Abbiamo una linea aperta per i vostri
01:01messaggi e le vostre segnalazioni. Oggi alla regia Pino Caracausi che saluto e
01:07ringrazio Manfredi Bernardini alla parte audio.
01:10Eccoci vedete i nostri riferimenti 335 878 3600 il numero per inviare i vostri
01:18whatsapp come fare salvate questo numero scrivete redazione tgs e potete
01:25utilizzare questa linea 24 ore al giorno per inviare filmati, fotografie, note
01:30vocali, note anche scritte, per segnalazioni di diverso tipo. Oggi ci
01:36occupiamo in particolare come detto della povertà e poi c'è l'indirizzo
01:40email redazione chiocciola tgs.tv. Adesso una piccolissima pausa
01:47pubblicitaria e torniamo subito dopo.
01:53Alcuni dei più iconici film di Totò per ridere insieme su tgs martedì e venerdì
01:59appuntamento con il principe della risata per ricordare uno dei più grandi
02:04artisti italiani certamente il più amato con la sua recitazione esilarante e la
02:09sua comicità a tratti surreali. Colui che ha rappresentato l'incontro tra la
02:13grande tradizione della commedia dell'arte, la spontaneità dell'avanspettacolo
02:17e l'anima malinconica della città di Napoli.
02:22Appuntamento con Totò su tgs ogni martedì e venerdì alle 21 e 40.
02:30Perché ridere non è solo contagioso ma è anche la migliore medicina.
02:37Attualità, innovazione, politica, informazione, spettacolo, il salotto
02:43di Riccia Raimondi in esclusiva su tgs dal 31 ottobre alle 21 e 40.
02:48Il ritratto di un'isola in continua evoluzione.
03:00Le barzellette di Mudù, il medico, la gente di viaggio, la coppia di sposi,
03:07tantissime gag per ridere insieme e divertirsi con uno dei fenomeni comici
03:11degli ultimi anni. Uccio De Santis e i suoi sketch divertenti su tgs.
03:18Emilio, ci siamo? Dai, comincia la seconda edizione di Mare Dentro.
03:43Tu stai provando, stai facendo le brane. L'anno scorso mi sono immerso io,
03:46quest'anno dopo a te. Non mi mettere pressione Mauro. Ancora un paio di settimane mi sto
03:50immergendo, sto facendo le prove. E poi? E poi è andermi in onde. Mare Dentro.
03:56E siamo tornati in studio per una puntata di Nomi Cose Città dedicata a chi non ha un tetto,
04:22a chi vive in condizione di precarietà e arriva questa puntata anche a ridosso
04:26delle festività natalizie che purtroppo per molti sono un amplificatore di solitudini,
04:32di situazioni difficili. Saluto i nostri ospiti, Don Sergio Ciresi,
04:37direttore della Caritas Diocesana di Palermo, ben trovato, e saluto anche l'assessore alle
04:43politiche sociali, Rosy Pennino. Grazie per essere qui, devo dire,
04:48è stata una delle trasmissioni più semplici nell'organizzazione, sono molto informale perché
04:54è stata immediata la risposta del sì, del volere esserci per raccontare. Parto con Don
05:01Sergio. La povertà a Palermo, come siamo messi? Siamo messi che rispetto al 2023,
05:08frutto dell'ufficio della Caritas Diocesana dell'osservatore delle povertà e delle risorse,
05:14è aumentata, è leggermente aumentata di un paio di punti percentuali rispetto al 2023,
05:21dovuto a tanti fattori. E' aumentata soprattutto la richiesta dei beni materiali,
05:29ma anche la richiesta di aiuto per gli affitti, per le locazioni.
05:35Quello che le chiedo, Don Sergio, il profilo, ovviamente senza volere entrare in particolari
05:43specificità, ma chi sono i poveri oggi? Allora, i poveri oggi, rispetto agli anni
05:50passati, per esempio c'è stata una diminuzione delle nuove povertà, a causa della pandemia,
05:57del periodo post pandemico, abbiamo affrontato le nuove povertà. Queste nuove povertà sono
06:03diminuite, quindi questo è un dato interessante che abbiamo appunto constatato, ma abbiamo
06:10constatato invece un aumento delle richieste di aiuto, cosiddette intermittenti o croniche,
06:17cioè vengono nei centri di ascolto delle caritas parrocchiali, o quelle della Cagesana,
06:23persone che già in realtà conosciamo e alcune che appunto la loro povertà si è cronicizzata.
06:28E appopri al sito di questo, quando appunto c'è questo aspetto, cosa viene fatto dalla
06:36carita? E' soltanto un aiuto sostanziale sul fronte degli alimenti o c'è anche altro
06:42che offre? No, assolutamente no, anzi diciamo che per noi l'aiuto alimentare nello statuto
06:50di caritas italiane e quindi delle caritas cagesane è in realtà un aiuto marginale,
06:57nel senso che noi crediamo molto nell'aiuto che poi si traduce in un accompagnamento,
07:02affinché la persona che ci viene a chiedere un aiuto abbia una sua autonomia. Solo che
07:08è chiaro che quando abbiamo davanti delle situazioni proprio croniche, questo accompagnamento
07:15è molto più difficile, considerando anche il fatto che la maggior parte delle persone
07:19che vengono presso i nostri centri di ascolto, l'età media oscilla intorno ai 50-60 anni,
07:28sono persone già abbastanza mature, sono un po' più giovani quelle invece le famiglie
07:35che hanno dei figli minori, infatti lì cerchiamo di lavorare appunto più che altro sui loro
07:39figli. Andiamo all'assessore che ieri pomeriggio ho chiamato e ho avuto una risposta pronta
07:47perché lei mi ha detto mi raccomando la prossima volta e dobbiamo dire che il lavoro in questo
07:53mandato non manca, non è mai mancato. Quali sono ad oggi le misure a tire soprattutto
08:00da quell'osservatorio che è l'assessorato, che non penso sia un palazzo solo fatto di
08:04burocrazia ma di tanti casi che bussano alla porta. Ecco, come si è vissuto intanto questo
08:11mandato d'assessore sino ad oggi e quali sono le emergenze sul fronte della povertà
08:18più gravi che ha Palermo? Certamente quello dell'assessorato alle politiche sanitarie
08:25non può essere un palazzo della burocrazia perché abbiamo a che fare con i fatti umani,
08:29con le persone, con i loro bisogni, con le loro necessità. Questo mandato è un mandato
08:33faticosissimo dal mio punto di vista per due ordini motivi. Uno perché tanto di arretrato
08:40in termini di spese e di investimenti doveva essere recuperato e quindi abbiamo salutato
08:45veramente con tanta gioia l'applicazione dell'avanzo in una misura che si è sviluppata
08:52proprio in Consiglio Comunale qualche settimana fa di 10 milioni e mezzo di euro che erano
08:57congelati e che erano bloccati all'interno delle risorse che erano andate in avanzo.
09:02Assessore, blocco subito per capire, quando parliamo di tutte queste cifre, 10 milioni
09:05di euro, ma come si traduce per i cittadini, per quello che è il suo assessorato? Domenica,
09:11questi soldi sono serviti per questo, per cosa? Sono cifre che si traducono all'interno
09:15di tutta una serie di finanziamenti che arrivano da fondi extracomunali, regionali, ministeriali
09:21europei e che sono missionate in alcune linee di aiuto. La povertà quota servizi, la povertà
09:27estrema, la disabilità, tutte le attività che chiaramente sviluppiamo a sostegno dei
09:32servizi che ruotano attorno alle politiche sociosanitarie e quindi sono tutte fonti di
09:37finanziamento che arrivano dedicate e mirate per dare risposte ad alcuni bisogni. Nel qual
09:44parlando oggi di povertà, due sono le misure di risorse che abbiamo a disposizione, sono
09:50il fondo povertà quota servizi, che è un fondo strutturale che arriva in quota di riparto
09:55dalla Regione, alla Regione e allo Stato, e l'altro è il fondo della povertà estrema
10:00così definito. Tutte fonti di finanziamento con le quali chiaramente che cosa facciamo?
10:06Finanziamo i servizi presenti sul territorio, cercando di dare risposte ai bisogni. Alcuni
10:11li posso elencare velocemente, intanto vorrei dire che questa è una cosa bella per tutta
10:15città e Palermo proprio ha ricevuto sabato scorso il passaggio del testimone per la quale
10:20è stata nominata Palermo città capitale del volontariato, perché il volontariato
10:25e il terzo settore restano lo strumento più importante che le istituzioni devono avere
10:32al fianco per poter organizzare, armonizzare i servizi e dieno risposte. L'altra notizia
10:38bella è che ci siamo aggiudicati la misura del reddito alimentare, che è una misura
10:41per cui il Governo ci aveva scelto come città sperimentale. Insieme ad altre 4 città Palermo
10:46non solo è passata ma si è aggiudicata al massimo nel finanziamento e questa operativamente
10:50darà una bella risposta in termini di sostegno che riguarda e guarda i beni più in necessità
10:55e quindi a quelli alimentari. Poi c'è tutto il panorama dei servizi. Ci sono i dormitori,
11:00se vuoi li elenchiamo dopo.
11:01Sì, ora torniamo sui dormitori. Tornando invece da Don Sergio Ciresi, quello che abbiamo
11:07visto nell'attività ci porta per strada, ci porta a contatto con la gente, si serve
11:14di un esercito di persone. La Caritas, come persone che operano, ha vissuto una sua crisi,
11:22perché poi c'è anche quest'aspetto di chi opera, l'altro lato della barricata.
11:26Come stiamo messi? Spesso si parla di crisi vocazionali per quanto riguarda il sacerdocio
11:32e il presbiterato. Una Caritas diocesana ha sempre una linfa viva, un flusso attivo di
11:37volontari?
11:38Sì e no. Nel senso che effettivamente una buona parte dei volontari operatori Caritas
11:45parrocchiali, perché in diocesi ci sono 178 parrocchie, dove una buona parte ci sono all'interno
11:52delle Caritas parrocchiali. Perché non è detto che la parrocchia abbia la Caritas parrocchiale?
11:56Perché la Caritas parrocchiale per essere tale deve essere costituita. Una parte sono
12:02persone sicuramente un po' più avanti nell'età, però stiamo cercando di lavorare nel coinvolgimento,
12:08soprattutto nel centro San Carlo, dove c'è appunto la mensa diocesana e anche un polo
12:13diurno e notturno, e anche nelle Caritas parrocchiali di coinvolgere i giovani, attraverso delle
12:18collaborazioni con le scuole, con gli enti di formazione. Paradossalmente il giovane
12:23oggi è molto attratto ad aiutare le persone che si trovano in difficoltà, perché si
12:31sente utile. Tutti i giovani che noi coinvolgiamo, sia provenienti dalle parrocchie, sia anche
12:37da altre realtà che ci chiedono di fare servizio di volontariato da noi, rimangono proprio perché
12:45si sentono pieni, appagati nell'avere dato quell'aiuto. Un tempo fa abbiamo coinvolto
12:51una scuola, un ente di formazione, che si specializzerà nella parrucchieria, e questi
12:58ragazzi quando hanno cominciato a tagliare i capelli a questi nostri fratelli senza dimora,
13:04alle donne a dare un filo di trucco, vedevo che nei loro occhi di questi giovani una grande
13:10gioia interiore, perché tutto potevano aspettarsi che lavare i capelli, sistemare queste nostre
13:17sorelle e fratelli senza dimora. Quindi i giovani sono molto attratti nell'aiutare l'altro.
13:23Perfetto. E noi torniamo con l'assessore per capire quelli che sono i dormitori. Noi nei
13:29giorni scorsi con Giorgio Mannino abbiamo visto in città purtroppo giacigli e luoghi
13:36che vengono utilizzati anche più volte. Abbiamo raccontato come alcuni non vogliono
13:41proprio arrivare ed entrare in questi dormitori, ma intanto per chi ha necessità oggi Palermo
13:47cosa offre? Proviamo a fare chiarezza. C'è un lavoro importante che viene realizzato
13:53sì da canto volontariato ma anche da servizi attivi da parte dell'amministrazione comunale
13:57che è fatto dalle unità di strada, che è fatto dai polidiurni notturni, che è fatto
14:02dai dormitori sui quali di recente siamo intervenuti anche per coprire la parte diurna,
14:07che è fatto anche dal PRINCE che è lo strumento di pronto intervento sociale di cui si è
14:11dotato l'amministrazione H24, quindi con una risposta di copertura all'emergenza H24.
14:18Il lavoro che fanno le unità di strada è importante, che è di aggancio, che avviene
14:22attraverso le segnalazioni che possono essere di cittadini, che possono essere chiaramente
14:27anche per parte parrocchiale, che vengono dalla città e spesso però questo aggancio
14:34non riesce. Non riesce perché il dramma della fotografia che abbiamo davanti del senso a
14:39dimora spesso è unito al dramma del disagio psichico, della dipendenza, della doppia
14:44diagnosi e quindi l'aggancio della risposta che noi diamo, che è quella di vieni, ti
14:51offriamo un tetto, un pasto caldo, un luogo in cui pulirti, un luogo in cui sentirti al
14:56sicuro non viene neanche compreso e non riusciamo ad agganciarli. Per questo c'è bisogno di
15:01dotare le unità di strada, ed è quello su cui siamo al lavoro, di equip multidisciplinari
15:08che abbiano all'interno anche figure sociosanitarie, perché occorre un aggancio sociosanitario,
15:14perché ormai questa differenza tra il socioassistenziale e la sanità deve nei fatti smettere di esistere,
15:21perché un intervento in una fragilità non è un intervento che arriva ad avere un'azione
15:26di risposta se non è unito anche ad un approccio sociosanitario. E questo è il dramma che
15:31spesso abbiamo davanti. Io costantemente intervengo sulle varie segnalazioni e le unità di strada
15:37sono lì pronte, la Croce Rossa, quella dei poli, tutte le unità di strada che lavorano
15:42attorno ai sistemi del servizio del comune, ma spesso o non li agganciamo o li agganciamo,
15:47vengono e vanno di nuovo per strada. Ed è un dramma che abbiamo di fronte sul quale
15:52dobbiamo cambiare missione e organizzazione di servizio.
15:55Vedo Don Sergio annuire, perché? Perché è così, effettivamente è così
16:00come dice l'assessore, è molto difficile a volte agganciarli e nello stesso tempo è
16:07difficile appunto che ci sia questa continuità. Noi per esempio, la carenza sociosana per
16:14poter agire può e deve agire attraverso dei bracci operativi, perché lei è di fatto
16:19un organismo pastorale. Da un po' di anni la Fondazione San Giuseppe Fallegnami, attraverso
16:25appunto prima il Pommetro e il POC, gestisce appunto l'Osiled, cioè questi senza dimora
16:31adesso vivono in degli appartamenti, ma è faticoso inserirli là, è faticoso mantenerli
16:39lì per poi dare una loro autonomia, quindi annuivo proprio perché sono solo dentro l'accordo
16:44all'assessore. Io non vorrei cadere nel luogo comune del
16:47si sceglie di essere senza dimora o si sceglie di vivere per strada, perché io non credo
16:52in questa cosa. Credo però che una serie di fragilità portano a non avere più la consapevolezza
16:58del diritto di scelta e quindi su questo dobbiamo intervenire, già lo facciamo, ma per fortuna
17:04è arrivato un finanziamento sul quale stiamo lavorando in maniera accelerata che si chiama
17:09Integra, che serve proprio ad integrare questi servizi sociosanitari a creare questi equippi
17:14multidisciplinari su cui vogliamo puntare per fare l'aggancio. Da un lato occorre e
17:20c'è un'attività di servizi di bassissima soglia, che sono quelli emergenziali, adesso
17:27una coperta, un pasto caldo, dall'altro noi dobbiamo fare un lavoro serio per fuoriuscire
17:32le persone dalle condizioni della povertà estrema e dall'altro lato dobbiamo evitare
17:37che chi vive una condizione di fragilità economica entri in una condizione di povertà
17:41estrema. Assessore in questi giorni si è parlata anche di un tema politico, si parla di rimpasto
17:48in giunta, viene tirato in ballo il suo nome, ecco come vive questa fase, lei che si impegna
17:54su un fronte sociale? Come ho sempre vissuto tutte le cose della mia vita, lavorando ogni
17:59giorno come se fosse l'ultimo, mettendo passione nelle cose che faccio, è chiamata dal grande
18:05senso di responsabilità comunque di lavorare ogni giorno dando il massimo. C'è qualcosa
18:10che vuole portare a termine prima della fine del mandato, che dice questo è un impegno
18:14che mi porto e che voglio portare a compimento. Quello che vorrei portare a compimento e sul
18:22quale sarò messa nelle condizioni di lavorare solo dal 2025 perché è chiaro che si fa
18:27una programmazione di cose da fare solo se si hanno anche le risorse che per me non devono
18:32essere mai né a singhiozzo né a progetto, ma quantomeno strutturare per una triennalità
18:37quello che vorrei fare è riportare luoghi di aggregazione specifici per minori, adolescenti
18:43e famiglie perché non dimentichiamo mai che lavorare sulla famiglia è importante tanto
18:48quanto lavorare sui minori e sugli adolescenti perché è da lì che poi devi restituire le
18:53condizioni della qualità del benessere del minore e dell'adolescente, strutturare all'interno
18:58dei quartieri, non dico circoscrizioni, ma quartieri perché io sono nata in un quartiere
19:03e la dimensione del quartiere ancora esiste ed insiste, seppur eliminata geograficamente
19:08da un punto di vista dell'organizzazione amministrativa, riportare ai quartieri luoghi
19:12di aggregazione e punti luce di riferimento per famiglie, bambini ed adolescenti, quella
19:19che molti chiamano come un'attività che riguarda i centri aggregativi e che io vorrei invece
19:24fosse un'attività strutturale di servizio sociale all'interno delle comunità delle
19:29nostre periferie che chiamano all'interno dei quartieri.
19:33La penultima domanda perché l'ultima poi la rivolgerò a Don Sergio e anche a lei,
19:38ma da parte del sindaco Roberto Lagalla c'è stato qualche segnale, è stata già allertata
19:43su un possibile cambio o sono boato su voci che si muovono nel mare politico?
19:48Per il sindaco solo per lavorare, non ti saprei più.
19:51Allora Don Sergio l'ultima domanda che faccio, siamo in prossimità del Natale, se potesse
20:02e volesse rivolgere un appello a chi ci segue, sono tante le persone che possono essere utili
20:09a dare una mano, qual è l'appello che rivolgerebbe oggi?
20:12Sicuramente che il Natale sia sempre e non solo il 25 dicembre, nel senso che io credo
20:19che sì, in questo periodo ci può stare fare qualcosa in più, nel senso che le persone
20:23si dedicano maggiormente agli altri, però uno dei messaggi che desidero mandare è che
20:28proprio il Natale sia ogni giorno e non in modo una volta l'anno, ma credo una questione
20:35che secondo me è interessante è quello di stimolare sempre più le persone a prendersi
20:41cura degli altri.
20:42Mentre vi ascoltavo mi permetto di dire una cosa, pensavo, perché chiaramente stiamo
20:47parlando delle povertà estreme, però ci sono tante altre povertà, la povertà è vista
20:53in modo trasversale, io penso a tante famiglie che lavorano ma che hanno altre povertà,
21:00io per esempio ne parlo spesso con i miei confratelli nelle parrocchie che si trovano
21:06nelle cosiddette zone residenziali, diciamo ricche, chiamiamole così, dove ci sono molte
21:14persone anziane da sole, ci sono molti giovani disorientati, quindi direi che per questo
21:22Natale è non solo prenderci sempre più cura, partendo dalle persone che abitano nello
21:28stesso pianerottolo.
21:29E se dovesse fare un appello alla stampa, se ci sono anche delle responsabilità nella
21:34comunicazione, cosa punterebbe, cosa le piacerebbe da operatore che si muove nel sociale sentire
21:42e vedere?
21:42Io se dovesse sollecitare alla stampa, sinceramente mi piacerebbe che si dedicasse più tempo
21:49verso queste nuove generazioni che aiutano gli altri, ma non solo le persone, ma un'altra
21:57cosa anche per me importante che è carità e anche questo è amore per la città comune
22:03e anche dell'ambiente, perché no cominciare a attenzionare queste nuove generazioni che
22:10si prendono cura anche agli spazi comuni, i nostri giovani, i nostri figli hanno bisogno
22:14di stare in luoghi affinché loro possano dare spazio a loro creatività.
22:18Un appello lo posso fare qualche modello positivo in più da rappresentare, perché l'imitazione
22:25fa parte ancora della dimensione umana, quindi in mezzo alle notizie di cronaca, che è giusto
22:32restituire per fotografare anche i mali della nostra società, l'espressione di qualche
22:37modello positivo, che a volte guardando un modello positivo ti viene voglia di farlo.
22:42Assessore, la domanda che voglio farle è chi ci segue in questo momento conosce qualche
22:47caso di povertà estrema, magari di chi vive con dignità, ha timori, remore nell'esporsi,
22:55ma deve essere aiutato, ecco c'è un numero, uno sportello cui il cittadino comune può
23:01rivolgersi oltre all'attività della Caritas, parliamo come amministrazione comunale, a
23:06chi può rivolgersi, parlavamo dei dormitori, quanti ce ne sono, dove sono, come ci si avvicina?
23:12Ripeto che intanto abbiamo il servizio del pronto intervento emergenza sociale che attivo
23:16H24 e in qualunque luogo che riguardi gli ospedali, piuttosto che prontosoccorsi, piuttosto
23:22che i luoghi di prossimità, anche quelli della parrocchia, immediatamente può essere
23:26contattato Prince per intervenire in una condizione di emergenza e quindi destinare l'attività
23:31di aiuto. Poi abbiamo chiaramente i servizi sociali di comunità che sono presenti in
23:36tutte le otto circoscrizioni e poi noi abbiamo all'interno del nostro assessorato un servizio
23:40che riguarda proprio la marginalità adulta, così si chiama l'unità organizzativa, che
23:45è il servizio che gestisce la regia dei poli, dei dormitori e di tutte le attività che
23:51proprio riguardano le risposte che si possono trovare da questo punto di vista.
23:57Ma per noi cittadini che cosa si sente di chiedere?
24:00Io? Sicuramente più fiducia nelle istituzioni, perché si fa tanto lavoro per cercare di
24:08mettere a servizio degli altri la possibilità di costruire una comunità che si prenda cura
24:14di e allora capisco la rabbia, capisco le sofferenze, lo dico da una dimensione che
24:19è un osservatorio privilegiato, che è quello dell'assessorato politiche e sociali, però
24:24se questa rabbia prova a diventare azione di richiesta e di aiuto in cui ci sosteniamo
24:29a vicenda, riusciamo anche a trovare prima le soluzioni.
24:32Grazie all'assessore Rosi Pennino e a Don Sergio Cireesi, da una parte la Caritas diocesana,
24:41dall'altra l'amministrazione comunale con l'assessorato alle politiche sociali, in questa
24:46prima parte abbiamo dato uno sguardo istituzionale, ora continueremo questo percorso con un'associazione
24:55Anirbas che si occupa sul territorio di dare assistenza, vedremo anche delle immagini molto
25:01belle, significative, di vicinanza nei giri notturni, l'abbiamo spesso raccontato, non
25:08solo con questa associazione, ce ne sono tante altre che operano in città, così come Viaggio
25:15Conte abbiamo più volte mostrato quella che è stata la missione di questo uomo straordinario
25:22che dal nulla ha costruito una realtà proprio per essere vicini agli ultimi e poi un'iniziativa
25:29particolare che riguarda i giocattoli, ma di tutto questo vi parliamo subito dopo l'ubblicità.
25:52Con la sua recitazione esilarante e la sua comicità a tratti surreali, con lui che ha rappresentato l'incontro tra la grande tradizione della commedia dell'arte, la spontaneità dell'avanspettacolo e l'anima malinconica della città di Napoli.
26:08Appuntamento con Totò su TGS, ogni martedì e venerdì alle 21.40.
26:16Perché ridere non è solo contagioso, ma è anche la migliore medicina.
26:23Attualità, innovazione, politica, informazione, spettacolo.
26:27Il salotto di Licia Raimondi, in esclusiva su TGS, dal 31 ottobre alle 21.40.
26:33Il ritratto di un'isola in continua evoluzione.
26:36Le barzellette di Moudou, il medico, la gente di viaggio, la coppia di sposi.
26:52Tantissime gag per ridere insieme e divertirsi con uno dei fenomeni comici degli ultimi anni.
26:58Uccio De Santis e i suoi sketch divertenti su TGS.
27:06Che ore sono? Che ore sono? Che ore sono? Che ore sono?
27:11È l'ora del Moudou.
27:24Emilio, ci siamo? Dai, comincia la seconda edizione di Mare Dentro.
27:28Tu stai provando, stai facendole.
27:30L'anno scorso mi sono immerso io, quest'anno tocca a te.
27:32Non mi mettere pressione, Mauro.
27:34Ancora un paio di settimane mi sto immergendo, sto facendo le prove.
27:37E poi?
27:38Poi, e poi a Nerminonna.
27:40Mare Dentro.
27:42E siamo tornati in studio. Il tema della puntata di oggi è la povertà, la voce degli invisibili, che comunque viene ascoltata.
28:10E c'è chi tende appunto una mano per aiutare chi si trova senza un tetto, chi si trova in difficoltà particolari.
28:18I giorni scorsi con Giorgio Mannino abbiamo raccontato in un reportage appunto quella che è la situazione a Palermo.
28:25Saluto gli ospiti di questa seconda parte, Sabrina Ciulla di Anirbas, un'associazione...
28:32Buonasera.
28:33Buonasera.
28:34No, pensavo di avere sbagliato l'accento.
28:36No, buonasera.
28:37E quindi mi sono bloccato.
28:39Buonasera.
28:40E padre Calogero di Fiore, appunto della parrocchia di San Vincenzo de Paoli.
28:45Buonasera.
28:46Bentrovati. Due aspetti diversi affronteremo oggi.
28:49Intanto la domanda che faccio, vedo una coperta poggiata sulle gambe. Perché?
28:56Questo diciamo che lo volevo dire alla fine perché è una sorpresa, è un lancio che stiamo facendo oggi.
29:03Diciamo che il freddo è arrivato, quindi quando fuori noi già percepiamo nove gradi, io col giubbotto, cappello, sento freddo.
29:13Dormire, pensare che qualcuno possa dormire in strada con questa temperatura così bassa mi fa pensare a lanciare un appello.
29:20Ho lanciato un appello la scorsa settimana, è andato anche su TGS, di raccogliere coperte.
29:26Fortunatamente all'interno della fiera di fronte al carcere dei Pagliarelli hanno accolto questa mia proposta, l'associazione culturale Palermo e dintorni.
29:37Praticamente mi hanno dato uno stand per poter fare un centro di raccolta all'interno della fiera.
29:43Allora io Sabrina ti interrompo perché chiedo a Pino Caracosi, dicevo oggi alla regia, di mostrare le immagini del secondo filmato a NIRBAS 2.
29:56Dove appunto con uno spot che vediamo e vediamo anche se poi riusciamo anche in parte a sentire la musica che accompagna queste immagini tenere, voi sensibilizzate proprio sul tema della donazione.
30:14Sabrina.
30:15Sì, sostanzialmente questo è un progetto che è nato da un'idea per dare continuità a una scatola, una scatola creata qualche anno fa, una scatola termica dove all'interno noi mettiamo un pasto caldo.
30:28E quest'anno abbiamo pensato anche a accompagnarli con una coperta in modo che le persone possano fare un gesto di solidarietà perché a volte mi capita che le persone hanno bisogno di avere un'opportunità per fare una buona azione.
30:43E magari pensando anche un po' al Natale, pensando che fa tanto freddo, magari qualcuno possa dire aspetta un attimo, un gesto 15 euro, dico non sono nulla per una famiglia, possa essere uno stimolo per alcune famiglie per fare un gesto bello e quindi non solo donare una coperta ma anche un pasto caldo con solo 15 euro.
31:06Quindi in quella scatola viene portata la persona.
31:09All'interno c'è un primo, un secondo, acqua, succo di frutta, posate, pane, un cornetto per fare colazione l'indomani, abbastanza completo in modo da dare tutto a 360 gradi perché spesso queste persone magari durante il giorno non hanno mangiato, quindi quando arriviamo noi la sera con la ronda notturna il pasto che gli diamo noi deve essere sostanzioso altrimenti...
31:34Quanti siete che operate a Palermo?
31:38Quanti volontari all'interno della nostra associazione?
31:41All'interno della nostra associazione siamo circa 70, considera che abbiamo 4 squadre, noi abbiamo un pulmino, sono 4 squadre diverse che ruotano e ogni domenica c'è una squadra diversa.
31:53La possibilità di dare l'opportunità perché questa è un'opportunità di fare un servizio così bello, così umano dove ti riporta veramente a capire chi sei e a quanto sei fortunato.
32:06E' quello che mi viene anche come feedback dai ragazzi quando escono, soprattutto le prime volte mi dicono Sabrina grazie che bella opportunità che mi stai dando, io non conoscevo questo mondo, vivo a Palermo, sono palermitano ma non conoscevo questo mondo così triste, veramente si tocca il fondo e solo in questo modo si può apprezzare la vita.
32:27Don Calogero di Fiore, poi torneremo di nuovo all'attività che si svolge su strada a favore degli ultimi.
32:35Lei invece ha lanciato un'iniziativa particolare, spesso abbiamo sentito parlare del caffè sospeso, di tante iniziative promosse, lei dalla parrocchia di San Vincenzo dei Paoli lancia cosa come sospeso?
32:50Il giocattolo sospeso per i bambini che vivono in famiglia e con fragilità che spesso non possono avere quello che desiderano, spesso siamo noi a scegliere il regalo da dare ai bambini ma noi quest'anno abbiamo lanciato un'iniziativa, stiamo coinvolgendo alcuni bambini della nostra parrocchia che seguiamo con le loro famiglie e le loro fragilità,
33:12ma vogliamo aprirci anche alle povertà sul territorio come raggiungere bambini di case famiglie, di immigrati e fa scrivere loro una letterina a Babbo Natale per scrivere quello che vogliono avere per Natale, quello che desiderano.
33:28A volte ci chiedono delle scarpe, delle magliette, qualcuno desidera avere il papà a Natale perché è fuori e questa è una sensazione molto bella, soprattutto la sensibilità di questi bambini che spesso chiedono qualcosa per il loro fratellino o la loro sorellina prima di chiedere per se stesse.
33:50Credo che questo sia un gesto davvero bello affinché tutti i bambini possano sentirsi uguali a tutti gli altri bambini che ti possono permettere di ricevere ogni anno dei regali molto belli che desiderano.
34:07Ma come possiamo fare? Chi vuole fare qualcosa per il giocattolo sospeso che deve fare?
34:12O si recca direttamente alla giocheria dove c'è una lista di giochi che prenoteremo in questi giorni, stiamo ricevendo delle lettere oppure c'è un conto corrente, la parrocchia e i miei parrocchiani hanno un conto corrente che fanno le loro donazioni e poi noi paghiamo direttamente con le fatture.
34:35Ma all'interno della parrocchia quali altre attività voi svolgete in favore di chi ha difficoltà?
34:43Innanzitutto abbiamo un'opera molto bella che è la casa di accoglienza Guido Grimaldi fondata grazie all'intervento della fondazione Grimaldi, della grande famiglia Grimaldi.
34:55Abbiamo ristrutturato dei locali che non erano utilizzati appartenenti alla nostra congregazione e l'abbiamo trasformata in una casa di accoglienza per ammalati poveri oncologici che fanno le terapie soprattutto presso la Maddalena che vengono un po' da tutta la Sicilia, dai paesi anche oltre che non possono permettersi stabilmente di andare in un bed and breakfast o in un hotel.
35:23E noi li accogliamo gratuitamente, abbiamo sette stanze dove c'è tutto nella stanza, ci sono i servizi, c'è la possibilità di stare quanto è possibile per tutta la durata delle terapie, c'è una lavanderia, ci sono delle cucine, è uno spazio comune dove stare.
35:42Ma soprattutto li seguiamo moralmente, spiritualmente, li accompagniamo negli ospedali, io peraltro sono un cappellano volontario della Maddalena.
35:53E nel quartiere come attività? Siete in un quartiere particolare, San Lorenzo, come vi muovete?
36:01Allora noi ci apriamo a tutte le povertà che ci sono nel quartiere, soprattutto innanzitutto abbiamo il volontarato Vincenziano che si occupa del centro d'ascolto di tutte queste famiglie che spesso sono in difficoltà forte economiche perché manca il lavoro, perché non bastano i soldi e li aiutiamo anche con la distribuzione dei viveri.
36:20Poi abbiamo istituito da quasi vent'anni un ambulatorio medico dove dei medici volontari visitano poveri visite specialistiche, abbiamo anche un ecografo per cui ci sono diversi medici che lavorano anche in ospedale ma nel loro tempo libero dedicano gratuitamente per evitare queste lunghe liste di attese e abbiamo diverse specializzazioni.
36:47E poi soprattutto io mi dedico ai ragazzi e ai giovani del territorio, abbiamo un grande oratorio dove accogliamo gratuitamente tutti, dove c'è la possibilità di vivere esperienze sportive, soprattutto calcetto, abbiamo aperto un parco giochi per i bambini che è l'unico che c'è nel quartiere in cui tutte le famiglie possono venire a soffrire.
37:15E tante altre attività.
37:17Grazie Don Caroggio perché uno sguardo bellissimo è aperto una finestra su tante realtà bellissime di cui c'è bisogno.
37:25Torniamo all'attività su strada con Sabrina e chiedo sempre alla regia di mostrare le immagini invece della vostra attività, si vede proprio l'arrivo al banco alimentare, il recupero di questi prodotti, insomma è una macchina che non si ferma mai sette giorni su sette, come funziona?
37:46Diciamo che chi è lontano da questo mondo difficilmente può capire le problematiche che ci sono perché a parte i senza tetto che seguiamo da dieci anni attraverso le ronde notturne, noi diamo il pacco spesa a più di 500 famiglie che seguiamo da tanti anni, ovviamente ci sono persone nuove, persone che poi magari si riprendono e non vengono più però all'incirca 500 sono.
38:11Devo dire che non è semplice organizzare i furgoni, organizzare i volontari, c'è un lavoro dietro in mane e questo è tutto volontariato, nessuno percepisce denaro, questo è da sottolineare perché magari qualcuno può pensare diversamente, anzi spesso si fanno delle collette per arrivare a magari comprare qualcosa.
38:32Questa è la scatola che ti dicevo prima, il box solidale viene costruito, viene creato.
38:40C'è anche l'attività di cucina, come funziona?
38:44Noi cuciniamo a casa nostra, ogni volontario cucina 20 primi o 20 secondi e poi si raccordano tutti nella nostra sede e da lì noi prepariamo il box, all'interno ci mettiamo l'acqua, ci mettiamo il dolce, vediamo tutto quello che è necessario, le immagini, c'è la frutta, tutto quello che è necessario per poter arrivare.
39:06E questo 7 giorni su 7?
39:08No, questo si fa una volta a settimana perché ci sono tante associazioni, ci dividiamo il territorio con tutte le altre associazioni, noi usciamo la domenica, devo dire che è un giorno abbastanza complesso perché i panifici sono chiusi, ci sono molte più problematiche la domenica, però che sia Natale, che sia Pasqua, che sia diluvio universale, che ci sia 40 gradi, noi usciamo, quindi non c'è domenica che noi non usciamo, 52 volte l'anno praticamente.
39:32Il momento più forte, più duro che tu hai vissuto su strada?
39:36Ce ne sono tanti, io non voglio dare nessun anteprima, io sto scrivendo un libro su tutte le cose che mi succedono perché ho tante storie da raccontare, persone che non avevano l'uso delle gambe, persone che avevano perso tutto, quindi erano soli in mezzo al nulla, quello che si perde è la speranza.
39:56Come diceva l'assessore poco fa, mi è piaciuto molto il suo intervento, queste persone vanno aiutate e accompagnate a 360 gradi, non è soltanto il passo, il passo è soltanto una scusa per incontrarsi, ma dopo di questo c'è un rapporto, il sapere che tu ci sei, che tu gli possa dare un sostegno anche morale, lo puoi aiutare per i documenti, lo puoi aiutare a fare una visita, ci sono tantissime cose che vanno al di là del passo, quindi non è che tu arrivi, gli tiri il passo e te ne vai,
40:24stai lì, cerchi di capire quali sono le sue esigenze e cerchi di andare a fondo perché magari dietro un'esigenza di una coperta ci può essere dietro un mondo, è per questo che noi cerchiamo di coinvolgere più persone possibili, con questo progetto della coperta, al di là delle persone che collaboreranno e quindi acquisteranno la coperta, io ho coinvolto tantissime persone per darmi una mano, per cercare di aiutarci affinché possiamo,
40:51a me è arrivato l'aiuto dall'America, un'associazione culturale di New York, di Tony Di Piazza, mi è arrivato l'aiuto dalla fondazione Dragotto, della persona di Sonia, Pacchitalia mi ha detto te lo faccio io lo stemma e quindi ci ha dato una mano, quindi anche aziende che si mettono a disposizione, Tecnobox pure per le scatole, che si mettono a disposizione gratuitamente per arrivare a un determinato prodotto e dire ti do una mano io,
41:19perché realmente dobbiamo dare in primis noi un contributo, quindi grazie veramente a queste persone che ci aiutano, a queste aziende che credono in noi perché è l'inizio per poter fare tutti insieme una cosa bellissima, perché se faccio le cose da sola è un conto, ma se ognuno di noi mette un pezzo si può fare una cosa bellissima, Palermo è molto solidale e devo dire che c'è una bellissima risposta, quindi sono felice dei palermitani anche se si dicono tante cose brutte ma c'è una grande risposta,
41:48oggi mi hanno chiamato per regalare dei panettoni che daremo, distribuiremo...
41:52L'ha tirata in ballo l'assessore Pennino, l'ha ripresa Sabrina, la speranza, quanto è difficile oggi anche per la Chiesa coltivare speranza nell'animo delle persone?
42:14Io credo che sia la sfida più bella e più grande che noi abbiamo e Papa Francesco ce l'ha detto, non fatevi rubare la speranza, mi colpisce molto a me osservare tante persone che servono i poveri e io dico questo, i poveri ci perdoneranno il pane che noi diamo soltanto per il nostro grande amore, perché è facile dare ma bisogna avere uno stile,
42:42è lo stile del coinvolgimento, del disinteresse, di non nascondersi dietro la beneficenza per farsi avanti, come diceva Don Milani, fai strada ai poveri ma senza farti strada e spesso noi ci facciamo strada con il sangue e le povertà delle persone che incontriamo e la speranza la si dà ai poveri soltanto amandoli, accogliendoli così nella semplicità.
43:08Abbiamo organizzato di recente un pranzo insieme con i Senza Fissa di More, sempre sostenuto dalla fondazione Dragotte, è stata un'esperienza bellissima, uno di questi vecchietti è venuto a ringraziarmi, padre ti ringrazio non tanto per il mangiare, quello lo troviamo un pezzo di pane e ce lo da chiunque,
43:28ma perché in questa giornata di comunità, di gioia che ci avete fatto sorridere e cantare per un attimo abbiamo dimenticato la durezza della nostra vita che dobbiamo affrontare ogni giorno.
43:40Io credo questo, come si fa a dare speranza? Camminando insieme ai poveri, condividendo fino in fondo la loro situazione, forse noi non risolveremo certamente la loro situazione, possiamo alleggerilla, ma credo che la parola d'ordine per vincere la povertà è una sola, condividere.
44:00È una canzone che le mie figlie ascoltano spesso, da soli si va più veloci, insieme si va più lontano, ed è un po' alla base anche del messaggio di condivisione.
44:12Siamo in chiusura, un appello padre Calogelo, un appello Sabrina, prego.
44:17Allora io vorrei fare questo appello, a guardare di più, a non avere la fretta di correre.
44:25Oggi vedo tanta gente che non riesce più a fermarsi.
44:29Io spesso mi diventa il cuore piccolo quando faccio le mie visite nelle famiglie, nei condomini e scopro delle povertà enorme e la vicina di casa non conosce nemmeno il vicino pure abitando in quel condominio da 40 anni.
44:46Ecco, invito a fermarsi di più, ad aprire gli occhi, ad ascoltare di più, a tendere la mano, a non avere paura dell'altro, a fare abitare l'altro nella propria casa.
44:58E credo che questo potrebbe essere l'inizio di un cambiamento globale, di una cultura che oggi sottolinea soltanto la privacy, la vita per i fatti proprio.
45:13E credo che bisogna avere il coraggio di spenderci un po' di più per questo mondo che sta soffrendo.
45:19Grazie. Sabrina.
45:21Io potrei dire banalmente la coperta, ma non è così. Il mio invito è a non giudicare le persone perché tante persone a volte le giudichiamo per il loro modo di vestire, per quello che fanno.
45:34Però queste persone sicuramente hanno dietro delle sofferenze, hanno vissuto qualcosa che li ha cambiati e quindi cerchiamo di essere più dolci, più aperti verso le persone.
45:46Perché se sono arrivati a un certo punto, io ricordo un ragazzo che ha preso delle coltellate per entrare in strada, la sua vita è cambiata.
45:53Adesso non ha più quella certezza, quella sicurezza, adesso si è incattivito verso il mondo.
45:58E quindi chiedo a tutti di non giudicare e di cercare di aprire il vostro cuore, non solo a Natale, perché è vero che il Natale è importante, ma ogni giorno dovremmo aprire il cuore.
46:08Cercare di fare delle buone azioni, non soltanto per noi stessi perché ci fanno stare bene, ma anche per restituire qualcosa della fortuna che abbiamo, perché ne abbiamo tante.
46:18Abbiamo un tetto, abbiamo comunque una famiglia, abbiamo qualcosa di caldo in tavola e quindi tutte queste fortune che sono state date dal Signore cerchiamo in qualche modo di restituirle in parte.
46:29Grazie Sabrina, grazie a voi per essere stati insieme. Non mi cose città torna domani con Aurora Fiorenza. A voi l'augurio di una buona continuazione di giornata.

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