• anno scorso
La politica prova a salvare il salvabile. Nessuno vuole che tre uffici postali strategici, in alcuni casi essenziali, chiudano. La comunicazione a palazzo Zanca che San Filippo superiore, a Massa San Giorgio e Camaro San Luigi sarà arrivata qualche settimana fa, ma è stato il cartello affisso alle tre vetrine a far suonare l'allarme. Quello di chi non può fare a meno di un servizio come quello delle poste, perchè è lì che prende la pensione o paga la bolletta e magari ad una certa età spostarsi di alcuni km è impossibile. E' vero come dice Poste Italiane che altri uffici postali sono lontani, per esempio da Massa San Giorgio, 4 km, ma una cosa è farli in città una cosa è percorrerli fra i Colli, e questo a prescindere dall'anagrafe.

Il sindaco Basile e l'amministrazione stanno provando a far rivedere a Poste Italiane la decisione di chiudere questi presidi.

Intanto anche il consiglio comunale vuole fare la sua parte. Dopo la sollecitazione di Libero Gioveni e Giuseppe Villari, è stata chiesta una seduta straordinaria alla presenza dei dirigenti di Poste Italiane, e in tal senso il presidente nello Pergolizzi ha contattato i vertici regionali per concordare una data per un incontro che potrebbe aprire uno spiraglio. La politica e non solo quella locale, adesso dovrebbe provare a mettere una pezza e a difendere il territorio da questo ulteriore impoverimento.

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00:00La politica prova a salvare il salvabile. Nessuno vuole che tre uffici postali strategici,
00:06in alcuni casi essenziali, chiudano. La comunicazione a Palazzo Zanca, che San Filippo Superiore,
00:12Massa San Giorgio e Camaro San Luigi stavano chiudendo, sarà arrivata qualche settimana
00:15fa, ma è stato il cartello affisso alle tre vetrine a far suonare l'allarme. Quello
00:20di chi non può fare a meno di un servizio come quello delle poste, perché è lì che
00:24prende la pensione o paga le bollette, e magari a una certa età spostarsi di alcuni chilometri
00:28è davvero impossibile. E' vero, come dice Poste Italiane, che altri uffici postali non
00:33sono lontani, per esempio da Massa San Giorgio a 4 chilometri, ma una cosa è farli in città,
00:37una cosa è percorrerli fra i colli, e questo a prescindere dall'anagrafe. Il sindaco Basile
00:42e l'amministrazione stanno provando a far rivedere a Poste Italiane la decisione di
00:45chiudere questi presidi. La politica deve far comprendere delle realtà
00:51aziendali, che le poste sono un presidio dello Stato per erogare i servizi. Mi rendo
00:58conto che ormai si va verso una logica un po' più manageriale, imprenditoriale, però
01:03garantire la centralità dei servizi nelle periferie è un dovere non solo dell'istituzione
01:08ma anche di chi lavora con le istituzioni, quindi mi rendo davvero conto delle difficoltà
01:14e dei dettaggi che può avere Poste Italiane nel mantenere uffici che forse non sono per
01:19loro produttivi, ma d'altro canto questi punti sono presidi per chi vive in questi
01:24villaggi, penso ad esempio alle masse che sono davvero isolate rispetto a un comparto
01:30di servizi. C'è un'interlocuzione che è stata avviata in maniera informale, la formalizzeremo,
01:36dobbiamo comunque tutelare i servizi del territorio e faremo tutto quello nella nostra competenza
01:42per fare comprendere che anche se una posta non è usufruita per come vorrebbe l'azienda
01:51da comunque un servizio che deve essere garantito. Intanto anche il Consiglio Comunale vuole
01:55fare la sua parte. Dopo la sollecitazione di Di Berogiovena e Giuseppe Villeri è stata
01:58chiesta una seduta straordinaria alla presenza dei dirigenti di Poste Italiane e in tal senso
02:03sono stati contattati i vertici regionali per concordare una data per un incontro che
02:07potrebbe aprire uno spiraglio. La politica e non solo quella locale adesso dovrebbe provare
02:12a mettere una pezza.

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