I meravigliosi costumi di "Parthenope" saranno per sempre in mostra a Cinecittà

Sono firmati da Carlo Poggioli e confezionati da Saint Laurent sotto la direzione creativa di Anthony Vaccarello, anche tra i produttori del film italiano dell'anno. E non solo per gli incassi... Parthenope di Paolo Sorrentino ha conquistato gli spettatori (giovani soprattutto) e adesso continua il suo percorso anche oltre lo schermo dei cinema. Perché i meravigliosi abiti di Parthenope, Raimondo, Sandrino. E di John Cheever, del Prof Marotta e della diva Greta Cool e del Vescovo... Tutti sono adesso in mostra permanente a Cinecittà, a Roma. A rimarcare il legame tra il brand di moda e il cinema, lo scorso anno è nata la Saint Laurent Production, proprio con il compito di produrre film. E i primi sono proprio l'amatissimo Parthenope e il premiatissimo Emilia Perez di Jacques Audiard, che vedremo a gennaio. I pezzi in mostra del film di Sorrentino arrivano appositamente da Parigi. Ci sono l'abito argento in georgette di seta ricamata indossato da Celeste Dalla Porta, il vestito da sera in satin nero dalla profonda scollatura a V con spacco laterale che sempre la protagonista indossa, abbinato a un capospalla in ecopelliccia di visone a costine marrone. E anche  la mise, ispirata alle dive del passato, indossata da Luisa Ranieri nei panni di Greta Cool, composta da un mantello in jersey laminato oro e un abito dello stesso tessuto con scollo a cuore. Accanto a questi modelli che ricordano volutamente quelli storici di YSL, l'abito gioiello indossato da Celeste Dalla Porta nella scena con il Vescovo interpretato da Peppe Lanzetta. Una mitria, una collana e una cintura gioiello tempestati di pietre, nati dalla matita di Poggioli su ispirazione del Tesoro di San Gennaro conservato nel museo del Duomo della città.
Inoltre, il completo di lino bianco senza tempo di Gary Oldman, nel film lo scrittore John Cheever a Capri, confezionato da Cesare Attolini. Protagonista della grande tradizione sartoriale napoletana, celebre dagli anni 30 del Novecento, ha avuto come clienti Totò, Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, Clarke Gable...