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rubrica-nomi-cose-citta-del-19122024
Trascrizione
00:00ben trovati a Nomi cose città il programma di approfondimento di TGS
00:28oggi è giovedì parliamo di cultura spettacolo e soprattutto di arte e lo
00:33faremo con la presidente di fondazione sicilia maria concetta di natale che
00:38starà in studio con noi per parlare della mostra che è stata inaugurata
00:42ieri pomeriggio a villazzito a palermo che parla dei ricami del 600 siciliano
00:47dopo di ciò nella seconda parte protagonista sarà pippo madè insieme al
00:53figlio rosario lo cicero madè e celebreremo insieme questo grande
00:57artista siciliano che ha esposto in tutto il mondo se volete potete
01:01partecipare alla puntata mandando le vostre domande al numero whatsapp a 335
01:0587 83 600 o mandando una mail a redazione chioccio la tgs punto tv ci
01:11fermiamo 60 secondi per la pubblicità e torniamo in studio
01:19alcuni dei più iconici film di totò per ridere insieme su tgs martedì e
01:24venerdì appuntamento con il principe della risata per ricordare uno dei più
01:29grandi artisti italiani certamente il più amato con la sua recitazione
01:33esilarante la sua comicità a tratti surreali
01:36colui che ha rappresentato l'incontro tra la grande tradizione della commedia
01:40dell'arte la spontaneità dell'avan spettacolo e l'anima malinconica della
01:45città di napoli
01:48appuntamento con totò su tgs ogni martedì e venerdì alle 21 e 40
01:56perché ridere non è solo contagioso ma è anche la migliore medicina
02:03attualità innovazione politica informazione spettacolo il salotto di
02:09ricerai mondi in esclusiva su tgs dal 31 ottobre alle 21 e 40 il ritratto di un
02:14isola in continua evoluzione
02:26le barzellette di mudur il medico la gente di viaggio la coppia di sposi
02:33tantissime gag per ridere insieme e divertirsi con uno dei fenomeni comici
02:37degli ultimi anni uccio de santis e i suoi sketch divertenti su tgs
02:44non è vero che ora è solo che ora è solo che ora è solo
03:45nuovamente studio con nomi cose città in questa puntata che anticipa le
03:51festività natalizie noi celebriamo l'arte a 360 gradi lo facciamo parlando
03:56di exempla morale alla mostra che è stata inaugurata ieri pomeriggio a
03:59bilazzito a palermo una mostra della fondazione sicilia abbiamo in studio la
04:03presidente maria concetta di natale benvenuta grazie grazie per il gentile
04:08invito molto credito parliamo di questa mostra che celebra i ricami del 600
04:15siciliano e queste storie questi intrecci si vedono sia nei ricami che
04:20nelle storie di coloro che li hanno composti sono dei ricami particolarissimi
04:26perché sono parati murari sono grandi quindi a razzi il nome che più si addice
04:32anche se non è quello tecnico è proprio a razzi che coprivano i muri delle
04:37grandi dei grandi saloni e dei palazzi nobiliari di un tempo si tratta di opere
04:43del 600 quindi opere che si adattavano a palazzi dalle alte volte nel 600 e
04:52raffigurano rappresentano una tradizione assolutamente siciliana presentiamo un
04:57paio di a razzi grandi opere inedite mai viste e mai esposte fino ad oggi che
05:05provengono da palazzo mazzarino e che furono venduti all'asta negli anni 60 e
05:10due di questi sono in una collezione privata che ci ha consentito di
05:15pubblicarli e di presentarli a questa mostra per la prima volta
05:21vi la cito si presta a questa esposizione perché già tutto un suo
05:26allestimento che ha accolto in maniera direi proprio perfetta questi manufatti
05:33manufatti che celebrano la sicilia che pre celebrano le arti decorative che
05:39celebrano le arti decorative siciliane le arti decorative con questa
05:43caratteristica particolare legata sempre alla ricchezza coloristica alla
05:48policromia alla vivacità alla solarità di quest'arte e soprattutto di tutte le
05:54arti decorative ma in questo caso sono proprio degli a razzi tutti ricamati
06:00appunto ago che sono dovuti a maestranze siciliane nel 600 c'era una
06:06maestranza siciliana di artigiani bravissimi che lavoravano sotto la guida
06:13e sotto i disegni di pittori architetti come nel caso di questi nostri già al
06:19palazzo mazzarino che sono attribuiti ad andrea sono riferiti non si sono dovuti
06:25non attribuiti ma sono effettivamente di questo andrea bolognese e sono stati
06:31ideati disegnati da gerardo storino che è un grande architetto un pittore
06:35siciliano quindi si tratta di opere di artisti artisti attivi in sicilia attiva
06:41in palermo che realizzano le vere e proprie capolavori poco noti e
06:45sicuramente e dimenticati che oggi vengono restituiti alla città e
06:50come contorno di queste opere ne abbiamo messe tante altre fino a
06:56concludere con i paliotti ricamati del oggi al museo di sano di monreale ma
07:02che provengono dal collegio di maria di monreale quindi realizzate da delle
07:08fanciulle che lì venivano accolte per imparare lavori femminili e non ultimi
07:13recami realizzando così le vere e proprie capolavori
07:16la mostra è curata da maurizio vitella abbiamo visto mentre lei parlava sia
07:20nello schermo dietro di noi che a pieno schermo delle immagini di questi ricami
07:24assolutamente meravigliosi ed è come se in italia l'artigianato non sia mai
07:31valorizzato abbastanza secondo me quindi è un modo per celebrare anche una
07:37tradizione locale e un territorio sicuramente la tradizione locale
07:42maurizio vitella ha impegnato gran parte dei suoi studi della sicuramente
07:48quella delle stoffe del ricamo una del tessuto una delle sue specializzazioni
07:54primarie e lui appunto ha tessuto e tesse ancora ecco non a caso questa
08:01parola bene si adatta rapporti con la spagna e questo legame con l'arte
08:08decorativa spagnola è fortissimo in sicilia un po in tutti in tutti in tutti
08:15i settori e a lui si deve appunto questa ricerca si deve anche al suo gruppo alla
08:21sua scuola la ricerca anche in archivio che ha consentito di trovare nomi di
08:27dare autori ad opere di arte decorativa che sono sempre state legate all'anonimato
08:34era un sogno che avevate nel cassetto da diverso tempo era da diversi anni che
08:39volevate svilupparlo insieme sì sicuramente quest'idea la coltiviamo da
08:45molto tempo ma era una mostra sicuramente difficile impegnativa e sia per la
08:50ricerca per lo studio sia anche per l'esposizione questi arazzi molto grandi
08:54era avevano bisogno di grandi spazi e soprattutto di un'esposizione asettica in
09:01qualche modo e Villa Zito si è prestata in maniera incredibile con il suo
09:06allestimento stabile per la quadreria e per le mostre e sicuramente questi
09:13arazzi messi su un piano sia vengono protetti e quindi non si non si sciupano
09:19sia vengono adattati all'ambiente sfruttando quelle che sono le strutture
09:23originarie. La mostra sarà fruibile dal pubblico sino al 23 febbraio del 2025
09:29ieri c'è stata la presentazione tantissima gente è un feedback positivo
09:34perché molte persone non sono riusciti non sono riuscite a entrare alla
09:37presentazione e quindi è veramente era una mostra molto molto attesa e noi
09:42l'abbiamo intervistata quando è diventata presidente della Fondazione
09:46Sicilia e adesso sono passati diversi mesi qual è il bilancio? Il bilancio è
09:51sicuramente positivo è un'esperienza importantissima un'esperienza che viene
09:57a conclusione dopo una vita di essere una docente universitaria una
10:02ricercatrice e quindi mi trovo adesso a mantenere in qualche modo il legame con
10:10la mia professione del passato ma di affrontare un mondo diverso è un mondo
10:14diverso e che che si apre e non soltanto allo studio della storia dell'arte alla
10:21ricerca che è comunque ben legata perché proprio la Fondazione Sicilia ha due
10:27sedi importantissime che sono Villa Zito e Palazzo Branciforte e che hanno delle
10:33collezioni artistiche di pregio da vedere che sono dei monumenti e se
10:37stesse e tra l'altro Villa Zito appena abbiamo montato, rimontato, rimesso su
10:44quella che è la collezione di pittorica che diventerà la collezione stabile
10:50sempre ferma al primo piano con tutti i dipinti che vanno dal 4 500 fino all'800
10:57che poi è la peculiare caratteristica della fondazione della collezione da
11:02pittura siciliana dell'800 e non basta la ricca collezione del 900 penseremo di
11:07farla girare tra una mostra e l'altra al secondo piano di Villa Zito che invece
11:11sarà sempre deputato alle mostre. Il Palazzo Branciforte anche quello è una
11:16sede storica incredibile con la sua col suo Monte dei Pegni con la sua
11:21collezione di archeologia, la collezione di monete, di francobolli, di libri e di
11:27viaggiatori stranieri, insomma patrimoni che rendiamo sempre più e vogliamo
11:32rendere sempre più fruibili. Una prossima tappa nel suo percorso come
11:36presidente? Ma intanto l'attenzione anche al sociale e l'attenzione a quello che è
11:42il mondo del volentoriato, l'attenzione alla ricerca e appunto questa sua
11:50accettatura diversa di queste che sono le fondazioni bancarie
11:55nelle quali mi sto avviando, di questo mondo di cui mi sto appropriando
12:02poco a poco ma che sicuramente mi affascina e che forse mi servirà come
12:08esperienza per completare un percorso non soltanto di lavoro ma ormai di vita
12:13che è stato sempre molto intenso. Devo dire che con grande impegno mi sto
12:19calando in questa nuova realtà e spero di avere risultati positivi come ho avuto
12:24oggi e poi voglio dire che sono circondata da una squadra di quelli che
12:31sono il ruolo fisso che c'è nella Fondazione di Cile, cioè tutti quelli che
12:38possiamo chiamare impiegati ma che non sono, sono la vera anima della
12:41fondazione perché tutti sono assolutamente legati alla loro fondazione
12:47tutti ne conoscono una parte e insieme sono una squadra eccezionale che mi ha
12:51permesso di realizzare questa mostra, di realizzare tutte le varie altre
12:56attività che stiamo portando avanti per comune alla sua specifica competenza e
13:00sono tutti uniti con una forza incredibile alla loro fondazione.
13:05Noi vi seguiremo in tutte queste tappe e la ringrazio per essere stata con noi,
13:08le polgo i migliori auguri per le feste e ora la lascio perché so che deve
13:14scappare che altri impegni imminenti. Noi continuiamo a parlare di arte,
13:20passiamo alla musica e cerchiamo di conoscere meglio il mondo giovanile
13:25attraverso l'ultimo singolo di Kid Gamma che è Giovani Vuoti, ascoltiamolo in
13:30questa intervista. Sì sicuramente Giovani Vuoti è un singolo che parla
13:34tantissimo di riscatto, parla tantissimo della mia generazione come appunto è
13:39stato detto adesso, sicuramente è un invito a parlare con se stessi
13:47soprattutto i ragazzi che hanno la metà ma anche ragazzi che comunque sono un po'
13:50più grandi a non rimanere chiusi dentro casa, chiusi in se stessi e a socializzare
13:56comunque, a viversi una vita senza preoccupazioni. Come è lavorata la
14:00produzione musicale, è un mashup tra R'n'B e Soul? Sicuramente l'R'n'B è un
14:07genere che mi ha sempre accompagnato in questi anni, sono tornato a fare questo
14:13genere perché lo sento veramente nelle mie corde, ho lavorato con Giovanni
14:17Buttitta che è il mio chitarrista che appunto apre il brano con questo solo di
14:22chitarra e devo dire che è stata una grande bella bell'esperienza
14:29soprattutto lavorare con lui come sempre e ritornare a fare questo genere.
14:35Hai studiato al conservatorio, tra l'altro hai partecipato a diversi contest
14:40internazionali di musica, che cosa ti è rimasto di queste esperienze?
14:44Tutto, devo dire tutto perché il pianoforte e soprattutto la forma mentis
14:50classica mi ha aiutato tantissimo anche appunto come hai detto tu vincere questo
14:55concorso internazionale che è l'Ibla Grand Prize quando ero già piccolino e
14:59avere l'esperienza appunto di suonare a Carnegie Hall a New York dove hanno suonato
15:03la Callas, Pavarotti e tutte queste persone di grandissimo spicco di
15:09grandissima importanza ha dato manforte appunto al mio progetto attuale e se non
15:15avessi appunto fatto questi studi non sarei a questo punto, non riuscirei a
15:20fare molte cose di ciò che faccio soprattutto a livello di composizione.
15:27Perché hai scelto il nome Kid Gamma? Allora foneticamente Gamma è la terza
15:33lettera dell'alfabeto greco, ho fatto il liceo classico oltre il pianoforte
15:38classico quindi ho una forma mentis abbastanza quadrata, Gamma suona
15:44foneticamente come la G di Gabriele, è Kid perché le tematiche che affronto sono
15:50quasi tutte rivolte alla mia generazione e non solo, comunque tanta
15:54gente e anche ai miei concerti vedo ragazzi della mia età con le loro madri
16:00o i loro padri e anche loro ascoltano la mia musica quindi questa è sicuramente
16:03la vittoria più grande che un artista possa avere.
16:09La generazione Z nonostante sia una delle generazioni più immersa nel mondo
16:14dei social è anche una di quelle che soffre di più la solitudine, perché?
16:20Devo dire che il periodo Covid ha influito tantissimo sulla mia generazione
16:25appunto perché l'ha resa più sola e quindi c'è stato un riavvicinamento alla
16:32società dopo due anni di chiusura appunto è un ragazzo della mia età è
16:38veramente cioè per un ragazzo della mia età o una ragazza della mia età è una
16:42difficoltà allucinante ritornare in società dopo due anni quando in realtà
16:48il periodo in cui si dovrebbe socializzare ovvero tra i 15 e i 25 per
16:54diciamo crescere appunto interiormente appunto secondo me è stato questo una
17:01delle delle cose più difficili di questo periodo appunto la solitudine.
17:07Quali saranno le prossime etappe del tuo percorso professionale?
17:12Sicuramente tantissima musica nel 2025, tantissima musica nuova e
17:17soprattutto spero di portarvi il nuovo album entro metà di quest'anno che si
17:26chiamerà Meridione Paradiso, lo spoilerò solo a voi di giornale di Sicilia
17:30infatti sono contentissimo di poterlo dire qua, Meridione Paradiso perché tra
17:36qualche mese mi trasferirò su a Milano appunto per la musica dato che le cose
17:40stanno iniziando ad andare un po' meglio e racconta di noi, racconta della Sicilia
17:46racconta di come viviamo la vita qua a Palermo ma nel Meridione sostanzialmente
17:54parla di famiglia, parla di amicizie, parla di come ci sentiamo qua, parla di come noi
18:00dobbiamo per forza, come noi giovani dobbiamo per forza andare fuori per
18:04poter sognare in grande, quindi Meridione Paradiso sarà questo, sarà
18:09tanta musica, sarà noi siciliani.
18:16Attualità, innovazione, politica, informazione, spettacolo, il salotto di
18:28Riccia Raimondi in esclusiva su TGS dal 31 ottobre alle 21 e 40, il ritratto di
18:34un'isola in continua evoluzione.
18:46Le barzellette di Mudu, il medico, la gente di viaggio, la coppia di sposi,
18:52tantissime gag per ridere insieme e divertirsi con uno dei fenomeni comici
18:56degli ultimi anni, Uccio De Santis e i suoi sketch divertenti su TGS.
19:17Siete pronti per un viaggio fantastico alla scoperta di un territorio ricco di
19:21tradizione, cultura, storia, religione, enogastronomia e antiche leggende.
19:30Vivremo insieme un'esperienza indimenticabile. Ogni paese ha la sua
19:34storia, le sue tradizioni e le scopriremo insieme.
19:40Dal mare ai monti ci perderemo tradicoli medievali e scopriremo l'antica
19:45tradizione enogastronomica, tramandata da generazione in generazione.
19:50Sono Antonio Puglisi e vi aspetto su TGS con Nebro di Tour.
20:02Nuovamente in studio con Nomi, cose e città.
20:05Ve l'avevo detto oggi, giornata all'insegna dell'arte e vogliamo
20:09continuare la trasmissione celebrando un grande artista, pittore e scultore
20:15siciliano che è esposto in tutto il mondo, lui è Pippo Madè, è insieme a noi
20:20oggi. Benvenuto. Grazie, ben trovato. È un onore per noi averla qui insieme a lei,
20:27il figlio Rosario Lo Cicero Madè, che la segue in tutto e per tutto e ora
20:32spiegheremo anche perché qui, perché da poco è stata presentata una sua
20:37biografia che parla di questi 88 anni di vita che sono trascorsi come una
20:42favola, una favola contemporanea del nostro territorio che ha fatto conoscere
20:49anche il nostro territorio attraverso le sue opere all'estero con esposizioni a
20:53New York, Parigi e Vienna. Allora cerchiamo di raccontarla questa
20:57favola che è avvenuta come in un film. Lei una vita semplice, la quinta
21:04elementare, poi invece si è messo là a dipingere da autodidatta ed è diventato
21:10un maestro. Sì, avevo sempre la passione di disegnare sin da piccolo, quando era
21:18all'elementare ho avuto la fortuna di avere un maestro
21:24agli elementari, il professore Giuseppe Molè, sicilianista, un magnifico scrittore
21:32e poeta, oltre che essere un bravo professore di scuola, ed era il genere
21:40dei civiletti e quindi io bambino, ragazzino, ho frequentato lo studio dei
21:48civiletti, degli scultori di Benedetto del fratello e lì si è aperta, diciamo,
21:54questa meravigliosa porta a studiare e cominciare per conto mio a studiare
22:02anatomia anche nei libri di teste per i medici, ho studiato Leonardo, Michelangelo,
22:11tutti i grandi artisti del Tarto e del Primo Medievo e lì ho cominciato a
22:19parare e ho cominciato a disegnare anatomia e studiare per conto mio.
22:25Quindi tutto da solo, veramente una passione che nasce da cosa?
22:32Io non direi proprio da solo, ho avuto la fortuna di avere una moglie che mi ha
22:37aiutato in tutto, mi ha sempre incoraggiato anche nei momenti, diciamo,
22:43anche più tristi dal punto di vista finanziario o anche fisico, e lei mi ha
22:49aiutato e avere una famiglia accanto a me con i miei due figli, Rosario e
22:54Giuseppina, che sono state sempre meravigliose, una famiglia unita che me
23:00la sono sempre trovato ad aiutarmi in tutto quello che mi è passato per la
23:05mente di portare avanti, ma con Dio ci ha aiutato e abbiamo vissuto una vita
23:10veramente da favola.
23:13E il suo figlio l'ha seguita in tutto e per tutto e ha fortemente voluto questa
23:17biografia che è uscita da poco del giornalista Carmelo Nicolosi De Luca.
23:22Sì, ho collaborato, ma Carmelo Dottore Nicolosi ha scritto di suo pugno questa
23:28biografia che oggi mi consente, come dire, di passare in rassegna tutti questi
23:34personaggi che abbiamo conosciuto nella nostra vita, a cominciare da Mario
23:41Francese, che l'abbiamo conosciuto proprio qui.
23:44Qui ed è celebrato, diciamo, a TGS, al giornale di Sicilia, con una sala proprio
23:49al suo nome. Qual è l'aneddoto più particolare che si ricorda in questo
23:55percorso di vita?
23:56E beh, ce ne sono tanti aneddoti, parlerei più che altro di
24:01appunto di questi incontri straordinari con questi personaggi, per esempio
24:06al Teatro Massimo con Virginia Azzeani, Renata Scotto, Nicola Rossilemeni, che
24:13poi sono stati quelli che hanno inventato l'opseudonimo di Madè, perché
24:17il nostro cognome era Lo Cicero, adesso anche Lo Cicero Madè, però
24:24prima era soltanto il nome d'arte di mio padre, che lo inventò proprio Virginia
24:29Azzeani alla birreria Italia in una lontana notte del 1971 con una bottiglia
24:37di coca-cola davanti, così, vocalizzando, perché disse che questo Lo Cicero Giuseppe
24:43era troppo lungo e praticamente coniò questo Madè del Made in Italy che è
24:48scritto sulla bottiglia della famosa bibita americana e nacque Madè.
24:54Quindi con leggerezza, con leggerezza, ecco. Ma si parla dei suoi dipinti per questa
25:01luce francescana, che cos'è questa luce francescana?
25:05Sì, io ho avuto la fortuna di incontrare i frati minori della Basilica di Assisi,
25:13padre Vincenzo Cole, Nicola Giandomenico, padre Giulio, e lì è nata, come dire,
25:24ancora di più una profonda conversione verso Gesù, un buon Dio, e soprattutto,
25:32ecco, a fratello Francesco. E da queste sono nati poi che ho realizzato tante opere nella
25:41Basilica di Assisi dove non è entrato mai nessuno, accanto a Simone Martino, a Lorenzetti e tutti
25:50quelli che sono a Giotto. Io sempre dico che noi siciliani, noi palermitani, dentro la Basilica
25:59non dico che abbiamo uno spazio quanto a Giotto o quanto agli altri, ma comunque non ce la
26:06capiamo male. Abbiamo il Corso dei Morti, per esempio, che potrebbe essere, diciamo, due terzi
26:14di Piazza Politiama per fare un rapporto, e lì c'è tutta la mia via cruces, sono 20 opere,
26:21tutte sull'asce di lava, lavorato con la tecnica della maiolica. Pensi che ogni lastra,
26:39io sono andato a Lettene e l'abbiamo tagliato lì, i grandi massi, con uno amico che aveva
26:46dell'azienda che tagliava, come si fa a Catania, le fette, e abbiamo tagliato ogni lastra. Pesa
26:56dai 180 kg ai 320 kg. Quindi c'è stato pure un problema di trasporto, di lavorazione. E' stato
27:02un lavoro imponente, fare tutta la via cruces. Oltre poi c'è tutto il Cantico delle Grature,
27:11nel Salone Romanico, che è il Salone delle Conferenze, c'è tutto il Rosario, i venti
27:17camminamenti del Rosario, e poi c'è, in vetro di Murano, San Francesco col lupo di Cubio. In
27:26pratica, io quando avevo bisogno di avere un pochino di pace, di serenità, dico sempre che
27:33la Basilica di Assisi era la mia prima casa. Poi veniva la mia casa, ma questo non valeva solo per
27:40me, ma valeva per tutta la mia famiglia. Quindi siete una famiglia molto religiosa,
27:47cioè questo senso religioso è stato tramandato di padre in figlio? Sicuramente anche in me c'è
27:53la spiritualità, anche se io ho avuto una vita un poco diversa da quella di mio padre,
27:58perché mi sono occupato collateralmente all'arte, ma nel contempo mi sono occupato anche di sport,
28:05quindi di calcio, di calcetto, di automobilismo, di karting. E quindi diciamo che l'ho dovuta
28:11forse più ricercare di mio padre, perché nell'arte è più facile trovarla. Magari adesso invecchio
28:18anche io e quindi magari trovo anche io quella spiritualità che forse un tempo non avevo. Lei
28:24ha parlato di automobilismo e da poco c'è stata una mostra dedicata all'automobilismo che lei ha
28:29realizzato. Alla storia dell'automobilismo è la storia che ha circondato questo cammino
28:36dell'automobile dai primi 900 fino al 980, sia dal punto di vista di costume, di ambienti e sia
28:45pure dal punto di vista politico, perché attraversa anche il periodo fascista. Molti
28:54di questi piloti sono stati miei amici, cominciando da Tassio Nuvolari, a Gigio Villorese,
29:01a Michele Alboreto, a Ayrton Senna eravamo fraternamici, Brosch, tantissimi. Abbiamo
29:10vissuto momenti bellissimi, ma anche con mio figlio, perché mio figlio mi seguiva sempre. Lui
29:19aveva la passione dell'automobile come suo nonno, mio socio era morto nel giro di Sicilia nel 1951
29:28con il barone Lamotta e mio socio era stato un grande pilota, dagli anni 30 fino al 51,
29:37quando purtroppo a 41 anni Dio lo ha chiamato in Cielo. E quindi la passione delle macchine,
29:46anche io sono stato pilota di motociclette, la motocicletta è stata sempre la mia passione.
29:53Io ho corso ufficialmente per la Mondial, per la Morini, ho corso per la Ducati, ho corso i
30:01prototipi della Ducati che corrono oggi. Quindi posso dire che quando vado a fare gli esami di
30:07sangue mi domando sempre, ma come mai non c'è una caccia di olio, di benzina nel mio sangue?
30:13Perché ho visto, ho pure di olio diciamo dei dipinti.
30:17Ho avuto anche l'occasione di conoscere personalmente a Dorignazio Florio.
30:22C'è una vita, un racconto straordinario, una fiction.
30:28Ecco, ci ho incontrato re, regine potenti. Io posso dire per esempio che ho cenato assieme
30:35a Gressichelle e Ranieri al suo palazzo. Siamo stati ospiti a Monte Carlo,
30:41quando io ho fatto la mostra a Monte Carlo. Posso dire per esempio che sono diventato
30:47grande amico di Olaf V di Norvegia e ci ha ospitato a casa sua quando siamo andati in
30:54Norvegia, a me e ai miei ragazzi. Perché dei suoi quadri colpisce il colore,
31:00il dettaglio e questo racconto, cioè sono tutti dei racconti i suoi quadri,
31:05di una vita anche semplice, siciliana. Allora guarda, se noi prendiamo i miei
31:11lavori e la mia storia la mettiamo in fila, io racconto la storia della mia terra da
31:18quando fu presa dai cartaginesi, i romani, che c'erano ancora gli elemi, i sicani.
31:26E io la racconto fino ai giorni nostri, attraverso i mestieri, attraverso le battaglie,
31:34per esempio la mossa di Federico II. La mossa di Federico II ha girato tutto il mondo. E' stata
31:43a Chicago, a New York, a Vienna, ho avuto il grande onore, dove non è entrato mai nessuno,
31:49di farla dentro l'Offenburg, nella casa dell'imperatore. Ci sono 180 opere, più sete,
31:57anche argenti, ori, insomma è una cosa che ci ho lavorato per quasi cinque anni, studiandomi
32:04tutta la vita di Federico II e tutto quello che c'era intorno a Federico, che ho sempre studiato.
32:11Nel dettaglio, una vita di studio, realmente. Che reazione, Rosario, hanno avuto gli spettatori,
32:19coloro che vedevano la mostra all'estero? Cioè, che cosa arrivava del nostro territorio?
32:24Abbiamo portato intanto un messaggio positivo, anche se determinati messaggi restano purtroppo
32:31sempre ed è difficile sfatarli. Quindi quello della mafia. Voi siciliani siete venuti qui,
32:39ma perché non è rappresentato con se li quali? A parte che papà ha trattato anche il tema della
32:45contro la mafia, l'ha trattato più volte, ne abbiamo pagato anche lo scotto con determinate
32:52minacce, varie cose che abbiamo ricevuto negli anni. Però la mostra, per esempio, del Pinocchio,
32:59oppure la mostra di Federico II, abbiamo portato la storia bella della Sicilia attraverso usanze,
33:07costumi, tradizioni, leggende, realtà e fantasia. Quindi la gente è rimasta impressionata e quindi
33:16devo dire che anche quei pochi soldi di finanziamenti che abbiamo avuto da parte
33:22della Regione per portarle in giro sono stati ben spesi, perché poi ce n'è stato un ritorno
33:28d'immagine non indifferente per quello che abbiamo potuto dare. Ma come sono arrivate
33:33queste esposizioni all'estero? Quindi attraverso questi finanziamenti che la Regione ha voluto fare
33:38per far conoscere il territorio? Spesso sì, altre volte invece abbiamo ricevuto gli inviti da parte
33:44della Regione Puglia, ad esempio, che anche lei ci ha invitati più di una volta. Altre volte invece
33:51ci sono stati degli sponsor privati, ma noi comunque il logo della nostra Regione e della
33:57nostra Palermo lo abbiamo portato sempre, lo abbiamo messo sempre, chiedendolo come gratuito
34:02patrocinio e quindi sono state pure una serie di coincidenze, di amicizie importanti come quella
34:10con gli istituti italiani di cultura dove abbiamo esposto e soprattutto l'amico Ruggero Ruggeri che
34:17allora era il direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Chicago che praticamente è dell'Enit
34:25Internazionale Turismo che praticamente ci ha aiutato a veicolare un po' per gli Stati Uniti
34:31d'America queste importanti manifestazioni. Ma com'è cambiata questa Sicilia in tutti questi
34:38anni? Lei veramente può fare un bilancio, in peggio c'è qualcosa di positivo? È una Sicilia
34:45troppo cambiata negli anni rispetto alla sua infanzia? Intanto io non mi posso lamentare
34:51assolutamente no della mia Palermo meravigliosa e tutta la gente di Sicilia che quando io faccio
35:00o ho fatto delle cose me le sono sempre trovate vicine in tutti i modi. Ecco che se per esempio
35:07io vengo qui e mi sento a casa mia al giornale di Sicilia. Ed è a casa, è a casa. Con Antonio
35:17Aldeziono siamo amici fraterni quando c'era Pepe ma anche con il russo. Con Marco Romano che è
35:26il direttore. Ci siamo conosciuti che ci ha presentato Antonio quando è arrivato qua.
35:30Quindi pensi che per esempio per dire mi trovavo a Vienna, allora da Vienna ci mandavamo tutto
35:41quello che succedeva e il giornale di Sicilia pubblicava. Noi eravamo a New York. Il giornale
35:49di Sicilia c'è stato sempre vicino e anche pure devo dire il giornale Lora. Ma il giornale di
35:55Sicilia ci ha dedicato in pagine intere. Specialmente quando in America ho fatto il
36:03manifesto per i 500 anni, l'ho invitato a Rosario per raccontarlo lui. Sì, i 500 anni delle
36:09Columbia. Il travel government of Chicago è stato incaricato di realizzare. È stata una
36:16bella avventura e anche in quel caso appunto come diceva mio padre il giornale di Sicilia
36:22e l'emittente televisiva hanno dato ampio spazio a questo importante evento. E diciamo abbiamo
36:29parlato del Teatro Massimo e da poco lei ha ricevuto un premio. Un premio molto importante
36:36che è il premio genio città di Palermo. La premiazione è avvenuta al Teatro Massimo e
36:41insomma media parte del giornale di Sicilia. Questo premio è un riconoscimento secondo lei
36:46per tutto il lavoro fatto e anche perché la sua città l'ha voluta premiare. Vedi, mi permetti
36:56dire cara Alicia, a prescindere che la tua trasmissione. Io sono Alessandra. Alessandra,
37:04scusa. Io la seguo tutti i giorni. Dopo il telegiornale. Seguo anche quello delle barzellette
37:11che mi divertono un poco. Il giornale di Sicilia è nel mio cuore. Avere ricevuto questo premio a
37:24quasi 90 anni mi ha commosso molto. A prescindere tutto quello che è stato una serata da incanto,
37:35da favola. Grazie al sindaco di Palermo e al professore Eleo Cardinale, mio fraterno amico.
37:43Che salutiamo ad Elfio Eleo Cardinale? Sia con l'uno che l'altro. Con Cardinale abbiamo fatto
37:51delle belle pubblicazioni assieme scientifico sui problemi della medicina in Sicilia e con
38:00il Roberto Lagalla, quando era magnifico rettore all'università, mi ha dato la laurea ad honorium
38:09per tutto quello che io ho fatto. Quindi ricevere questo premio. E lì c'erano non solo, diciamo,
38:17quelle della mia età, ma c'erano i figli, c'erano i nipoti. Allora per me sentirmi questo tramandare
38:24le mie cose, la mia famiglia, mi ha commosso tanto. Significa che la mia Palermo si tramanda
38:32e le nostre cose si permette senza essere troppo... io non mi sono mai messo sul pulpito. Abbiamo
38:41fatto della storia con la S lunga e rimangono nei secoli. Noi abbiamo i quadri del museo di
38:49Dante Alighieri, c'è la Pinacoteca di Dante Scamadè, abbiamo i nostri quadri nel museo di
38:55Santa Croce, abbiamo i nostri quadri in tanti musei a Milano, a Parigi, lungo in Europa. Non
39:06credo che un pittore siciliano abbia mai fatto quello. No, perché abbiamo avuto grandi artisti,
39:12ma che abbia fatto? Tutto quello che ha fatto in giro per il mondo, io e la mia famiglia.
39:18E io sono grata, onorata, di avervi avuto oggi in studio con me, qui a Nomi Cosecittà. Vi
39:24ringrazio, ringrazio lei, Pippo Madè, che è venuto a trovarci, suo figlio è Rotario Locicero Madè,
39:29e vi auguriamo ancora che questi quadri possono girare ancora di più il mondo e tenere alto il
39:35nome della nostra Palermo e della nostra Sicilia. Ringrazio il pubblico che ha seguito la trasmissione
39:40oggi, vi ricordo che se volete potete vederla e condividerla dal giornale di Sicilia Online.
39:46Noi ci fermeremo per qualche settimana durante le vacanze di Natale e ci ritroviamo nel 2025.
39:53Auguri a tutti!

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