• l’altro ieri
Si è svolta stamane nel salone di rappresentanza della Fondazione Bonino Pulejo, la cerimonia di commiato del direttore della Gazzetta del Sud Alessandro Notarstefano che ha concluso il suo percorso lavorativo dopo aver diretto il quotidiano per quasi 13 anni prendendo il testimone dallo storico direttore Nino Calarco. Nei giorni scorsi si è insediato il nuovo direttore Nino Rizzo Nervo. Notarstefano ha tracciato un bilancio dei suoi oltre 40 anni trascorsi alla Gazzetta del Sud.

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Novità
Trascrizione
00:0012 anni e 8 mesi di direzione della Gazzetta del Sud, cosa porta con sé di questa lunga esperienza?
00:06Un'esperienza straordinaria perché si tratta di un lavoro straordinario,
00:11un lavoro che ti riempie di responsabilità perché racconti sì le cose che succedono
00:18ma devi anche mediarle e capire cosa c'è che va raccontato
00:24valorizzandone il significato e il senso per la condizione umana, per la vita umana
00:31e cosa invece al contrario non va enfatizzato perché altrimenti rischieresti
00:37di sviare l'attenzione da quelle cose che devono rimanere cruciali.
00:42In una situazione come la nostra, parlo di situazione globale, parlo di guerra in corso,
00:48parlo di una pandemia fino all'altro ieri, parlo di crisi economiche galoppanti
00:53che si contagiano tra loro, raccontare tenendo ferma una barra e un indirizzo
00:59sempre col criterio dell'obiettività ma soprattutto guidati dall'idea
01:05che il mondo deve, dobbiamo dirlo così in maniera molto semplice,
01:09ma deve migliorare e star meglio, questo è il compito dei giornali
01:14che devono adeguare e prendere il passo dei tempi.
01:17Gazzetta del Sud è un giornale e anche la gazzetta online, che consentitemi lo slang,
01:23va fortissimo, Gazzetta del Sud, RTP e le nostre altre televisioni
01:30rappresentano un polo multimediale che può rispondere a tempi così variegati,
01:38trasversali e complessi.

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