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Il leader del partito austriaco FPÖ, Herbert Kickl, incaricato di formare un nuovo governo, si oppone alle sanzioni contro la Russia, sostiene i rimpatri degli stranieri e rifiuta il Green Deal

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Trascrizione
00:00Il leader dell'estrema destra austriaca Herbert Kicill è stato incaricato dal presidente
00:05Van der Bellen di tentare di formare un nuovo governo dopo il fallimento dei negoziati tra
00:10i socialdemocratici, i popolari e i liberali per la creazione di un esecutivo di unità
00:15nazionale, finalizzato proprio ad impedire agli ultraconservatori di arrivare al potere.
00:20Un eventuale cancellierato di Kicill avrebbe implicazioni anche nel resto dell'Unione
00:25Europea, in un momento in cui il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, la guerra
00:30in Ucraina e il bisogno di sostenere la competitività economica del Vecchio Continente necessiterebbero
00:36invece di unità d'intenti tra i paesi membri.
00:55La chiusura netta sul tema delle migrazioni è un altro elemento centrale dell'estrema
01:04destra austriaca. Kicill sostiene apertamente la chiusura delle frontiere e chiede una stretta
01:09sul diritto d'asilo.
01:25Ma l'estrema destra austriaca è anche convinta della necessità di ripensare profondamente
01:32le istituzioni europee, puntando a restituire più peso politico ai governi degli stati
01:37membri. L'idea è dunque di depotenziare le istituzioni comunitarie.
01:55Contrario anche al grindile europeo, Kicill è favorevole all'abbassamento degli standard
02:19ambientali in Europa. Qualora andasse al governo, si tratterebbe della prima cancelleria di
02:23estrema destra in Austria dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Anche l'FPE dovrà
02:28però ottenere una maggioranza parlamentare e per farlo dovrà tentare di trovare un accordo
02:32con altre forze politiche.

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